(AGENPARL) – mar 17 settembre 2024 Interrogazione di Valerio Mancini (Lega), l’assessore Roberto Morroni
risponde: “la competenza è di Busitalia, che ha gestito internamente il
progetto di riemersione e di recupero”
(Acs) Perugia, 17 settembre 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata relativa al “Parziale
affondamento della motonave Airone nel lago Trasimeno” e ai “costi
derivanti dalla sua rimozione”, presentata dal consigliere Valerio Mancini
(Lega).
Illustrando l’atto ispettivo, Mancini ha spiegato che “noi oggi ci
occupiamo di un fatto di cronaca che ha lasciato allibiti gli abitanti del
lago Trasimeno. Il 2 luglio scorso nelle acque del lago Trasimeno si è
verificato l’affondamento parziale della motonave Airone, utilizzata per il
dragaggio dei fondali e appartenente a Busitalia Sita Nord. La motonave era
impegnata in operazioni di scavo e rimozione dei fanghi dal fondale,
necessarie per consentire alle imbarcazioni di uscire al largo e navigare.
Durante un’operazione di scavo subacqueo è stata interessata da un
allagamento della sala macchine, che ne ha determinato l’affondamento
parziale. L’Unione dei Comuni del Trasimeno, con ordinanza numero 5 del 4
luglio 2024, ha ordinato alla società Busitalia di provvedere alla
segnalazione dell’imbarcazione semisommersa ed ha vietato la navigazione ad
una distanza inferiore a 300 metri dall’imbarcazione e l’esercizio
dell’attività di pesca ad un distanza inferiore a 500 metri
dall’imbarcazione. Il 10 luglio scorso la nave è stata recuperata e
portata nella darsena per le riparazioni. La Giunta chiarisca se la motonave
Airone era idonea per il dragaggio dei fondali; per quale motivo la motonave,
al momento del suo affondamento, si trovava a circa un chilometro dal luogo
di scavo; per quale motivo, alla data odierna, i sacchi riempiti con i fanghi
contaminati dal gasolio risultano incustoditi a San Feliciano, in zona
adiacente all’imbarco per l’isola Polvese; in quali tempi la motonave
Airone rientrerà in funzione; quali siano stati i costi derivanti dal
recupero della motonave Airone, comprensivi di eventuali costi per
consulenze, chi abbia sostenuto tali costi e se la Regione intende
parteciparvi”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “la regione non ha competenza
diretta in questa materia e ha preso informazioni tramite BusItalia. La
motonave Airone è provvista di tutte le autorizzazioni necessarie. Al
momento dell’evento si trovava a circa 600 metri dalla zona di scavo.
C’è un’indagine in corso, quindi non possiamo avere informazioni più
precise. La richiesta per l’area per il deposito temporaneo dei rifiuti,
anche di sacchi con fanghi contaminati, è stata fatta all’Unione dei
comuni il 7 luglio e autorizzata il 9 luglio. L’area è stata recintata e
identificata con un’idonea cartellonistica. I sacchi sono stati rimossi
dall’area il 5 settembre e il 13 è stata comunicata all’Unione dei
comuni la dismissione dell’area per il deposito. Questo periodo è stato
necessario per procedere alla loro caratterizzazione per classi di pericolo.
In ogni caso sono stati rispettati i tempi di 3 mesi previsti dalla legge per
il deposito temporaneo. Per il rientro in funzione della motonave il 10
ottobre è prevista la visita tecnica per il rilascio delle autorizzazioni. I
costi verranno definiti da Busitalia a seguito della chiusura della pratica.
Comunque il progetto di riemersione e di recupero è stato fatto internamente
all’azienda, senza ricorrere a competenze esterne. La vicenda pone
all’attenzione un tema che si sta trascinando da anni: per
l’effettuazione dei dragaggi sono stati messi a disposizione risorse
importanti che ad oggi non hanno trovato piena concretizzazione. Il tema
centrale è riuscire a prevedere il dragaggio con continuità, cosa che non
è stata fatta negli ultimi 20 anni. Tema per il quale l’Unione dei comuni
dovrà attrezzarsi perché si tratta di interventi vitali per la vita del
lago stesso”.
Nella sua replica Mancini si è detto soddisfatto della risposta “anche
perché i cittadini non hanno pagato un centesimo per il recupero della
motonave: i costi sono stati sostenuti interamente da Busitalia. Spero si
faccia chiarezza sulla verifica della posizione della motonave. Per i sacchi
dei rifiuti ci dovrebbero essere dei siti dedicati, non occasionali. È una
questione che dipende dall’Unione dei comuni, un’altra prova di un
atteggiamento inefficace che rischia di sfociare in eventi paradossali”.
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79144