(AGENPARL) – sab 20 luglio 2024 *Thomas De Luca (M5S Umbria): “Noi cittadini della Valnerina abbiamo
diritto di esistere. Il tutor è l’ultimo atto di un vasto piano di
spopolamento”*
Vogliono che ce ne andiamo ma non hanno fatto i conti con la nostra
capacità di resistere e lottare. In questi giorni assistiamo all’ennesimo
attacco nei confronti delle popolazioni della Valnerina ternana.
L’installazione del sistema Tutor è l’ultimo atto di un piano più vasto
volto allo spopolamento dei nostri territori. Un accanimento intollerabile
verso chi vive, lavora e garantisce servizi e benessere anche per chi vive
in città.
Regione Umbria, ANAS e Comune di Terni invece di sostenere lo sviluppo e la
crescita di queste aree interne, sembrano studiare a tavolino tutti gli
ostacoli possibili per rendere invivibile la nostra vita. Se si tiene alla
sicurezza stradale bisognerebbe limitare il transito dei mezzi pesanti
esclusivamente a quelli riguardanti il traffico locale. Così come i limiti
di velocità andrebbero fatti rispettare soprattutto in prossimità dei
centri abitati cosa che assolutamente non avviene.
Il tutor non garantisce assolutamente questo, anzi. E’ evidente che
l’obiettivo è spremerci economicamente rendendo impossibile la vita di chi,
dalla Valnerina, si sposta quotidianamente verso Terni per lavorare. Che
questo serva anche a scoraggiare anche i turisti invitandoli a bypassare la
Valnerina ternana per andare altrove? A pensar male si fa peccato ma spesso
ci si azzecca.
Prima ci impediscono di andare a piedi o in bicicletta in sicurezza
restringendo la strada ed eliminando la banchina, con l’installazione in
maniera pericolosa di guard rail sulla riga continua. Eliminano le corse
del trasporto pubblico locale costringendoti a stare fuori 12 ore per un
turno di lavoro, dove i mezzi pubblici sono inesistenti e i collegamenti
sono praticamente nulli. Poi ti impongono di sottostare ad un controllo
permanente ed invasivo con un limite medio di 50 km orari su un tratto di
ben 4 chilometri, in una zona dove è impossibile vivere senza l’uso
dell’auto.
Proprio poche settimane fa durante un interlocuzione ufficiale qualcuno mi
disse che le mie proteste erano pretestuose perché “chi è che non ha la
macchina in Valnerina”, riconoscendo di fatto che l’unico mezzo di
trasporto disponibile è l’auto. Eppure questo accanimento non si riscontra
dopo aver superato il confine con la provincia di Perugia risalendo la
SS209, con immense risorse messe sulla Tre Valli umbre. Perché?