(AGENPARL) – lun 31 luglio 2023 Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) sulla Casa di Comunità :
“Tradite le aspettative del territorioâ€
(Acs) Perugia, 31 luglio 2023 – “Per poter parlare di Casa di Comunità ,
una struttura assistenziale dovrebbe poter disporre di una equipe
multiprofessionale composta da medici di medicina generale, pediatri di
libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri e psicologi. Quella
inaugurata di recente ad Amelia è una bella struttura, ma non risponde
affatto agli standard previsti per legge e alle esigenze di cittadini che si
sono visti chiudere progressivamente reparti interi del proprio ospedaleâ€.
E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale Fabio Paparelli
(Pd).
“Spiace dover constatare, ancora una volta, che la politica sanitaria della
Regione – sottolinea il consigliere dem – continua a tagliare servizi e
prestazioni. Le dichiarazioni rilasciate della Presidente Tesei in occasione
dell’inaugurazione della Casa di Comunità di Amelia – prosegue – suonano
persino beffarde quando parla di fornire servizi sanitari e sociali,
ambulatori specialistici, assistenza e prestazioni di prossimità di facile
accesso ai cittadini, così da evitare il ricorso improprio alle cure
ospedaliere. La verità – prosegue Paparelli – è che, ad Amelia, la Casa
di Comunità non offre i servizi di cui parla la Presidente Tesei e
l’ospedale e stato ridotto a mero polo infermieristico che, nel punto di
primo intervento, non riesce a garantire neppure la presenza di medici nei
week-end estivi con evidenti disagi per residenti e turistiâ€.
“Ricordiamo agli amministratori regionali e locali – aggiunge il
consigliere di opposizione – che un vero e proprio hub Casa di Comunità deve
offrire obbligatoriamente la presenza medica h24 sette giorni su sette, anche
attraverso l’integrazione della Continuità assistenziale. Una presenza
infermieristica di almeno dodici ore per l’intera settimana, una equipe
multiprofessionale con medico di medicina generale, Pls, ContinuitÃ
assistenziale, specialisti abulatoriali interni (SAI) e dipendenti,
infermieri e altre figure sanitarie e socio sanitarie. Ci aspettiamo dunque
che si provveda, quanto prima, ad integrare tutte le figure professionali
oltre che i servizi di cura e assistenza previsti, affinché i cittadini di
Amelia possano vedersi riconosciuto quel diritto alla salute che, anche la
Corte dei Conti, ha certificato essere spesso negato. Ad Amelia, in
particolare, lo smantellamento delle sanità pubblica, a partire dal 2020, si
è fatto sempre più preoccupante. E’ passato dai reparti di medicina e
riabilitazione motoria trasferiti a Narni; dalla chiusura del laboratorio di
analisi e della geriatria, al ridimensionamento del Sert e al depotenziamento
dell’assistenza domiciliareâ€.
“La nuova Casa di comunità potrebbe rappresentare una prima risposta
all’impellente bisogno di assistenza purché, però, sia messa effettivamente
nelle condizioni di erogare anche nuovi servizi. Ad oggi – conclude Fabio
Paparelli – la Regione si è limitata a inaugurare solo una bella sede che
non è in grado di erogare neppure gli stessi servizi di prima, visto che
sono stati sospesi di recente anche i prelievi di sangue ai bambini tra i 3 e
5 anniâ€. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75598