(AGENPARL) – mer 31 luglio 2024 Per Fabio Paparelli (Pd) “la manovra sembra assomigliare ad un’ultima,
disperata, partita a poker in cui la Giunta intende giocarsi l’intero banco
prima delle elezioni”
(Acs) Perugia, 31 luglio 2024 – “È stata chiamata “All-in” e, in
effetti, la manovra presentata ieri in Regione sembra assomigliare proprio ad
un’ultima, disperata, partita a poker in cui la Giunta regionale intende
giocarsi l’intero banco prima delle elezioni”. È quanto dichiara Fabio
Paparelli (Pd – portavoce opposizione).
“Dopo aver rastrellato le ultime risorse rimaste in cassa il rischio,
però, è che la giocata della coppia Tesei e Fioroni – spiega Paparelli –
rivela l’ennesimo bluff. Nonostante gli anglicismi usati a profusione, dei
quali l’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni non sa proprio
fare a meno, i bandi usciti in questi anni con l’obiettivo di sostenere
l’economia regionale, non hanno portato al successo sperato. Secondo i dati
della Cgia di Mestre l’Umbria è l’ultima regione d’Italia a recuperare
la ricchezza prodotta in pre-pandemia, con un Pil pro capite sotto la media
nazionale e una produttività che risulta ultima tra regioni del centro-nord.
Per altro i 120 milioni annunciati con grande enfasi non rappresentano
affatto una cifra record mai impiegata prima, visto che mettono insieme tutte
le identiche misure che nella legislatura sono state spalmate su più
annualità. Questo annuncio dunque, dal sapore elettoralistico, è stato
pensato per cercare di mascherare il fallimento consumato sul piano delle
politiche economiche industriali promosse dall’assessore Fioroni, che sono
state giudicate in una recente indagine statistica ripresa dai giornali, le
meno apprezzate in Italia rispetto al segmento”.
“La manovra di fine legislatura – continua Paparelli – appare dunque
starata perché non prende in considerazione il vero gap che la regione deve
colmare, che è quello della produttività, ne tiene conto di come sono
cambiati i bisogni delle imprese dopo la pandemia. La manovra va
sostanzialmente a rifinanziare i vecchi bandi confermando l’incapacità di
questa Giunta a mettere insieme in tempo utile le risorse del Pnrr con quelle
del settennato di fondi europei, per disegnare una prospettiva di sviluppo
dell’Umbria basata su innovazione e sulla sostenibilità, capace di colmare
quel gap sulla produttività che è la vera stortura del sistema economico
umbro. Non aver continuato nel solco del lavoro fatto con tutte le parti
sociali sul tema, nel 2019 e aver abbandonato il confronto e la concertazione
– conclude – sottolinea ancor di più le fallimentari politiche della destra
di governo”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/78977
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