(AGENPARL) – gio 11 luglio 2024 *M5S, PD, AVS Terni: “Profonda preoccupazione per le tempistiche con cui
l’amministrazione comunale sta procedendo nell’assegnazione delle case
popolari”*
Come forze del centrosinistra esprimiamo profonda preoccupazione per le
tempistiche con cui l’amministrazione comunale di Terni sta procedendo
nell’assegnazione delle case popolari. Sono 637 i nuclei familiari in
attesa di una graduatoria definitiva a oltre sette mesi dalla chiusura del
bando: un numero che non riflette la reale entità del fabbisogno,
considerando che molti nuclei familiari non hanno potuto partecipare a
causa di norme e criteri troppo stringenti. Comprendiamo le difficoltà
degli uffici nel gestire la mole di queste richieste, un lavoro di grande
responsabilità volto a tutelare in primis chi vive in maggiore difficoltà
sociale ed economica. Tuttavia, risulta evidente che parte di questa
lentezza deriva anche dalle scelte dell’amministrazione nel piano del
fabbisogno del personale, decisioni che stanno lasciando in affanno interi
settori della macchina amministrativa creando lentezze burocratiche e
attese che penalizzano i cittadini. Ricordiamo inoltre l’allarme lanciato
dalle sigle sindacali riguardo al numero estremamente insoddisfacente di
case disponibili per rispondere alla richieste. Guardiamo con sconforto al
disimpegno di Comune e Regione, imbelli di fonte a tutti quegli alloggi in
capo all’Ater che non possono essere assegnati perché necessitano di
manutenzione straordinaria. La situazione è particolarmente drammatica per
le fasce di popolazione più deboli che si trovano ad affrontare anche lo
smantellamento di molti ammortizzatori sociali voluto dal governo Meloni.
Il fallimento di strumenti come l’assegno di inclusione, con i beneficiari
dimezzati rispetto agli anni scorsi, di fronte a un aumento delle povertà,
aggrava ulteriormente questa situazione. Chiediamo quindi
all’amministrazione comunale di adottare misure urgenti per accelerare il
processo di assegnazione delle case popolari e di rafforzare gli uffici
preposti, affinché possano rispondere in modo efficace ed efficiente alle
esigenze dei cittadini. È una questione di giustizia sociale e di rispetto
dei diritti fondamentali, che non può più essere rimandata.
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