(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 (agenzia umbria notizie)
Polinf 06
Open Fiber completa Il Piano Banda Ultra Larga In Umbria. La
Regione è una delle prime in Italia a chiudere
l’infrastrutturazione delle aree bianche con 77 comuni connessi in
fibra ottica FTTH
(aun) – Perugia, 11 marzo 2025 – Perugia, 11 marzo 2025 – Questa
mattina presso la sede del POST – Museo della Scienza di Perugia,
alla presenza di Tommaso Bori, Vicepresidente Regione Umbria,
dell’Assessore del Comune di Perugia Andrea Stafisso,
dell’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola e del
Direttore divisione infrastrutture e servizi digitali di Infratel
Italia Luigi Cudia è stata annunciata la chiusura del Piano Banda
Ultra Larga in Umbria. Il Piano, promosso dal MIMIT e gestito da
Infratel Italia, prevede la realizzazione di un’infrastruttura a
banda ultra larga in oltre 6000 comuni italiani delle aree
bianche, ossia borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività
ultraveloce.
L’infrastruttura, che rimane di proprietà dello Stato, è
realizzata e gestita in concessione da Open Fiber, che si è
aggiudicata i bandi pubblici indetti da Infratel. L’Umbria è una
delle prime regioni in Italia a completare l’infrastrutturazione
delle aree bianche.
Con la nuova infrastruttura, che può raggiungere una velocità di
10 Gigabit per secondo, saranno molti i benefici per cittadini,
imprese e Pubblica Amministrazione: telemedicina, smart working,
monitoraggio del territorio, gestione dell’illuminazione pubblica
e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce
risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia
rispetto a una rete in rame) e sostenibilità
ambientale, economica e sociale. Nei 77 comuni del piano BUL in
Umbria, Open Fiber ha costruito oltre 2100 km di fibra ottica,
portando la connettività a un totale di circa 117 mila unità
immobiliari e oltre 336 sedi della Pubblica Amministrazione
(scuole, ospedali, ambulatori, uffici comunali, biblioteche,
stazioni di forze dell’ordine).
Per il vicepresidente della Regione Umbria, con delega al
digitale, Tommaso Bori – “abbattere le barriere delle 3G per
l’accesso al digitale: ovvero le barriere geografiche,
generazionali e di genere, intese nell’ ultimo caso, come
garantire parità di accesso ai servizi digitali ma anche alle
professioni sempre più richieste. Il completamento del lavoro che
presentiamo oggi, rientra in un’ampia strategia per la banda
ultralarga che porterá l’Umbria ai livelli di connettività
migliori d’Europa. Il traguardo di oggi sulla disponibilità
dell’infrastruttura a banda ultralarga apre le porte per la
transizione digitale che questa Giunta ha inserito come priorità
di governo e renderà accessibili i servizi essenziali per
cittadini e le imprese che possono innescare processi virtuosi di
crescita e sviluppo economico per la collettività.
La Regione Umbria ha finanziato un progetto nell’ambito del Piano
Nazionale Banda UltraLarga per creare una nuova infrastruttura di
proprietà pubblica che punta a ridurre il divario digitale
fornendo servizi di connettività a banda ultralarga nelle
cosiddette “aree bianche” della Regione. Un progetto che
permetterà di correggere le disuguaglianze sociali e geografiche
generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese
che non hanno interesse a investire in alcune località e borghi.
Al contrario, con questa infrastruttura si potrà garantire una
maggiore coesione sociale e territoriale recuperando così il gap
infrastrutturale iniziale.
Il Piano finanziato in Umbria ha interessato 89 dei 92 comuni
dell’Umbria, in ben 77 comuni l’intervento è stato realizzato in
fibra ottica con un occhio attento a un piano per le scuole.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una trasformazione digitale
che ha cambiato il nostro modo di lavorare, studiare e accedere ai
servizi. Tuttavia, affinché questa rivoluzione sia davvero
inclusiva, è fondamentale che ogni cittadino, in ogni angolo della
nostra regione, possa beneficiare di una connessione stabile e
veloce. Ma sappiamo bene che l’accesso alla rete in sé non basta.
Serve anche saper utilizzare gli strumenti digitali in modo
consapevole ed efficace. A tal fine diventa importante il ruolo
dei Digipass, ovvero quegli spazi fisici disseminati sul nostro
territorio, dove facilitatori digitali aiutano i cittadini a
muoversi nel mondo digitale. Qui le persone possono ricevere
supporto per accedere ai servizi online della pubblica
amministrazione, utilizzare strumenti informatici, migliorare le
proprie competenze digitali. In un’epoca in cui la tecnologia è
sempre più presente nella nostra quotidianità, luoghi come questi
diventano presidi di cittadinanza digitale, fondamentali per non
lasciare indietro nessuno.
Quindi oggi la chiusura di un progetto ci porta a confermare un
impegno: quello di continuare a lavorare per un’Umbria sempre più
connessa e inclusiva. Perché la transizione digitale non deve
creare nuove disuguaglianze, ma offrire opportunità a tutte e
tutti”.
Andrea Stafisso, Assessore del Comune di Perugia: “Siamo felici di
ospitare un incontro che suggella il fatto che la Regione Umbria e
Open Fiber hanno completato il piano Bul per il cablaggio in banda
ultra larga dei comuni umbri e anche del nostro territorio
comunale per quel che riguarda le aree bianche. Un passo
importante per i processi di digitalizzazione e la diffusione
della connettività. Il Post, che oggi ci ospita, del resto è un
importante luogo simbolico che rappresenta il legame tra
l’innovazione e la città di Perugia e che richiama la nostra
attenzione sul fatto che le tecnologie sono fattori abilitanti per
lo sviluppo economico e sociale e per la transizione ecologica, un
elemento di grande rilevanza per accrescere l’attrattività del
nostro territorio e per favorire l’insediamento di nuove attività
e imprese anche a conduzione giovanile”.
Giuseppe Gola, Amministratore Delegato Open Fiber: “Il Piano BUL
nasce per dare ai cittadini dei piccoli comuni la stessa
possibilità di connettersi che hanno a disposizione gli abitanti
delle grandi città italiane. Per questo l’infrastruttura che Open
Fiber ha realizzato è fondamentale per l’abbattimento del digital
divide in una Regione da sempre attenta all’innovazione. Ora
l’obiettivo è far sì che la nuova rete FTTH venga il più possibile
utilizzata, per migliorare la vita dei cittadini, agevolare lo
sviluppo delle imprese ed evitare lo spopolamento dei piccoli
borghi che sono la risorsa di questo Paese”.
Pietro Piccinetti, Amministratore Delegato Infratel Italia: “La
chiusura del Piano BUL in Umbria rappresenta un traguardo