(AGENPARL) – lun 27 gennaio 2025 Nota della consigliera Maria Grazia Proietti (Pd) sullo stadio-clinica a
Terni
(Acs) Perugia, 27 gennaio 2025 – “Il rilancio della sanità ternana e la
realizzazione del nuovo ospedale di Terni con fondi pubblici sono obiettivi
che il Partito democratico condivide e che la presidente della Giunta
regionale ha positivamente indicato nella sua recente intervista”. Lo
dichiara la consigliera regionale Maria Grazia Proietti (Pd – Commissione
Sanità).
“E’ bastato il passaggio di una intervista in cui la neo presidente
Stefania Proietti pone l’accento sulla priorità di investire sulle
strutture pubbliche della sanità ternana – evidenzia la consigliera Pd –
per riaprire una polemica con gli argomenti che hanno caratterizzato tutta la
precedente legislatura, in particolare a Terni. A questo proposito è bene
ricordare che il cosiddetto progetto ‘Stadio-clinica’, su cui si è
basata la propaganda del centrodestra e del sindaco Bandecchi, non ha mai
trovato grande condivisione e pronunciamenti espliciti né della ex
presidente Tesei, né del mai rimpianto assessore Luca Coletto, né tanto
meno è stata autorizzata dagli Uffici regionali. Questo semplicemente
perché è un progetto che non può concretamente essere realizzato, dato che
la normativa non prevede la possibilità di realizzare impianti sportivi
attraverso meccanismi finanziari garantiti da una convenzione pluridecennale
con il Servizio sanitario regionale, da stipularsi in vita diretta e
addirittura prima ancora che la clinica stessa sia realizzata”.
Maria Grazia Proietti ricorda poi che “la delibera del 2023 con cui,
tagliando posti pubblici agli ospedali di Narni-Amelia e Spoleto, sono stati
ricavati senza alcuna motivazione di tipo sanitario gli 80 posti
convenzionabili nella Provincia di Terni, specifica che gli stessi vanno
affidati secondo la previsione del decreto legislativo ‘n.502/92’, non
facendo alcun riferimento alla ‘legge Stadi’. La normativa in vigore che
regola il rapporto con i fornitori privati prevede la realizzazione di
strutture che, se accreditate (quindi esistenti, operanti con adeguato
contenuto clinico-assistenziale e conformi ai requisiti) e in presenza di
reali necessità assistenziali, possono essere convenzionate. Queste sono le
regole. A fronte delle quali il sindaco Bandecchi continua a prospettare una
ipotesi viziata anche da un inaudito conflitto di interessi: lui detiene il
potere autorizzatorio per la realizzazione della clinica; quello di stabilire
il regime dei suoli (in particolare la destinazione urbanistica del
cosiddetto Ternanello); è proprietario dell’area dove si dovrebbe
realizzare la clinica stessa. Non va poi tralasciato il tema delle 18mila
firme raccolte nel 2021 dall’assessore regionale Melasecche in calce ad un
progetto non disponibile, creando attese e forzando la buona fede dei
cittadini ternani. Se questo è il quadro delle possibilità previste dalle
regole appare chiaro che la narrazione fin qui portata avanti dal
centrodestra e dal sindaco Bandecchi è stata solo a fini elettorali (con i
risultati che sappiamo), palesando comunque una notevole disinvoltura nel
considerare la sanità pubblica come asset da mettere a reddito e nel pensare
di forzare un quadro normativo chiaro e definito”.
“Rispetto infine alla necessità di riequilibrio tra le province dei posti
letto privati – conclude Proietti – auspichiamo che imprenditori del
settore vogliano investire in strutture sanitarie in città. Resta il fatto
che le convenzioni successive non sono automatiche e il fabbisogno dipende
dalla programmazione e dalle scelte del sistema pubblico”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79567