(AGENPARL) – mar 16 luglio 2024 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 45 – N. 133 Martedì 16 luglio 2024
(agenzia umbria notizie)
Asteramb 16
Rifiuti, gestione eccellente: il riconoscimento ufficiale della
Commissione Europea. L’Umbria potrà di diritto accedere ai fondi
comunitari
(aun) – Perugia, 16 lug. 024 – L’assessore regionale all’Ambiente,
Roberto Morroni, esprime grande soddisfazione per l’importante
riconoscimento ottenuto dalla Regione Umbria. La Commissione
Europea, infatti, ha comunicato ufficialmente all’Ambasciatore
italiano presso l’Unione Europea che la Regione Umbria ha
soddisfatto tutte le condizioni abilitanti richieste per
l’erogazione dei finanziamenti legati alla pianificazione
aggiornata della gestione dei rifiuti, consentendo all’Umbria di
accedere ai fondi della politica di coesione per il ciclo di
programmazione 2021-2027. In base alla valutazione effettuata, la
Commissione ha riconosciuto il soddisfacimento della condizione
abilitante in riferimento alla “Pianificazione aggiornata nel
settore dei rifiuti” per il “Programma Regionale Umbria FESR 2021-
2027”.
Nel mese di aprile 2024, la Regione è stata contattata dalla
società Ramboll di Monaco, incaricata dalla Direzione Generale
Ambiente della Commissione Europea per valutare la completezza,
l’adeguatezza e la conformità del Piano regionale di gestione
integrata dei rifiuti con la legislazione europea. Dopo un’analisi
approfondita e un confronto con gli uffici regionali, Ramboll ha
trasmesso le sue conclusioni alla Commissione, che ha ritenuto il
Piano dell’Umbria valido e conforme. Questo riconoscimento è una
testimonianza del lavoro serio, coerente e tecnicamente valido
svolto dalla Regione Umbria. Il Piano regionale di gestione
integrata dei rifiuti non solo rispetta la legislazione vigente,
ma è anche sfidante.
La sostenibilità ambientale e sanitaria è un pilastro
fondamentale del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti
dell’Umbria. Questo si traduce nella riduzione degli impatti
negativi del ciclo dei rifiuti, al fine di salvaguardare sia
l’ambiente che la salute dei cittadini. Un altro obiettivo
cruciale è l’autosufficienza regionale, che mira a garantire la
capacità di trattare il 100% dei rifiuti urbani entro il 2030. Sul
fronte economico, il Piano punta a rendere il ciclo integrato dei
rifiuti urbani più efficiente, massimizzando il riciclaggio e il
recupero di materia ed energia, in un’ottica di sostenibilità
economica.
Gli obiettivi generali del Piano includono la riduzione della
produzione dei rifiuti, minimizzando al contempo lo smaltimento in
discarica, con un massimo del 7% del totale dei rifiuti urbani
entro il 2030. Si prevede, inoltre, un incremento della raccolta
differenziata, con l’obiettivo di raggiungere un indice di riciclo
del 65% sempre entro il 2030. Il Piano promuove anche l’uniformità
dei sistemi di raccolta, l’adozione di comportamenti consapevoli
in tema di rifiuti ed economia circolare, e l’ottimizzazione del
sistema impiantistico nel rispetto del principio di prossimità.
Guardando al futuro, lo scenario di Piano al 2035 prevede una
riduzione del 4,4% della produzione di rifiuti, un aumento della
raccolta differenziata al 75%, e l’eliminazione del trattamento
meccanico biologico (TMB) entro il 2028, con l’avvio
all’incenerimento e al recupero energetico del rifiuto
indifferenziato e degli scarti da raccolta differenziata. Infine,
entro il 2030, si prevede di smaltire in discarica solo il 7% dei
rifiuti non riciclabili e non recuperabili, raggiungendo con
cinque anni di anticipo l’obiettivo normativo del 2035 che prevede
un limite inferiore al 10% del totale dei rifiuti urbani prodotti.
“Il riconoscimento della Commissione Europea – dichiara
l’assessore Roberto Morroni – è un’importante attestazione del
nostro impegno per una gestione dei rifiuti sostenibile e
avanzata. Il nostro Piano regionale dimostra come la
pianificazione possa essere non solo in linea con le normative
europee, ma anche ambiziosa e realizzabile. L’Umbria si conferma
ancora una volta come il ‘Cuore verde d’Italia’, capace di
coniugare tutela ambientale e sviluppo sostenibile”.
Red/nnn