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Il governo norvegese inizia ad accumulare riserve di grano di emergenza da 30.000 tonnellate

Martedì il governo norvegese ha firmato un accordo cruciale per la sicurezza alimentare nazionale, dando il via a un progetto di accumulo di scorte di grano che prevede lo stoccaggio di 30.000 tonnellate. Questa decisione è stata presa alla luce delle recenti crisi globali, tra cui la pandemia di COVID-19, la guerra in Europa e gli effetti del cambiamento climatico, che hanno reso necessario un piano di emergenza per garantire la sicurezza alimentare del Paese.

L’accordo, firmato dal ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Geir Pollestad insieme a quattro società private, stabilisce che il grano, di proprietà del governo norvegese, sarà immagazzinato in strutture distribuite in tutto il Paese. In una dichiarazione ufficiale, il Ministero norvegese per l’Agricoltura e l’Alimentazione ha sottolineato l’importanza della creazione di una scorta di emergenza di cereali alimentari, dichiarando che “significa essere preparati all’impensabile”.

Questo progetto di stoccaggio è solo l’inizio di un piano più ampio che vedrà la firma di ulteriori contratti nei prossimi anni, con l’obiettivo di accumulare una riserva di 82.500 tonnellate di grano entro il 2029. Tale quantità sarà sufficiente a soddisfare il consumo della popolazione norvegese, che nel primo trimestre del 2024 contava 5,6 milioni di abitanti, per un periodo di tre mesi in caso di crisi. Pollestad ha dichiarato all’emittente norvegese NRK che “l’obiettivo è quello di avere in magazzino circa 82.500 tonnellate di grano entro la fine del decennio in modo da avere abbastanza grano per tre mesi di consumo da parte della popolazione norvegese in una situazione di crisi che potrebbe verificarsi”.

Nel 2023, la Norvegia ha annunciato l’intenzione di investire 63 milioni di corone (circa 6 milioni di dollari) all’anno per l’accumulo di grano, un ritorno alla pratica di stoccaggio che risale agli anni ’50, ma che era stata abbandonata nel 2003.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022 ha evidenziato le vulnerabilità nei sistemi di preparazione alle emergenze della Norvegia, portando alla creazione di una commissione che ha raccomandato il ripristino delle scorte di prodotti cerealicoli. Questo passo è in linea con il supporto continuo della Norvegia all’Ucraina e riflette una crescente preoccupazione per la sicurezza alimentare globale.

Oltre alla nuova iniziativa di stoccaggio del grano, la Norvegia ospita il Global Seed Vault nel suo arcipelago delle Svalbard, a circa 1.300 chilometri dal Polo Nord. Dal 2008, questo caveau ha ricevuto quasi 1 milione di campioni di semi da banche genetiche e organizzazioni di tutto il mondo, fungendo da riserva per le collezioni di semi in caso di calamità naturali o causate dall’uomo. Il governo norvegese ha finanziato i costi di costruzione del caveau, mentre un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro ne copre i costi operativi.

Questa mossa dimostra l’impegno della Norvegia nel garantire la sicurezza alimentare per i suoi cittadini e nel contribuire alla protezione delle risorse agricole globali in un’epoca di crescente incertezza.

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