“Il segretario del Partito Democratico Bori attacca la Tesei sostenendo che mi nasconde, ma farebbe bene lui a nascondere il simbolo del PD, un partito che con i suoi rappresentanti nella passata legislatura è stato protagonista certo, ma in negativo. Come non ricordare gli arresti legati a Concorsopoli nell’ambito della sanità e alcune condanne definitive, oltre a patteggiamenti con riconoscimento delle accuse.
Se poi vogliamo parlare dei 5 anni di legislatura appena trascorsi, tutti si dimenticano che proprio Bori ha chiesto e ottenuto una Commissione d’inchiesta sulla gestione del covid che si è conclusa senza alcun rilievo e con il voto positivo del dott. Bori, che a questo punto farebbe bene a mettersi d’accordo con sé stesso. Stessa cosa dovrebbe fare quando parla dei leader di partito, considerando che lo vediamo sempre cinguettare intorno alla segretaria Elly Schlein quando viene a impartire ordini al PD dell’Umbria.
Se poi parliamo della privatizzazione, per la quale il Pd vende balle da cinque anni a questa parte, è giusto sottolineare che le strutture private convenzionate sono diminuite, visto che l’allora ‘Prosperius’, da che era a maggioranza privata con stipendi regali per gli amministratori privati e benefit con auto di alta gamma, ma con fatturati (almeno gli ultimi) in perdita, con questo assessore la maggioranza è diventata pubblica, gli stipendi si sono allineati al pubblico, le auto di grossa cilindrata i privati se le comprano con i propri soldi, e il fatturato anche quest’anno ha un utile di due milioni di euro. Noi non siamo per la ‘decrescita felice’ che abbiamo trovato in sanità e non solo, la rotta l’abbiamo invertita e non siamo finiti in galera. In bocca al lupo cons. Bori, le auguro ogni bene”.
L’assessore alla sanità della Regione Umbria, Luca Coletto