(AGENPARL) – gio 04 luglio 2024 *Sanità: Regione Umbria attiva progetto su rischio esposizione agli
inquinanti organici persistenti dei metalli e delle sostanze
perfluoroalchiliche*
(aun) – Perugia 4 lug. 024 – Valutare i rischi dell’esposizione della
popolazione del sito di interesse nazionale Terni- Papigno – Conca Ternana,
agli inquinanti organici persistenti dei metalli e delle sostanze
perfluoroalchiliche (PFAS), con riferimento anche ai risvolti sanitari: lo
rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che
la Regione Umbria ha formalizzato la partecipazione a un progetto di
sorveglianza e studio per stimare il rischio sanitario associato
all’esposizione agli inquinanti organici persistenti per poi mettere in
campo le politiche di prevenzione e cura più appropriate.
“Le sostanze perfluoroalchiliche – ha riferito l’assessore Coletto – sono
presenti in alcuni indumenti e oggetti di uso comune, dalle pentole
antiaderenti, a capi di abbigliamento impermeabili, imballaggi alimentari,
pesticidi. Ma pur essendo molto utilizzati, è sempre più diffuso l’allarme
sui rischi per la nostra salute. Il progetto che coinvolge più regioni è
finanziato dal Ministero della Salute, ed è caratterizzato da una notevole
complessità, dipendente sia dalla molteplicità di soggetti coinvolti, sia
dall’eterogeneità e frammentazione delle conoscenze e competenze sui vari
siti di interesse nazionale coinvolti nell’iniziativa che vede capofila la
Regione Veneto. Lo sforzo sotteso al progetto quindi, è proprio quello di
ricomporre un quadro unitario, mettendo a sistema tutte le conoscenze e
informazioni già acquisite dai vari enti nel corso degli anni e colmando le
lacune conoscitive anche attraverso campagne di monitoraggio ambientale, lo
sviluppo di modelli di dispersione e la conduzione di studi di
biomonitoraggio, secondo metodologie standardizzate e condivise”.
Rivestirà una funzione chiave in questo contesto, l’azione di
accompagnamento e di supervisione da parte del Ministero della Salute e il
coinvolgimento attivo nel progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)
e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(ISPRA)”.
Inoltre, un elemento qualificante del progetto particolarmente innovativo e
sfidante, è l’ambizione di contribuire alla costituzione di un “sistema
nazionale per il biomonitoraggio” attraverso la creazione di un network di
centri in possesso di specifiche competenze in materia.