(AGENPARL) – mar 17 settembre 2024 A Bori (Pd) ha risposto l’assessore Fioroni: “Umbria prima Regione ad
anticipare, attraverso il programma ‘Re-work, un primo piano di incentivi
emettendo 10 milioni di euro sulle assunzioni”
(Acs) Perugia, 17 settembre 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata relativa a “Utilizzo
dei fondi residui della cassa integrazione destinati alle politiche attive
del lavoro della Regione Umbria e gestiti da Arpal”.
Illustrando l’atto ispettivo, il consigliere Tommaso Bori (Pd) ha spiegato
che: “l’interrogazione riguarda una cifra notevole e certificata sia a
livello locale che nazionale, ovvero 20 milioni di euro. Questa cifra
riguarda i fondi residui della cassa integrazione destinati alle politiche
attive del lavoro, gestite da Arpal. Tutti i residui potevano essere
ridestinati per incentivare le assunzioni al lavoro. Ad oggi, al contrario,
queste cifre rischiano di essere restituite a livello nazionale perché non
utilizzate. La spesa andava programmata attraverso convenzioni stipulate con
l’Inps, l’avallo di Anpal, la struttura nazionale del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, ma tutto questo è accaduto in altre
regioni, a partire dalla Toscana, ma non l’Umbria. I 20 milioni erano anche
un utile incentivo alle assunzioni. Il programma ‘Gol’ in Umbria è stata
caratterizzato da migliaia di prese in carico, vale a dire di soggetti che
avevano la possibilità di lavorare e che avevano bisogno di essere presi in
carico dalle realtà territoriali, ma che oltre a questo non si è andati,
fermandosi solo ai colloqui senza finalizzare il tutto con le assunzioni.
Queste risorse potevano essere utili ad incentivare dunque l’assunzione da
parte di aziende. Chiediamo quindi come la Giunta ed Arpal di conseguenza
intende utilizzare i 20 milioni di euro o se siamo di fronte al rischio di
restituirli a livello nazionale”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che: “Secondo dichiarazione del
Presidente Giorgia Meloni l’Umbria, rispetto alla media nazionale, ha 5
punti in più sull’occupazione. Siamo stati la prima Regione ad anticipare,
attraverso il programma ‘Re-work’ e grazie alle risorse di quei fondi
della cassa integrazione, un primo piano di incentivi emettendo 10 milioni di
euro sulle assunzioni. Nella manovra ‘All-in’ sono già previsti 8
milioni di incentivi all’assunzione fino al raggiungimento di 15 milioni.
Misure che prevedono, con fondi Fse, una politica che vede attivi 20 milioni
di euro per incentivazione alle assunzioni non solo per i soggetti di
‘Gol’ (tendenzialmente svantaggiati), ma anche per favorire il
‘Gender-gap’. Le risorse residue (art. 22 decreto leg.vo 148/2015) hanno
avuto un ruolo molto importante nella spesa delle Regioni quando, sotto
covid, hanno dovuto gestire per Inps lo scarico a terra della cassa