(AGENPARL) – mer 14 agosto 2024 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 45 – N. 156 Mercoledì 14 agosto 2024
(agenzia umbria notizie)
asterviab 22
Assessore Melasecche: riapre dopo 4 anni completamente al traffico
il viadotto Montoro sulla E45 nella tratta Terni-Orte. Oltre 5
milioni l’investimento, paragonabile a quello della “Contessa” ma
di ben maggiore problematicità con soluzione necessariamente
diversa
(aun) – Perugia, 14 ago. 024 – “Era il 2020 e l’ANAS procedeva nel
compito di verifica dello stato di sicurezza tutti i viadotti in
Italia quando è emerso con una certa problematicità un pericolo
grave costituito dalla pila centrale del viadotto Montoro,
spostata per ragioni attribuite ad uno dei vari movimenti
tellurici, al punto tale da essere per pochi centimetri agganciata
alle travi dell’impalcato. Pochi centimetri in più e sarebbe
potuta accadere una tragedia analoga a quella di Genova. Plauso,
quindi, a questo lavoro certosino di verifica ponte per ponte
dell’ANAS che, con gli altri lavori sta impegnando anche in questi
mesi l’Umbria e di cui molti non comprendono l’importanza. Il
viadotto è stato chiuso per un breve periodo anche completamente,
poi riaperto a fasi alterne a sole due corsie e con scaglionamento
del traffico di 100 metri fra un veicolo e l’altro. Un calvario
durato quattro anni”.
Ad affermarlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture e
Trasporti, Enrico Melasecche, commentando la completa riapertura
al traffico del viadotto Montoro sulla E45 nella tratta Terni-
Orte.
“Duplice era la scelta – ricorda l’assessore – o abbatterlo
completamente, ricostruendo l’impalcato in acciaio in un anno e
mezzo come è avvenuto sulla strada statale ‘della Contessa’ oppure
procedere con il transito limitato a due corsie. Nel primo caso –
spiega – occorreva dirottare totalmente il traffico intenso e in
gran parte pesante creando situazioni molto difficili all’interno
delle strade circostanti in particolare su Narni, nel secondo si
sarebbe dovuto gestire un cantiere molto difficile, lavorando al
di sotto del piano di scorrimento. Per consentire ai progettisti
di accedere nel fondovalle e verificare lo stato della pila
incriminata si dovette abbattere la boscaglia che rendeva
impossibile l’accesso”.
Lo studio “ha portato a definire il progetto di recupero per
riportare la pila perfettamente in verticale. È stata sottofondata
e consolidata conferendole una robustezza rilevante, poi sono
state sollevate le travi dell’impalcato con martinetti speciali
inserendo i dissipatori di potenza per ridurre le spinte di futuri
terremoti”.
“Il RATO, raccordo autostradale Terni-Orte, ha un’importanza
rilevante – sottolinea Melasecche – perché costituisce il
collegamento del Lazio e del Sud Italia con l’Umbria verso
l’Emilia Romagna e il Nord Italia alternativo all’A1. Oggi tiriamo
tutti un respiro di sollievo per questo investimento ANAS di oltre
5 milioni di euro che chiude questa fase molto delicata. Voglio
ringraziare anche l’impresa umbra che ha effettuato i lavori,
insieme a tutte le sue maestranze, per un impegno che si è
rivelato particolarmente ostico nell’eseguire i lavori al di sotto
dell’impalcato per alcuni mesi”.
“La soddisfazione di tutta la comunità regionale nel vedere
un’altra struttura importantissima per il ruolo che svolge in quel
punto nevralgico che va a concludersi è notevole – conclude
l’assessore regionale Enrico Melasecche -, a comprova che problemi
di questo livello vanno affrontati in modo deciso in
collaborazione fra Enti sempre tenendo conto delle esigenze degli
utenti, soprattutto di coloro che utilizzano quella tratta per
lavoro. Gli eterni scontenti ci saranno sempre, l’importante è
conseguire risultati certi, definitivi e di alta ingegneria
stradale, cosa che avviene con sempre maggiore frequenza”.
red/sb/nnn