(AGENPARL) – ven 27 settembre 2024 *‘Riqualificare i luoghi del territorio per una migliore inclusione,
innovazione e sostenibilità’: seminario a Perugia dedicato alla
valorizzazione degli attrattori culturali*
(aun) – Perugia 27 sett. 024 -Il Programma Regionale FESR Umbria presenta
nuove opportunità, che disegneranno i tratti dell’Umbria di domani, ponendo
le basi per un nuovo modello di sviluppo e, nello specifico, sarà sfidante
e particolarmente innovativo la nuova Azione ‘Riqualificare i luoghi del
territorio per una migliore inclusione, innovazione e sostenibilità’
dedicata alla valorizzazione degli attrattori culturali.
Proprio con l’obiettivo di illustrare le opportunità del nuovo bando
di finanziamento legato a questa Azione e approfondire gli aspetti tecnici
in materia di partenariato speciale pubblico privato, l’assessore regionale
alla Programmazione Europea, Paola Agabiti, insieme alla Direzione
Riqualificazione Urbana della Regione Umbria, ha organizzato il Seminario
nazionali nel settore della valorizzazione dei Beni Culturali e rivolto
alle amministrazioni comunali, agli enti gestori dei beni culturali e agli
organismi del terzo settore, interessati alla rigenerazione e
valorizzazione degli spazi pubblici e degli attrattori culturali del
territorio.
All’incontro, che si è aperto con i saluti della presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, e dell’assessore Paola Agabiti, hanno partecipato
circa 100 rappresentanti dei Comuni dell’Umbria e delle imprese, di
associazioni ed enti del terzo settore del territorio, interessati alla
valorizzazione degli attrattori culturali del territorio.
“La chiusura dell’anno 2023 – ha sottolineato l’assessore Agabiti a margine
dell’incontro – ha rappresentato la fine del ciclo di programmazione dei
fondi europei 2014-2020 che, per quanto riguarda la cultura e in
importanti interventi realizzati. Da qui ai prossimi anni, sull’Umbria
impatterà la strategia della programmazione 2021-2027 che si basa su una
nuova filosofia e in particolare, saranno premiati gli interventi che
prevedono il recupero fisico del patrimonio e degli spazi pubblici a
destinazione culturale, integrati da progetti in grado di valorizzare gli
stessi e favorire la partecipazione culturale, l’inclusione e l’innovazione
sociale della cittadinanza e delle comunità locali, secondo un piano di
medio-lungo periodo”.
Il Direttore coordinamento PNRR, risorse umane, patrimonio e
riqualificazione urbana della Regione Umbria, Luca Federici, ha
sottolineato come “la Regione Umbria, con questo evento, sia la prima ad
avviare la nuova Azione nell’ambito delle programmazioni regionali FESR
2021-2027. Un’azione che, pur nella sua complessità, si presenta come
un’opportunità per sperimentare nuove soluzioni di valorizzazione del
patrimonio che siano in grado di coinvolgere le competenze, le energie e le
realtà imprenditoriali presenti nel territorio. Quindi, fondazioni,
associazioni, cooperative, singoli professionisti, privilegiando il Terzo
Settore che in questo campo ha potenzialità ancora inespresse”.
La responsabile del servizio regionale preposto agli investimenti per la
valorizzazione dei beni e degli attrattori culturali, Rita Passerini, e il
referente PSPP all’interno della Direzione Riqualificazione Urbana, Regione
Umbria, Francesco Pozza, hanno illustrato nel dettaglio come la Regione
intende attuare l’azione privilegiando il partenariato pubblico-privato in
linea con le direttive europee, e le possibili modalità di attivazione dal
punto di vista tecnico-operativo.
A seguire, il commercialista, Marco D’Isanto, consulente di istituzioni
culturali, enti del terzo settore e imprese culturali, ha portato un suo
contributo di approfondimento giuridico sul tema del partenariato frutto
dell’esperienza sviluppata in qualità di consulente del Ministero della
Cultura, nonché come componente del Tavolo Tecnico presso la Direzione
Generale Musei del Ministero della Cultura, proprio per le forme speciali
di partenariato pubblico privato.
Il fondatore della Fondazione Fitzcarraldo, nonché responsabile delle
attività di ricerca e Direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte,
Luca Dal Pozzolo, ha illustrato i migliori esempi di PSPP, realizzati sul
territorio italiano.
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