(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Approvata dall’Aula la mozione promossa da Bianca Maria Tagliaferri (Umbra
domani – Proietti presidente) e da tutti i gruppi di maggioranza. Astenuti
i consiglieri di opposizione. Presidente Proietti: “L’obiettivo è quello
di fare dell’ottavo centenario di san Francesco una valorizzazione
dell’Umbria intera”.
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – Via libera dall’Aula di Palazzo
Cesaroni, con 12 voti favorevoli della maggioranza e 7 astenuti della
minoranza, alla mozione promossa da Bianca Maria Tagliaferri (Umbra domani
– Proietti presidente) e dai consiglieri dei Gruppi della maggioranza
(Betti, Filipponi, Lisci, Michelini, Maria Grazia Proietti-Pd; Fabrizio
Ricci-Avs; Simonetti-M5S) concernente la “inclusione dei comuni
dell’Umbria nelle celebrazioni per l’VIII centenario della morte di San
Francesco di Assisi” che ricorrerà nel 2026.
Con questo atto viene impegnata la Giunta regionale a “attivarsi, anche
nelle sedi istituzionali nazionali e internazionali, per estendere a tutti i
comuni dell’Umbria le iniziative delle celebrazioni per l’ottavo
centenario della morte di san Francesco d’Assisi, nella convinzione che il
patrimonio dell’eredità storica, spirituale e culturale del messaggio di San
Francesco d’Assisi debba essere oggi alimentato e diffuso da tutta la
comunità regionale umbra, indivisa unità di 92 comuni che, secondo le
specifiche, peculiari memorie francescane dei singoli piccoli e grandi
comuni, in un crescendo corale di tradizioni popolari e di autentiche
testimonianze documentali storico artistiche cerchino di ricreare e rivivere
l’umile, concorde universalità dei gesti e delle parole di san Francesco
d’Assisi”.
La presidente della Giunta, Stefania Proietti ha rimarcato che
“l’obiettivo è quello di fare dell’ottavo centenario di san Francesco
una valorizzazione dell’Umbria intera. La Giunta – ha aggiunto – si è
subito attivata per la costituzione di un comitato regionale che, memore del
1982 (ottavo centenario nascita), coordinerà le iniziative ed i progetti
legati alle celebrazioni dell’ottavo centenario francescano che tutti i
Comuni potranno elaborare e presentare. Questa importantissima ricorrenza ci
ricorda che l’Umbria è tutta terra francescana”.
I consiglieri di minoranza hanno annunciato il voto di astensione motivando
la loro decisione in quanto nella precedente seduta era stata respinta una
mozione sullo stesso tema e che chiedeva l’inclusione della città di
Gubbio nelle celebrazioni francescane e perché, sostanzialmente la mozione
presentata oggi dalla maggioranza – come è stato rimarcato – metterebbe
sullo stesso piano tutto il territorio regionale senza distinzione sul
concreto legame storico di uno specifico Comune con la figura del Santo.
“Siamo disponibili – ha detto il consigliere Arcudi – a fare un altro
lavoro, anche insieme alla Famiglia Francescana, di carattere storico,
bibliografico e di approfondimento per individuare quali sono i comuni
realmente francescani e concentrare l’impegno istituzionale e le risorse in
questa prospettiva”.
Illustrando il suo atto, Tagliaferri ha sottolineato che “il valore
universale dell’opera e del messaggio di san Francesco d’Assisi
appartiene all’Italia intera di cui il Santo è patrono, un valore che
ancora oggi parla al mondo e ai giovani assumendo un carattere ecumenico, che
tuttavia mantiene il suo nucleo originario e autentico nella nostra terra
umbra. Per l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”,
con il DPCM 27 aprile 2023 è stato istituito il Comitato nazionale per le
celebrazioni che ha il compito di ‘elaborare un programma culturale
relativo alla vita, all’opera e ai luoghi legati alla figura del Santo.
Vengono comprese attività di restauro di cose mobili o immobili sottoposte a
tutela, nonché attività di ricerca, editoriali, formative, espositive e di
organizzazione e gestione di manifestazioni in ambito culturale, storico,
letterario, scientifico e artistico di elevato valore, in una prospettiva di
internazionalizzazione, di promozione turistica e di innovazione tecnologica
nonché di attenzione agli aspetti del messaggio francescano riguardanti il
rispetto e la cura dell’ambiente, il dialogo tra le religioni e la pacifica
convivenza tra i popoli, al fine di divulgare in Italia e all’estero, anche
mediante piattaforme digitali, la conoscenza del pensiero, dell’opera,
della cultura e dell’eredità del personaggio’. Non vi è in Umbria
città, borgo, villaggio ove il Santo non abbia lasciato testimonianza della
sua presenza e delle sue opere, a partire dalle tracce lasciate lungo il
sentiero che da Assisi l’ha portato a Gubbio l’indomani della sua
spoliazione. Nel 1982, in occasione dell’ottavo centenario della nascita di
san Francesco, la Regione Umbria ha istituito un Comitato regionale quale
organismo di coordinamento delle iniziative programmate per l’occasione.
Già in occasione delle celebrazioni francescane del 1926 e del 1982 le
iniziative, pur avendo il proprio centro originario e principale nella città
serafica, si sono svolte in varie città dell’Umbria e particolarmente, nel
1982: Assisi, Narni, Perugia, Foligno e Orvieto, che furono sedi di attività
espositive di grande rilievo, insieme con Gubbio, città in cui fu elaborato
e realizzato un vasto programma di celebrazioni di eventi. La Famiglia
Francescana ha inteso celebrare la ricorrenza del 2026 facendola precedere,
come parte integrante, da un articolato programma di celebrazioni centenarie
che, dalla ricorrenza del primo presepe a Greccio nel 2023 all’imposizione
delle Stimmate nel 2024 alla composizione del Cantico delle Creature nel 2025
conducono all’evento della morte del Santo quale evento di assoluta portata
universale. L’attuale amministrazione regionale, presieduta dal già
sindaco di Assisi, si è subito attivata per la costituzione di un Comitato
regionale che, memore dell’analogo del 1982, coordini le iniziative e i
progetti legati alle celebrazioni dell’ottavo centenario Francescano che i
Comuni potranno elaborare e presentare. La spinta propulsiva derivante dal
turismo religioso, culturale e artistico dovrebbe interessare l’intero
territorio regionale a beneficio di tutti i comuni”.
Interventi:
Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica): “Questa mozione ci sorprende,
in quanto ne abbiamo presentata una nostra nell’ultima seduta consiliare,
aperta ad emendamenti ed approfondimenti per essere condivisa con la
maggioranza e per cercare di ampliare questa straordinaria esperienza delle
celebrazioni francescane ai territori francescani, dando una identità
profonda al percorso. La scelta di Gubbio era la più naturale, perché dopo
Assisi la città più francescana dell’Umbria è proprio quella eugubina.
Lo spirito della nostra mozione era quello di coinvolgere i comuni realmente
e concretamente francescani rispetto ad una prospettiva così importante di
valorizzazione del territorio. Il non aver approvato la nostra mozione ha
creato un’ampia discussione non solo a Gubbio, ma in tanti territori
dell’Umbria, ci sono molti comuni che hanno un legame profondo con san
Francesco, ma non tutti. Quindi non condividiamo il vostro documento che
mette tutti i comuni sullo stesso piano. Siamo disponibili a fare un altro
lavoro, anche insieme alla Famiglia Francescana, di carattere storico,
bibliografico e di approfondimento per individuare quali sono i comuni
realmente francescani e concentrare l’impegno istituzionale e le risorse in
questa prospettiva”.
Stefania Proietti (Presidente Giunta regionale): “La Giunta regionale si è
subito attivata per la costituzione di un Comitato regionale che memore
dell’analogo del 1982 coordinerà le iniziative ed i progetti legati alle
celebrazioni dell’Ottavo centenario francescano che i Comuni potranno
elaborare e presentare. La stessa allora assessore regionale Paola Agabiti
vedeva, come noi, una grande occasione per ricordare che l’Umbria è tutta
terra francescana. Si parla tanto di Cammini come lancio di un nuovo turismo
ed accoglienza ed il cammino e la via di Francesco passa per moltissimi
comuni e la nostra forza è vedere questa ricorrenza con spirito di unità
che le Famiglie francescane per prime ci hanno propinato. Ci sono anche
città non umbre che si uniranno all’Umbria in uno spirito francescano. La
soluzione non è quella di innescare divisioni, ma fare una grande operazione
di unità. Tutto ciò non esclude la valorizzazione ed il finanziamento di
iniziative che a Gubbio sono già partite. L’obiettivo è quello di fare
dell’ottavo centenario di san Francesco una valorizzazione dell’Umbria
intera. Auspico che questa mozione possa essere approvata all’unanimità.
Parlando di San Francesco, sicura di farmi interprete di ognuno di noi e
dell’Umbria intera, esprimo un sentimento di buon augurio a Papa Francesco
che proprio del nostro santo porta il nome”.
Enrico Melasecche (capogruppo Lega): “Quella presentata precedentemente da
Arcudi era una valida iniziativa. È vero che l’Umbria è Francescana, ma
lo è anche la Toscana o il Lazio, è importante capire ragionevolmente le
iniziative concrete da realizzare visto che non ci sarà la possibilità di
spargere miliardi. Servono risorse che possano giovare all’Umbria. Questa
vostra operazione è di tipo politico. Ci sono posti che più di altri san
Francesco ha attraversato perché legati alla sua predicazione, per dare il
suo messaggio rivoluzionario. Non si è voluta dare soddisfazione a Gubbio
che aveva chiesto un riconoscimento specifico. Dando la stessa identità
francescana a tutti apparirà realmente francescana solo la città di Assisi.
Ci asterremo perché avremmo voluto vedere concretezza nel riconoscimento dei
comuni dove San Francesco ha lasciato una profonda testimonianza della sua
opera”.
Laura Pernazza (capogruppo Forza Italia): “Il consigliere Arcudi, con la
sua mozione, aveva messo in evidenza che San Francesco non è solo Assisi.
Peccato che di fronte alla sua disponibilità di emendare la sua mozione che
non voleva essere soltanto pro Gubbio, si è respinta la sua disponibilità
preferendo la presentazione di una nuova mozione che allarga a tutta
l’Umbria le celebrazioni. La sensazione è che vi volete prendere il merito
di un’iniziativa promossa da altri. Per questo modo di fare ci asterremo
sull’atto”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79757