Marco Rizzo, candidato a presidente dell’Umbria per Democrazia Sovrana e Popolare, torna a parlare della questione lago Trasimeno, e attacca: “Il lago che, ricordiamolo, è un volano di turismo ma anche di economia importante per migliaia di famiglie che ci vivono, è in crisi sistemica da anni. Quest’estate il livello è sceso molto, ma poi le piogge, per fortuna, sono tornate molto abbondanti e il livello si è alzato. Però, guarda caso, a un mese e mezzo dalle elezioni spunta il Commissario Speciale.”
“Questo modo di affrontare i problemi è diventato molto di moda, negli ultimi due decenni. Emergenza rifiuti, emergenze idrogeologiche, emergenza climatica. Noi di emergenze vere ne vediamo tre: l’emergenza incompetenza, l’emergenza Unione Europea, che fa le leggi a Bruxelles dove nessuno ha il minimo contatto con le rispettive patrie, e quindi non ne conosce le esigenze reali, e l’emergenza neoliberismo, un modo di fare politica dissociato dalla realtà dove anziché cercare soluzioni si creano speculazioni.”
A Rizzo fa eco Bennardo Marioli, toreggiano doc, velista del lago da una vita, già assessore e vicesindaco, e poi presidente del Gal Trasimeno-Orvietano. Ora è candidato con Rizzo alle prossime regionali umbre: “Finora ho sentito fare proposte sparate un po’ a caso. L’utilizzo delle acque di Montedoglio? Innanzitutto è possibile solo se le acque sono compatibili. E poi diversi comuni utilizzano quell’acqua per l’irrigazione o per berla: che ne sarà di loro? Ammesso che questi due nodi vengano sciolti” aggiunge ”l’intervento mira al massimo ad alzare il livello di 10 cm in un anno, quando il livello quest’estate ha raggiunto -150cm. Per dare un riferimento, le recenti piogge di fine settembre e inizio ottobre hanno fatto rialzare il livello già di 17 centimetri.”
“Il Trasimeno avrà sempre problemi in estate, perché è un lago poco profondo. Si potrebbero però fare alcuni interventi efficaci, come ad esempio una pulizia ben fatta della vegetazione degli affluenti, che al momento è vietata per una serie di discutibili norme ambientali.”
“Dov’è la logica nell’affrontare una situazione strutturale con misure emergenziali?” conclude Rizzo. “La politica ha completamente abbandonato l’approccio realistico ai problemi dei territori. Tirano a campare e sperano nel miracolo fatto dal commissario. Ma i commissari che risolvono tutto, al massimo, esistono nei libri gialli”
