(AGENPARL) – mer 15 gennaio 2025 Il capogruppo regionale Pd, Cristian Betti, annuncia il primo provvedimento
di maggioranza sui contributi alle aziende terremotate
(Acs) Perugia, 15 gennaio 2025 – “Una interpretazione dell’Agenzia delle
Entrate rischia di mettere in difficoltà le imprese che hanno subito danni
economici dal sisma del 2016 e che potrebbero trovarsi tassati i contributi
ricevuti. Per questo chiediamo un intervento della Giunta regionale affinché
possa essere sanata questa situazione, promuovendo anche una normativa che
chiarisca tale questione”. Così il capogruppo del Partito democratico
all’Assemblea legislativa, Cristian Betti, primo firmatario della prima
mozione della legislatura, sottoscritta da tutti i consiglieri di
maggioranza, per chiedere “un intervento formale presso Governo e ministero
dell’Economia”.
“I contributi emergenziali elargiti dalle imprese colpite dal sisma del
2016 – spiega Betti – ricevuti per l’esonero dai contributi previdenziali
e assistenziali, non possono essere considerati sopravvenienze attive ma
devono essere trattati come aiuti straordinari, destinati esclusivamente alla
compensazione dei danni economici causati dal sisma. L’Umbria risulterebbe
particolarmente colpita da questa interpretazione. Di certo la nostra regione
è stata messa alla prova dagli eventi sismici del 2016 ed è riuscita a
ricevere contributi ed indennizzi, per i quali è sempre stata prevista la
specificità della non cumulabilità con il reddito e quindi l’esenzione
dalla tassazione. Tale specificità è venuta meno in una recente circolare
dell’Agenzia delle Entrate, nella quale si specificava che tali somme, se
utilizzate per la compensazione degli oneri previdenziali e assistenziali,
erano soggette a tassazione”.
“I contributi – continua Betti – dovrebbero garantire una ripresa
economica delle imprese dei territori colpiti dal sisma. Imporre la
tassazione significa sottrarre risorse vitali per la ripresa delle imprese e
compromettere la capacità di questi soggetti di superare la crisi. La
posizione dell’Agenzia delle Entrate, quindi, contrasta con la finalità
prevista dalle agevolazioni che servivano alle imprese per restare operative
su un territorio difficile. Da qui la necessità che il Governo si faccia
carico del problema, anche promuovendo una modifica normativa per esplicitare
che i contributi utilizzati per il pagamento degli oneri previdenziali e
assistenziali non debbano essere trattati come componenti straordinari di
reddito, al fine di evitare che le imprese vengano penalizzate. Sarà nostra
premura – conclude il capogruppo Pd – promuovere e agevolare tutti gli
strumenti necessari per monitorare l’impatto delle agevolazioni fiscali e
contributive sulle imprese umbre, identificando barriere burocratiche da
abbattere anche con la sinergia e la collaborazione delle associazioni di
categoria”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79512