(AGENPARL) – mar 14 gennaio 2025 Direttore responsabile: Ida Gentile
ANNO 46 – N. 9 Martedì 14 Gennaio 2025
(agenzia umbria notizie)
Asteramb04
Nota dell’assessore Thomas De Luca sul parere non favorevole
espresso da Commissione Tecnica Regionale su realizzazione di un
impianto agrivoltaico. “Transizione ecologica prioritaria, ma va
governata come qualsiasi altro fenomeno”
(Aun)– Perugia, 14 gen. 025 – “Incompatibilità ambientale e
paesaggistica”. Per questi motivi la Commissione Tecnica Regionale
per le Valutazioni Ambientali (CTR-VA) della Regione Umbria ha
espresso parere non favorevole alla realizzazione di un impianto
agrivoltaico di 27,06 MWp a Bevagna. La CTR-VA ha evidenziato
inoltre la mancanza di dettagli sul progetto di connessione alla
rete elettrica e l’impatto dovuto sui beni e valori paesaggistici
e ambientali. Un parere che si basa su un’analisi approfondita
delle caratteristiche ambientali e storico-culturali dell’area,
giudicata di elevato valore. Questa decisione, presa in data 8
gennaio 2025, è stata ponderata attentamente dopo l’analisi
approfondita della documentazione presentata e delle
caratteristiche del territorio interessato.
Le principali motivazioni che hanno portato al parere negativo
riguardano prima di tutto il significativo impatto paesaggistico
del progetto che si estende su circa 30 ettari, ritenuto
incompatibile con il contesto in cui si inserisce, classificato
come area di pregio e di particolare interesse agricolo, votata
alla produzione di vino DOCG Montefalco Sagrantino e di olio DOP
Extravergine di oliva Umbria Colli Martani. Un’area anche
considerata di elevato valore naturalistico e paesaggistico, con
un’unità di paesaggio di elevata qualità ed esposizione
panoramica. L’installazione dell’impianto comporterebbe
l’artificializzazione del territorio, la compromissione del
paesaggio agricolo e rurale, e l’alterazione delle componenti e
relazioni funzionali, storiche, visive (anche da molteplici punti
panoramici e da grandi distanze), culturali, simboliche ed
ecologiche che caratterizzano il paesaggio. Il progetto non
definisce in modo preciso le opere di connessione alla rete di
trasporto nazionale, in particolare la posizione della stazione
elettrica, il tracciato e la tipologia dell’elettrodotto. La
mancanza di queste informazioni non consente una valutazione
completa delle ripercussioni negative sul paesaggio, sulle risorse
storico-culturali, sull’impatto delle radiazioni elettromagnetiche
e sulla biodiversità.
Non sono state presentate ipotesi progettuali efficaci per la
mitigazione dell’impatto visivo, aggravando ulteriormente le
preoccupazioni relative all’alterazione del paesaggio. Inoltre,
non è possibile escludere impatti sul rischio idraulico e
idrogeologico, data la presenza dei fiumi Topino e Clitunno e del
lago dell’Aiso. L’area è soggetta a vincoli paesaggistici ai sensi
del D.Lgs. 42/04 art. 136, che ne limitano le trasformazioni
edilizie e ambientali per tutelare le caratteristiche peculiari
del luogo. Infine, l’area interferisce con siti di interesse
archeologico.
È fondamentale sottolineare che la Regione Umbria riconosce la
transizione ecologica come obiettivo prioritario e
improcrastinabile, e che siamo fortemente favorevoli alla
realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili. Tuttavia la transizione ecologica deve essere
governata come qualsiasi altro fenomeno. Oggi ci troviamo con
l’assenza pressoché totale di strumenti non solo nella mancata
definizione delle aree idonee ma anche di quelle non idonee.
Questo crea un contesto sfavorevole anche a chi vuole investire in
Umbria. La giunta e gli uffici tecnici continueranno a lavorare
per promuovere uno sviluppo sostenibile, in cui la transizione
energetica sia compatibile con la tutela del patrimonio naturale e
culturale dell’Umbria. Lo faremo a partire dalla definizione delle
aree idonee e dal riavvio del percorso per l’approvazione del
piano paesaggistico regionale.
Thomas De Luca
assessore all’ambiente Regione Umbria
RedCom/Mdc/nnn