(AGENPARL) – gio 22 agosto 2024 Puletti (lega): “Serviva piu’ coraggio, come richiesto dalla Lega e
attuato da altre Regioni”
(Acs) Perugia, 22 agosto 2024 – “Una preapertura zoppa, che finalmente,
dopo tante battaglie, sarà possibile fare per tutta la giornata del primo
settembre, ma pressoché priva di specie cacciabili”. Questo il commento
del consigliere regionale della Lega Manuela Puletti, “che da mesi si batte
per regalare ai cacciatori umbri una preapertura dignitosa, alle modifiche al
Calendario venatorio che la Giunta regionale si appresta a varare
definitivamente”.
“Con l’approvazione della bozza del Calendario venatorio in Terza
Commissione che stabilisce una sola giornata di preapertura con tortora
selvatica con app e carniere oltre all’aggiunta dei corvidi – spiega
Puletti a margine della seduta – si definisce la stagione venatoria
2024-25. Per mesi – ricorda l’esponente della Lega – in maniera
pressante, a volte anche con toni accesi, ho chiesto ed auspicato una
preapertura simile a quella delle Marche, dell’Emilia Romagna, della
Toscana, del Lazio e di tante altre Regioni che con un pizzico di coraggio ed
una visione programmatica sulla caccia sono riuscite ad ottenere. Invece
l’Umbria avrà in preapertura solo la tortora selvatica con app e carniere
ridotto a meno di 3mila capi complessivi e i corvidi”.
“Tolta infatti – informa Puletti – anche l’ipotesi del piccione di
città, perché Ispra ha dato su questa specie parere negativo. Parere che,
ricordiamo, è obbligatorio, ma non vincolante. Inserire il piccione –
commenta Puletti – sarebbe stato un atto di coraggio ambizioso, sintomo di
una politica venatoria a fianco dei cacciatori. È una preapertura che
sicuramente non rispecchia la linea politica della Lega, che aveva fatto
richieste ancora più ambiziose, come il fringuello e la peppola. Con
razionalità, che rivendichiamo, la Lega stava infatti portando avanti
l’ipotesi di una preapertura sulla carta adottabile e sostenibile, come
fatto da altre Regioni”.
“L’unico punto favorevole – aggiunge – è il fatto che per la prima volta
in tanti anni non ci sarà la scure dell’app che, raggiunto in un paio
d’ore il carniere della tortora, costringeva i cacciatori a tornare a casa.
E questo, lo ricordo, anche a causa della mancata lettura dei tesserini
avvenuta negli anni della precedente amministrazione di centrosinistra e di
un Osservatorio che non ha svolto il suo compito. Il primo settembre dunque,