(AGENPARL) – mar 30 luglio 2024 Thomas De Luca (M5S) chiede alla Presidente della Giunta di “rivedere e
ampliare l’ordinanza, assicurando che nessuno venga lasciato indietro” e
annuncia la presentazione di una mozione
(Acs) Perugia, 30 luglio 2024 – “La recente ordinanza della presidente
della Giunta regionale, Donatella Tesei, che limita l’orario di lavoro
all’aperto nel settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili per
prevenire i rischi legati all’esposizione prolungata al sole, sebbene
necessaria e importante per la salute dei lavoratori, trascura numerosi altri
settori che sono ugualmente esposti a condizioni di caldo eccessivo”. Lo
dichiara il consigliere Thomas De Luca (M5S).
“L’ordinanza della Presidente della Giunta regionale n.1 del 26 luglio
2024, che vieta il lavoro dalle 12.30 alle 16 nei giorni in cui il rischio di
esposizione al caldo è alto, si applica esclusivamente ai lavoratori
agricoli, florovivaistici e edili. Tuttavia, i rischi per l’esposizione al
calore – spiega De Luca – non riguarda solo queste categorie. Numerosi
lavoratori di altri settori, come quelli impiegati nell’industria, ma che
operano al di fuori dei capannoni (solo a titolo di esempio chi lavora nei
parchi rottami e nel movimento materiali all’aperto) o nella manutenzione e
la fornitura di servizi pubblici che non rientrano nelle categorie elencati
dall’ordinanza sono quotidianamente esposti a condizioni climatiche estreme.
Non solo, secondo quanto illustrato nell’informativa del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali sulle ‘indicazioni per la gestione dei lavoratori
esposti alle elevate temperature nel periodo estivo’ sarebbero da
considerare a rischio anche tutti quei lavoratori che operano in edifici
scarsamente raffreddati o in ambienti con elevata produzione di calore
industriale che svolgono lavori fisici pesanti o devono utilizzare
dispositivi di protezione individuale in condizioni di caldo estremo. È
necessario che la tutela della salute sul luogo di lavoro venga estesa a
tutte le categorie realmente a rischio”.
“Infine, non possiamo non stigmatizzare come, nel giustificare l’ordinanza
per l’emergenza caldo, il centrodestra umbro – prosegue – continui a
perpetrare la sua propaganda negazionista. Nelle premesse dell’atto si fa
infatti riferimento ad un innalzamento delle temperature ‘tipico’ della
presente stagione che rende rischioso lo svolgimento dell’attività
lavorativa. Anziché rimboccarsi le maniche e considerare l’adattamento al
cambiamento climatico come elemento centrale dell’azione politica in tutti
gli ambiti di azione della pianificazione e della programmazione regionale,
si cerca ancora di negare il cambiamento climatico per strizzare l’occhio a
complottisti e negazionisti. Annuncio quindi la presentazione di una mozione
in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi fin da subito
per l’estensione dell’ordinanza a tutte le tipologie di lavoratori esposti ai
rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature, indoor e outdoor, così
come individuati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nelle
more, visto che l’atto non potrà essere discusso entro breve termine –
conclude De Luca -, chiediamo alla presidente Tesei che l’ordinanza venga
rivista e ampliata per includere le suddette categorie, assicurando che
nessuno venga lasciato indietro”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/78972
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