(AGENPARL) – gio 04 luglio 2024 I gruppi di minoranza in Assemblea legislativa hanno depositato la proposta
(Acs) Perugia, 4 luglio 2024 – I consiglieri regionali di opposizione
dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Thomas De Luca (M5S) in qualità di
primo firmatario, Simona Meloni, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Fabio
Paparelli (PD), Vincenzo Bianconi e Donatella Porzi (Gruppo Misto) annunciano
“la presentazione ufficiale della richiesta di indizione di un referendum
popolare per l’abrogazione della legge 86/2024 recante ‘Disposizioni per
l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario
ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’”.
“A seguito di questa iniziativa – spiegano – l’Assemblea legislativa e
con essa la maggioranza di centrodestra dovrà esprimersi sull’atto che se
approvato vedrebbe l’Umbria tra le Regioni promotrici del referendum per
abrogare il cosiddetto decreto Calderoli sull’autonomia differenziata.
L’articolo 75 della Costituzione prevede infatti che cinque Consigli
regionali possano richiedere l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o
di un atto avente valore di legge. È innegabile che il dispositivo
sull’autonomia differenziata così come recentemente approvato dal Parlamento
italiano contraddica nella sostanza l’esigenza di un’autentica riforma in
senso autonomistico. Al contrario la legge in questione altera l’equilibrio
dei rapporti tra le regioni e tra le regioni e lo Stato, generando disparità
e disuguaglianze. La Regione Umbria, per la propria struttura demografica e
le peculiari caratteristiche geografiche, è tra le regioni maggiormente a
rischio e si troverà a dover gestire un territorio complesso con risorse
ampiamente insufficienti. Competere in solitudine su materie di assoluto
interesse strategico, finirà per penalizzare oltremodo una regione piccola
rispetto a realtà maggiori”.
“Anche la Commissione Europea nello ‘Staff Working Document’ che ha
accompagnato le raccomandazioni specifiche per l’Italia il 19 giugno scorso
ha evidenziato – aggiungono i consiglieri di opposizione – i pericoli e le
carenze della legge soprattutto riguardo ai LEP (Livelli essenziali di
prestazioni) che garantiscono solo livelli minimi di servizi e non riguardano
tutti i settori aumentando esponenzialmente il rischio di generare
disuguaglianze regionali. Inoltre l’attribuzione di poteri aggiuntivi alle
regioni in modo differenziato aumenterebbe anche la complessità
istituzionale, con il rischio di maggiori costi sia per le finanze pubbliche
che per il settore privato. Siamo convinti che lo sviluppo di modelli
autonomistici non possa in alcun modo mettere in discussione i principi
fondativi della Costituzione, quali l’unità e l’indivisibilità della
Repubblica. Ogni riforma deve avvenire nel pieno rispetto dei principi di
uguaglianza e solidarietà, senza pregiudizio al principio di coesione
nazionale. Invitiamo tutti i cittadini umbri – concludono – a sostenere
questa richiesta di referendum popolare, che ci vedrà coinvolti anche con
una raccolta firme nelle prossime settimane, al fine di preservare
l’integrità e l’equità del nostro sistema regionale e nazionale”.
RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/78829