(AGENPARL) – gio 27 luglio 2023 in autunno tutti in bici sulla ex ferrovia Fossato di Vico-Umbertide; assessore Melasecche: dalla connessione fra reti ciclabili comunali e rete ferroviaria ulteriore slancio al turismo lento in tutta l’umbria
(aun) – Perugia, 27 lug. 023 – Entro la fine dell’autunno andremo tutti in bici sulla ciclabile della ex ferrovia Fossato di Vico-Umbertide. Un percorso che, dopo alcune difficoltà legate al Covid, all’aumento dei costi dei materiali e all’alluvione dello scorso settembre, vedrà la luce alla fine di settembre restituendo a Gubbio e a tutto il territorio una ferrovia che, dopo la II Guerra Mondiale, non è mai stata ricostruita e che tornerà viva e fruibile, pur se in un’altra forma.
Una realizzazione che ha, in questo senso, un sapore anche romantico, come ha sottolineato il sindaco di Gubbio Filippo Stirati questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Pretorio che ha visto la presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, della presidente della Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo, dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e dell’ingegner Federico Ragni, progettista dei lavori sulla ciclovia.
“Viviamo questa operazione – ha detto Stirati – anche in termini di riscatto. Dall’autunno di quest’anno torneremo a riappropriarci di un pezzo di storia, e di territorio, che ci era stata sottratta, e, soprattutto, lo renderemo fruibile per i tanti visitatori in cerca di un turismo slow, di un modo diverso, più lento, di vivere il territorio e di godere del verde dell’Umbria. La nuova ciclabile sarà anche un prezioso antidoto al mordi e fuggi, per noi e per tutta l’area internaâ€.
A presentare lo stato dei lavori, è stato in primis l’assessore Piergentili che ha parlato di “un progetto che ha visto qualche frenata ma che ora è finalmente arrivato a termine. La nuova pista collegherà i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, per un tracciato di circa 52 chilometri, alcune porzioni del quale ricadranno sul sedime della vecchia ferrovia. Il più consistente sarà quello ricompreso nella valle dell’Assino in località Serra Partucci, Camporeggiano, Zangolo, dove si sono concentrati la gran parte dei lavoriâ€.
Dopo la costruzione e la posa di sette passerelle in ferro per l’attraversamento del fiume Assino, poste nei punti dove sorgevano i vecchi ponti della ferrovia bombardati dai tedeschi, come ha spiegato l’ingegner Ragni, “si è proceduto, pur tra importanti difficoltà legate soprattutto all’alluvione dello scorso settembre, alla ristrutturazione delle gallerie, alla formazione di cassonetti stradali, di fossi e tombini per la regimazione delle acque, alla ristrutturazione di un ponte in pietra in località Serra Partucci. In queste prossime settimane si procederà alla affissione della segnaletica verticale funzionale al tracciato e entro la fine di settembre i lavori saranno conclusiâ€.
L’assessore regionale Melasecche ha sottolineato come “sia nelle realizzazioni, sia nelle successive manutenzioni di questo tipo di progetti, fare rete sia quanto mai importante. C’è oggi un enorme interesse da parte del pubblico per le ciclabili: penso a questa pista, che in autunno inaugureremo, penso alla Spoleto-Norcia e non solo. L’Umbria è terra ideale per il turismo lento, un turismo che cambia la prospettiva e permette di godere in modo ancor più approfondito delle bellezze del nostro territorioâ€.
L’assessore ha evidenziato a questo proposito l’importanza della connessione fra le reti ciclabili comunali e la rete ferroviaria: “L’Umbria sarà sempre meglio collegata con il treno ed inoltre con la riapertura della FCU saranno accresciute le possibilità di proseguire il viaggio in bici, portate a bordo di vagoni riservati o prese a noleggio nelle stazioni ferroviarie rinnovate e riqualificate. Si potrà così venire in Umbria e visitare tutto il territorio, compresi i luoghi dove non ci sono fermate dei treniâ€.
Melasecche ha anche ringraziato l’assessore Roberto Morroni, ricordando che il finanziamento della ciclabile che sorgerà sulla ex ferrovia deriva dai fondi dell’Agricoltura, di competenza del collega di Giunta e vicepresidente della Regione Umbria.
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