(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Interrogazione di Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica), l’assessore
Francesco De Rebotti risponde: “Ad oggi non esistono problematiche
finanziarie o debiti da gestire. Monitoreremo in ogni caso l’attuazione del
piano di sviluppo dell’area”
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso l’interrogazione a risposta immediata sulla “difficoltà nella
gestione del fondo immobiliare per il rilancio dell’area Monteluce a Perugia
e prospettive dei lavori”, presentata da Nilo Arcudi (Tesei
presidente-Umbria civica).
Illustrando l’atto ispettivo, Arcudi ha spiegato che “l’area Monteluce
a Perugia rappresenta un ambizioso progetto di riqualificazione urbana,
fondamentale per il rilancio territoriale e lo sviluppo di infrastrutture e
servizi a beneficio della comunità. La gestione del fondo immobiliare
incaricato dello sviluppo dell’area ha riscontrato gravi criticità,
evidenziate dalla rilevazione, nel 2020, di un saldo negativo pari a 40
milioni di euro e da un totale di debiti che ammontano a 54 milioni di euro,
con conseguenti ritardi nell’attuazione del piano attuativo, che a oggi ha
visto completato solo un terzo degli interventi previsti. Nel tentativo di
superare tali difficoltà, nel 2020 le amministrazioni regionale e comunale
hanno avviato un Piano di Rilancio, coinvolgendo soggetti come Prelios (Cassa
Depositi e Prestiti) e, successivamente, ‘Ampre Reoco’, che ha previsto
un investimento iniziale di 800mila euro per la messa in sicurezza
dell’area, seguito da ulteriori interventi per oltre 12 milioni di euro.
Tra le opere previste, spicca la realizzazione della Casa della Comunità di
Perugia, con un investimento complessivo di 5,5 milioni di euro e una durata
dei lavori stimata in 13 mesi a partire dall’inizio del 2025. Nonostante
tali iniziative, permangono serie preoccupazioni circa il rispetto dei tempi,
la completezza degli interventi infrastrutturali e dei servizi, nonché la
trasparenza nella gestione delle garanzie contrattuali (fideiussioni) e
nell’affidamento dei lavori. Chiedo quindi di sapere quali strumenti e
metodologie di monitoraggio sono stati o saranno adottati per garantire il
rispetto dei tempi di realizzazione delle opere previste nel Piano di
Rilancio dell’area Monteluce. Se è prevista l’istituzione di un apposito
tavolo di lavoro che coinvolga le amministrazioni comunale, regionale e gli
enti esecutivi. In che modo l’assessorato intende affrontare e risolvere le
problematiche finanziarie ereditate dalla gestione del fondo immobiliare, in
particolare il saldo negativo e il debito complessivo, al fine di evitare
ulteriori ritardi o un possibile deterioramento della situazione economica
dell’area. Quali misure sono state previste per garantire la regolarità e
la trasparenza nella fase di progettazione e nell’affidamento dei contratti
relativi ai lavori. Se sono in programma interventi specifici per rafforzare
il controllo sulle fideiussioni e sugli strumenti di garanzia, in modo da
tutelare l’investimento pubblico. Quali sono le prospettive a lungo termine
per il completamento e il consolidamento del progetto di riqualificazione
dell’area Monteluce e come si intende integrare il completamento delle
opere infrastrutturali e di servizio con lo sviluppo di nuove iniziative a
supporto della vita comunitaria e della crescita economica del quartiere”.
L’assessore Francesco De Rebotti ha risposto che “l’area di Monteluce
è un polo strategico prioritario. Sono in corso contatti con Comune e
Università per coordinare attività coerenti con questa prospettiva. C’è
stata una gara pubblica per l’acquisto dell’intero complesso immobiliare.
Ampre Reoco, soggetto privato, ha espresso la volontà di acquistare le
porzioni ancora in possesso del comparto. La Asl Umbria 1 ha acquistato
l’immobile destinato a Casa di comunità. Non esistono ad oggi
problematiche finanziarie o debiti da gestire. Non esistono quindi attività
di competenza dell’assessorato. L’intera area è di proprietà privata.
Gli interventi pubblici riguarderanno solo la Casa di comunità. Monitoreremo
in ogni caso l’attuazione del piano di sviluppo dell’area”.
Il consigliere Arcudi ha replicato che “il ruolo della Regione non si può
nascondere. Sono stati assegnati immobili importanti il cui valore, nel corso
degli anni e a causa di una serie di errori che l’amministrazione
precedente ha cercato di tamponare, si è deteriorato. Il ruolo della Regione
è quindi fondamentale e non ci si può defilare. Non sono particolarmente
soddisfatto della risposta”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79750
previous post
next post