(AGENPARL) – mer 31 luglio 2024 Il Ddl della Giunta regionale non è stato votato per mancanza del numero
legale. La sola operazione di voto rinviata alla prossima seduta del 10
settembre
(Acs) Perugia, 31 luglio 2024 – Rinviato, per mancanza del numero legale in
Aula, il voto sul Disegno di legge predisposto dalla Giunta regionale
concernente la ‘Disciplina del sistema regionale di protezione civile”.
La vice presidente dell’Assemblea legislativa, dopo la presentazione
dell’atto da parte dei due relatori, Valerio Mancini (Lega-maggioranza) e
Michele Bettarelli (Pd-minoranza) ed alcuni interventi dei consiglieri, al
momento del voto ha constato che in Aula erano presenti 9 consiglieri
(Mancini, Puletti, Castellari, Rondini, Fioroni, Carissimi-Lega e la
presidente della Giunta Tesei, l’assessore Morroni-FI e Fora (Patto
civico). Prima di lasciare l’Aula, Bettarelli, a nome degli altri
consiglieri della minoranza presenti, ha detto che “nonostante
l’importanza di questo atto, crediamo che le Assemblee elettive abbiano le
loro regole e non possiamo tenere il numero legale”.
L’atto verrà dunque calendarizzato, per il solo voto, nella prossima
seduta consiliare prevista per il 10 settembre.
La legge è stata predisposta nel rispetto dei principi del Codice (Norma
nazionale concorrente), ed è articolato in 32 articoli raggruppati in 7 Capi
e si prefigge lo scopo di garantire l’espletamento di un servizio pubblico
permanente rivolto alla collettività, inserito nella realtà regionale
umbra.
Relazioni:
Valerio Mancini (relatore di maggioranza): “Sull’atto la Commissione ha
svolto due audizioni con i principali portatori di interessi ed altri
soggetti interessati alla materia, oltre che con l’assessore Melasecche,
tecnici e dirigenti dell’assessorato regionale. In particolare, sono stati
ascoltati rappresentanti dei Vigili del Fuoco, delle organizzazioni di
volontariato del territorio maggiormente attive ed inserite nel sistema
regionale, tra cui il comitato regionale della Croce rossa italiana, Anpas
Comitato regionale Umbria, il coordinamento regionale delle Misericordie
dell’Umbria. Esaminati e parzialmente accolti alcuni suggerimenti emersi
nel corso delle audizioni, oltre a quelli di Cal e Anci. Il disegno di legge,
va a sostituirsi alla normativa regionale vigente in tema di protezione
civile, gestione delle emergenze ed incendi boschivi, abrogando le norme
vigenti corrispondenti. Con la nuova disciplina vengono istituiti tre fondi
regionali dedicati al funzionamento del sistema regionale di protezione
civile, alla gestione delle emergenze di ampiezza regionale e per la lotta e
prevenzione degli incendi boschivi. A gennaio del 2018 è stato approvato il
D.lgs. n. 1/2018, vale a dire il Codice della Protezione Civile’ che per la
prima volta definisce, in modo puntuale, ruoli e responsabilità delle
istituzioni che compongono il servizio nazionale di protezione civile, come
per il Presidente della Regione che diventa Autorità Territoriale di
Protezione Civile. Tra le principali responsabilità: la promozione,
l’attuazione e del coordinamento delle attività esercitate dalle strutture
organizzative di propria competenza; la destinazione delle risorse
finanziarie finalizzate allo svolgimento delle attività di protezione
civile, in coerenza con le esigenze di effettività delle funzioni da
esercitare, come disciplinate nella pianificazione; l’articolazione delle
strutture organizzative preposte all’esercizio delle funzioni di protezione
civile e l’attribuzione, alle medesime strutture, di personale adeguato e
munito di specifiche professionalità, anche con riferimento alle attività
di presidio delle sale operative, della rete dei centri funzionali nonché
allo svolgimento delle attività dei presidi territoriali; la disciplina di
procedure e modalità di organizzazione dell’azione amministrativa delle
strutture e degli enti afferenti alle rispettive amministrazioni, peculiari e
semplificate al fine di assicurarne la prontezza operativa e di risposta in
occasione o in vista degli eventi. Quella che siamo chiamati ad approvare è
una normativa nuova, rispondente alle attuali esigenze conseguenti
all’approvazione del nuovo codice del 2018”.
Michele Bettarelli (Pd-relatore di minoranza): “È stato svolto un lavoro
importante con ampi contributi diretti e in forma scritta dai molteplici
soggetti interessati alla materia, proposte e sollecitazioni che sono state
poi, per lo più, accolte nella legge. Si è trattato di un lavoro lungo,
testimoniato anche dal fatto che già nel novembre 2022 presentai una mozione
in tal senso poi rinviata in Commissione riguardante proprio
l’aggiornamento del sistema di protezione civile. In Commissione abbiamo
dimostrato collaborazione, astenendoci poi sul voto finale. Non sono stati
purtroppo accolti alcuni altri suggerimenti da parte delle Associazioni per i
quali auspichiamo tuttavia accoglimento al momento della predisposizione dei
decreti attuativi. Noto però che, seppure è in discussione un provvedimento
legislativo importante e atteso da tempo, in Aula mancano molti consiglieri,
sia di minoranza che di maggioranza, di quest’ultimi sono presenti soltanto
quelli del Gruppo Lega, tra cui la presidente della Giunta, Tesei ed il vice
presidente Morroni di Forza Italia. In questo momento la maggioranza non ha i
numeri per garantire il numero legale e quindi il voto sull’atto”.
INTERVENTI
Andrea Fora (Patto civico): “Questa legge era attesa da tempo. È un atto
che la comunità regionale ci chiede, per le migliaia di volontari che ci
sono in Umbria. Mi stupisce il fatto che si faccia di questo argomento un
altro strumento di posizionamento e di trattativa. Voterò a favore di una
legge che ha due meriti principali: adegua la normativa regionale a quella
nazionale, ripensando il sistema umbro di protezione civile, mettendone a
sistema le risorse; considera i volontari e tutto il sistema non più solo
destinatari di interventi coordinati dal pubblico ma soggetti attivi della
programmazione. Il sistema della protezione civile andrà armonizzato con
quello del volontariato”.
Paola Fioroni (Lega): “L’assessore Melasecche si era impegnato a mettere
in campo tutte le forze dell’assessorato per portare a termine questa
legge. E così è stato. Ringrazio il presidente della Seconda commissione,
Mancini, per aver accelerato i lavori della Commissione. Grazie anche alla
presidente Tesei per l’impegno che ha profuso. L’importanza di questa
legge può essere compresa fino in fondo solo da chi si è trovato a fare
volontariato e ad intervenire in condizioni di emergenza. Questa legge riapre
un dialogo con le associazioni che per troppo tempo è mancato”.
Manuela Puletti (Lega): “Siamo qui per approvare una legge, frutto
dell’impegno della presidente Tesei, dell’assessore Melasecche, del
presidente Mancini. Una norma che riconosce il lavoro importante svolto dai
volontari e che come istituzione dobbiamo valorizzare, agevolare e sostenere.
Questa legge migliorerà anche i rapporti con le istituzioni e gli enti
locali, orienterà le future strategie operative, modernizzerà la visione
del volontariato regionale. Grazie a Croce Rossa, Anpas e Misericordie per il
grande contributo che hanno dato”.
Enrico Melasecche (Assessore regionale): “La Giunta si è posta il
problema, qualche anno fa, di dotare la Regione Umbria di una legge sulla
protezione civile. Abbiamo dunque iniziato a lavorarci svolgendo anche
confronti con il Dipartimento nazionale, ci siamo confrontati con leggi di
altre Regioni, è stato quindi svolto un lavoro importante che ha tenuto
conto delle Associazioni, di ciò che è la protezione civile, un mondo fatto
di passione, di solidarietà, di senso civico. Alcuni giorni fa sono stato a
visitare, prima ad Orvieto e poi a Sellano i centri estivi della protezione
civile dove circa 200 ragazzi hanno appreso i rudimenti del volontariato di
protezione civile e fatto amicizia tra loro, hanno compreso cosa vuol dire
occuparsi del prossimo. Alla presenza delle loro famiglie sono stati premiati
quelli che hanno, con maggiore ordine e impegno, contribuito al lavoro
comune. Si dice spesso che mancando oggi il servizio di leva c’è comunque
bisogno di recuperare il senso di comunità e prepararsi soprattutto ai
momenti di bisogno. L’Umbria ha visto, nel corso degli ultimi anni, prima
l’alluvione dell’Amerino, poi Villa Pitignano, Ponte Felcino. Poi Gubbio,
interessato da quanto accaduto nella vicina regione Marche, oltre a
Pietralunga e Scheggia, riconosciuto peraltro dal Dipartimento nazionale di
Protezione civile come stato di emergenza nazionale. Poi sono arrivati
problemi legati all’alluvione che ha colpito Bastia Umbra, Assisi e Nocera
Umbra. Non va certo dimenticato il dramma del terremoto di Umbertide e
Pierantonio. Ma la nostra colonna mobile è sempre andata in soccorso di
tutti, dalle Marche, all’Emilia Romagna alla Toscana dove hanno
riconosciuto la generosità dell’Umbria. In ogni momento la protezione
civile regionale ha collaborato in prima linea, eravamo tutti lì ad aiutare
chi aveva bisogno. Queste manifestazioni di solidarietà fanno parte della
cultura degli umbri, dell’essere cittadini sensibili a temi che vanno al di
sopra dei partiti e della politica perché fanno parte della nostra umanità.