(AGENPARL) – Roma, 19 agosto 2020 – Non c’è dubbio che il mondo debba affrontare enormi problemi economici.
Ma i Governi come stanno affrontando la crisi economica?
Il governo degli Stati Uniti ha già speso circa 3 trilioni di dollari per cercare di mitigare i danni. Di conseguenza, il disavanzo del governo federale per questo anno fiscale sarà di gran lunga superiore dalla Seconda guerra mondiale. E il governo dovrebbe aggiungere da $ 1 trilione a $ 3,5 trilioni in più, supponendo che i legislatori accettino un altro disegno di legge di soccorso.
Tutta questa spesa aiuta a sostenere industrie come le compagnie aeree, a mantenere a galla le piccole imprese e sostenere gli americani che hanno perso lavoro o il reddito.
Gli Stati Uniti non sono certo l’unico paese a spendere soldi per la recessione del coronavirus. La maggior parte delle nazioni sviluppate sta aumentando la spesa pubblica e il livello del debito per sostenere le proprie economie.
La grande preoccupazione, tuttavia, è se i paesi possono permettersi tutte queste spese.
Tradizionalmente, gli economisti sostengono che ad una spesa elevata corrisponde un aumento di tasse che servirà per pagare il debito.
Questo risultato può essere rimandato, per un po’, prendendo in prestito denaro dagli investitori privati.
Entrambe le opzioni presentano dei rischi. Tasse più elevate danneggiano la spesa dei consumatori e delle imprese. E un maggiore indebitamento può portare a tassi di interesse in aumento, il che fa aumentare i costi per consumatori e imprese.
Entrambi finiscono per danneggiare la crescita economica, motivo per cui alcuni sostengono che gli Stati Uniti non possono permettersi di spendere più soldi per combattere la recessione del coronavirus.
Ma c’è un’altra riflessione che sostiene che i paesi che emettono valuta come gli Stati Uniti hanno una terza opzione: fare soldi dal nulla.
In sintesi, il Dipartimento del Tesoro prende denaro in prestito dagli investitori per finanziare la spesa, come fa di solito, ma poi la Federal Reserve acquista una quota significativa di quel debito, depositando fondi nel conto corrente del governo e creando denaro.
Ciò consente al governo di spendere tutti i soldi che vuole. Il Tesoro e la Federal Reserve potrebbero non chiamarla come moderna teoria monetaria, nota anche come MMT, ma essenzialmente è questa.
Ed è quello che succede quando la Fed acquista le obbligazioni che il Tesoro sta emettendo per finanziare le spese per il coronavirus. La banca centrale deposita denaro che prima non esisteva sul conto del governo, che viene poi trasferito sui conti bancari di persone e aziende quando il governo spende il denaro.
Negli ultimi mesi, la Fed ha acquistato quasi $ 2 trilioni di debito pubblico.
Non c’è bisogno di aumentare le tasse e quindi nessuna preoccupazione per i tassi di interesse. Cioè nuovi soldi e freschi in circolazione per aiutare le persone.
E l’inflazione?
Un timore riguardo alla MMT è che il denaro creato porterà a spese eccessive e genererà inflazione, che ridurrebbe il valore dei risparmi delle persone e creerebbe instabilità politica.
Al momento, il denaro creato e speso sostituisce il reddito che i lavoratori e le imprese avrebbero ricevuto se non ci fosse stato il Coronavirus.
La teoria economica di base ci dice che questo non dovrebbe causare un aumento dell’inflazione, come probabilmente accadrebbe se la creazione di denaro si aggiungesse ai normali salari e profitti che le persone ricevono e poi spendono.
La storia recente del Giappone fornisce un certo supporto all’idea che un paese possa aumentare la sua offerta monetaria senza stimolare l’inflazione.
Il governo ha cercato di farlo dagli anni ’90, ma l’inflazione in Giappone è rimasta molto bassa, con una media inferiore al mezzo punto percentuale all’anno nell’ultimo decennio. Allo stesso modo, l’enorme creazione di denaro durante la Grande Recessione non ha portato a un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, sebbene lo abbia fatto in Germania, durante i primi anni ’20.
Riconoscendo questa possibilità, i sostenitori della MMT sostengono che se l’inflazione accelera, può essere controllata da aumenti delle tasse, meno spesa pubblica o altri mezzi.
Se ci sarà una seconda ondata di coronavirus in autunno, come ritengono i funzionari della sanità pubblica, il governo degli Stati Uniti dovrà spendere trilioni in più.
La MMT ci dice che possiamo semplicemente continuare a creare denaro illimitatamente, o fino a quando l’inflazione non raggiungerà il picco.
Ma la storia passata non è garanzia di successo futuro. Se l’inflazione inizia a salire durante la pandemia, in un momento in cui è improbabile che gli Stati Uniti taglino la spesa o aumentino le tasse, potremmo scoprire che la MMT non è una soluzione pratica, dopotutto.
Un test finale di MMT arriverà quando l’attuale pandemia finirà e l’economia statunitense inizierà a tornare alla normalità.
A questo punto circolerà una grande quantità di denaro nell’economia statunitense, molto più di quanto sia necessario per sostenere una normale economia in crescita. Se non viene “prosciugato”, essenzialmente sottraendolo a persone e aziende attraverso tasse o tassi di interesse più elevati, l’inflazione diventa un rischio crescente.
I politici di domani avranno la volontà di aumentare le tasse e La Fed sarà in grado di ridurre il suo sostegno all’economia e aumentare i tassi di interesse?
Queste decisioni saranno dolorose, per quanto necessarie, anche se l’economia è in ottima salute.
Ma questo è per il domani.
Per ora, bisogna che i governi debbano essere più pragmatici: più spesa – finanziata creando denaro in modo che le famiglie possano restare a casa, pagare l’affitto e mettere da parte il cibo – sembra un ottimo compromesso.
Forse la MMT ci offre la speranza di poter superare i nostri tempi difficili attuali attraverso una politica economica che incoraggia a spendere ciò che è veramente necessario.