(AGENPARL) – lun 16 dicembre 2024 Il capogruppo Lega, Enrico Melasecche esprime soddisfazione per l’entrata
“in funzione della linea elettrica da Sant’Anna a Città di Castello”
(Acs) Perugia, 16 dicembre 2024 – “Esprimo la mia soddisfazione per
l’entrata in funzione della linea elettrica da Sant’Anna a Città di
Castello, una tappa storica verso la completa riattivazione della ex Fcu da
Terni a Sansepolcro” È quanto dichiara il capogruppo della Lega, Enrico
Melasecche, aggiungendo che “mentre fervono le discussioni a Palazzo Donini
sulla spartizione delle cinque poltrone di assessore, la concretezza
dell’Umbria del Fare prosegue la sua marcia nella realizzazione degli
obiettivi che ha animato l’Assessorato al Governo del Territorio della
precedente legislatura”.
“Infatti – spiega Melasecche – proprio ieri è stata messa in tensione la
linea elettrica dalla stazione di Sant’Anna a Città di Castello, pietra
miliare mai prima posta nella storia della Fcu, la gloriosa dorsale
ferroviaria dell’Umbria. Semplicemente perchè le vecchie amministrazioni
l’avevano realizzata ma, incompleta e abbandonata a se stessa
nell’incuria, consentendo, senza la messa in tensione, furti di cavi di
rame, procurando un danno incredibile alle casse pubbliche ben superiore al
valore del rame che veniva fuso e venduto dai soliti noti che non possiamo
nominare per non offendere il politicamente corretto. Sconsiglio agli stessi
malfattori di avvicinarsi da oggi ai cavi in tensione riacquistati e posti in
opera, perché potrebbero avere brutte sorprese. Da quella situazione assurda
derivava il corollario dei quattro Minuetto elettrici, seminuovi, ma
vandalizzati e cannibalizzati, che da anni giacevano ad Umbertide. Oggi quei
treni, già in avanzata rigenerazione all’interno delle Officina
Manutenzioni Cicliche di Foligno, potranno uscire non più rimorchiati da
motrici a gasolio come sono entrati, ma potranno iniziare a correre con i
propri motori ad una velocità praticamente doppia rispetto a quella attuale
imposta dall’Ansfisa, Autorità nazionale per la sicurezza delle ferrovie e
delle infrastrutture stradali e autostradali”.
“Tutto questo – continua Melasecche – non era finora possibile a causa
della precarietà del precedente armamento oggi prossimo alla completa
ricostruzione da Ponte San Giovanni a Terni e a seguire da Città di Castello