(AGENPARL) – mer 05 giugno 2024 Giunta Regionale
Direzione Programmazione, bilancio, cultura, turismo
Relazione annuale sullo stato
di attuazione del programma
di governo e
sull’amministrazione
regionale
Resoconto di legislatura
2019-2024
SOMMARIO
Presentazione
1. L’analisi di contesto socio-economico
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
2.2 Le risorse della politica di coesione e delle politiche agricole
comunitarie
2.3 PNRR: le risorse intercettate e resoconto di attuazione
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro
obiettivi strategici
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
2.1 Il bilancio regionale
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento «
5.1 L’attuazione nelle Aree d’intervento
Appendice: Lo stato di attuazione dei progetti regionali
del PNRR
Presentazione
La Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale – predisposta con cadenza annuale ai sensi
dell’art.65 dello Statuto regionale – rappresenta, com’è noto, la verifica della
complessiva attività politico-amministrativa svolta dall’amministrazione regionale,
nell’ottica di quell’accountability che va intesa come capacità della Pubblica
amministrazione di rendere conto alla collettività delle proprie azioni e degli effetti
prodotti.
In particolare, questa Relazione si configura come un Resoconto di legislatura
che ripercorre la complessiva attività politico-amministrativa svolta dalla Giunta
regionale in questi cinque anni, con un’analisi del contesto che ha caratterizzato
gli anni della legislatura e la presentazione dei principali risultati conseguiti
nell’attuazione del programma di governo – a fronte degli obiettivi strategici
individuati nei DEFR di legislatura ed in linea con il D.lgs 118/2011 – corredati da
dati che tengono conto dei mutamenti intervenuti sulle variabili di maggior rilievo
nel corso del periodo considerato. Si tratta di un ulteriore sviluppo del processo di
rafforzamento del sistema di governance regionale, anche ai fini della
costruzione di un compiuto sistema di controllo strategico.
In tal senso la Relazione si configura:
? come uno strumento di trasparenza, volto a rendere noti i risultati che si
sono raggiunti in attuazione delle scelte compiute con l’adozione di
deliberazioni, accordi, progetti, impegni finanziari, assetti organizzativi,
ecc.;
? come uno strumento di comunicazione e di rendicontazione attraverso cui
si rendono note le scelte effettuate, le attività svolte, i risultati ottenuti, su
cui ciascuno può fare le proprie valutazioni;
? come strumento di controllo strategico utile per una valutazione
complessiva sugli obiettivi programmati, sui tempi, le modalità e le
condizioni del loro raggiungimento.
La Relazione, suddivisa per capitoli, evidenzia:
Nel primo capitolo “L’analisi di contesto socio-economico” – viene illustrato il
contesto socio economico umbro nel periodo 2019-2024 aggiornato agli ultimi
dati disponibili.
Nel secondo capitolo “Il quadro economico-finanziario di riferimento” – si
evidenziano le principali risorse finanziarie (regionali, della politica di coesione,
delle politiche agricole comunitarie e del PNRR) a disposizione e utilizzate
nell’attuazione delle politiche regionali in favore di uno sviluppo economico,
equilibrato e sostenibile.
Il terzo capitolo “I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici” è dedicato alle principali azioni messe in campo dalla Regione Umbria nel corso
della legislatura per l’attuazione degli obiettivi strategici per una crescita
strutturale, unitamente ai principali interventi attuati dalla Regione Umbria volti a
sostenere la ripresa economica.
Al quarto capitolo “Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia” – per
ciascuna Area di intervento (nel quinto capitolo), sono state individuate le
correlazioni con gli obiettivi dell’Agenda 2030 di cui si fornisce, per ogni Goal,
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
una valutazione della posizione dell’Umbria e dell’Italia rispetto all’insieme degli
indicatori.
Nel quinto capitolo “L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento” vengono illustrati i principali risultati dell’azione di governo, descrivendo
l’attuazione delle politiche regionali – utilizzando la stessa “chiave di lettura” in
termini di integrazione delle politiche prevista dal Documento di Economia e
Finanza Regionale (DEFR) – le attività realizzate, gli interventi compiuti e le
eventuali criticità emerse.
Rendere fruibili e accessibili i dati che riguardano la collettività rappresenta una
importante innovazione che coinvolge tutti i cittadini poiché consente loro di
ottenere informazioni in maniera trasparente e diretta, rendendoli più informati e
più consapevoli dell’operato della pubblica amministrazione.
In Appendice vengono riportati nel dettaglio gli interventi del Piano Nazionale
per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), PNC e PNC area sisma in cui la Regione
Umbria è soggetto beneficiario/attuatore e quelli assegnati al territorio umbro.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
L’ANALISI DI CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Per comprendere il contesto socio-economico attuale umbro è necessario
ripercorrere gli avvenimenti degli ultimi anni a cui si sono sovrapposti eventi
straordinari ed inusuali, anni in cui l’economia italiana, al pari delle altre
economie europee, è stata sottoposta a una serie di shock straordinari legati alla
pandemia, alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica e ciascun territorio ha
risentito di tale instabilità, in maniera diversa, a seconda del grado di esposizione
a tali shock della propria struttura produttiva.
Lo scenario economico internazionale e nazionale, a seguito delle tensioni
geopolitiche del 2022 e 2023, appare caratterizzato da una crescente incertezza,
con performance molto diverse tra le principali economie mondiali (crescita
sostenuta negli Stati Uniti e in Cina, più moderata nell’area dell’euro), dove
spicca la recessione tedesca.
Superata la fase critica della pandemia e attenuatisi gli effetti dello shock
energetico, nel 2023 l’economia globale è cresciuta a un ritmo stimato pari al 3,1
per cento, solo lievemente inferiore a quello dell’anno precedente (3,3 per cento).
Il PIL degli Stati Uniti è tornato ad aumentare a un ritmo prossimo a quello prepandemia (al 3,1 per cento dallo 0,7 per cento del 2022), mentre la crescita
europea ha marcatamente rallentato, allo 0,4 per cento nell’area euro, dal 3,4 per
cento del 2022.
A partire dall’autunno del 2023, con la ripresa delle ostilità in Medio Oriente dello
scorso ottobre, nuove tensioni geopolitiche si sono manifestate nello scenario
globale, a rafforzare il clima di incertezza.
A partire da queste considerazioni, viene analizzata in seguito la performance
dell’economia umbra nel periodo 2019-2024 sulla base dei dati di fonte ufficiale
disponibili: in particolare, si dà conto della dinamica demografica, delle dinamiche
del Pil e delle sue componenti, si valutano le tendenze del mercato del lavoro, si
analizzano gli andamenti delle esportazioni, ecc.
La dinamica demografica
È ormai noto l’allarme sul futuro demografico italiano lanciato dall’Istat che
prevede una significativa diminuzione della popolazione accanto ad un indice di
vecchiaia in forte crescita, fenomeni più che mai attuali per gli evidenti effetti sul
sistema economico e sociale del Paese.
Al 1°gennaio 2024 (dati provvisori) sono 854.378 i residenti in Umbria, -0,2%
rispetto al 2023 (2.029 residenti in meno). Tale riduzione è del tutto
attribuibile alla dinamica naturale che, strutturalmente negativa (il saldo
naturale del 2023 ammonta a -5.971 unità), mostra un’attenuazione rispetto
all’anno precedente (-6.681) dovuta alla consistente riduzione dei decessi che
passano dagli 11.607 del 2022 ai 10.729 del 2023 (-7,6% ossia 878 decessi in
meno rispetto all’anno precedente). Conseguentemente nel 2023 il tasso di
mortalità – aumentato notevolmente nel triennio della pandemia – scende al
12,5‰ dal 13,5‰ del 2022 ma, complice una popolazione sempre più anziana,
non ritorna al valore del 2019 (11,8‰).
Uno dei tratti distintivi dell’evoluzione demografica del nostro Paese è la
persistente bassa fecondità: nel panorama europeo, l’Italia è uno dei paesi a più
bassa e tardiva fecondità. In Umbria continua la riduzione della natalità (il tasso
di natalità dal 6,4‰ del 2019 scende al 5,6‰ nel 2023) con un numero di nascite
che si attesta a 4.758 bambini (-3,4% ossia 168 nascite in meno rispetto all’anno
precedente); il tasso di fecondità, pari a 1,1 nel 2023 (era 1,2 nel 2019), si
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Scenario
internazionale e
nazionale
Contesto socioeconomico
dell’Umbria
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
colloca al di sotto della soglia che assicura il ricambio generazionale (=2,1 figli
per donna).
Positivo invece il saldo migratorio con l’estero: +4.214 residenti, in crescita
ulteriore rispetto all’anno precedente (+3,9% ossia +160 unità) che chiudeva
comunque con un saldo positivo di +4.054 nuovi residenti.
Considerando il declino demografico, un saldo migratorio positivo (+3.942 è il
saldo migratorio totale del 2023 che tiene conto anche del saldo migratorio
interno e che quindi, anche contro le attese, lo mitiga solo lievemente) assume
un’importanza considerevole.
Il calo delle nascite, insieme alla crescita dell’aspettativa di vita, sta generando
infatti impatti significativi sul valore aggiunto regionale e sul sistema
previdenziale, mettendo a rischio sostenibilità del sistema socio-economico
umbro.
Al contempo, le politiche volte a incrementare la natalità richiedono un lasso di
tempo considerevole per produrre effetti economici rilevanti, mentre sembrano
avere effetti più veloci quelle volte a sostenere le famiglie.
Agire sul tasso di attrattività della nostra Regione rispetto a nuovi residenti
capaci di lavoro, percettori di reddito e dunque di consumo/investimenti
appare una ricetta socio-economicamente potenzialmente compensativa di
un quadro demografico naturale preoccupante come nel resto del Paese.
(*) dato stimato
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
(*) dato stimato; per l’anno 2023, non si dispone della stima del dato per cittadinanza della madre.
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
(*) dato stimato
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
L’effetto combinato di un’alta speranza di vita (nel 2023, la speranza di vita media
degli umbri torna a crescere e raggiunge i livelli del 2019, attestandosi a 83,7
anni – 81,6 per gli uomini e 85,9 per le donne) e il perdurare di un regime di
bassa fecondità contribuiscono al progressivo aumento degli anziani, da un lato,
e alla contrazione dei giovani dall’altro, determinando uno squilibrio
intergenerazionale.
L’indice di vecchiaia, l’indicatore che quantifica il numero di anziani presenti
ogni 100 giovanissimi, infatti continua a crescere e al 1°gennaio 2024 è pari al
237,9% (238 over 65 ogni 100 bambini tra 0 e 14 anni); tale valore colloca
l’Umbria tra le regioni più “anziane” d’Italia (al 5° posto nel 2024, preceduta da
Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna e Liguria).
(*) dato stimato
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
I principali indicatori economici
La situazione economica del Paese risente del contesto internazionale, che si
caratterizza per un generalizzato rallentamento della crescita economica, un
quadro di incertezza molto elevata e condizioni finanziarie meno favorevoli per
famiglie e imprese.
L’Umbria – arrivata al 2019 dopo anni di difficoltà economiche che l’avevano
riposizionata da “Regione Sviluppata” a “Regione in Transizione” – negli anni
2020-2022 ha conseguito uno sviluppo naturalmente condizionato prima, nel
2020, dallo shock pandemico e poi, nel 2022, dalla guerra in Ucraina e dalle
conseguenti tensioni sui mercati internazionali, dalla crisi inflattiva e dalle
successive politiche monetarie restrittive, che vincoleranno anche i risultati del
biennio 2023-2024.
Il periodo 2020-2023, per quel che attiene la crescita economica regionale,
si caratterizza per la capacità di reazione dopo la repentina caduta del
Prodotto interno lordo (PIL) nel 2020 (-10%) causa Covid, la regione mostra un
forte recupero nel 2021 (+7,9%) al quale segue, nel 2022, una crescita più
contenuta (+1,3%), mentre nel 2023 si stima una ulteriore crescita in grado di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
completare sostanzialmente il percorso di recupero del PIL.
Il PIL pro capite, che è il classico indicatore del grado di sviluppo
economico, cresce dal 2021 e nel 2022 è pari a 28.203 euro correnti per
abitante (25.292 €/ab. in termini costanti); il valore è superiore a quello che si
aveva nel 2019, dista però ancora da quello medio nazionale (32.984 €/ab.) e da
quello del Centro Italia (35.051 €/ab.).
In Umbria, continua a crescere la spesa per consumi delle famiglie che dal
+5,3% del 2021 (incremento in linea con quello medio italiano e delle regioni del
Centro) passa ad un +4,6% nel 2022.
Nel 2022, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici umbre – con un
importo pari a 20.103€ per abitante (inferiore al dato medio italiano e delle regioni
del Centro pari a 21.089€/ab. e 21.999€/ab, rispettivamente) – mostra una
dinamica positiva (+4% in termini nominali).
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Il valore aggiunto prodotto nel 2022 dal sistema produttivo umbro ammonta a
21,8 miliardi di euro (l’1,2% del valore aggiunto prodotto a livello nazionale); la
maggior parte del quale è attribuibile al settore dei servizi (che produce il 69,2%
del valore aggiunto regionale), seguono il settore secondario (28,1% del valore
aggiunto prodotto in Umbria) e l’agricoltura (che contribuisce al valore aggiunto
regionale per un 2,7%). Rispetto a quanto verificato mediamente per le regioni
del Centro e per l’intera Italia, l’Umbria si caratterizza per un maggior apporto dei
settori primario e secondario. La crescita del valore aggiunto umbro nel 2022
riguarda il settore primario (+2,7%) ed il settore terziario (+2,1%) mentre, per il
secondario si assiste ad una contrazione (-1,3%) attribuibile sostanzialmente al
comparto delle costruzioni che segna un -4,3%.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
Alcuni indicatori economici (2019-2022, valori in euro correnti e variazioni
percentuali reali)
Umbria
Centro
Italia
28.203
35.051
32.984
Ammont
variazioni percentuali
Umbria (su valori concatenati
Umbria
2015)
correnti)
24.186,80 -0,4 -10,0 7,9
19.539
20.941
19.927
16.756,50
-10,2
25.447
31.558
29.666
21.823,60
valori pro capite 2022
(euro correnti)
Spesa per consumi delle
famiglie
Valore aggiunto
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Il mercato del lavoro
Il posizionamento dell’Umbria dal punto di vista del mercato del lavoro
evidenzia una performance che è strutturalmente superiore a quella media
nazionale.
Nel 2023 in Umbria, secondo i dati Istat resi pubblici a metà marzo del 2024:
il numero degli occupati in età 15-64 anni, pari a 347 mila, aumenta di
oltre 6 mila unità rispetto all’anno precedente (l’incremento rispetto al 2019 è
di circa 800 occupati). Il tasso di occupazione si attesta al 66,5% (64,5%
nel 2019), in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al 2022, è superiore
sia alla media del Centro (65,9%) che a quella dell’Italia (61,5%). A questi
occupati se ne aggiungono oltre 14 mila con età superiore ai 65 anni per cui
nel 2023, complessivamente, sono quasi 362 mila gli umbri occupati.
Considerando dunque gli occupati in età 15-89, si rileva un incremento
rispetto al 2022 di oltre 9 mila unità attribuibile per il 30,7% agli occupati over
65 e per il rimanente 69,3% a quelli in età 15-64 anni.
Il numero dei disoccupati umbri (15-64 anni) pari nel 2023 a 22 mila unità,
diminuisce di 4 mila persone rispetto al 2022 anno in cui gli umbri in cerca
di occupazione erano 26 mila. Il tasso di disoccupazione, pari al 6% (8,6%
nel 2019), si riduce di 1,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente e si
colloca al di sotto di quello medio del Centro (6,3%) e dell’Italia (7,8%).
Il tasso di disoccupazione dei giovani (15-29 anni), notevolmente
incrementato nel 2020 (quando aveva toccato il 22,5%), torna a scendere nel
biennio successivo (17,8% nel 2021 e 1,8% nel 2022) e rimane stabile nel
2023 al 13,9% (era 17% nel 2019) posizionandosi al di sotto di quello
medio del Centro (14,8%) e dell’Italia (16,7%).
Il tasso di attività cresce passando dal 69,8% del 2022 (70,6% nel 2019) al
70,7% del 2023 (70,3% Centro e 66,7% Italia);
Anche il numero degli inattivi in età 15-64 anni, pari nel 2023 a 153 mila
unità, registra una diminuzione rispetto l’anno precedente di quasi 6 mila
unità. Il tasso di inattività si contrae di 0,9 punti percentuali e si attesta al
29,3% (29,4% nel 2019), dato in linea con il valore del Centro (29,7%) e
inferiore a quello medio italiano (33,3%).
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Da segnalare l’ulteriore riduzione, nel corso del 2023, dei giovani umbri tra
15 e 29 anni non occupati né inseriti in un percorso di
istruzione/formazione
(NEET):
l’incidenza
sulla
popolazione
della
corrispondente fascia d’età – già scesa nel 2022 al 14,4%, dopo l’incremento del
biennio 2020/2021 (19,2%; era 15% nel 2019) – è pari al 10,5% inferiore a quella
osservata mediamente nelle regioni del Centro (12,3%) e a livello nazionale
(16,1%).
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
Turismo
L’Umbria nel 2023 si conferma turisticamente molto attrattiva: rispetto al
2022, continuano a crescere sia le presenze (+8,9%) sia gli arrivi (+12,8%):
• le presenze turistiche, che già nel 2022 avevano superato il dato pre-covid,
• gli arrivi turistici proseguono il trend crescente già evidenziato nel 2022,
superando i valori del 2019 (+5,8%).
• la componente italiana dei turisti umbri, che nel 2023 rappresenta il 72%
degli arrivi in Regione e il 65% delle presenze totali, mostra una crescita
rispetto al 2022 in entrambi gli indicatori (+8,2% arrivi e +6,6% presenze;
rispetto al 2019: +8,1% arrivi e +13,8%); la permanenza media è inferiore a
quella degli stranieri e si attesa a 2,3 giorni;
• anche la componente straniera dei turisti umbri, che nel 2023 conta un
28% degli arrivi in Umbria e un 35% sulle presenze totali, fa rilevare un
incremento rispetto al 2022 dei propri flussi (+26,9% gli arrivi e +13,3% le
presenze; rispetto al 2019: +0,2% e +8,3% nelle presenze); la permanenza
media dei turisti stranieri è di circa 3,3 giorni.
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Regione Umbria
La straordinaria crescita del turismo di questi anni, leva su cui puntava
fortemente il Governo Regionale fin da inizio mandato, non genera solo PIL ed
occupazione, ma accresce notorietà, visibilità e reputazione dell’Umbria
generando un meccanismo virtuoso ed attrattivo degli investimenti.
L’Aeroporto dell’Umbria
Nel 2023, grazie ad una programmazione che ha visto operative 16 rotte con fino
ad oltre 100 voli di linea settimanali, il S.F. di Assisi continua la crescita iniziata
nel 2021 e raggiunge la straordinaria cifra record di 532.474 passeggeri (+44%
rispetto al 2022 e +143% sul 2019) e, grazie al sorpasso su Ancona, guadagna il
20° posto nella classifica dei quarantadue aeroporti italiani.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio-economico
Secondo gli ultimi dati disponibili del 2023, l’aeroporto umbro è stato
collocato al secondo posto in Europa per crescita – tra gli scali sotto i
cinque milioni di passeggeri – con un +194% sul 2019.
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Assaeroporti
Le esportazioni
Nel 2023, le esportazioni umbre superano i 5,6 miliardi di euro mentre le
importazioni ammontano a circa 4,4 miliardi per cui il saldo commerciale
regionale è positivo e pari a quasi 1,2 miliardi di euro. Rispetto al 2022, l’export
umbro evidenzia una riduzione (-3,5%) in linea con quella rilevata nel Centro (3,4%). Nel dettaglio, considerando le regioni centrali, solo la Toscana registra
una variazione positiva (5,6%), mentre le altre mostrano una contrazione più
significativa di quella umbra (Lazio -11% e Marche -13,9%).
La struttura delle esportazioni umbre è fortemente incentrata sulle attività
manifatturiere, che nel 2023 rappresentano il 95,6% dell’export regionale.
L’articolazione per settori mostra il primato del comparto della fabbricazione di
macchinari (20,8%) e della produzione dei metalli e prodotti in metallo (20,4%), a
seguire, in termini di rilevanza, troviamo i settori della moda (18%) e degli
alimentari e delle bevande (13,3%). Rispetto al 2022, tutti questi settori mostrano
una crescita, fa eccezione l’export dei metalli e dei prodotti in metallo che segna
una considerevole contrazione (-33,5%).
Il mercato di sbocco più rilevante per il sistema produttivo regionale è
rappresentato dai Paesi europei: nell’UE27 è, infatti, confluito il 60,3%
dell’export umbro del 2023 (il 18,2% viene assorbito dalla sola Germania che
continua a rimanere il principale “cliente” europeo della produzione umbra).
Rispetto al 2022, si rileva una riduzione delle esportazioni (-7%) verso
l’UE27 e un incremento (+2,2%) di quelle verso i Paesi non appartenenti
all’Unione Europea.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
1. L’analisi di contesto socio economico umbro
Esportazioni Anni 2019-2023, valori in milioni di euro e variazioni percentuali
annue
Valori Var. % Valori Var. % Valori Var. % Valori Var. % Valori Var. %
Umbria 4.315
3.798
4.703
5.813
5.608
Centro 87.495
81.060
93.886
15,8 115.429 22,9 111.826 -3,1
Italia
480.353
436.718 -9,1 520.771 19,2 626.195 20,2 626.204
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di
statistica su dati Istat
La dinamica imprenditoriale
Nel 2023, in Umbria le iscrizioni di nuove imprese sono state 3.975 a fronte di
4.114 cessazioni con un saldo negativo di 139 unità (-174 nella Provincia di
Perugia, +35 in quella di Terni). Un tasso di crescita negativo (-0,15%), che
accomuna la nostra regione alle Marche (-0,07%) alla Liguria (-0,02%) e al
Molise (-0,55%), ma che è in controtendenza con il dato medio nazionale
(+0,70%) e che non si era mai verificato dal 2009 (primo anno per cui si dispone
della serie informatizzata sul sito di Movimprese) a oggi.
Al 31 dicembre 2023, sono 79.326 le imprese attive in Umbria (-0,63% rispetto
all’anno precedente; -0,65% sul 2019) mentre quelle registrate ammontano a
92.863 (-2,1% rispetto al 2022 e -1,5% sul 2019); a ridursi sono le imprese
registrate che operano nel settore agricolo (-0,86%), industriale (-1,6%) e del
commercio (-0,91%) mentre aumentano quelle dei comparti costruzioni (+0,81%)
e servizi (+1,01%).
La lettura dei dati dal punto di vista delle forme organizzative delle imprese
mostra un rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale con una
crescita delle società di capitale: 479 in più in termini assoluti, pari al
+1,85%.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
IL QUADRO ECONOMICO-FINANZIARIO DI
RIFERIMENTO
2.1 Il bilancio regionale
Fin dall’inizio di questa legislatura la delega al Bilancio della Regione Umbria ha
rappresentato una sfida molto importante e complessa ma stimolante.
Il Bilancio regionale è un bilancio, al netto delle partite di giro, di circa 2,6
miliardi di euro in cui le spese per la sanità, gestite tramite apposito fondo
nazionale separato, rappresentano il 70%, le entrate tributarie cosiddette
“libere” ammontano a circa il 9%, il fabbisogno del settore trasporti per i servizi di
TPL è di circa 130 milioni di euro l’anno e il suo finanziamento è coperto per
meno dell’80% dal Fondo Trasporti nazionale.
Le risorse autonome disponibili ammontano in media a circa 300 milioni di
euro l’anno, pari all’11% del bilancio ma la manovrabilità effettiva di queste
risorse risulta inferiore al 4%.
La rigidità di alcune spese che presentano un bassissimo grado di discrezionalità
riduce infatti la flessibilità del bilancio e quindi la possibilità di mettere in campo
manovre per dare attuazione a tutti gli interventi che si vorrebbe.
Nonostante la scarsa disponibilità di risorse, non abbiamo, comunque, in
questi 5 anni mai attivato la potenzialità fiscale disponibile che la Regione
avrebbe potuto utilizzare, poichè la scelta politica è stata quella di lascare
invariata la pressione fiscale su famiglie e imprese e confermare le
agevolazioni fiscali già esistenti.
Al fine di reperire margini di manovra delle risorse regionali la linea direttrice
adottata da subito è stata, inoltre, quella di utilizzare i fondi della
programmazione europea in complementarietà con i fondi regionali evitando
sovrapposizioni nelle azioni attivate e ottimizzando la loro destinazione verso
interventi strategici per il programma di mandato dell’Amministrazione ma
ammissibili dai regolamenti comunitari al fine di accelerare i livelli di spesa
certificabile.
All’inizio della legislatura si è dovuta trovare soluzione all’importante mole
di passività pregresse del Trasporto pubblico locale accumulata negli anni
precedenti, per oltre 24 milioni di euro, nei confronti delle aziende di TPL per i
servizi svolti nei Comuni della regione. Con la prima legge di assestamento del
Bilancio varata nel 2020 (l.r. n.12/2020) è stata data copertura finanziaria a tali
debiti chiudendo definitivamente i contenziosi in essere con le aziende. In
questi 5 anni, nonostante la rigidità del bilancio, con le manovre di Bilancio è
stata assicurata, con enormi sforzi, l’integrale copertura, in ogni esercizio,
delle spese per i servizi di TPL integrando con risorse regionali il Fondo
Trasporti nazionale di un ammontare di risorse di circa 25 milioni di euro in
media ogni anno.
Sono stati, inoltre, messi in sicurezza i bilanci futuri della Regione
accantonando fin da subito altre importanti somme per risolvere e definire
un’altra partita debitoria ereditata dai bilanci precedenti ovvero quella nei
confronti delle Province per le risorse finanziarie dovute a fronte delle funzioni
amministrative ad esse delegate. Anche questa, una partita molto importante e di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Sfida
importante con
Bilancio rigido
e risorse
regionali
limitate
Soluzione
problema TPL
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Altre passività
potenziali:
Province
non semplice soluzione stante le limitate risorse disponibili. Tuttavia, anche in
questo caso, fin da subito sono stati avviati i tavoli di confronto con le due
province che purtroppo hanno avuto una sospensione nei due anni della
pandemia ma che hanno trovato una prima soluzione nel 2023, anno in cui è
stata definita, con l’accordo sottoscritto il 20 febbraio 2023, la posizione nei
confronti della Provincia di Perugia per i debiti che la Regione aveva accumulato
dal 2017 fino al 2021. Ad oggi è in via di conclusione la definizione anche nei
confronti della Provincia di Terni. Inoltre, nell’ultimo Bilancio sono stati
incrementati gli stanziamenti annuali delle risorse regionali da trasferire alle due
province di un ulteriore milione di euro per ciascun esercizio.
L’inizio della legislatura è stato investito in pieno dalla pandemia da coronavirus
che ha, come noto, determinato una crisi economica senza precedenti e ha
investito in modo significativo anche l’Umbria. L’emergenza e le misure di
contenimento della diffusione del virus messe in atto hanno inciso pesantemente
sulla capacità produttiva delle imprese, sui consumi delle famiglie e sulle attività
del settore turistico e culturale. La conseguente crisi di liquidità ha avuto effetti
anche sul bilancio regionale che ha registrato una forte riduzione delle proprie
entrate tributarie con perdite di gettito di circa 60 milioni di euro nel biennio 2020
– 2021. I ristori previsti dalla Stato a favore della Regione Umbria sono stati pari
a complessivi euro 33,4 milioni di euro di cui però circa 19 milioni di euro, a fronte
delle minori entrate derivanti dal recupero fiscale della tassa auto, dell’IRAP e
dell’addizionale regionale all’IRPEF, devono essere restituiti in quote annuali di
981.000,00 euro in circa venti anni.
La Regione, nonostante la complessità del contesto economico – finanziario, ha
tuttavia messo in campo interventi e misure di carattere finanziario a sostegno
dei settori economici colpiti dalla crisi ma difficilmente raggiungibili dagli aiuti
economici e dalle misure adottate dal Governo centrale.
Con la legge regionale 20 maggio 2020 n. 4 sono state attivate azioni volte a
contrastare i livelli occupazionali nelle imprese in esito alla crisi economica
Pandemia e crisi conseguente l’emergenza epidemiologica COVID 19, nel rispetto della normativa
comunitaria in tema di aiuti di stato destinando la somma complessiva di 3 milioni
economica
di euro a valere sul bilancio regionale di previsione per l’esercizio 2020-2022.
Altre misure di sostegno diretto alle imprese sono state attuate attraverso
strumenti di garanzia finanziaria utilizzando risorse residue della
inoltre destinati 400.000,00 euro per la concessione di contributi a sostegno
dell’associazionismo sportivo per finanziare gli adeguamenti dell’attività negli
impianti alle disposizioni igienico sanitarie conseguenti l’emergenza
epidemiologica COVID 19 e ulteriori 300.000,00 euro per favorire la continuità
delle attività ai soggetti dell’associazionismo sportivo e culturale attraverso la
concessione di contributi in conto interessi a fronte di finanziamenti a breve
termine concessi dagli Istituti di credito. Sono state anche adottate misure
agevolative di sospensione dei termini di versamento tassa automobilistica e del
tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi.
Con le manovre di Bilancio regionale degli esercizi 2020 e 2021 sono state
inoltre disposte misure di sostegno alle imprese esercenti la vendita della stampa
quotidiana e periodica nelle aree del cratere sismico; è stato ridotto l’importo dei
canoni di concessione dovuti dalle attività economiche per l’utilizzo delle
pertinenze idrauliche e delle spiagge lacuali e il corrispondente importo è stato
comunque versato alle Unioni dei Comuni dalla Regione.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
Altre azioni e misure sono state disposte attraverso lo svincolo delle quote
di avanzo di amministrazione consentito, ai sensi del comma 1-ter dell’articolo
109 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito in legge, con modificazioni, dall’ art.
1, comma 1, L. 24 aprile 2020, n. 27, sia nell’anno 2020 che nel 2021. Portando
a termine tale procedura in ciascuno dei due esercizi finanziari, sono state
destinate, ad integrazione delle risorse già stanziate nel bilancio, risorse
finanziarie per complessivi 19,7 milioni di euro ad interventi di contrasto alla
crisi derivante dall’emergenza Covid a favore di tutti i settori economico, turistico,
culturale, agricolo e sociale.
Nell’ottica di ottimizzare e integrare le risorse finanziarie del bilancio
regionale sono state inoltre riprogrammate le risorse disponibili della
programmazione europea 2014-2020, in conformità al quadro normativo e
amministrativo anti-covid adottato dalla Commissione europea e dal
Governo nazionale per destinare una parte di risorse da riprogrammare
congiuntamente su “interventi orizzontali” svolti a livello nazionale (acquisto DPI e
attrezzature sanitarie a cura delle centrali di committenza nazionali, istituzione o
rafforzamento delle dotazioni delle sezioni regionali del fondo centrale di
garanzia, finanziamento di ammortizzatori in deroga in primis) da ripartire su
base territoriale, prevedendo meccanismi di “compensazione” delle risorse così
“liberate” con altre risorse nazionali, in particolare quelle del Fondo di Sviluppo e
Coesione (FSC), in modo da garantire l’addizionalità della programmazione
europea.
Sono state quindi riprogrammate le risorse immediatamente disponibili del FESR
risorse pari a 46 milioni di euro che sono stati destinati ad interventi strettamente
connessi all’emergenza sanitaria, a misure di sostegno al capitale circolante delle
imprese sia con riferimento al settore delle imprese manifatturiere (interventi sui
prestiti) sia del settore turistico (interventi a fondo perduto) e al sostegno dei
settori turismo e cultura, da un lato rafforzando le azioni di promozione turistica e
dall’altro ampliando le possibilità di utilizzo delle azioni per cultura volte a rendere
fruibili anche in epoca COVID gli attrattori culturali della nostra regione.
Sono state, altresì, riprogrammate (con DGR n.348 dell’8 maggio 2020) le risorse
disponibili sul FSE 2014-2020 per circa 52 milioni di euro che sono stati destinati
ad un pacchetto di misure a sostegno di categorie di lavoratori autonomi non
adeguatamente coperte dagli interventi di carattere nazionale, delle famiglie e di
soggetti particolarmente svantaggiati e a supporto dei percorsi educativi di
formazione e del diritto allo studio Universitario.
Nei successivi esercizi finanziari dal 2022, nonostante l’esiguità delle risorse e la
complessità del contesto economico finanziario sono state annualmente operate
manovre di bilancio espansive per favorire la ripresa economica del territorio
regionale accompagnate da rigorose misure di razionalizzazione e
contenimento delle spese di funzionamento della regione e di tutto il
sistema endo-regionale degli enti dipendenti e degli organismi e società
partecipate dalla Regione. Nelle manovre di bilancio messe in atto le risorse
finanziarie reperite nel Bilancio sono state indirizzate dando priorità a interventi
tesi a favorire settori di carattere strategico per lo sviluppo del territorio e ad
accelerare e favorire gli investimenti.
In ciascuno degli esercizi 2022-2023 e 2024 nel Bilancio regionale sono state
stanziate risorse pari a 4 milioni di euro (per complessivi 12 milioni di euro) per il
finanziamento degli interventi, disposti con la legge regionale 28 aprile 2022, n.
7, a sostegno dei flussi turistici in arrivo e dell’infrastruttura Aeroporto
internazionale S. Francesco di Assisi. Il notevole impegno finanziario del bilancio
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Manovre di
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
regionale ha consentito i risultati registrati a tutt’oggi in termini di flussi di
passeggeri e di linee attive da e verso l’aeroporto regionale. Tale spesa ha
contribuito tra gli altri benefici effetti sul tessuto socio economico regionale, in
sinergia con tutti gli altri strumenti e misure messe in atto, l’incremento del
turismo nella regione con i conseguenti effetti positivi in termini economici per i
settori ad esso correlati.
Il contenimento delle spese di funzionamento è stato uno dei principali obiettivi
fin dal primo anno di insediamento.
Con la prima legge di stabilità varata da questa Giunta (legge regionale
Contenimento 20/03/2020, n. 1) sono state volontariamente confermate le norme di
delle spese di contenimento di alcune tipologie di spesa già vigenti nonostante la legge statale
funzionamento intervenuta a dicembre 2019 (art. 57, comma 2 della legge 19/12/2019, n. 157, di
conversione con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124) ne
aveva disposto la disapplicazione, a decorrere dal 2020. In particolare, la norma
statale citata prevede la disapplicazione dei limiti previsti per le spese di
consulenza, relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza,
sponsorizzazioni, missioni, e per acquisto, manutenzione e noleggio di
autovetture. La Regione nella propria autonomia ha confermato e
disciplinato il contenimento di tali spese che in virtù delle norme in oggetto
sono state mantenute ai livelli più bassi sostenuti negli anni precedenti
presi a riferimento per la quantificazione dei limiti di spesa.
Tali disposizioni, a tutt’oggi in vigore, sono state naturalmente estese
anche agli enti Enti strumentali, Agenzie e organismi regionali.
Anche la spesa per il personale è stata attentamente tenuta sotto controllo
e ridotta in questi 5 anni attraverso una razionalizzazione delle posizioni
dirigenziali e di quelle organizzative. La spesa per il personale della Giunta
regionale è passata da 59 milioni di euro del 2019 a 57 milioni di euro nel 2024.
In occasione del primo Assestamento di Bilancio con la l.r. n. 12/2020 sono stati
operati una serie di tagli strutturali alle spese di funzionamento della Regione e
degli Enti e Agenzie regionali. Le spese di funzionamento sono infatti diminuite
di circa 2 milioni di euro e sono state razionalizzate e tenute sotto controllo in
ciascuno di questi 5 anni nonostante dal 2022 la crisi energetica e le tensioni
inflazionistiche hanno imposto alcuni adeguamenti dovuti all’impennata dei costi
delle materie prime e dei servizi.
Al fine di incrementare i margini di manovra del bilancio regionale, un impegno
significativo è stato sostenuto in questi anni anche dal lato delle entrate regionali.
Nello specifico sono stati effettuati molteplici interventi sia di adeguamento dei
sistemi informatici che delle procedure amministrative al fine di:
– potenziare l’utilizzazione del sistema delle acquisizione delle entrate tramite
PagoPA;
– consentire alla Regione la diretta acquisizione della Tassa regionale sul
diritto allo studio;
– migliorare l’attività di riscossione coattiva.
Ulteriori interventi necessitano di modifiche di norme nazionali per le quali la
Regione si è adoperata nelle sedi competenti per predisporre emendamenti in
corso di esame.
In questi anni il bilancio regionale ha dato un forte impulso agli investimenti
stanziando risorse importanti per la realizzazione delle spese di investimento a
carico della Regione previste dagli obiettivi di finanza pubblica di circa 71 milioni
di euro nel periodo 2020 -2024, che sono stati puntualmente rispettati e certificati
ogni anno. Inoltre, sono stati utilizzati fino ad oggi le annualità 2019-2024 dei
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
contributi statali per investimenti appositamente destinate alle Regioni con la
legge 145/2018.
Parte degli investimenti a carico della Regione sono stati finanziati, nel rispetto
dei limiti e dei vincoli previsti dalle leggi statali, con ricorso all’indebitamento. In
questi 5 anni, tuttavia, la regione non ha mai dovuto procedere alla stipula
effettiva dei mutui autorizzati grazie ad una gestione ottimale della cassa ed ai
risultati positivi di amministrazione che hanno consentito di ridurre a consuntivo i
mutui autorizzati e non contratti per il finanziamento delle spese di investimento,
in conformità alle disposizioni dettate dal D.Lgs 118/2011 per le Regioni che
possono, a determinate condizioni, procedere alla stipula effettiva dei mutui
autorizzati solo in base alle effettive esigenze di cassa.
Il livello di indebitamento evidenzia un trend in riduzione negli ultimi 5 anni,
passando da circa 469 milioni di euro del 2019 ai 385 milioni di euro nel
2023.
Anche il debito pro-capite evidenzia il medesimo trend risultando al 31/12/2023
pari a 450 euro.
Debito regionale
Debito regionale e debito pro-capite 2019-2023 (importi in euro)
Debito
residuo
al 31/12
Debito a carico
regione
Debito
regionale procapite
539,00
522,00
500,00
477,00
450,00
Fonte: Servizio Bilancio e finanza della Regione Umbria
Anche la spesa per il servizio del debito a carico dei bilanci regionali, per quota
interesse e rimborso del capitale, è rimasta sempre molto bassa, al di sotto del
2% delle entrate correnti e al 2,5% delle sole entrate tributarie.
Grazie, proprio, al basso livello di indebitamento e di incidenza del servizio del
debito le Agenzie di rating hanno sempre confermato in questi 5 anni un
livello di rating alla Regione pari a quello della Repubblica italiana.
Anche in questa legislatura l’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha continuato a
monitorare il rating della Regione attribuendo il suo giudizio positivo
sull’andamento della gestione, sui risultati economico- finanziarie sull’affidabilità e
solidità dei bilanci regionali.
Annualmente l’Agenzia ha effettuato due monitoraggi infrannuali incontrando il
management regionale e analizzando i bilanci regionali. L’esito del giudizio è
sempre stato positivo confermando per la Regione lo stesso rating della
Repubblica italiana pari a “BBB” con prospettive stabili. L’Agenzia ha sempre
però riconosciuto che il rating intrinseco indicativo della Regione, in
assenza del cap della Repubblica italiana, è superiore e pari ad “A+”.
Nell’ultimo comunicato pubblicato ad Ottobre del 2023, l’Agenzia ha motivato il
suo giudizio sul rating di lungo termine della Regione, principalmente, sulla base
delle seguenti valutazioni:
– efficiente gestione finanziaria: negli ultimi anni la Regione ha tenuto sotto
controllo i costi, sia nel settore sanitario che in quello delle Società
partecipate regionali;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Rating della
Regione
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Risultati della
gestione
finanziaria
nonostante la pressione inflazionistica, le aspettative sono che la crescita
della spesa sarà contenuta, con un conseguente calo solo moderato dei
surplus operativi;
valutazione positiva dei progressi compiuti dalla Regione nella
riorganizzazione delle proprie società partecipate dalla Regione. Le società
della Regione hanno storicamente mostrato una struttura finanziaria debole
e una scarsa redditività, tuttavia, la riorganizzazione del settore, ha
determinato ricavi più elevati (i ricavi sono aumentati del 24% nel 2022
rispetto ai livelli del 2019) e costi inferiori (tramite fusioni e razionalizzazione
delle operazioni). Ciò ha migliorato la posizione finanziaria del settore e nel
2022 tutte le partecipate regionali hanno registrato risultati netti positivi;
solida gestione della liquidità e del debito regionale, con un debito basso e
una elevata disponibilità di cassa. Riteniamo che il rapporto debito/entrate
tributarie della regione continuerà a diminuire, passando al 15,1% dei ricavi
operativi consolidati nel 2025 dal 22,8% nel 2019, un valore molto basso sia
in un contesto nazionale che internazionale;
ambizioso piano di investimenti pianificati per il periodo 2023-2026, finanziati
in gran parte con fondi PNRR e altri trasferimenti dell’UE. Ci aspettiamo che
l’economia dell’Umbria beneficerà sia direttamente che indirettamente di
circa 2,6 miliardi di euro di fondi PNRR dedicati alla regione, che potrebbero
aumentare significativamente l’attrattiva economica della regione. Di questi
fondi ci aspettiamo che l’Umbria riceva e gestisca direttamente 450-500
milioni di euro;
l’Umbria dedicherà una consistente somma di fondi del PNRR e del Piano
Complementare Nazionale – 118 milioni di euro – al rinnovamento del
sistema sanitario. La regione sfrutterà inoltre i fondi dell’UE per promuovere
la digitalizzazione degli enti pubblici amministrativi e acquisire veicoli di
trasporto pubblico ad alta efficienza energetica (73 milioni di euro). Inoltre,
l’Umbria prevede di migliorare le proprie strutture scolastiche, anche dal lato
dell’efficientamento sismico.
Oltre al positivo giudizio dell’Agenzia di rating in questi 5 anni la Regione:
– ha sempre rispettato gli equilibri di bilancio sia in fase di previsione che a
consuntivo;
– ha annualmente approvato i documenti di Bilancio e Rendiconto entro i
termini previsti dalla legge e non ha mai fatto ricorso all’istituto dell’Esercizio
Provvisorio ad eccezione dell’esercizio 2021 per effetto della pandemia;
– ha conseguito in ogni esercizio un risultato positivo di amministrazione in
grado di assicurare la totale copertura delle quote accantonate e vincolate
senza alcun disavanzo di gestione;
– il Rendiconto generale della Regione è stato parificato ogni anno dalla Corte
dei Conti senza alcuna segnalazione nei referti annuali di situazioni di
squilibrio nel bilancio;
– ha sempre rispettato i vincoli di finanza pubblica connessi al Pareggio di
bilancio e ottemperato negli ultimi due anni al versamento del contributo alla
finanza pubblica (3,5 milioni di euro nel 2023 e circa 10 milioni di euro nel
2024) disposto con le manovre di bilancio statali a carico delle Regioni,
scongiurando eventuali tagli dei trasferimenti in favore della Regione;
– ha tendenzialmente ridotto l’entità del proprio indebitamento sia in valore
assoluto che in termini di debito pro-capite;
– non ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria;
– non è stata mai sottoposta ai piani di rientro in sanità;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
ha annualmente rispettato i tempi di pagamento e di riduzione del proprio
debito commerciale;
ha registrato in ogni esercizio una situazione di liquidità di cassa priva di
criticità.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
2.2 Le risorse della politica di coesione e delle
politiche agricole comunitarie
L’anno 2024 rappresenta un rilievo fondamentale nel quadro della
programmazione comunitaria della Regione Umbria, una sorta di “spartiacque”
tra due cicli di programmazione dei fondi strutturali: quello 2014-2020, che si
chiude formalmente, e quello 2021-2027 che si sta avviando attraverso
l’emanazione dei primi avvisi.
Tale sovrapposizione programmatica offre lo spunto per effettuare, da un lato, un
primo bilancio “pre-chiusura” rispetto a quanto è stato realizzato con il
Programma 2014-2020, e dall’altro, per rivolgere lo sguardo verso il futuro
periodo di programmazione comunitaria, evidenziandone gli sfidanti obiettivi.
Nell’ultimo quadriennio l’attuazione dei programmi 2014-2020 è stata
sensibilmente rallentata dalla crisi pandemica legata al Covid, i cui effetti negativi
continuano ad influire in maniera significativa sul sistema economico regionale. In
tale contesto si è inserita nel corso del 2022 anche la guerra russo – ucraina, e la
guerra tra Palestina-Israele dei mesi scorsi, che in qualche modo hanno
ulteriormente aggravato il quadro economico complessivo.
La Commissione Europea nel corso degli ultimi anni ha adottato una serie di
misure nell’ambito della programmazione della politica di coesione 2014-2020, al
fine di garantire agli Stati membri l’immediata disponibilità di risorse finanziarie
derivante dai Fondi UE per affrontare le emergenze e riuscire a chiudere i
programmi entro il limite temporale dettato dai regolamenti.
Programmazione 2014-2020
POR FESR
2014-2020
Per quanto riguarda il POR FESR 2014 – 2020, la Regione, da parte sua, ha
effettuato diverse riprogrammazioni del programma, l’ultima a settembre
2023, per mettere in campo, da un lato, una serie di misure e strumenti specifici
finalizzati a fronteggiare le emergenze e per massimizzare, dall’altro, gli obiettivi
da conseguire per la chiusura del Programma stesso con un ammontare di
Parallelamente per effetto di specifici meccanismi di rendicontazione delle risorse
del POR FESR 14-20, nel 2024, verrà implementato il Programma Operativo
Complementare (POC) – le cui risorse confluiranno quindi dal POR al POC – e
potrà assumere un valore fino a circa 113,63 milioni di euro. La costituzione del
POC sarà formalizzata nel corso del 2024 a seguito di apposito negoziato con i
Ministeri competenti. Con DGR 958 del 20/09/2023 è stato approvato un
pacchetto di interventi che costituiranno il primo nucleo del costituendo POC e
che saranno realizzati nel corso del prossimo triennio.
In relazione ai dati esposti nella tabella seguente emerge quanto segue:
attualmente esposta, va decurtata della quota di cofinanziamento nazionale
Operativo Complementare 14-20;
2) il POR FESR Umbria 2014 – 2020, sarà chiuso al raggiungimento di un
livello di spesa complessivo al 31/12/2023, termine ultimo di ammissibilità,
pagamenti del Programma, sopra riportati, risulta sottostimato rispetto alla
reale situazione finanziaria dei progetti attivati, in quanto il sistema
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
informativo SMG-FESR 2014-2020 viene fisiologicamente alimentato dai
beneficiari finali in tempi non istantanei rispetto chiusura degli investimenti.
Attuazione finanziaria in termini di impegni e importi certificati per Asse
Prioritario al 30/04/2024
Assi prioritari
Asse I – Ricerca e
innovazione
Asse II – Crescita e
cittadinanza digitale
Asse III – Competitività
delle PMI
Asse IV – Energia
sostenibile
Asse V – Ambiente e
cultura
Asse VI – Sviluppo
urbano sostenibile
Asse VII – Assistenza
tecnica
Asse VIII Prevenzione sismica e
sostegno alla ripresa dei
territori colpiti dal
terremoto
TOTALE
Dotazione
finanziaria
Spesa ammessa
Impegni
Pagamenti
94,45%
95,06%
95,85%
93,14%
85,69%
77,20%
Fonte: Servizio Programmazione, Indirizzo, Controllo e Monitoraggio FESR della Regione
Umbria
È utile fornire qualche dato numerico sullo stato di attuazione: le procedure
attivate per l’assegnazione delle risorse ai beneficiari nell’ambito degli otto Assi
prioritari del POR hanno messo a disposizione dei potenziali beneficiari circa
432,38 milioni di euro di contributi pubblici, pari a circa il 105% dell’importo
complessivamente programmato per il ciclo di programmazione 2014-2020.
L’universo dei progetti finanziati ammonta a 3.275 per un investimento
complessivo (pubblico + privato) pari a circa 698,88 milioni di euro
concentrati prevalentemente nell’ambito dell’Asse I – Ricerca e Innovazione
e Asse III – Competitività delle PMI.
In conclusione, pur in una fase acuta della crisi sanitaria, economica e sociale, si
rileva il conseguimento degli obiettivi programmatici espressi in termini di target
fissati per il set di indicatori selezionato ed in particolare dei core indicators
selezionanti dalla CE.
La Commissione attribuisce grande importanza alla valorizzazione di questi
indicatori che rappresentano il segnale dei progressi delle regioni in tempo reale,
su cui basarsi per orientare e cambiare in meglio le scelte strategiche.
Un approfondimento merita, l’Asse del Programma che sconta un ritardo di
attuazione, l’Asse Terremoto, che è stato introdotto a seguito degli eventi
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
“pianificazione della ricostruzione” (mesi) è stata complessa e ha visto spesso la
sovrapposizione tra le residue attività tipiche del mondo della “protezione civile” e
le prime attività legate alla ricostruzione vera e propria, dove la finalità principale
è il ritorno a normali condizioni di vita per le popolazioni colpite (ancorché
attraverso strutture temporanee, ecc..). Il numero di interventi e le risorse
necessarie sono due variabili che non sono soggette a controllo negli eventi
sismici.
L’Asse VIII è entrato a pieno regime di realizzazione, interessando interventi
strutturali su edifici pubblici strategici, negli anni 2019-2020 in piena crisi Covid.
Pertanto l’Asse, introdotto a metà periodo di programmazione, ha subito un forte
arresto in fase Covid, non riuscendo a recuperare tutta l’attuazione. Malgrado ciò,
l’Asse non ha subito modifiche di riprogrammazione poiché è stata intenzione
dell’attuale Giunta Regionale portare a termine gli interventi previsti nella loro
connotazione. Si ricorda che uno degli interventi più significativi, la Basilica di
termini di ammissibilità previsti.
L’Asse VIII – Terremoto si compone di otto azioni chiave rivolte a:
• interventi di messa in sicurezza contro il rischio sismico abbinati ad opere
di efficientamento energetico su edifici rilevanti pubblici ed edifici scolastici in
particolare;
• misure volte alla promozione turistica ed alla salvaguardia della fruibilità
dei beni culturali e naturali della Regione, nonché al recupero degli stessi;
• forme di incentivazione del tessuto economico-produttivo, con
particolare riferimento al settore turistico.
La dotazione complessiva dell’Asse, derivante dal sostegno dell’Unione europea
per il 50% e dal finanziamento pubblico nazionale per la restante parte, è pari a
56 milioni di euro.
Le principali Azioni dell’Asse riguardano:
• l’edilizia scolastica, l’Azione mira ad incrementare l’efficienza energetica
attraverso interventi di adeguamento e, ove questi non siano possibili, di
conclusi o in via di chiusura lavori).
• Recupero della Basilica di Norcia, consolidamento strutturale della
facciata abbinato al generale recupero dell’immobile. La dotazione
per la ricostruzione D.L.189/2016 e alle risorse ENI). L’intervento, suddiviso
in fasi secondo la Convenzione stipulata con la Regione Umbria nel 2019,
vede quale soggetto attuatore il MiC. Dopo la prima fase di rimozione delle
macerie e messa in sicurezza della struttura (febbraio 2021) è stato
approvato il progetto esecutivo (febbraio 2022), i lavori di ripristino della
Basilica si sono conclusi a novembre 2023 per la parte finanziata dall’Asse
VIII.
• Valorizzazione percorsi di Norcia e di Cascia, l’azione mira a realizzare
opere infrastrutturali che possano migliorare e potenziare la fruizione di
centri storico-culturali e religiosi, localizzati nei Comuni del cratere. La
completati i lavori relativi al ripristino del c.d. “Sentiero di Santa Rita”, che
collega Roccaporena a Cascia con soggetto attuatore Regione Umbria
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
all’intervento di valorizzazione del percorso Norcia – Castelluccio con
• Promozione turistica, l’azione è finalizzata a migliorare la fruizione del
patrimonio culturale ed ambientale della Regione, a promuove il rilancio
turistico del territorio regionale e, in particolare, delle zone colpite dal sisma.
messe:
? Linee di indirizzo 2018-2020, azioni di comunicazione, organizzazione di
itinerari/prodotti turistici, azioni di promozione, allestimento del portale
turistico. Partecipazione della Regione Umbria alle Fiere Vakantiebeurs di
Utrecht e al BIT di Milano,
? Aprile 2020, avviso rivolto ai Comuni per progetti di valorizzazione e
disposizione per comuni area cratere),
? Ottobre – Novembre 2020, partecipazione della Regione Umbria al TTG di
Rimini, al WTM di Londra e alla «Settimana dei Cammini» nell’ambito
della Fiera «Fa’ la cosa giusta» di Milano,
? Linee di Indirizzo 2021-2022, campagne di comunicazione, eventi,
manifestazioni ed azioni di comunicazione promozionale, portale turistico
e social media strategy; cammini e turismo lento; valorizzazione integrata
delle identità territoriali; rafforzamento dei servizi di accoglienza e
assistenza; azioni di promozione della destinazione e di promozione
integrata,
? Partecipazione agli eventi: “Promozione del turismo golfistico in Umbria
2022”, “Evento promozionale itinerari nell’Umbria del Perugino 2022” e
“Evento promozionale Lonely Planet New York (USA) 7 – 8 dicembre
2022”,
? Linee di indirizzo primo semestre 2023, rafforzamento brand Umbria;
valorizzazione di endodestinazioni, promozione integrata. Interventi di
promozione dei Cammini in occasione dell’800esimo anniversario
francescano e del Giubileo, Press Tour dedicato alla promozione
dell’oleoturismo, Fam trip Nord-America e Gran Bretagna,
? Nuove Linee di Indirizzo 2023, tra le attività realizzate, emanazione avviso
“Sostegno agli eventi volti alla valorizzazione delle risorse turistiche ed
all’animazione del territorio” per Comuni del cratere sismico,
? Indirizzi giugno – ottobre 2023, promozione realizzata da Sviluppumbria
SpA. Rafforzamento brand Umbria tramite social media strategy,
partecipazione eventi (Meeting di Rimini; TTG di Rimini), realizzazione di
pubblicazioni (Monografia “In viaggio attraverso i sensi e valorizzazione
Valnerina”).
La Regione Umbria nel 2014 ha aderito al Piano di Azione e Coesione attraverso
la rimodulazione delle risorse del POR FESR 2007-2013 procedendo alla
riduzione della quota di cofinanziamento nazionale che è stata trasferita nel
Programma Parallelo, coerente con il POR originario per un importo di
dicembre 2014, n. 61, «Integrazione del finanziamento a carico del Fondo di
rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per l’attuazione degli interventi previsti dal
Piano di azione coesione delle regioni Umbria, Abruzzo e del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti nonché rimodulazione del quadro finanziario del
Piano di azione coesione della regione Siciliana).
In conseguenza dell’applicazione dell’art. 7, comma 9-sexies, del decreto-legge
19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della
legge 6 agosto 2015, n. 125, alla Regione Umbria, è stato effettuato un taglio di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
PAC 2007-2013
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
norma sopra riportata, ottenendo sempre una sentenza positiva dalla Corte
Costituzionale.
La Legge 30 dicembre 2021, n. 234 – Bilancio di previsione dello Stato per
l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 Pubblicata nella G.U. del 31 dicembre 2021 – Suppl Ordinario n. 49, ha
attribuito in favore degli interventi del Piano azione coesione della Regione
interventi approvati dalla Regione Umbria con la deliberazione del 08/06/2022, n.
Per quanto riguarda il POR FSE 2014-2020, a partire dalla verifica intermedia
circa il raggiungimento dei risultati attesi alla fine del 2018 – e anche a seguito
dell’emergenza COVID19 – la Regione Umbria ha adottato scelte strategiche che
oggi consentono di chiudere il POR FSE 2014-2020 con il totale assorbimento
delle risorse comunitarie stanziate, pari a circa 118,8 milioni di euro.
In particolare si può evidenziare quanto segue:
la Regione ha proposto diverse riprogrammazioni del POR che hanno
permesso di acquisire la riserva di performance a seguito della valutazione
positiva sui risultati intermedi raggiunti alla fine del 2018, e di adattare la
programmazione finanziaria alle specifiche esigenze intervenute in corso di
realizzazione del programma;
il FSE ha contribuito in maniera sostanziale a finanziare il Piano regionale
di contrasto all’emergenza COVID19 (approvato con DGR 348/2020 e
s.m.i.);
il programma ha aderito all’opportunità offerta dalla revisione dei
regolamenti comunitari di certificare due anni contabili con il
cofinanziamento comunitario al 100%, accelerando l’iter di acquisizione
delle risorse europee.
Inoltre, per effetto del cofinanziamento comunitario al 100% di due anni contabili,
verrà implementato il Programma Operativo Complementare (POC) – cui
potranno confluire risorse nazionali e regionali non utilizzate per il POR FSE fino
ad un valore massimo di circa 71 milioni di euro.
La costituzione del POC sarà formalizzata nel corso del 2024 a seguito di
apposito negoziato con i Ministeri competenti. Con DGR 281 del 27/03/2024 è
stato approvato un primo elenco di progetti che costituiranno il primo nucleo del
costituendo POC e che saranno completati nel corso del prossimo triennio.
Attuazione finanziaria del POR FSE al 31/12/2023
Occupazione
% spesa
impegni
dotazione
dotazione
Inclusione sociale
Istruzione e formazione
Capacità istituzionale
Assistenza tecnica
108,6
Dotazione
finanziaria
TOTALE
Impegni
Spesa del
beneficiario
Spesa
certificata
Fonte: Servizio Programmazione, indirizzo, monitoraggio, controllo FSE della Regione
Umbria
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
In relazione ai dati esposti nella tabella sopra riportata emerge quanto segue:
derivante dal piano finanziario vigente, si ridurrà della quota di
cofinanziamento nazionale e regionale, pari al massimo a circa 71 milioni di
euro, che confluirà nel Programma Operativo Complementare 14-20;
2) il POR FSE Umbria 2014 – 2020 sarà chiuso con il raggiungimento di un
livello di spesa complessivo al 31/12/2023, termine ultimo di ammissibilità,
pari a circa 166,5 milioni di euro;
3) ciò determinerà il completo assorbimento delle risorse comunitarie stanziate;
4) i progetti che faranno parte della certificazione finale del POR FSE sono già
chiusi e hanno completato i controlli di primo livello, preliminari alla
certificazione della spesa finale alla chiusura dell’anno contabile 2013-2024;
5) la restante parte di dotazioni finanziarie e di spese già sostenute entrerà nel
costituendo POC, a valere su tutti gli Assi del POR FSE.
L’universo dei progetti finanziati alla chiusura del programma ammonta a
7.707 unità e il numero di persone complessivamente raggiunto dagli interventi
realizzati è pari a 134.525 unità.
Le principali evidenze sono le seguenti:
• negli Assi Occupazione, Istruzione e formazione, e Capacità istituzionale, i
target degli indicatori di realizzazione sono stati raggiunti, in alcuni casi
ampiamente, nonostante la riduzione delle risorse complessivamente
disponibili a seguito della certificazione al 100% in due anni contabili;
• nell’Asse Inclusione sociale, a seguito dello stesso evento appena indicato,
la realizzazione fisica del programma è stata coerente con quella finanziaria,
e il livello di conseguimento dei target è analogo.
Programmazione 2021-2027
Negli ultimi quattro anni sull’Umbria hanno impattato importanti strumenti
programmatici che hanno rappresentato e tutt’ora rappresentano un’occasione
unica per la crescita del sistema socio-economico regionale e per affrontare le
criticità strutturali dell’economia regionale, disegnando i tratti dell’Umbria di
domani, ponendo le basi per un nuovo modello di sviluppo che sia innovativo,
sostenibile, solido e resiliente.
La Programmazione della politica di coesione 2021-2027 è partita con la
pubblicazione dei Regolamenti comunitari di giugno 2021. Le Regioni e il
Governo centrale hanno pertanto avviato i lavori programmatici, scaturiti con la
proposta finale dell’Accordo di Partenariato sul ciclo 2021-2027 delle politiche di
coesione che il Governo nazionale ha inviato alla Commissione Europea il giorno
17 gennaio 2022.
Un primo importante risultato nel 2021 è stata la partecipazione della Regione al
riparto delle risorse FESR e FSE+ tra le regioni in transizione, a cui appartiene
l’Umbria, dalla cui attribuzione è partita la programmazione a livello regionale,
partecipata con il partenariato economico-sociale, contrassegnata con le
Delibere di Giunta Regionale n. 181 del 02/03/2022 e n. 302 del 30/03/2022,
sono stati approvati gli “Orientamenti strategici per la programmazione
europea FESR e FSE+ 2021-2027: UMBRIA 2030. Impresa, Persona,
Territorio per una Crescita Sostenibile, Diffusa ed Inclusiva” che
rappresentano il riferimento necessario per la formulazione dei Programmi
operativi 2021-2027 per il FESR e per il FSE+.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Il Programma Operativo FESR 2021-2027 Umbria, approvato formalmente
dalla CE il 28/11/2022, si pone obiettivi di una crescita sostenibile, inclusiva e
diffusa, in particolare posizionandosi sulle seguenti sfide:
1. attuare politiche volte a migliorare la capacità innovativa e competitiva,
investendo maggiori risorse in ricerca e innovazione negli ambiti della S3 e in
stretta sinergia con Horizon Europe;
2. dare attenzione alla crescita della produttività, concentrandosi sia
sull’individuazione e rimozione dei fattori inibitori che sulla promozione dei
fattori di miglioramento; puntare al riposizionamento del sistema produttivo
su produzioni a più alto contenuto tecnologico e al “ringiovanimento” dei
settori tradizionali attraverso la promozione a tutti i livelli della innovazione e
all’internazionalizzazione;
3. promuovere azioni che combinino l’economia con la qualità e la sostenibilità
dell’ambiente;
4. sostenere la cultura in un’ottica di innovazione e inclusione sociale;
5. attuare strategie territoriali volte a sostenere i percorsi di inclusione sociale
ed economica e di sostenibilità ambientale, favorendo il protagonismo delle
“aree interne” e valorizzando l’identità delle aree urbane.
Nell’ambito della ricerca e innovazione – Obiettivo di Policy 1-, la Regione
punta a far crescere il numero e le dimensioni delle imprese innovative nei settori
ad alta intensità di conoscenza e con elevato potenziale di crescita; promuovere
gli scambi di conoscenze tra enti di ricerca e i settori produttivi, in particolare le
Pmi, attraverso partnership e formazione, ma anche di promuovere la
digitalizzazione di cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche. La scelta
strategica è diretta anche agli investimenti produttivi delle PMI funzionali alla
trasformazione tecnologica, verde e digitale dei processi produttivi innovativi di
beni e servizi.
In materia di clima ed energia si prevedono investimenti volti a migliorare
l’efficienza energetica e a promuovere le tecnologie rinnovabili, sia delle imprese
che puntando su una vasta opera di efficientamento energetico del patrimonio
immobiliare pubblico.
Sono inoltre considerati prioritari investimenti volti ad aumentare la resilienza
sismica, a tutelare la biodiversità nonché a realizzare infrastrutture verdi
finalizzate al ripristino dell’ecosistema nelle aree urbane più vulnerabili a
cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico.
Il tema dell’economia circolare è presente – nell’ambito di un’economia green –
sia nella dimensione del corretto smaltimento e riciclo dei rifiuti, sia prevedendo
aiuti alle imprese al fine di mitigare gli impatti di produzione sull’ambiente e, al
tempo stesso, puntare allo sviluppo di nuovi prodotti e materiali sostenibili.
Altro obiettivo è migliorare la mobilità urbana sostenibile, in particolare nei
maggiori centri urbani.
Infine si ritiene fondamentale, per una Regione come l’Umbria, puntare ad altri
due temi: la valorizzazione della cultura in sinergia con politiche legate al welfare
sociale e culturale e le “strategie territoriali” attuate in sinergia con gli altri
obiettivi politici, con il fine primario di promuovere lo sviluppo economico e
sociale delle maggiori aree urbane e delle aree interne individuate.
Il PR FESR metterà a disposizione per il periodo 2021 – 2027 risorse pari a
più dall’avvio formale, sono state stanziate il 10,66% delle risorse assegnate.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
OBIETTIVO
DI POLICY
DENOMINAZIONE
RISORSE
FINANZIARIE
Un’Europa più intelligente
Un’Europa più verde
Un’Europa più sociale e inclusiva
Un’Europa più vicina ai cittadini
Assistenza tecnica
100,00
TOTALE
Fonte: Servizio Programmazione, Indirizzo, Controllo e Monitoraggio FESR della Regione
Umbria
Prima dell’avvio formale degli interventi del Programma la Regione Umbria ha
adempiuto agli adempimenti regolamentari, quali: definizione e convocazione del
Comitato di Sorveglianza (12-13 dicembre 2022) e approvazione dei Criteri di
selezione delle operazioni (9 marzo 2023).
A partire dalla data ufficiale di approvazione del PR FESR 21-27, il 28 novembre
2022, tutti gli Obiettivi di Policy/ Priorità del PR FESR 21-27 sono stati attivati, ad
eccezione dell’OP 4 “Cultura innovativa e sociale” che per sua natura
rappresenta una nuova sfida e pertanto nuove modalità di intervento e attuazione
sulle quali sono in corso interlocuzioni con i Servizi Responsabili.
Le risorse attivate complessivamente a un anno dall’approvazione formale
del Programma sono pari al 10,66% di quelle programmate.
Per l’OP1 “Priorità 1 – Ricerca e Innovazione” sono stati attivati il Bando rivolto
al sostegno di progetti nei settori spettacolo dal vivo e welfare culturale, Avviso
Fiere per il sostegno all’internazionalizzazione delle PMI, Avviso Ricerca 2023,
Avviso Voucher ricerca2023, Avviso Large 2023, Avviso Medium 2023 e
Programma di scoperta imprenditoriale, mentre per gli interventi relativi alla
trasformazione digitale della PA si stanno definendo puntualmente le attività
interessate in complementarietà con tutti gli strumenti messi a disposizione
(risorse nazionali e europee).
Per l’OP2 “Priorità 2 – Una regione più sostenibile: verso la Transizione
verde” sono stati attivati sia gli interventi di efficientamento che di sostegno alle
energie rinnovabili per le imprese e per la parte pubblica. Nello specifico, per gli
enti locali è stato emanato un bando integrato rivolti agli impianti sportivi su tre
componenti: efficientamento energetico, energie rinnovabili e prevenzione
sismica.
L’OP 5 “Strategie territoriali” che coniuga le strategie urbane e le strategie per
le aree interne, è stato avviato proceduralmente, con la ripartizione dei budget e
l’elaborazione delle strategie.
L’obiettivo generale della Strategia Aree Interne è quello di migliorare il trend
demografico arginando i fenomeni di spopolamento e riducendo i costi sociali del
declino demografico. Ciò diventa possibile solo aumentando il benessere della
popolazione residente in tali aree e migliorandone la qualità della vita.
Nelle Aree urbane la sfida è di puntare al supporto della creazione di servizi ai
cittadini verso la transizione ecologica, attraverso un nuovo modo di spostarsi
all’interno delle città stesse, con particolare attenzione alle aree caratterizzate da
fenomeni di disagio e degrado socio-economico in stretta sinergia con il FSE+.
Prossimità, sostenibilità, accessibilità, attrattività sono temi portanti su cui puntare
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
ancor più decisamente in questa programmazione. Proseguiranno nel corso
dell’anno 2024 le attività avviate per definire le linee essenziali del percorso di coprogettazione della nuova Agenda Urbana.
Il Programma Operativo FSE+ 2021-2027 Umbria è stato approvato
formalmente dalla CE il 23/11/2022, con una dotazione di 289,7 milioni di euro
(oltre 52 milioni in più rispetto al periodo 2014-2020), finalizzati all’attuazione
dell’obiettivo strategico comunitario “Un’Europa più sociale e inclusiva attraverso
l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali”, mediante il finanziamento di
progetti in cinque Assi prioritari e 9 obiettivi specifici di intervento del Fondo.
Il PR FSE+ metterà a disposizione per il periodo 2021–2027 risorse pari a
prescritta dai regolamenti comunitari a favore dell’occupazione giovanile e
dell’inclusione sociale, che concentrano rispettivamente il 18% e il 34% della
dotazione totale del programma.
A un anno e poco più dall’avvio formale del programma, lo stato di attuazione è
quello riepilogato nella tabella che segue.
Dotazione
finanziaria
1. Occupazione
2. Istruzione e
formazione
3. Inclusione
sociale
4.Occupazione
giovanile
Assistenza
tecnica
TOTALE
Costo
ammesso dei
progetti
selezionati
Spese dei
beneficiari
% costo
ammesso
% spese
beneficiari
194,76
Fonte: Servizio Programmazione, indirizzo, monitoraggio, controllo FSE della Regione
Umbria
Quindi il programma FSE+ ha già attivato oltre il 13% delle risorse finanziarie
disponibili, in tutti gli Assi prioritari, giungendo alla selezione di progetti per una
quota leggermente inferiore, ed evidenziando già spese sostenute dai soggetti
beneficiari.
Strategia Aree interne
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) è una specifica politica promossa
dallo Stato Italiano a livello sperimentale nell’ambito della programmazione dei
fondi strutturali di investimento europei 2014-2020 e del relativo Accordo di
Partenariato tra Italia e Commissione Europea, come sfida territoriale da
affrontare attraverso le politiche di coesione e che è stata confermata anche nel
ciclo di programmazione 2021-2027.
Coinvolge i comuni marginalizzati particolarmente distanti dai centri di erogazione
dei servizi essenziali alla cittadinanza (istruzione, mobilità e sanità-sociale) per i
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
quali si registrano difficoltà in termini di accessibilità e fruizione, che sono
qualificati pertanto come “aree interne”. Tali territori sono caratterizzati da forti
fenomeni di spopolamento e problematiche relative allo sviluppo economico e
sociale che determinano la necessità di individuare specifiche politiche integrate
per innescare dinamiche di rilancio e crescita.
Le Strategie Territoriali Integrate sono finanziate da risorse plurifondo
(nazionali e comunitarie) per sostenere, da una parte, la componente relativa ai
servizi di cittadinanza, e dall’altra, la componente dello sviluppo locale.
Nel ciclo di programmazione 2014-2020, sono state selezionate per la Regione
Umbria:
l’Area Interna Sud Ovest Orvietano (APQ sottoscritto in data 6 febbraio
2018);
l’Area Interna Nord Est Umbria (APQ sottoscritto in data 16 maggio 2019);
l’Area Interna Valnerina (APQ sottoscritto in data 29 luglio 2021).
Aree interne
2014-2020
Il totale delle risorse attualmente programmate nei 3 APQ è di 36,49 milioni di
euro provenienti:
• per il 37%, pari a 13,70 milioni di euro, da PSR – FEASR
• per il 31%, pari a 11,35 milioni di euro, dalla Legge di Stabilità
• per il 18%, pari a 6,4 milioni di euro, dal FESR
• per l’8%, pari a 3,03 milioni di euro, dall’FSE
• per il 5%, pari a 1,65 milioni di euro, dall’FSC
• per l’1%, pari a 0,36 milioni di euro, da altri soggetti pubblici.
Dal 2019 in poi è stata attivata la quasi totalità degli interventi previsti negli
Accordi delle tre aree che registrano un differente livello di attuazione dovuto alla
diversa tempistica di avvio del percorso SNAI imposto a livello centrale. In
particolare ad oggi su un totale di 160 interventi, 67 risultano conclusi, 73 in
Altre risorse per le Aree interne provengono:
• dal D.L.120/2021 “Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre
misure urgenti di protezione civile”, sono state finalizzate risorse pari a 1,6
milioni di euro per il contrasto degli incendi boschivi, in particolare la
Delibera CIPESS n.8 del 14 aprile 2022 in riferimento alle risorse
dell’annualità 2022 ha destinato tali risorse in favore delle 72 aree interne
identificate nel ciclo 2014-2020, per il finanziamento di interventi ricadenti nei
predetti territori (in Umbria, 552.778,00 euro per ciascuna delle tre Aree, in
accordo con le Aree e AFOR sono stati individuati n.17 interventi).
• dal Piano Nazionale Complementare (PNC) per interventi di viabilità per
assicurare il miglioramento dell’accessibilità delle Aree Interne che ha
previsto risorse sia per le aree del ciclo 2014-2020 che per le nuove aree
individuate per il ciclo 2021-2027. In particolare alle Aree interne della
Regione Umbria sono state assegnate risorse complessive per 17,33
milioni di euro, le stesse sono state programmate con il coinvolgimento dei
Comuni, delle Province e della Regione.
Nel ciclo di programmazione 2021-2027, sono state riconfermate le tre prime
aree Sud Ovest Orvietano, Nord Est Umbria, Valnerina e individuate due nuove
Aree Media Valle del Tevere e Unione dei Comuni del Trasimeno che hanno
coinvolto n.59 comuni su 92 totali.
Il totale delle risorse destinate sono pari a 61,21 milioni di euro, in particolare:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Aree interne
2021-2027
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
8,9 milioni di euro, risorse nazionali stanziate dalla Delibera Cipess
n.41/2022 in ragione di quote da 4 milioni di euro per ciascuna delle
nuove Aree interne individuate e di quote da 0,3 milioni di euro per
ciascuna delle Aree del ciclo 2014-2020 per i servizi alla cittadinanza;
40,23 milioni di euro, risorse stanziate nell’ambito del PR FESR 2021-2027
in particolare per la riqualificazione e valorizzazione spazi pubblici, beni
culturali e ambientali, progetto strategico INSIEME;
12,08 milioni di euro, risorse stanziate nell’ambito del PR FSE+ 2021-2027
per l’inclusione sociale, l’istruzione e formazione, e l’occupazione, progetto
strategico INSIEME.
La Regione ha quindi:
• approvato (maggio 2023) le proposte progettuali pervenute dalle tre prime
Aree per la finalizzazione dei rispettivi 300.000,00 euro che sono state quindi
sottoposte all’istruttoria dei Ministeri competenti per materia che hanno reso
il proprio parere favorevole permettendo così l’avvio degli interventi previsti;
• ripartito (luglio 2023) le risorse stanziate a livello regionale tra le cinque Aree
interne, sulla base di specifici criteri territoriali, assegnando così a ciascuna
di esse un budget per la definizione delle proprie Strategie;
• definizione (settembre 2023) degli indirizzi attuativi e del sistema di
Governance per guidare il percorso di coprogettazione;
• attivazione (settembre 2023) delle risorse di capacità amministrativa per le
Aree Interne mettendo a disposizione specifiche risorse del PR FESR pari a
50.000,00 euro per ciascuna Area al fine di dotarsi di un supporto tecnicospecialistico in grado di assistere i territori nell’elaborazione delle rispettive
Strategie d’Area e nell’organizzazione di processi di coinvolgimento del
partenariato.
Agenda Urbana
Agenda urbana
2014-2020
Nella programmazione delle risorse dedicate alle politiche regionali di sviluppo
del periodo 2014-2020, l’Unione europea ha dedicato uno spazio particolare al
tema delle città, luoghi privilegiati dell’innovazione, della creatività, della cultura e
del “capitale umano”, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo, e dunque
di una migliore qualità della vita.
In questo contesto si è mossa anche la Regione Umbria che ha individuato nei
propri documenti programmatici (QSR 2014-2020, POR FESR 2014-2020 e POR
FSE 2014-2020) le aree urbane in cui attuare l’Agenda urbana dell’Umbria
(Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto), le proprie priorità
strategiche, le risorse finanziare da destinare a tali interventi e le modalità di
attuazione degli stessi.
L’Agenda urbana prevede la modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e
gli utilizzatori delle città attraverso l’utilizzo di servizi digitali nell’ottica delle smart
cities, la mobilità sostenibile, il risparmio energetico.
Alle aree urbane di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto sono state
destinate risorse complessive pari a circa 35,6 milioni di euro di cui 30,8 milioni
relativi al FESR e 4,7 milioni al FSE; parte di queste risorse – pari al 15% del
totale – sono assicurate direttamente dai Comuni delle cinque città, nel loro ruolo
di Autorità Urbane (AU), a titolo di cofinanziamento. Tali risorse sono state
programmate in specifici Programmi per lo Sviluppo Urbano sostenibile, elaborati
in co-progettazione tra Regione e i singoli Comuni.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
In ordine al POR FESR 2014-2020, le cinque Autorità Urbane hanno tenuto un
livello di spesa certificata pari ad una media di circa 2,6 milioni di euro per
ciascuno dei sette anni compresi tra l’avvio della fase attuativa, nel 2017, e il
termine del periodo di ammissibilità della spesa, fissato al 31 dicembre 2023. Ad
oggi, l’ammontare complessivo della spesa certificata è pari a 18,2 milioni di
euro, che costituisce circa il 60% delle risorse totali messe a disposizione
dall’Asse VI del POR FESR. Tuttavia, se a tali somme si aggiungono gli importi
già rendicontati nel corso del 2024, ma non ancora certificati, pari ad ulteriori 3,8
milioni di euro, si ha che l’Agenda Urbana ha registrato un avanzamento
complessivo della spesa pari a 21,9 milioni di euro, corrispondente ad oltre il 71%
delle risorse totali a disposizione. Con la DGR n. 958/2023, è stato costituito un
primo nucleo di progetti destinati ad essere trasferiti nel costituendo Programma
Operativo Complementare (POC) del FESR, la cui scadenza è ad oggi fissata al
31 dicembre 2026. Per l’Agenda Urbana, sono stati proposti per il passaggio nel
POC progetti per circa 7,7 milioni di euro e ciò ha consentito di mettere in
sicurezza quegli interventi che abbisognano di un orizzonte temporale più lungo
per giungere a conclusione.
Dal punto di vista dell’avanzamento “fisico”, alla data del 9 aprile 2024, in base ai
dati caricati nel Sistema di Monitoraggio, risultano:
(pagamento parcheggi, bigliettazione mezzi pubblici/musei), progettati e
realizzati n. 16 servizi, realizzati n. 14 applicativi e sistemi informatici;
• in materia di efficientamento dell’illuminazione pubblica (Azione
rinnovati;
640.000 m2 di superfice oggetto di intervento;
stati acquistati vari beni o servizi per upgrade tecnologico e/o attrezzature
per la fruizione di beni culturali esistenti, consentendo così la
valorizzazione di n. 33 beni o risorse patrimoniali culturali.
Il 2023 si è aperto con una giornata di studio, approfondimento e confronto
intitolata “Transizione urbana tra visioni e nuove direzioni nuovi percorsi”.
L’evento, organizzato dalla Regione in collaborazione con IN/Arch Istituto
Nazionale di Architettura, ha costituito l’occasione sia per tracciare un bilancio
sull’esperienza condivisa dei Comuni di Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto
in ordine all’acquisizione della Piattaforma intercomunale Smart Land, per un
proficuo confronto con i risultati ottenuti dal Comune di Perugia, che ha seguito
un percorso autonomo, con una propria Piattaforma digitale, sia, allo stesso
tempo, per delineare le prime direttrici della transizione digitale nell’ambito della
nuova stagione programmatoria 2021-2027. Inoltre, nell’ambito del panel
dedicato al benessere urbano, sono state affrontate altre tematiche chiave
nell’ottica della nuova Agenda Urbana, dalla mobilità sostenibile, alla
forestazione urbana, alla rigenerazione urbana. Nel corso dell’anno, il team di
Coordinamento intercomunale si è periodicamente riunito per affrontare le
questioni legate all’implementazione e gestione della Piattaforma Smart Land.
Allo stesso tempo, sono proseguiti gli incontri volti a sondare l’interesse dei
Comuni in ordine all’attivazione di nuovi percorsi laboratoriali relativi ai temi del
verde pubblico e degli attrattori culturali.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Agenda urbana
2021-2027
Nel ciclo di programmazione UE 2021-2027, recependo le esigenze dei territori
e operando di concerto con gli esponenti della Commissione Europea, la
Regione Umbria ha deciso di confermare nel loro ruolo di Autorità Urbane le
cinque città di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto. Inoltre, si è
stabilito di aumentare l’ammontare delle risorse che i Programmi Regionali
(PR) FESR e FSE+ mettono a disposizione dell’Agenda Urbana, la quale può
contare su 54,5 milioni di euro del PR FESR e 4,7 milioni del PR FSE+.
Tali fondi sono stati allocati su di un set di temi-guida che, da un lato, si muove in
stretta continuità con l’impianto del ciclo 2014-2020, come nel caso degli
interventi sulla digitalizzazione dei servizi ai cittadini, la mobilità, la
valorizzazione, anche in chiave digitale, dei beni e dei servizi culturali, dall’altro,
segna una netta discontinuità rispetto al passato, come nel caso degli interventi
di riqualificazione urbana e delle infrastrutture verdi, la cui realizzazione nei
contesti urbani e periurbani asseconda la forte matrice green della nuova
programmazione europea. Per sostenere le città nella realizzazione di tali azioni,
sfidanti e innovative, sono state previste risorse per il potenziamento della
capacità amministrativa e l’assistenza tecnica. Nell’ambito del PR FSE+,
all’Agenda Urbana sono dedicate linee di azione in tema di inclusione sociolavorativa, centri famiglia e servizi educativi territoriali di comunità, innovazione
sociale territoriale ed economia sociale, anche in tal caso, in piena continuità con
quanto realizzato nel ciclo di programmazione 2014-2020. All’indomani
dell’approvazione dei PR, avvenuta alla fine del 2022, e sulla scorta di specifici
criteri, è stato disposto il riparto dei fondi tra le cinque Autorità Urbane, le
quali sono chiamate a corrispondere un cofinanziamento mediante risorse
proprie pari al 18% della quota di fondi PR FESR. Con l’emanazione da parte
della Regione di apposite linee di indirizzo tematico, si è dato avvio alla fase di
co-progettazione con le cinque città dei rispettivi Programmi di Sviluppo
Urbano Sostenibile (PSUS). Nell’ambito di un apposito organo collegiale
regionale e comunale, il Nucleo Tecnico di Coordinamento (UTC), che segue le
direttrici diramate da uno specifico organo politico composto dai Sindaci e
dall’Assessore regionale (il Tavolo Istituzionale di Coordinamento TIC), le
proposte delle città sono vagliate, messe a punto in forma condivisa tra i Servizi
regionali e i tecnici comunali, per poi essere approvate dalle Giunte comunali e
dalla Giunta regionale. L’avvio della fase di attuazione sarà preceduto dalla
stipula di apposite convenzioni tra la Regione Umbria, nella sua qualità di
Autorità di Gestione dei PR, e le singole Autorità Urbane, nella loro qualità di
Organismi Intermedi (OI).
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)
Fondo per lo
sviluppo e la
coesione (FSC)
Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) rappresenta lo strumento nazionale
della politica di coesione finalizzata a ridurre gli squilibri economico e sociali del
territorio.
Tra il 2019 e il 2020 il quadro normativo e regolamentare che disciplina l’utilizzo
delle risorse del FSC è stato oggetto di una profonda rivisitazione a livello
centrale, prevedendo la definizione di un unico Piano (ex art.44 dl 34/2019),
denominato “Piano Sviluppo e Coesione” (PSC), contenente gli interventi dei
cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 (sezione ordinaria e
sezione speciale).
In esito alle verifiche istruttorie condotte è stato approvato il Piano Sviluppo e
Coesione Umbria (deliberazione CIPESS n. 27 del 29 aprile 2021) del valore
complessivo di FSC pari a 541,01 milioni di euro così composto:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
34/2019 e risorse FSC riassegnate a seguito Intesa Stato-Regioni del
25/03/2021;
Al 31/12/2023 sono state assunte le obbligazioni giuridicamente vincolanti per il
100% delle risorse FSC della Sezione ordinaria (messa in salvaguardia del
complessivo delle risorse) con n. 1.426 progetti finanziati di cui n. 1.324
risultano conclusi e n. 102 attivi/in itinere (in parte attivati a seguito di
riprogrammazioni o afferenti ad opere pubbliche di particolare complessità)
Piano Sviluppo e Coesione FSC – SEZIONE ORDINARIA
Risorse
Risorse utilizzate al 31/12/2023 (valori in euro)
disponibili
Impegni
Costo
TOTALE
giuridicamente
Pagamenti
realizzato
vincolanti
Fonte: Servizio Programmazione generale e negoziata della regione Umbria
Per quanto riguarda le risorse della Sezione speciale del PSC, la data di
scadenza per l’assunzione dell’Obbligazione Giuridicamente Vincolante è fissata
al 31/12/2025. Complessivamente, a fronte di una dotazione finanziaria pari a
di azione rispetto delle 21 previste dal Piano Sviluppo e Coesione Sezione
speciale, sono in corso le attività relative all’alimentazione del sistema di
monitoraggio con i dati progettuali (n.115 progetti caricati nel sistema per un
importo complessivo di 14,71 milioni di euro).
Nelle more dell’avvio della nuova programmazione del Fondo per lo Sviluppo e
la Coesione 2021-2027, è stata assegnata alla Regione Umbria una prima quota
di risorse FSC (anticipazione pari a 27,7 milioni di euro) per interventi di
immediata cantierabilità e attivazione (Delibera CIPESS n. 79 del 23 dicembre
2021).
Gli interventi interessati sono n.13, di cui n. 5 interventi (per complessivi €
rischio idraulico, comunicazione/promozione, attrattori culturali, sostegno alle
imprese).
Ad ottobre 2023 risultano impegni per 26,74 milioni di euro e pagamenti per
6,96 milioni di euro.
Il decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, all’articolo 23, comma 1 ter, ha
previsto che le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) possano
essere utilizzate, su richiesta delle regioni interessate, ai fini del
cofinanziamento regionale dei programmi cofinanziati dai fondi europei
FESR e FSE+ della programmazione 2021-2027 per ridurre la percentuale di
tale cofinanziamento regionale.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
La delibera CIPESS n. 25 del 3 agosto 2023 ha approvato la proposta del
DPCoe di imputazione programmatica alle Regioni/Province autonome delle
risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e specifica che
l’assegnazione delle risorse a ciascuna regione o provincia autonoma possa
avvenire solo all’esito della sottoscrizione dei rispettivi accordi e che le risorse del
Fondo Sviluppo e Coesione, ivi incluse quelle destinate al cofinanziamento dei
programmi europei, devono essere destinate a spese di investimento.
Per quanto riguarda l’Umbria, con una imputazione programmatica di ulteriori
210,49 milioni di euro di FSC 2021-2027 (al netto della quota assegnata in
anticipazione pari a 27,7 mln di euro), l’importo massimo utilizzabile dalla
Regione a titolo di cofinanziamento dei Programmi comunitari 2021-2027 è pari a
73,20 milioni di euro.
La Giunta Regionale (D.G.R. 1132 del 31/10/2023) ha individuato:
• 61,025 milioni di euro la quota da destinare al finanziamento della quota
regionale di cofinanziamento dei Programmi regionali europei 2021-2027;
• 149,471 milioni di euro per il finanziamento di nuovi interventi nell’ambito
dell’Accordo per la Coesione della Regione Umbria;
• La lista di n. 23 interventi strategici e rilevanti per investimenti su cui
allocare la quota delle risorse FSC 2021-2027 (149,471 milioni di euro) di
competenza della Regione Umbria
In esito all’istruttoria e all’invio definitivo delle proposte, il 9 marzo 2024 è stato
sottoscritto l’Accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei
Ministri e la Regione Umbria, propedeutico all’utilizzo delle risorse FSC del ciclo
di programmazione 2021-2027 per 210,496 milioni di euro.
Le risorse FSC per oltre 149 milioni di euro sono finalizzate, in coerenza con gli
altri fondi già attivi sul territorio, alla realizzazione di un programma unitario di
interventi (n. 23) afferenti:
al settore dei “trasporti e della mobilità”, con una concentrazione di risorse
(circa 46 milioni di euro) destinate al potenziamento delle reti e dei sistemi di
trasporto pubblico. Sono previsti, nello specifico, la realizzazione e il
completamento della rete viaria, dei sistemi di trasporto automatizzato
sostenibili, l’ammodernamento tecnologico dei servizi ferroviari;
al sostegno al “rilancio e potenziamento dei territori” (circa 71 milioni di
euro), con particolare attenzione alla tutela e valorizzazione del patrimonio
culturale e ambientale, alla riqualificazione e ammodernamento degli spazi
pubblici a servizio della collettività, all’efficientamento energetico di edifici
pubblici con la realizzazione di impianti da fonti energetiche rinnovabili, alla
valorizzazione integrata delle eccellenze territoriali;
al sostegno alla “ricerca e promozione dell’innovazione tecnologica” (15
milion di euro) per il finanziamento di strutture dedicate alla ricerca e
all’accrescimento delle competenze per ricerca, innovazione e transizione
industriale;
all’area del “sociale e salute”, con la previsione di un importante
investimento (12 milioni di euro) finalizzato alla ristrutturazione e
all’allestimento di spazi da destinare all’erogazione di servizi sanitari di
prossimità e garantire più adeguati standard e livelli di servizio;
alla “capacità amministrativa”.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
Accordo per lo Sviluppo e la Coesione Governo – Regione Umbria – FSC 2021-2027
Area tematica
01.Ricerca e
innovazione
Competitività
imprese
04. Energia
06. Cultura
06. Cultura
06. Cultura
06. Cultura
06. Cultura
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
07. Trasporti e
mobilità
Riqualificazione
urbana
Riqualificazione
urbana
Linea di
intervento
01.01 Ricerca e
sviluppo
03.02 Turismo
e ospitalità
Titolo
piano strategico di rilancio del polo
chimico di Terni
fruizione integrata risorse culturali e
naturali e rafforzamento sistema
turistico regionale
promozione rinnovabili – efficienza
energetica – comunità energetiche
Costo totale
Importo
richiesto FSC
21-27
04.02 Energia
rinnovabile
06.01
Patrimonio e
piano valorizzazione beni culturali
paesaggio
06.01
intervento di ristrutturazione e
Patrimonio e rifunzionalizzazione ex cinema/teatro
paesaggio
Turreno – II stralcio
06.01
intervento di valorizzazione
Patrimonio e
dell’auditorium ex convento di San
paesaggio
Domenico in Foligno
06.01
recupero e valorizzazione ponte
Patrimonio e
interrato sanguinario – Spoleto
paesaggio
06.01
le oasi e le vie del verde (sentieristica,
Patrimonio e cammini, rete escursionistica, ciclovie,
paesaggio
07.05 Mobilità
brt (bus rapid transit) Perugia
urbana
07.04
aeroporto San Francesco Trasporto
potenziamento infrastrutture,
aereo
attrezzaggio, digitalizzazione
07.01
Trasporto
rewamping materiale rotabile (treni)
stradale
07.01
completamento variante Amelia sr
Trasporto
stradale
07.01
rotatoria accesso nuovo ospedale di
Trasporto
Narni-Amelia
stradale
07.01
realizzazione strada complanare – 2°
Trasporto
stralcio 1° lotto – Orvieto
stradale
07.01
realizzazione bretella Terni (Staino Trasporto
Pentima)
stradale
08.01 Edilizia e
spazi pubblici
08.01 Edilizia e
spazi pubblici
08.01 Edilizia e
riqualificazione Centro Fiere Bastia
Umbra
riqualificazione complesso ex
palazzetti Ponte San Giovanni
Perugia
piano riqualificazione urbana
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Riqualificazione spazi pubblici
urbana
08.01 Edilizia e
riqualificazione polo scientifico e
Riqualificazione
spazi pubblici
didattico di Pentima – Terni
urbana
08.01 Edilizia e recupero e valorizzazione centro studi
Riqualificazione
spazi pubblici
Villa Montesca Città di Castello
urbana
08.01 Edilizia e riqualificazione immobile regionale Riqualificazione
800.000,00
800.000,00
spazi pubblici
edificio strategico via Saffi – Terni
urbana
10.02 Strutture
recupero dell’edificio ex ospedale
10. Sociale e
e attrezzature
salute
sanitarie
cittadella della salute
12.02
12. Capacità
Assistenza
Assistenza tecnica
amministrativa
tecnica
Totale interventi
Cofinanziamento PR
Fonte: Servizio Programmazione generale e negoziata della regione Umbria
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 e avvio del Complemento
di Sviluppo Rurale 2023-2027
PSR 2014-2022 e
In premessa è doveroso ricordare che nel corso del 2020, in esito all’estensione
del PSR per gli anni 2021 e 2022 erano stati proposti nuovi criteri di riparto delle
risorse FEASR rispetto al quale l’Umbria avrebbe perso circa 40 milioni di euro in
2 anni. La Regione Umbria insieme ad altre 5 regioni, è riuscita ad ottenere un
fondo perequativo volto a compensare le perdite subite a seguito
dell’applicazione dei nuovi criteri di riparto. Con tale compensazione si è riusciti a
riportare la dotazione finanziaria del PSR dal 2,68% al 4% del totale delle risorse
da assegnare ai programmi regionali, come storicamente previsto nelle passate
programmazioni. In esito a tale compensazione, l’assegnazione complessiva del
PSR per il periodo 2014-2022 è passato da 876 milioni di euro ad oltre 1.163
milioni di euro, con un incremento di circa 286 milioni di euro.
Anche per quanto riguarda il CSR 2023-2027 si è riproposta la medesima
problematica sostenuta dalla maggioranza delle Regioni che chiedevano la
rivisitazione dei criteri di riparto delle risorse. Tale proposta prevedeva una
perdita di risorse per la Regione Umbria di circa 70 milioni di euro nel
quinquennio 2023-2027. A questo ulteriore tentativo, la Regione Umbria si è
fortemente opposta e con il sostegno di altre 5 Regioni si è riusciti a raggiungere
un accordo politico, sancito poi in sede di Conferenza Stato-Regioni e PP.AA il
assegnata ai CSR regionali pari a circa 535 milioni di euro.
Dal punto di vista finanziario, quindi, il CSR 2023-2027, che reca un’importante
dotazione finanziaria (535 milioni di euro) unito alle risorse ancora spendibili del
PSR (330 milioni di euro) consentono di prevedere per l’Umbria una quantità di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
prossimi 6 anni pari circa 140 milioni di euro l’anno.
In termini di accelerazione della spesa del PSR 2014-2022 e avvio del CSR
2023-2027, si può affermare che sono stati raggiunti importati risultati soprattutto
in questi ultimi anni di legislatura. Infatti se mediamente fino al 2020 il livello di
spesa realizzata si attestava intorno a 100 milioni di euro all’anno, negli ultimi
anni si sono registrati sostanziali avanzamenti di spesa tali che nel 2022 hanno
raggiunto i 138 milioni di euro e, nel 2023, oltre 143 milioni di euro che
rappresenta un record assoluto di spesa in un anno, mai registrato non solo in Accelerazione
della spesa del
questo periodo di programmazione 2014-2022 ma anche in quelli precedenti.
2014-2022 e
Tale risultato si è potuto raggiungere anche perché si sono messe in atto
avvio
CSR 2023importanti azioni che hanno inciso positivamente nel velocizzare i pagamenti ed
In particolare:
• Attivazione procedura di accelerazione della spesa. Per quanto riguarda le
procedure di accelerazione della spesa del PSR 2014-2022 si è proceduto,
già nel 2023, ad emanare disposizioni specifiche per poter utilizzare le
economie di spesa generate nel corso degli anni ed evitare
conseguentemente il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie al
programma regionale. Ciò ha consentito di recuperare numerosi progetti di
investimento realizzati nel 2021/2022 da imprese agricole e agroalimentari
ammesse e non finanziate per carenza di risorse previste dal bando originario
(scorrimento 2° graduatoria di cui si stima di potere finanziare
complessivamente circa 160 imprese per circa 20 milioni di euro). Una
particolare attenzione è stata riservata alla ricerca di modalità rafforzate per il
concessa la possibilità di richiedere la prima rata di acconto del premio al 90%
del totale concesso, invece del 50%, agevolando i nuovi insediati nella
realizzazione del Piano di miglioramento aziendale e nella diminuzione delle
tempistiche di ultimazione degli investimenti.
• Utilizzo dei nuovi prezzari regionali. Sono stati approvati dalla Giunta
regionale nel corso del 2022/2023 i nuovi prezzari regionali per fronteggiare gli
aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione a seguito del
conflitto Russo-Ucraino. Ciò ha consentito lo sblocco e il conseguente
pagamento da parte di AGEA delle domande ad investimento presentate da
numerose imprese/Enti che hanno potuto rendicontare la spesa utilizzando i
nuovi prezzari.
• Disposizioni attuative per evitare sovracompensazioni tra le domande a
superficie PAC e PSR. Sono state emanate disposizioni regionali volte ad
evitare casi di sovrapposizione dei pagamenti delle misure a superficie tra il
PSR 2014-2022 e il CSR 2023-2027 e tra il PSR e il pagamento degli
Ecoschemi. Tali disposizioni, prese a riferimento da AGEA anche per altre
regioni, hanno consentito lo sblocco dei pagamenti delle domande a
superficie sia dello sviluppo rurale che ecoschemi della PAC che ricadevano
in questa fattispecie
• Supporto dell’attività istruttoria del PSR al fine di accelerare i tempi per
le concessioni e le liquidazioni dei contributi. Sono state avviate,
nell’ambito della Misura Assistenza tecnica del PSR, tre procedure ad
evidenza pubblica per l’acquisizione di personale tecnico-agronomico
attraverso l’attivazione di servizi esterni in appalto/convenzione per lo
svolgimento delle attività istruttorie delle domande a valere del PSR/CSR. La
prima con il Parco Tecnologico Agroalimentare, un’altra con il MASAF
nell’ambito di un Accordo Quadro sottoscritto dal Ministero con AGEA, un’altra
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
ancora con la società Agriconsulting spa mediante gara di appalto pubblico e
l’ultima in convenzione con AFOR. Si è quindi provveduto ad un rafforzamento
di oltre 40 unità di personale tecnico specializzato (agronomi) che ha
contribuito fortemente ad accelerare i pagamenti spettanti ai beneficiari
pubblici e privati, sia per le misure a superficie che per gli investimenti.
Reingegnerizzazione del sistema informativo di interfaccia con AGEA. Si
è provveduto a stipulare un contratto con la soc. Leonardo spa per
l’efficientamento del sistema informativo agricolo regionale al fine di fornire
gratuitamente alle imprese agricole uno strumento di gestione per l’adesione
delle imprese ai sistemi di qualità (biologico ed integrato), per gli adempimenti
connessi allo spandimento degli effluenti zootecnici (PUA), per le registrazioni
dei trattamenti in agricoltura (Quaderno di campagna) e per l’assegnazione di
carburante ad accisa agevolata impiegato in ambito agricolo (UMA).
Strumento che da un lato agevola le imprese ad accedere ai contributi e
dall’altro consente alla Regione di svolgere i controlli con maggiore efficienza
e rapidità.
Acquisizione piattaforma informatica concernente le procedure di
affidamento in materia di appalti pubblici. In esito ai continui cambiamenti
della normativa di riferimento si è reso necessario intervenire per
standardizzare per tutti i potenziali beneficiari del PSR/CSR le procedure di
affidamento in materia di appalti pubblici. Ciò si è reso necessario sia per la
Regione in qualità di beneficiario, sia per tutti i Comuni e per i 5 GAL
dell’Umbria. A tal fine è stata acquisita sul mercato una piattaforma
informatica che guida il funzionario nella procedura di affidamento. Ciò si è
rilevato di enorme efficacia in quanto ha ridotto enormemente il taso di errore
e di conseguenza ha evitato l’applicazione di sanzioni agli Enti che incorrono
in inadempienze previste dalla normativa nazionale.
Piattaforma informatica per l’agriturismo a supporto del sistema
autorizzativo per le imprese agrituristiche e la gestione dell’albo
regionale. Con la piattaforma digitale agriturismo, operativa dal febbraio
2024, la precedente procedura cartacea a supporto del procedimento
autorizzativo per l’agriturismo viene superata e archiviata, in recepimento delle
priorità ed indirizzi regionali in tema di semplificazione e digitalizzazione dei
procedimenti amministrativi. L’obiettivo è stato quello di rendere agili le
procedure semplificando la vita dei cittadini e delle imprese, riducendo i
passaggi manuali, assicurando controllo e trasparenza sull’esecuzione di
ciascuna attività, permettendo, al tempo stesso, di raccogliere una serie di dati
che possono poi essere correlati e analizzati per varie finalità.
Adeguamento normativo in materia di agricoltura sociale. Nell’ambito
della normativa in materia di agricoltura sociale, la Regione ha provveduto ad
uniformarsi alla con la L.R. n. 6/2023 alla disciplina nazionale in materia.
Questo intervento ha consentito di semplificare e rendere più aderenti le
disposizioni reginale alle esigenze del comparto, che negli ultimi anni ha
suscitato un crescente interesse sia per i benefici in termini sociali, che per le
opportunità di creazione di reddito a favore delle imprese agricole.
Apertura dei bandi del CSR degli interventi a superficie in via di
anticipazione. Al fine di dare continuità agli impegni assunti dagli agricoltori
con la programmazione 2014-2022 si è provveduto al rifinanziamento di tutti i
bandi delle misure a superficie con oltre 80 milioni di euro. Inoltre, al fine di
estendere quanto più possibile l’applicazione degli impegni agro-climatico
ambientali e di contrasto ai cambiamenti climatici, si è provveduto al
finanziamento di nuovi bandi del CSR in via di anticipazione per un importo di
86 milioni di euro per ammettere agli aiuti le domande di sostegno
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
presentate nel corso 2023 e finanziabili per i prossimi 5 anni. Con questa
riprogrammazione finanziaria del CSR si è voluto mettere in sicurezza, a
partire dal 2023 e per i prossimi cinque anni, tutte le domande presentate
dagli agricoltori a sostegno dell’ambiente: biologico, produzione integrata,
benessere animale, indennità compensative, interventi per la biodiversità e
impegni per l’apicoltura. Proprio per quest’ultimo intervento sono stati stanziati
3,6 milioni di euro per coprire tutte le domande attese nel periodo 2023-2027.
• Pagamento delle misure a superficie nell’anno di presentazione delle
domande di sostegno. Infatti, ormai da un paio di anni si riesce a pagare
entro fine anno di competenza i saldi della gran parte delle domande a
superficie (biologico, agroambiente, indennità compensativa e benessere
animale). Tale obiettivo rappresenta un importate risultato per le imprese del
settore agricolo in quanto fonte di liquidità finanziaria immediata.
Tutte queste azioni hanno inciso fortemente sull’accelerazione della spesa dei
due programmi regionali (PSR/CSR) tale che, dal 2020 ad oggi, i contributi/aiuti
erogati a favore di imprese del settore, Enti pubblici e privati e altri soggetti
beneficiari, hanno raggiunto oltre 526 milioni di euro con circa 52.000 domande
istruite dalla Regione e pagate da AGEA. Il 45% di tale spesa riguarda il
pagamento dei premi delle misure a superficie, il 32% per spese per investimenti,
il 18% per innovazione, formazione e cooperazione, e il restante 5% per il
miglioramento delle foreste. Il dettaglio delle attività e della spesa sostenuta dal
2020 ad oggi è riportato nei paragrafi successivi.
Tale ottima performance ha, inoltre, consentito di centrare gli obiettivi di spesa
del PSR 2014-2022. Infatti, in questa Legislatura, l’obiettivo di spesa del
programma è stato ampiamente superato tutti gli anni, scongiurando il rischio del
disimpegno delle risorse sul bilancio comunitario, così come previsto dalla regola
Le risorse complessive per il ciclo di programmazione
2021-2027 sono quindi le seguenti:
PR FESR 2021-2027
PR FSE+ 2021-2027
CSR FEASR 2023-2027
FSC 2021-2027
Dotazione
finanziaria
TOTALE
Programmi
* Comprensivo della prima quota di risorse FSC (anticipazione pari a 27,7 milioni di euro) assegnata alla
Regione Umbria per interventi di immediata cantierabilità e attivazione (Delibera CIPESS n. 79 del 23
dicembre 2021).
Tale enorme mole di risorse – per cui l’attivazione è intervenuta già dal 2023
e che dispiegheranno appieno il potenziale finanziario a partire dal 2024 – è
frutto di un lungo lavoro di intercettamento e programmazione da parte del
Governo e degli Uffici Regionali e rappresentano un’occasione di sviluppo
fondamentale per l’Umbria.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
2.3 PNRR: le risorse intercettate e resoconto di
attuazione
Il 29 aprile 2021 il Governo nazionale ha presentato alla Commissione europea il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Italia domani, che è stato poi
approvato dal Consiglio dell’Unione europea il 13 luglio 2021, nell’ambito del
Dispositivo di ripresa e resilienza (RRF); è il documento che ha programmato per
il nostro paese le risorse finanziarie che la Commissione europea ha messo in
campo nell’ambito del Programma Next Generation EU – una serie di strumenti
programmatico/finanziari di cui il Dispositivo di Ripresa e Resilienza (Recovery
Fund) è una parte essenziale – per rispondere in maniera strutturale e secondo
linee prioritarie individuate dalla Commissione stessa alla profonda crisi socioeconomica causata dalla pandemia di Covid-19.
Il PNRR dell’Italia – oltre a prevedere specifici processi di riforma e
semplificazione per rispondere alle richieste della Commissione europea e per
rendere più agevole l’attuazione degli interventi ha programmato 235,12 miliardi
di euro così suddivisi:
• 191,50 miliardi di euro provenienti Recovery Fund
• 13,00 miliardi di euro resi disponibili dallo strumento REACT-EU (che
saranno utilizzate interamente dai Ministeri negli anni 2021-2023)
• 30,62 miliardi di euro derivanti dalla programmazione nazionale aggiuntiva
(Fondo complementare), destinati a realizzare interventi complementari a
quelli finanziati con il Recovery fund che, ad esempio, non potranno essere
conclusi entro la scadenza del 31/12/2026 posta dalla Commissione
europea.
Tali risorse sono state articolate nelle sei missioni individuate per tutti i paesi
dell’Unione dalla Commissione europea e definite nel PNRR presentato
dall’Italia.
La Regione Umbria ha avuto un ruolo importante nel quadro della
conferenza delle Regioni durante l’elaborazione del PNRR avendo all’epoca
tramite la Presidente Tesei il coordinamento della Commissione Affari
Europei. In questo quadro, le Regioni hanno dovuto accettare la scelta di
programmare e attuare il PNRR vedendo però privilegiata un’impostazione
sostanzialmente centralistica.
In molte sedi istituzionali l’Umbria, in rappresentanza di tutte le regioni italiane, ha
messo in evidenza nella prima fase della legislatura che la pluralità di strumenti e
la straordinaria quantità di risorse – con ricadute più o meno dirette nella sfera di
azione delle Regioni – avrebbero trovato una migliore e più efficace allocazione
attraverso un’impostazione più “decentrata”, improntata allo spirito di leale
collaborazione istituzionale. Un’impostazione che avrebbe consentito di
programmare in un’ottica territoriale, sfruttando le sinergie e le integrazioni tra
PNRR e fondi per la coesione (Fesr e FSE in primis) e per meglio modulare le
scelte, valutando regole e vincoli, soprattutto in termini di dimensione finanziaria
e tempi per la realizzazione degli interventi.
La scelta della centralizzazione delle scelte attuative, con un coinvolgimento
attuativo delle Regioni non elevato, anche in relazione alla conoscenza delle
necessità dei singoli territori ha portato dunque il PNRR ad una pianificazione
operativa che destina una quota cospicua delle linee di investimento in un
rapporto diretto tra Ministeri e relative Strutture e enti beneficiari, sia pubblici che
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
privati. In tal senso, nel D.L. n.77/2021 è stato previsto che il coordinamento tra
lo stato centrale e l’attività degli organi periferici fosse assicurato dalla cabina di
regia, ente appositamente creato per la gestione del PNRR per monitorare i
progetti e risolvere eventuali criticità.
Il rapporto di esclusività tra Strutture ministeriali e enti beneficiari è stato
ampliato, coinvolgendo non solo gli enti locali, comuni o province, ma anche le
società in house dello Stato, big player di diritto privato a livello nazionale, ordini
professionali, scuole, organismi e fondazioni, etc. presenti nei territori.
Ai soggetti attuatori sono state quindi demandate le responsabilità sia della
realizzazione degli interventi sia dei controlli sulla regolarità delle spese e delle
procedure.
Con tale assunto appare evidente come il ruolo della Regione Umbria ma
anche di tutte le altre Regioni è più limitato nella dimensione attuativa
diretta del PNRR, mentre è stato importante nella fase di intercettamento
delle risorse, dove l’Umbria si è resa protagonista ottenendo risultati di
assoluto rilievo.
L’obiettivo raggiunto dalla Regione Umbria è stato infatti sfruttare appieno,
anche oltre le possibilità fornite dalle proprie dimensioni, le opportunità
offerte dal PNRR e rendere il territorio più competitivo, attrattivo e coeso.
Complessivamente, se si analizza il totale complessivo delle risorse
intercettato dal sistema regionale, dedotto dalla estrapolazione dei dati dal
portale REGIS al 30/03/2024, si ricava che:
Numero totale progetti:
Finanziamento totale:
Finanziamento PNRR
4500 circa
5.102 milioni di euro
3.856 milioni di euro
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione Urbana
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione Urbana
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Di seguito si analizzano separatamente i progetti regionali da quelli di altri
soggetti attuatori.
Il PNRR in Umbria: Progetti regionali
Di seguito viene sintetizzato lo stato dell’attuazione degli interventi a valere sul
Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza di cui la Regione Umbria gestisce i
flussi finanziari, sia attraverso la contabilità generale e ordinaria, sia quella
speciale, in sostanza quelli per i quali la Regione Umbria risulta coinvolta in
qualità di soggetto beneficiario e/o attuatore degli investimenti a valere sul Piano
Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) e sul Piano Complementare
(PNC).
Essa prende in esame il periodo che va dall’avvio del programma fino ai primi
mesi del 2024, nel quale sono emerse una serie di criticità comuni, come
l’aumento dei costi per le materie prime, i tempi di presentazione ed attuazione
dei progetti, la parcellizzazione degli interventi rispetto agli obiettivi e alla
capacità amministrativa dei soggetti attuatori
Occorre evidenziare come i progetti della Missione 6 riguardante la Sanità, di cui
la Regione Umbria è soggetto attuatore di tutte le linee di investimento, abbiano
trovato inizio in data antecedente a tutte le altre Missioni con una Governance
diversa che tale è stata mantenuta anche nei successivi atti di programmazione e
organizzazione.
In tale sessione viene quindi riportata solo una breve descrizione, rimandando
per gli ulteriori approfondimenti alla parte Sanità per la misura M6 PNRR,
inerente i progetti:
progetto “PNC Salute ambiente biodiversità e clima”, già all’interno del
sistema di monitoraggio della Direzione ed escluso dal monitoraggio della
società in house;
“Cybersecurity Sanità umbra”, progetto gemellare all’intervento
“Innalzamento livello di Sicurezza dell’infrastruttura tecnologica regionale
Umbra” affidato ed implementato sempre dalla società PuntoZero S.c.a.r.l
Complessivamente, gli interventi di cui la regione Umbria è responsabile
cifrano oltre 368 milioni di euro, di cui 268 milioni già impegnati nel bilancio
regionale (oltre il 70%).
La Regione gestisce circa il 6,4% del finanziamento totale nel territorio
regionale, e contribuisce per il 4,3% degli impegni totali effettuati.
In estrema sintesi, per la Missione 1, Digitalizzazione, Innovazione,
Competitività, cultura e turismo vede un finanziamento per n. 10 progetti, che
ammontano a risorse per 40,683 milioni euro. Di questi sono stati impegnati a
bilancio regionale 28,746 milioni ad aprile 2024, con un livello di attuazione
degli impegni pari al 70%.
I progetti più significativi di questa Missione in termini di costo totale sono quello
relativo alla tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, che
vale oltre 11 milioni di euro, la realizzazione di un nuovo edificio a Santo chiodo
di Spoleto (6,3 milioni di euro), oltre al Progetto 1000 esperti di cui si parla più
avanti.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
La Missione 2, rivoluzione verde e transizione ecologica vede un
finanziamento per n. 9 progetti, che ammontano a risorse per 126,508 milioni
euro. Di questi sono stati impegnati a bilancio regionale 60,510 milioni ad
aprile 2024, con un livello di attuazione degli impegni pari al 48%.
I progetti più significativi di questa Missione in termini di costo totale sono gli
interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico che valgono
complessivamente oltre 40 milioni di euro, quello relativo al programma di edilizia
residenziale pubblica che cifra 36,651 milioni di euro, e il progetto Hydrogen
valley, che vale 7,38 milioni per la parte infrastrutturale di recupero di aree
dismesse più 10 milioni per la componente investimento, per un totale di oltre 17
milioni di euro.
La Missione 3, infrastrutture per la mobilità sostenibile vede un
finanziamento per un progetto, relativo agli investimenti strutturali sulla rete
ferroviaria regionale, che rappresenta il principale progetto della Regione Umbria
per risorse per 163 milioni euro, tutti impegnati dal bilancio regionale in favore
del soggetto che realizzerà l’investimento ovvero RFI
La Missione 5, inclusione e coesione vede un finanziamento per n. 3 progetti,
che ammontano a risorse per 31,353 milioni euro. Di questi sono stati
impegnati a bilancio regionale 16,203 milioni ad aprile 2024, con un livello di
attuazione degli impegni pari al 52%. I 2 progetti più significativi sono relativi
alla rigenerazione urbana – hosing sociale, che assorbono la quasi totalità delle
risorse, oltre al progetto sul percorso duale in istruzione
In Appendice si riporta la sintesi dei progetti descritti per ciascuna Missione,
evidenziandone lo stato di attuazione, le spese impegnate e le risorse allocate in
base alle diverse forme di finanziamento previste.
Per quanto riguarda il progetto 1000 esperti, che trova finanziamento nel
quadro della M1C1 Investimento 1.9: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la
creazione di capacità per l’attuazione del PNRR, è un progetto di assistenza
tecnica in fase di attuazione fino al 31/06/2025, di cui la Regione è soggetto
attuatore.
Il progetto è stato avviato il 01/09/2021 e prevede per l’Umbria un’allocazione
7,402 milioni di euro come risorse da investire in una task force di n. 22 esperti
esterni per fornire supporto alle pubbliche amministrazioni umbre nella gestione
delle procedure complesse, arretrati, ecc.
È’ stata raggiunta la prima milestone il 30/06/2022 con la definizione della
baseline sulle procedure da monitorare ed è stato inviato al DFP il Rapporto di
Monitoraggio e Valutazione sulle attività condotte nell’ambito del primo e del
secondo semestre 2022, come previsto dal cronoprogramma. Sono state, altresì,
rispettate le scadenze relative al report semestrale di monitoraggio al 31
dicembre 2022 e al 30 giugno 2023; le fasi procedurali successive hanno
scadenza al 30/06/2024, al- 31/12/2024 e al 30/06/2025.
Con decreto interministeriale del 29 agosto del 2022 sono state attribuite alla
Regione Umbria ulteriori risorse pari a 693 mila euro.
Entro il 31 dicembre 2022 si è proceduto al rinnovo di tutti, eccetto uno, dei
contratti in essere con gli esperti contrattualizzati.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
A seguito della successiva approvazione, da parte della Presidenza del Consiglio
dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, della revisione n. 3 del Piano
Territoriale della Regione Umbria, sono state avviate e concluse le procedure di
selezione per la ricerca di n. 20 esperti, di cui n. 5 in sostituzione di esperti
individuati con la DGR 1294/2021 e n. 15 per fronteggiare gli ulteriori fabbisogni
della Regione e degli Enti locali.
Con riferimento alla piattaforma Regis, sono state caricate ed inviate n. 6
L’ufficio sta procedendo ad acquisire tutta la documentazione giustificativa
necessaria al caricamento dei dati relativi ai primi tre bimestri dell’anno 2023.
Un importante attività che la Regione Umbria ha intrapreso sin dall’avvio
del PNRR è quella relativa al supporto agli Enti locali, nel quadro di un
protocollo d’intesa sottoscritto con ANCI Umbria sottoscritto il 25 Gennaio
2022 “per la costruzione di un sistema di governance e la realizzazione di
interventi a supporto dei Comuni umbri nella progettazione e attuazione del
PNRR e dei Fondi strutturali e d’Investimento europei (SIE) 2021-2027” ed in
coordinamento anche con gli enti territoriali del Governo, in primis le Prefetture,
l’amministrazione regionale ha dedicato una parte importante del lavoro degli
esperti via via selezionati nel corso del tempo a supportare le Amministrazioni
locali.
Il tutto è stato strutturato nel cosiddetto progetto Help desk EELL, previsto
tenendo conto delle esigenze e dei fabbisogni individuati in collaborazione con
ANCI Umbria, che dedica un team di esperti multidisciplinare, anche in
attuazione di quanto previsto nel Piano territoriale della Regione Umbria nella
revisione approvata dal Dipartimento della Funzione Pubblica con decreto n.
187681 del 28/07/2023, è contemplato un supporto agli Enti locali.
Le attività di supporto a sostegno dei Comuni umbri, riguardano, in
particolare i seguenti ambiti di intervento:
supporto alle amministrazioni nella gestione delle procedure complesse
comprese nel Piano Territoriale di Regione Umbria;
supporto al recupero dell’arretrato;
assistenza tecnica ai soggetti proponenti i progetti PNRR per i soli aspetti
concernenti la gestione delle procedure amministrative ivi coinvolte, quali la
formulazione di istanze e dichiarazioni alla pubblica amministrazione
(chiarimenti sulla documentazione da presentare, sulle modalità di
compilazione della modulistica, ecc.) prodotti da soggetti pubblici e privati,
laddove finalizzato ad accelerare i tempi di istruttoria da parte degli enti
preposti e, quindi, le relative procedure amministrative;
supporto alle attività di misurazione dei tempi effettivi di conclusione delle
procedure e di proposta per le soluzioni di semplificazione; consulenza e
supporto tecnico – specialistico per la costruzione di sistemi di monitoraggio
fisico di progetti e processi anche in riferimento agi stati di avanzamento
degli investimenti;
assistenza tecnica agli Enti del territorio per l’adozione e l’utilizzo di sistemi
informatizzati di gestione delle procedure;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
percorsi formativi, anche con affiancamento sul posto, riguardanti il nuovo
codice degli appalti, il rispetto del vincolo DSNH e l’utilizzo della piattaforma
Regis.
Il PNRR in Umbria: Progetti degli Enti Locali
Per quanto riguarda i finanziamenti che vedono come soggetto beneficiario
(soggetto attuatore di primo livello per il portale REGIS) i Comuni, le loro
unioni e le amministrazioni provinciali, la situazione è la seguente. Va
ricordato che in questo paragrafo non vengono presi in considerazione i progetti
che vedono la Regione Umbria quale soggetto attuatore
Enti Locali
TOTALE PNRR UMBRIA
Numero totale progetti
1.435
4.500
Importo totale progetti
€ 700 milioni di euro
€ 5.100 milioni
Importo medio progetto
€ 0,5 milioni di euro
€ 1,13 milioni
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione Urbana
L’analisi delle grandezze statistiche riferite ai 1.435 progetti, nonché il relativo
confronto con le omologhe variabili riferite ai 4.500 localizzazioni, aiuta a
comprendere e caratterizzare la composizione dell’insieme dei progetti per i quali
gli EE.LL risultano beneficiari dei contributi PNRR.
Appare evidente come per il rapporto tra il valore della mediana (circa 80.000 €)
e quello della media (circa 500.000 €) registrato per i soli progetti degli EE.LL
risulti essere più elevato di quella che si registra per la totalità dei 4.500 a
testimonianza di come generalmente negli interventi degli EE.LL. siano stati
“evitate” progettualità sia di importo eccessivamente contenuto (per i quali l’onere
amministrativo rischia di essere superiore al beneficio del finanziamento stesso)
sia di importo significativamente consistente (che vedono quali soggetti attuatori
grandi player nazionali caratterizzati da una performante e corposa struttura
tecnica-amministrativa).
La maggiore vicinanza del valor medio con la mediana e sintomo quindi di
progetti che, pur nella loro differenzazione, risultano maggiormente paragonabili
tra loro in termini di onere amministrativo e progettuale, quale riscontro di una
sostanziale uniformità dell’azione degli EE.LL.
Fa parziale eccezione a quanto sopra riportato il progetto del BUS RAPID
TRANSIT (BRT) del Comune di Perugia per il quale il finanziamento complessivo
ammonta a oltre 100 € milioni e che si colloca pertanto quale caso unico nella
fascia generalmente ad appannaggio delle ex aziende monopolio di stato.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Nella tabella seguente vengono riportate le localizzazioni destinatarie di
importi maggiori di € 5 milioni.
Descrizione
Realizzazione della linea bus rapid
transit (BRT)
Pinqua Ponte San Giovanni
Teatro storico comunale G. Verdi
Scuola secondaria di primo grado
Dante Alighieri
Acquisto bus
Realizzazione di un nuovo polo
scolastico in Gualdo Cattaneo
Ristrutturazione edilizia di
immobile ex tabacchificio
Qualità dei luoghi
Piazza mercato vecchio, porta
orvietana,
Potenziamento del parco autobus
regionale per il trasporto pubblico
Lavori di realizzazione centro
polivalente
Soggetto
attuatore
Comune di Perugia
Comune di Perugia
Comune di Terni
Comune di Città di
Castello
Comune di Perugia
Comune di Gualdo
Cattaneo
Comune di
Marsciano
Comune di Spoleto
Comune di Todi
Comune di Terni
Comune di Orvieto
Finanziamento
Totale in euro
Amministrazione
provinciale di PG
Piazza 40 martiri
Comune di Gubbio
Scuola elementare G Sordini
Comune di Spoleto
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione
Urbana
Liceo scientifico Marconi Foligno
Occorre sottolineare come nella tabella sopra riportata non risultino compresi i
progetti della misura dei Borghi Linea A e Linea B in quanto, pur usufruendo di
un finanziamento complessivo di oltre € 5 milioni, gli stessi siano stati suddivisi in
più progetti e/o CUP.
Tutti i 92 comuni dell’Umbria hanno ricevuti finanziamenti a valere sulle
risorse PNRR.
Rispetto al numero di progetti ammessi a finanziamento si ha la seguente
situazione che, proprio per quanto messo sopra in evidenza, si ritrovano tra le
prime posizioni anche le municipalità destinatarie del cluster “BORGHI”.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanzairio di riferimento
Soggetto beneficiario
N progetti
Comune di Terni
Comune di Massa Martana
Comune di Perugia
Comune di Foligno
Amministrazione provinciale di Perugia
Comune di Otricoli
Comune di Città di Castello
Comune di Cascia
Amministrazione provinciale di Terni
Comune di Narni
Comune di Bastia Umbra
Comune di Monte Castello di Vibio
Comune di Pietralunga
Comune di Todi
Comune di Spoleto
Comune di Umbertide
Comune di Assisi
Comune di Fossato di Vico
Comune di Valtopina
Comune di Gubbio
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione
Urbana
L’analisi degli impegni contabili presi dai vari EE.LL. può essere un dato
significativo al fine di attuare il monitoraggio dello stato di avanzamento dei
progetti PNRR.
Alla data del 31/03/2024 si registrano impegni contabili per oltre € 430
milioni, ossia circa il 62% dell’importo complessivo di € 700 milioni.
Per valutare appieno la valenza del dato sopra riportato, appare opportuno
sottolineare come alla data del 31/08/2023 si registrasse un importo dei progetti
di circa € 699 milioni (ossia pressoché identico a quello del 31/03/2024) e
impegni per € 220 milioni circa.
Quanto sopra è sintetizzato nella tabella che segue:
31/08/2023
31/03/2024
Importo totale
(milioni)
Impegni
Impegni/importo
(milioni)
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione Urbana
L’analisi dell’avanzamento finanziario dei progetti PNRR degli EE.LL. lascia
trasparire una buona performance anche se paragonata con il restante mondo
dei soggetti attuatori (big player nazionali, ordini, enti pubblici, ecc..) come
emerge dall’analisi della tabella che segue:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
2. Il quadro economico-finanziario di riferimento
Soggetto
TUTTI
EE.LL.
Importo totale
(milioni)
Impegni
Impegni/importo
(milioni)
Fonte: Direzione Coordinamento PNRR Risorse Umane Patrimonio Riqualificazione Urbana
Per ciò che concerne gli effettivi pagamenti effettuati, si registra un montante
complessivo dello stato di avanzamento pari a circa € 100 milioni, ossia a circa il
16% del preventivato. Questo dato non può non essere correlato al
corrispondente dato registrato al 31/08/2023, per il quale si aveva un montante
dell’importo realizzato pari a circa € 36,5 milioni su un importo complessivamente
da realizzare di € 560 milioni, ossia circa il 6,5%.
In conclusione si può sostenere che, dopo gli indubbi successi della fase di
intercettamento delle risorse, terminata con risorse pari a circa il doppio
del proprio peso economico nazionale, la disamina complessiva dello stato
di attuazione del PNRR – nonostante un ruolo diretto della Regione su circa
il 10% del totale delle risorse intercettate e di accompagnamento degli Enti
Locali per un altro 18% circa – possa ritenersi di soddisfazione allo stato,
visto il 65% medio degli impegni contabili già presi e a valere sul totale
risorse.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
I PRINCIPALI RISULTATI NELL’ATTUAZIONE
DEI MACRO OBIETTIVI STRATEGICI
Si riassumono di seguito le principali azioni del governo regionale per l’attuazione
degli obiettivi strategici coerenti con il Programma di governo.
Le grandi opere
Nel corso della legislatura attraverso risorse nazionali e comunitarie sono state
realizzate, alcune in corso, grandi opere di rilevante interesse per la Regione, per
un importo di oltre 125 mln di euro.
Importo
(Mln €)
Finanziamento
12,50
MIT e R.F.I.
Consegnate aree ad RFI
in corso di definizione il PFTE
CIPE 3/2016
Lavori in via di completamento
13,00
POR FESR 21-27
Progettazione in via di
ultimazione
POR FESR 14-20
Lavori in via di ultimazione
Ampliamento Deposito BBCC – Santo
Chiodo di Spoleto (PG)
PNRR-PNC
Lavori in corso di esecuzione
Ampliamento Deposito BBCC – Ex
Mattatoio di Spoleto (PG)
PNRR-PNC
Lavori in corso di esecuzione
Ricostruzione Ospedale di Cascia (PG)
11,05
SISMA 2016
Lavori in corso di esecuzione
Recupero Ospedale di Norcia (PG)
11,27
SISMA 2016
Lavori in corso di esecuzione
POR-FESR 14-20
Titolo
Completamento della Piastra Logistica
intermodale di Terni-Narni – Allaccio
con la linea ferroviaria Orte-Falconara
Realizzazione Cammino di San
Francesco (lotti 1,2 e 3), Cammino di
San Benedetto e Lauretana
Adeguamento
sismico
efficientamento energetico Edificio
Strategico sede regionale di Piazza
Partigiani – Perugia
Adeguamento
sismico
efficientamento Edificio Strategico sede
regionale di Via Saffi – Terni
Ricostruzione Basilica di Norcia –
Responsabilità d’Azione – Gestione
convenzione con MIC
Realizzazione nuovo tratto stradale
denominato Variante Sud – Ovest della
Città di Terni
50,00
Stato attuazione al 31/03/2024
Lavori strutturali ultimati
Elaborato progetto di fattibilità
tecnico economica e trasmesso al
MIT per concessione
finanziamento.
In riferimento al sisma 1997, infrastrutture e Beni Culturali, la Regione ha
inoltre finanziato ulteriori 38 interventi per complessivi 21,77 milioni di euro per il
recupero post sisma di immobili danneggiati situati nei Comuni relativi.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Le infrastrutture per la mobilità
Nel corso dell’attuale legislatura, grazie ad una continua interlocuzione con le
Autorità centrali ed in particolare alla sinergia e intensa collaborazione con gli
Enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie di interesse nazionale, Anas
Spa ed Rete Ferroviaria Italiana RFI Spa, tesa al superamento delle molteplici
criticità presenti, è stato possibile ottenere importantissimi risultati, fondamentali
per il conseguimento del definitivo superamento del gap infrastrutturale proprio
della nostra regione.
In particolare è stata impressa una forte accelerazione ad interventi già in
corso di realizzazione e soprattutto sono stato riattivati procedimenti
approvativi/realizzativi di alcuni importantissimi interventi che, pur riconosciuti da
sempre come strategici a livello nazionale, presentavano forti criticità.
Interventi infrastrutturali stradali
Strada di Grande Comunicazione E45 e Nodo di Perugia
• Sono proseguiti in maniera importante i lavori relativi al piano straordinario di
miglioramento e potenziamento dell’itinerario E45 (1.581,75 M€ – inserito
nell’elenco delle 0pere Strategiche Prioritarie per il Paese di cui agli Allegati ai
DEF 2020 e 2022), da Orte a San Giustino;
• È stato avviato l’iter di approvazione della progettazione definitiva del Nodo di
Perugia – Variante alla S.G.C. E45 – tratto Collestrada – Madonna del Piano
(circa 505,73 M€) che ha visto l’acquisizione dei pareri degli Enti interessati, in
particolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del
Ministero della Cultura e della Regione Umbria. Il Nodo di Perugia è stato
inserito nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2022 tra gli interventi prioritari per lo
sviluppo del Paese;
• Si è svolta la Conferenza di Servizi Preliminare sul Progetto di Fattibilità
Tecnico ed Economica dell’intervento E45-RA06 – Miglioramento
dell’accessibilità alla città di Perugia – SS3 bis “Tiberina” Potenziamento dello
svincolo di Ponte San Giovanni (PG). È in corso la progettazione definitiva.
L’intervento è stato inserito e finanziato (per 42,31 M€) nel Contratto di
programma 2021-2025 tra il MIT e ANAS S.p.A. approvato dal Cipess nella
seduta del 21 marzo 2024.
Strada delle Tre Valli Umbre
• Tratto Spoleto – Acquasparta. 1° stralcio: Madonna di Baiano – Firenzuola
(113,19 M€): Il Cipess ha approvato e finanziato il progetto definitivo con le
prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti. Anas ha predisposto il progetto esecutivo dell’opera e avviato la
fase di gara per l’appalto dei lavori;
• Completamento Itinerario – Tratto Firenzuola – Acquasparta (circa 543,67
M€): Inserimento nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2022 Focus Piano
Nazionale Complementare per interventi stradali nelle aree dei sismi 2009 e
2016. Progetto definitivo in fase autorizzativa;
• Interventi di Rettifica del tracciato e adeguamento alla Sez. Tipo C2 dal
Km 41+500 al Km 51+500 Stralcio di completamento – Lavori di
adeguamento alla sez. tipo C2 (PNRR – Fondo complementare Aree sisma
Centro Italia 2009-2016 – CdP 2021-2025 MIT-ANAS):
– dal km 41+500 al km 45+700 (42,71 M€): si è svolta la Conferenza di
Servizi Preliminare sul Progetto di Fattibilità Tecnico ed Economica;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
– dal Km 45+650 al Km 49+300 (26,57 M€): in fase di gara di appalto
integrato;
– dal Km 49+300 al km 51+500 (25,33 M€): sono in corso le procedure
approvative del progetto definitivo;
• Miglioramento funzionale dell’attraversamento della frazione di Serravalle
(25,75 M€): si è svolta la Conferenza di Servizi Preliminare sul Progetto di
Fattibilità Tecnico ed Economica;
Strada di Grande Comunicazione Grosseto Fano E78
• Per il completamento dell’itinerario (intera Direttrice inserita nell’elenco delle
0pere Strategiche Prioritarie per il Paese di cui agli Allegati ai DEF 2020 e
2022) è stato nominato il Commissario Straordinario ed è stato definito
specifico Protocollo d’Intesa tra le Regioni Umbria, Marche e Toscana. Sono
proseguite le attività relative alla progettazione definitiva dell’intero tratto
umbro della Strada di Grande Comunicazione Grosseto Fano E78 Tratti Le
Ville – E 45 – Parnacciano – Galleria Guinza. Il Commissario Straordinario ha
approvato il progetto definitivo del tratto che ricomprende l’adeguamento a 2
corsie della Galleria della Guinza. Dopo la redazione della progettazione
esecutiva, a febbraio 2024 sono stati consegnati i lavori alla ditta appaltatrice;
Sistema di infrastrutture viarie Quadrilatero Marche-Umbria
• Sono stati aggiudicati e proseguono intensamente i lavori sulla Direttrice
Perugia Ancona SS 318 del raddoppio del tratto da Valfabbrica a Schifanoia
(134,73 M€);
• Sono state avviate e sono proseguite le attività di revisione dei progetti
definitivi delle opere complementari del sistema di infrastrutture viarie
Quadrilatero Marche-Umbria (inserite nell’elenco delle 0pere Strategiche
Prioritarie per il Paese di cui agli Allegati ai DEF 2020 e 2022): Maxi Lotto 1 SS77 Semisvincolo Val Menotre/Scopoli (34,06 M€) e Maxi Lotto 1 – Sub.
1.4 – Allaccio SS77-SS3 Foligno (Variante sud di Foligno) (67,19 M€) previa
concertazione delle soluzioni con le Amministrazioni interessate;
S.S. 219 Pian d’Assino
• Tratto Gubbio – Umbertide. 2° Lotto: Mocaiana-Umbertide. 1° Stralcio da
Mocaiana a Bivio Pietralunga: Sono state risolte le criticità con l’impresa
aggiudicatrice, ultimata la progettazione esecutiva e avviati i lavori (136,86
M€);
Direttrice Civitavecchia – Orte – Terni – Rieti – Tratto Terni – Confine regionale (SS
79 bis)
• Sono stati completati i lavori ed è stata aperta al traffico l’intera tratta;
• Sono stati finanziati e avviati i Lavori di completamento della viabilità di
collegamento allo svincolo di Piediluco (1,90 M€) e i Lavori di riparazione dei
viadotti San Carlo e Tescino I (1,50 M€);
Altri interventi infrastrutturali stradali di interesse nazionale e regionale
• Sono stati finanziati e ben avviate le procedure approvative di dieci interventi
di adeguamento e messa in sicurezza del tratto Terni-Spoleto della SS 3
Flaminia (14,30 M€);
• Sono stati finanziati e avviati i lavori di messa in sicurezza della S.S. n. 205
Amerina – “Fori di Baschi” (12,50 M€);
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
• Sono stati finanziati e avviati i lavori per l’Adeguamento dello Svincolo di San
Carlo lungo S.S. 675 Umbro Laziale (5,8 M€);
Interventi infrastrutturali ferroviari
È stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa con MIMS, RFI e Regione Toscana e
costituito un Tavolo Tecnico coordinato dal MIMS per la Nuova Stazione Medio
Etruria lungo la linea AV direttissima Roma – Firenze. Il 30/11/2023 si sono
conclusi i lavori del Tavolo con l’individuazione quale migliore soluzione
Valdichiana (Creti nel comune di Cortona), già individuata come soluzione
preferibile dalla Regione Umbria nel Documento Programmatico Preliminare di
Piano Regionale dei Trasporti 2024-2034.
È stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa con MIMS e RFI per la definizione degli
obiettivi e delle priorità per il Potenziamento della linea ferroviaria Foligno Perugia – Terontola (105,13 M€), compresa la fermata Aeroporto. Si sono
svolte intensamente le attività del Gruppo di Lavoro. Ad aprile 2024 RFI ha
presentato il progetto della fermata Aeroporto a Collestrada.
In riferimento alla direttrice Orte – Falconara, inserita nell’Allegato Infrastrutture
al DEF 2022 tra gli interventi prioritari per lo sviluppo del Paese, in particolare:
? Sono stati avviati i lavori degli Interventi di tipo tecnologico sull’intera
direttrice finalizzati alla velocizzazione della linea (36 M€);
? È stata avviata ed è in via di ultimazione, l’attività di project review della
progettazione definitiva tratta Spoleto – Terni;
? A inizio 2021 è stata aperta la tratta Spoleto – Campello a singolo binario.
Sono proseguiti i lavori per il completamento del raddoppio del binario della
tratta Spoleto – Campello (137 M€);
? Sono proseguite le procedure approvative degli interventi di potenziamento e
restyling delle stazioni di Spoleto (4 M€) e Baiano di Spoleto (1,5 M€)
finanziati a valere sul Piano Complementare Sisma 2009-2016.
Interventi di ammodernamento infrastrutturali e tecnologici sulla FCU
Sono stati completati gli interventi di rinnovo dell’armamento e di adeguamento
della sede ferroviaria sulla tratta tra Città di Castello-Perugia Ponte San
sicurezza marcia treno, comprendenti le risorse per 22,460 mln di € dell’Asse “C”
e 2.226 mln € dell’Asse “F”, sono in fase di avvio dopo la chiusura della
conferenza di Servizi, avvenuta a Luglio 2023.
Inoltre sono stati realizzati i lavori che hanno consentito la riapertura, a partire
dal 13 settembre 2022, della tratta tra la stazione di Perugia Ponte San
Giovanni e Perugia S. Anna. L’intervento, in fase di ultimazione, ha copertura
finanziaria per € 25,13 mln con finanziamenti a valere sulla Legge n.211/92,
mentre è in fase di completamento la progettazione definitiva per la realizzazione
del sistema marcia treno ERTMS-L2 che sarà finanziata con risorse derivanti dal
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le risorse rese disponibili con il PNRR, pari a 163,00 milioni di euro, consentono
di potenziare ed ammodernare la linea FCU principalmente nelle tratte Perugia
P.S.G.-Terni e Sansepolcro-Città di Castello adeguandola agli standard tecnici di
RFI del sottosistema “infrastruttura” e “comando e controllo”.
In fase di progettazione RFI spa ha comunicato un sensibile aumento dei costi
per gli interventi previsti. Al momento la Regione Umbria è riuscita ad ottenere in
Legge di Bilancio n.213/2023 ulteriori 50 milioni di euro per il 2025 e 50 milioni di
euro per il 2026 per il potenziamento della ferrovia FCU. Allo stesso tempo
sono stati richiesti al MIT 55 milioni di euro per il completamento degli interventi
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
inizialmente previsti. Al momento sono in corso interlocuzioni con il soggetto
attuatore RFI Spa e con l’unità di missione del MIT per procedere una
rimodulazione degli interventi e degli indicatori chiave di prestazione a valere del
PNRR.
Interventi infrastrutturali aeroportuali
Nell’ambito del procedimento di revisione del Regolamento 1315/2013 sugli
orientamenti della rete TEN-T, è stata accolta la proposta di tipo tecnicofunzionale di inserimento nella rete TEN Comprehensive dell’Aeroporto
Internazionale dell’Umbria San Francesco d’Assisi Perugia;
È stato inoltre finanziato l’intervento di Potenziamento Infrastrutture,
attrezzaggio, digitalizzazione (6,81 M€).
L’Aeroporto dell’Umbria
L’aeroporto Internazionale dell’Umbria San Francesco di Assisi è ormai da
considerarsi un’opera pubblica indispensabile per lo sviluppo socio-economico e
la modernizzazione della regione, considerato che la crescita di un territorio è
condizionata dalla facilità di raggiungerlo.
Il bilancio d’esercizio 2020 di Sase Spa, eredità della precedente strategia
Aeroportuale e del Covid, registrava un risultato d’esercizio negativo di circa
1,6 milioni di euro ed un capitale sociale azzerato.
Questa Amministrazione ha promosso, per il tramite del socio Sviluppumbria
Spa, e con l’ausilio dell’advisor Gepafin, un’importante operazione di
ricapitalizzazione, connessa ad un piano di risanamento che ha permesso
di mettere in sicurezza i conti di Sase e di rilanciare l’aeroporto umbro al
fine di garantire un’infrastruttura che potesse assicurare ai cittadini umbri di
uscire dall’atavico isolamento ed all’Umbria di divenire più raggiungibile
dall’esterno, con benefici effetti su turismo, business, residenzialità,
investimenti, in una parola attrattività.
Nell’anno 2023 l’aeroporto ha registrato:
• 532.478 passeggeri contro 219.183 dell’anno 2019,
• un Ebitda (margine operativo lordo) di circa euro 900.000 contro circa euro
409.000 dell’anno 2021,
• un Risultato d’esercizio positivo di euro 178.076 contro euro 6.195 dell’anno
2021.
In atto per l’anno 2024 ci sono n. 9 rotte internazionali e n. 8 rotte nazionali,
pari a n. 17 totali come già attive nell’anno 2023, con risultati economici in
previsione ugualmente positivi.
I 500.000 passeggeri sono però il limite fisico dell’attuale possibilità di
servizio dello scalo, già oggetto di interventi in questi anni di rilancio.
Pertanto è stato varato un piano di investimenti con termine 2026 volto ad
ampliare la capacità di servizio dell’Aeroporto lato passeggeri, fino ad una soglia
ipotetica vicina al milione di passeggeri.
Nelle more della partenza degli interventi, che daranno, per step, maggiore
respiro in termini di capienza, il 2024 è in termini di volumi un anno di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
transizione che punta a conservare i 500.000 passeggeri e gli attuali
risultati economici.
Nel frattempo l’aeroporto è protagonista di un importante ampliamento
dell’offerta, non solo verso il turismo ma anche verso il segmento
“business” e di questo ne è conferma la destinazione che collega
giornalmente la regione umbra con la Lombardia (Bergamo e Milano),
offrendo una grande opportunità ad imprese, professionisti e lavoratori del
territorio, nonché si è sviluppata la multimodalità – nell’attesa dei lavori per
la nuova stazione ferroviaria di Collestrada-Aeroporto – con la connessone
Autobus-Treno mediante il servizio Umbria Air Link che collega l’Aeroporto
con le due stazioni ferroviarie di Perugia e Assisi.
Il tutto per porre le basi di un ulteriore successo armonico, in cui il
consolidamento della struttura organizzativa e l’evoluzione del team di Sase
continui a garantire crescita sostenibile e senza disagi sostanziali per i fruitori.
Degne di nota infatti anche le performance e le strategie in termini di sostenibilità,
infatti Sase Spa ha redatto per la prima volta nell’anno 2023 la Relazione non
finanziaria, a conferma della volontà di non fare sostenibilità ma di essere
sostenibili attraverso l’impegno costante di tutti i giorni al fine di contribuire per il
proprio ruolo alla costruzione di una comunità locale migliore, equilibrata e
consapevole.
Giova ricordare infine che un Aeroporto da 500.000 passeggeri a regime
genera un impatto su PIL regionale variabile tra +0,8% e +1,25% (160-250
milioni di euro l’anno in Umbria) circa 50 occupati diretti e 2-3.000
nell’indotto, secondo i vari studi che nel tempo sono stati resi noti.
Il Trasporto pubblico locale
La Regione Umbria si appresta a rinnovare il proprio Piano Regionale dei
Trasporti (PRT), con l’obiettivo di delineare un nuovo modello di mobilità
sostenibile ed efficiente per il decennio 2024-2034. L’impulso per questo
rinnovamento arriva dall’Europa, con le Condizioni Abilitanti legate ai fondi
strutturali 2021-2027 che richiedono agli Stati membri, tra cui l’Italia, di dotarsi di
una pianificazione strategica in materia di trasporti.
A maggio 2023 sono stati completati il “Documento Programmatico Preliminare”
e il “Rapporto Preliminare” per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS),
avviando la consultazione pubblica.
Il nuovo PRT si basa su una serie di fattori chiave:
• l’alta velocità: la realizzazione della nuova stazione AV Medio Etruria, snodo
fondamentale per il collegamento con il resto d’Italia;
• il trasporto ferroviario regionale: il potenziamento dei servizi ferroviari, con
l’obiettivo di massimizzare l’interoperabilità tra le linee nazionali e quelle
regionali;
• la mobilità sostenibile: la promozione di una mobilità più ecologica e
accessibile, con particolare attenzione al trasporto pubblico locale.
L’approvazione del nuovo PRT è prevista per ottobre 2024 e rappresenta un
passo fondamentale per la Regione Umbria, un’occasione per ammodernare il
sistema di trasporti, migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire lo
sviluppo economico del territorio.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Per quanto riguarda la mobilità, Umbria Tpl e Mobilità, in qualità di Agenzia
unica regionale ed Ente affidante, ha indetto a marzo 2024 la gara per
l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, urbani ed
extraurbani, di mobilità alternativa (scale mobili, ascensori urbani), funicolare di
Orvieto, navigazione sul Trasimeno. Una gara molto complessa, con procedure
obbligatorie in tutte le sue fasi e che è stata fin dall’inizio una priorità di questa
Giunta regionale. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione
è il giorno 27/05/2024, al quale seguirà la valutazione delle domande ricevute e
l’invio delle lettere per la presentazione delle offerte. L’avvio del servizio è
previsto nel giugno 2026.
All’Agenzia unica per la mobilità e il trasporto pubblico locale sono stati
trasferiti i contratti di competenza della Regione Umbria riguardanti la gestione
della rete ferroviaria ex FCU e i servizi di TPL sia su gomma che su ferro. Inoltre,
l’Agenzia ha dato attuazione a quanto previsto con il Protocollo di Intesa tra
Regione Umbria e gli Enti territoriali per la regolazione delle attività inerenti i
servizi di TPL nel bacino di mobilità della Regione Umbria. Ad oggi, al netto di
alcuni contratti relativi a Comuni minori, all’Agenzia risultano affidati compiti di
controllo sull’attuazione di tutti i contratti di servizio stipulati con i gestori dei
servizi pubblici di trasporto e la titolarità dei contributi regionali per l’effettuazione
dei servizi minimi e aggiuntivi.
Tale trasferimento dei contratti di competenza della Regione e degli enti locali
all’Agenzia ha consentito, negli anni 2021, 2022 e 2023 un risparmio, a valere
sulle risorse del Fondo Nazionale Trasporti e del relativo cofinanziamento
regionale, pari a complessivi 14 milioni di euro in termini di IVA 10% non dovuta
all’Agenzia, mentre, per il solo anno 2024, si prevede un risparmio di circa 11,3
milioni di euro.
Nel corso della legislatura sono stati realizzati grandi investimenti destinati al
rinnovo del materiale rotabile. L’Agenzia, nell’ambito della predisposizione
della Gara del TPL, ha aggiornato il Piano degli Investimenti TPL della Regione
Umbria, che prevede il rinnovo pressoché totale del materiale rotabile su gomma
con la relativa dotazione di attrezzaggi, conformi allo Standard Regionale. La
Regione ha trasferito all’Agenzia la gestione e l’attuazione di una consistente
quota di investimenti, da effettuare nei prossimi anni con finanziamenti
ministeriali il cui ammontare complessivo, ad oggi, è pari a circa 64 milioni di
euro; tali attività saranno svolte prima dell’avvio del nuovo servizio di TPL e nel
corso dello svolgimento dello stesso, al fine di mettere a disposizione dei nuovi
gestori una flotta di autobus ampiamente rinnovata. In relazione a fondi PNRR
(Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” Componente 2
“Investimento D.M. 315/2021C” del PNC) l’Agenzia sta inoltre gestendo un
autobus elettrici e dei relativi attrezzaggi, la cui consegna è prevista entro la fine
del 2024.
Ad oggi, la Regione ha inoltre gestito ed attuato ulteriori investimenti sul
materiale rotabile, finalizzando l’acquisto di circa 250 nuovi mezzi, a valere sui
seguenti finanziamenti:
La Regione, a partire dall’anno 2021, ha avviato le procedure per la
realizzazione di una gestione unitaria di tutti i servizi ferroviari di interesse
regionale e locale, coordinata da un soggetto del gruppo Ferrovie dello Stato, in
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
considerazione della necessaria competenza e capacità organizzativa richiesta in
materia di trasporto ferroviario di passeggeri.
Conseguentemente, nel corso dell’anno 2023, Trenitalia S.p.A. ha formulato una
proposta tecnico-economica per la suddetta gestione unitaria dei servizi ferroviari
regionali, compresi anche quelli su rete regionale (Ferrovia Centrale Umbra –
FCU), nell’ambito della rimodulazione del vigente contratto di servizio.
A fine anno 2023 si è pertanto pervenuti alla sottoscrizione, tra Trenitalia e la
nostra Agenzia unica regionale, del succitato contratto di servizio, il cui Piano
degli investimenti, come rimodulato, prevede investimenti complessivi per 234,8
milioni di euro di cui 172,7 destinati al rinnovo del materiale rotabile, con una
compartecipazione regionale di 50,95 milioni di euro, di cui 41,45 mln€ per nuovo
materiale rotabile e 9,50 mln€ per il revamping degli elettrotreni cosiddetti
“Minuetti” che saranno rimessi in esercizio sulla rete regionale FCU con la
riattivazione dell’elettrificazione della stessa. Oltre ai n. 12 elettrotreni con
velocità di fiancata a 200 km/h, con il nuovo Piano è previsto inoltre l’acquisto di
n. 1 elettrotreno tipo POP 2 a 4 casse.
La compartecipazione regionale all’acquisto del nuovo materiale rotabile trova
copertura finanziaria nei fondi statali (di cui ai DM n. 408/2017 e DM n. 164/2021)
e comunitari (risorse PNRR di cui al DM n. 319/2021), per un ammontare
Trenitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore degli investimenti.
Nel mese di aprile del corrente anno, il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti ha reso noto inoltre la messa a disposizione di ulteriori circa 14 milioni
di euro (investimenti PNRR MIT – RepowerEU). Questi fondi costituiranno
un’ulteriore compartecipazione regionale nell’ambito degli investimenti, che
verranno presi in considerazione ai fini dell’equilibrio economico-finanziario del
contratto di servizio, e quindi del costo a carico della Regione per la gestione dei
servizi.
Nel corso degli ultimi tre anni è stato consolidato il rapporto contrattuale con
Trenitalia Business AV S.p.A., per il collegamento ferroviario ad Alta Velocità
da Perugia a Milano/Torino e viceversa. La titolarità del contratto di servizio è
stata trasferita, così per gli altri contratti, all’Agenzia Unica per la Mobilità dal 1°
settembre 2022. Durante il 2023, l’accordo sottoscritto con Trenitalia Business
AV S.p.A. è stato perfezionato, anche alla luce dei maggiori ricavi tariffari
derivanti dall’incremento degli utenti fruitori di tale servizio. Ciò ha consentito di
ridurre di quasi la metà il corrispettivo dovuto a Trenitalia, a partire dal 1° gennaio
2024.
Nel corso degli ultimi tre anni, la Regione ha promosso l’iniziativa finalizzata alla
determinazione della migliore soluzione per la realizzazione di una stazione
dedicata lungo la linea ferroviaria “direttissima” Firenze-Roma, che consentirà
l’accesso nel prossimo futuro a tutti servizi dell’alta velocità, anche per il sud
Italia. Nonostante sia stata già individuata la località per la realizzazione di tale
stazione ferroviaria, denominata “Medio Etruria”, considerando i tempi necessari
alla sua realizzazione, si sottolinea l’importanza di poter usufruire nel frattempo
del collegamento ferroviario ad Alta Velocità tra Perugia e Milano/Torino.
Nel corso del 2022 è stato approvato lo schema di Convenzione per la
sperimentazione nel corso dell’anno accademico 2022-2023 finalizzata alla
vendita di abbonamenti a tariffa agevolata per gli studenti universitari della
Regione Umbria. In particolare, la convenzione ha consento agli studenti
dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri di sottoscrivere
al costo di 60,00 euro abbonamenti annuali validi per l’utilizzo di tutti i mezzi
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
trasporto pubblico locale della Regione Umbria. È da evidenziare che gli studenti
beneficiari del “bonus trasporti” hanno potuto sottoscrivere l’abbonamento in
questione gratuitamente.
A fine 2023 è stato approvato lo schema di Convenzione per la prosecuzione,
con le stesse modalità e stessi costi per gli studenti, della sperimentazione anche
nel corso degli anni accademici 2023-2024, 2024-2025 e 2025-2026, inoltre la
stessa Convenzione è stata estesa anche agli studenti dell’Accademia di Belle
Arti, del Conservatorio di Musica Morlacchi di Perugia, del Conservatorio di
Musica Briccialdi di Terni e della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, e con
la sottoscrizione di un apposito Addendum, anche agli studenti dell’Istituto
Italiano Design e dell’ITS Umbria Academy.
riguardato il Progetto “Umbria Airlink” che prevede il collegamento, tramite bus
navetta dedicati, dell’Aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco
d’Assisi” con la rete dei servizi ferroviari di interesse regionale e nazionale, in
particolare con le stazioni ferroviarie di Perugia – Fontivegge e Assisi – Santa
Maria degli Angeli. Con successive delibere di Giunta la sperimentazione è stata.
Successivamente, in considerazione sia del successo del servizio presso
l’utenza, sia della notevole crescita, in termini di incremento del numero dei voli e
dei passeggeri, dell’Aeroporto, il servizio in questione è stato inserito nella
procedura di gara per la Concessione dei Servizi di TPL del Bacino Umbria e
pertanto prorogato fino dell’individuazione del nuovo gestore dei servizi di TPL.
Il sostegno alle imprese
L’amministrazione regionale, in questa legislatura, ha attuato manovre a favore
degli investimenti delle imprese, sulla base del paradigma di sviluppo del “coinvestire” con le imprese nei progetti di crescita più promettenti e di sviluppare
una strumentazione pubblica sufficientemente flessibile da consentire al tessuto
imprenditoriale di strutturare le proprie strategie di crescita dimensionale nella
maniera più efficace possibile.
Altra azione fortemente voluta ed attuata negli anni della legislatura riguarda il
sostegno all’efficientamento energetico nelle imprese, volto sia a rafforzare il
contributo agli obiettivi di riduzione delle emissioni ed alla transizione energetica,
funzionale al processo di decarbonizzazione, ma anche ad innescare processi
virtuosi di riduzione dei costi dei consumi sia ne lungo che breve periodo, anche
in relazione all’attuale scenario di emergenza energetica.
In quest’ultima ottica è stato emanato un avviso (solar attack) con il quale sono
stati stanziati, nel solo 2023, circa 20 milioni di euro per la realizzazione di oltre
40 MWp di impianti fotovoltaici.
Inoltre, grande attenzione è stata destinata anche alla produzione ed all’utilizzo
dell’idrogeno con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della filiera dell’idrogeno
realizzando, con risorse nazionali ed europee, infrastrutture e tecnologie
all’avanguardia ma anche recuperando aree industriali dismesse e garantendo la
promozione della ricerca e dello sviluppo in ambito energetico. L’Umbria, insieme
ad altre 4 Regioni italiane, ha espresso la volontà di sviluppare “progetti
bandiera” sull’idrogeno e, nell’ambito del PNRR, ha ottenuto risorse per 10
milioni di euro per la ricerca fondamentale di base, la ricerca industriale e la
ricerca sperimentale su tematiche relative allo sviluppo della filiera dell’idrogeno.
Una opportunità unica che permetterà di finanziare la ricerca a favore delle
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
imprese, soprattutto quelle hard-to-abate che maggiormente faticano ad
abbattere le proprie emissioni.
In questa ottica la Regione ha approvato un progetto (Bando Hydrogen Valley)
che permetterà la produzione di circa 54 Th2/anno, concorrerà a ridurre le
emissioni di CO2, a promuovere l’uso di energie rinnovabili con un forte impatto
occupazionale e stimolo all’economia locale.
In tema di supporto agli investimenti, l’ultimo strumento attivato è stato il REMIX
– con stanziamenti per oltre 20 milioni di euro (elevabili a 37) – che offre
meccanismi costruiti su misura, a seconda della taglia degli investimenti e che è
improntata su tre direttrici principali: innovazione & ricerca, Investimenti
produttivi, export.
Sul versante innovazione e ricerca sono stati stanziati oltre 6 milioni di euro
volti a stimolare le imprese ad innovare i propri processi produttivi, sia per
finanziare progetti ambiziosi con maturità tecnologica elevata che per
l’acquisizione di consulenze specialistiche per innovare prodotti e servizi.
Numerose poi le azioni di sistema per rafforzare la regionale sul versante
dell’innovazione istituendo l’Accademia Pratica dell’Innovazione ricolto alle start
up innovative.
Sul versante degli investimenti produttivi sono stati realizzati avvisti
differenziati per taglio di investimento e platea di beneficiari (SMALL, MEDIUM e
LARGE), mirati ad aumentare la competitività del tessuto imprenditoriale locale
supportando l’acquisito di strumentazione legata al core business delle imprese e
macchinari 4.0, con stanziamenti per 11 milioni di euro (elevabili a 21). Per
rafforzare il tessuto imprenditoriale sono stati destinati 3,5 milioni di euro per la
creazione d’impresa (MySELF Plus).
Circa 2 milioni di euro hanno sostenuto il supporto alla creazione ed allo
sviluppo di start up innovative (SMART UP). La Regione ha anche investito in un
programma pluriennale di scoperta imprenditoriale con il quale aprire la strada ad
un futuro ricco di soluzioni innovative crescita economia e nuove possibilità
soprattutto collegate alla transizione digitale. Il programma di scoperta
imprenditoriale è stato affidato a Sviluppumbria SpA, l’Agenzia Regionale che
sostiene la competitività e la crescita economica dell’Umbria, con lo scopo di
attuare un processo bottom up sistematico, dinamico e continuativo in cui le
imprese ed altri soggetti pubblici e privati interagiscono per creare nuovi modi di
produrre beni e servizi con progettualità condivise.
Anche sul versante internazionalizzazione ed export diverse sono state le
azioni di sistema per un totale di oltre 14 milioni di euro finalizzati a progetti di
promozione dell’export (Fiere, Travel, Vocher, Missioni Incoming/outcoming)
destinati alle imprese ed alle forme aggregate. Nel corso di questa legislatura ha,
inoltre, visto la luce l’Osservatorio sull’export e internazionalizzazione delle
imprese- Umbria REO, quale strumento fondamentale per supportare le politiche
regionali ma anche per rafforzare le connessioni con le principali istituzioni
nazionali che operano a favore dell’internazionalizzazione delle imprese.
Ancora la Regione ha supportato negli anni le diverse forme di aggregazione
delle imprese locali quale forma ottimale per favorire la penetrazione delle
aziende umbre nei mercati esteri. Da qui la costituzione di cluster regionali in
diversi settori produttivi locali che hanno avuto una funzioni di traino per le altre
imprese con minori possibilità di internazionalizzazione nonché con l’obiettivo di
promuovere qualità e competenza delle imprese umbre nelle grandi
manifestazioni fieristiche internazionali.
Inoltre, molto si è lavorato per rendere più accessibili i servizi pubblici erogati alle
imprese, medianti azioni sistematiche di semplificazione, unificazione e
digitalizzazione che li rendano più accessibili. La Regione ha approvato uno dei
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
più ambizioni progetti (Master-plan per la semplificazione e l’agenda digitale
2023-2025) con l’obiettivo di rafforzare una profonda revisione dei macro
processi e delle procedure amministrative per ridisegnare il sistema di
erogazione dei servizi della P.A. umbra.
Le politiche del lavoro e della formazione
Nel corso della legislatura è stato attuato il definitivo consolidamento del ruolo
dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL Umbria) a
seguito dell’approvazione della Legge Regionale 10 luglio 2021 n. 11 di revisione
della L.R. n. 1 del 2018 che ha definito il Sistema regionale integrato per il
mercato del lavoro, l’apprendimento permanente e la promozione
dell’occupazione, tale rafforzamento passa anche attraverso l’attuazione del
Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle
politiche attive del lavoro previsto dal DL 28 gennaio 2019, n. 4.
Il Piano è successivamente confluito all’interno del PNRR quale “progetto in
essere” con una specifica linea di investimento nell’ambito della Missione 5
Componente 1 finalizzata a rafforzare dal punto di vista infrastrutturale, formativo
e tecnologico, le strutture pubbliche esistenti sul territorio, in modo da garantire la
presa in carico qualificata dei beneficiari (livello essenziale delle prestazioni) e
assicurare la piena operatività del nuovo “Programma nazionale per la
Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL)”, previsto come Riforma 1
nell’ambito della stessa Missione 5 e Componente 1 del PNRR.
Va ricondotta all’attuazione del Piano straordinario di potenziamento dei CPI
anche l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro con lo
scopo di fornire un supporto alla programmazione regionale attraverso un nuovo
sistema di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche in materia di lavoro e
formazione anche con l’utilizzo di metodologie e strumenti innovatici, capaci di
leggere in anticipo le dinamiche e le veloci trasformazioni del mercato del lavoro
soprattutto connesse alle transizioni green e digitale.
La crescita dell’occupazione è un obiettivo che la Giunta regionale nel corso
della presente legislatura ha perseguito anche attraverso la programmazione e
l’attuazione di misure in ambito formativo finalizzate al rafforzamento delle
competenze professionali e trasversali delle persone per favorire l’incontro tra
la domanda e l’offerta di lavoro.
A tal fine ARPAL Umbria ha emanato avvisi (SKILLS e Incentivi Skills) per circa 8
milioni di euro con l’obiettivo di sostenere le aree strategiche del sistema
produttivo umbro e i settori ad elevato potenziale occupazionale e di promuovere
la qualificazione e l’inserimento lavorativo dei disoccupati umbri, in particolare dei
giovani diplomati e laureati, orientandoli verso i profili professionali più richiesti e
con elevati contenuti di specializzazione e innovazione e concedendo contributi a
fondo perduto alle imprese per perfezionare l’assunzione dei formati. Ancora 2,5
milioni di euro sono stati destinati ad azioni integrate (Integrazione-Giovani) in
favore di giovani fino a 18 anni che intendono assolvere il diritto-dovere alla
formazione e istruzione in percorsi formativi biennali per il conseguimento di
qualifiche professionali coerenti con i fabbisogni occupazionali delle imprese
regionali. Altre azioni (UPGRADE) sono state finalizzate al finanziamento di piani
formativi per lo sviluppo delle competenze digitali degli adulti per circa 3 milioni
di euro. Tali piani, riferiti alle diverse aree/funzioni aziendali e finalizzati
all’aggiornamento della forza lavoro e all’innalzamento dei relativi livelli di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
conoscenza e di abilità di utilizzo nella quotidianità lavorativa degli strumenti
informatici e delle soluzioni digitali, hanno visto la partecipazione di oltre 3.300
lavoratori e lavoratrici con età compresa tra 18 e 65 anni. Ancora, quasi 1
milione di euro ha finanziato piani formativi (TECHNE) a favore di in un settore
altamente strategico nel territorio regionale e al tempo stesso particolarmente
colpito dalla crisi, per lo sviluppo delle competenze di area tecnica del settore
dello spettacolo anche in sinergia con le strategie di sviluppo della Umbria Film
Commission.
Al perseguimento dell’obiettivo strategico di favorire l’occupazione attraverso
adeguate misure in ambito formativo ha concorso anche l’implementazione di
strumenti e di previsioni regolamentari quali il Catalogo Unico Regionale
dell’Offerta di Apprendimento (C.U.R.A.) e lo sviluppo del sistema di
certificazione delle competenze, istituito dalla Regione Umbria al fine ampliare
le opportunità formative e di miglioramento e sviluppo delle competenze dei
cittadini in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale e
in coerenza con i fabbisogni professionali e formativi espressi dal sistema
produttivo regionale.
A partire dal 2021, nell’ottica di accompagnare la ripresa occupazionale dopo
l’emergenza COVID, si è data una direzione innovativa all’erogazione delle
politiche attive, attuando anche le previsioni della modificata L.R 1/2018 in
relazione al Buono Umbria Lavoro (B.U.L), programma basato su un modello di
accompagnamento al lavoro che integra servizi al lavoro e misure per la crescita
delle competenze mediante formazione e tirocini, erogati dalla rete pubblicoprivata, insieme ad incentivi all’assunzione graduati sulla base del livello di
occupabilità.
La prima attuazione del BUL è stata rappresentata dall’Avviso RE-WORK,
evoluzione di una sperimentazione già avviata nel 2019 da parte di ARPAL
Umbria con l’emanazione dell’Avviso Reimpiego, che ha visto uno stanziamento
di 10 milioni di euro. I Centri per l’Impiego regionali hanno rilasciato ai
disoccupati oltre 5.200 B.U.L., di diverso valore in funzione della difficoltà di
inserimento nel mercato del lavoro, che sono stati spesi presso la rete pubblicoprivata (CPI e ATI/ATS tra agenzie per il lavoro e organismi di formazione) per
interventi personalizzati di orientamento, percorsi di crescita delle competenze in
coerenza con i fabbisogni delle imprese, accompagnamento al lavoro e con
un’incentivazione per le imprese che avessero assunto in maniera stabile.
Il B.U.L. e l’Avviso RE-WORK hanno rappresentato anche un’anticipazione
dell’azione di riforma del sistema delle politiche attive delineata dal Programma
Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), che costituisce l’azione di riforma
del sistema delle politiche attive del lavoro ed opera in stretta sinergia con il
Piano Straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego (CPI) e con il Piano
nuove Competenze e Transizioni, ed è finalizzato a realizzare un’azione
strategica e unitaria per garantire un sostegno tempestivo, personalizzato, attivo
ed efficace alle persone in cerca di lavoro.
L’implementazione della rete dei servizi per il lavoro e la formazione, principale
valore aggiunto del programma, vede oggi il coinvolgimento, accanto ai 5 CPI e i
14 Sportelli per il Lavoro, di 22 agenzie per il lavoro private accreditate a livello
nazionale e/o regionale che erogano servizi di orientamento e
accompagnamento al lavoro, 38 organismi erogatori della formazione accreditati
a livello regionale e 6 autoscuole autorizzate alla realizzazione dei corsi
propedeutici al conseguimento di patenti specialistiche.
L’offerta formativa è stata profondamente innovata attraverso la costituzione di
un Catalogo dedicato, che oggi conta 200 tra corsi di riqualificazione,
aggiornamento e formazione per le competenze digitali. Complessivamente il
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Catalogo ha incluso 241 corsi di cui 79 Upskilling, 95 Reskilling e 67 per le
competenze digitali. Le edizioni avviate, al 31 marzo 2024, risultano
complessivamente 744, di cui 255 di Upskilling, 264 di Reskilling e 225 di
formazione per le competenze digitali. Le edizioni concluse sono 566, per un
numero di beneficiari formati pari a 3.250.
Il Programma nazionale GOL, di durata quinquennale (2021-2025) ha assegnato
decreto di ripartizione della seconda quota di recente emanazione,
per il 2022, mentre attualmente è in fase di definizione il decreto di riparto delle
risorse della terza tranche per l’annualità 2024, che dovrebbero attestarsi, sulla
base dei criteri di riparto condivisi in un recente Tavolo nazionale di confronto
La crescente assegnazione di risorse è frutto anche dei positivi risultati conseguiti
dall’Umbria, sia rispetto al target 2022 che 2023.
Le azioni intraprese e i risultati già conseguiti nell’ambito del Programma GOL
hanno costituito un importante patrimonio di esperienza e di pratiche gestionali, a
partire dal quale si è data tempestiva attuazione anche alle ulteriori recenti
riforme che hanno introdotto le misure dell’Assegno di Inclusione (ADI) e del
Supporto Formazione Lavoro (SFL).
La Misura del SFL è stata immediatamente attivata da ARPAL Umbria: al
percorsi di politica attiva del Programma GOL e che sono stati convocati dai CPI
in modo da potersi immediatamente attivare per ricevere la formazione e le
misure di politica attiva.
Il supporto all’agricoltura
Il 2023 è stato un anno molto importante per la politica agricola regionale. Da un
punto di vista finanziario, i pagamenti provenienti dai programmi regionali si sono
dimostrati all’altezza e fondamentali per il comparto umbro segnando
un’accelerazione della spesa sia per la chiusura del PSR 2014-2022 che per
l’attuazione del CSR 2023-2027.
Con oltre 143 milioni di euro pagati, il 2023 segna un record assoluto di spesa
mai registrato in un contesto in cui la media annua dei pagamenti in Umbria si
attestava intorno ai 105 milioni di euro.
Dal 2020 ad oggi, i contributi/aiuti erogati a favore di imprese del settore, Enti
pubblici e privati e altri soggetti beneficiari, hanno raggiunto oltre 526 MEURO
con circa 52.000 domande istruite dalla Regione e pagate da AGEA. Il 45% di
tale spesa riguarda il pagamento dei premi delle misure a superficie, il 32% per
spese per investimenti, il 18% per innovazione, formazione e cooperazione, e il
restante 5% per il miglioramento delle foreste.
Si tratta di risultati importanti a sostegno degli investimenti e in risposta ai
problemi di liquidità delle tante imprese agricole resi possibili grazie ad azioni
quali:
Attivazione procedura di accelerazione della spesa: disposizioni
specifiche che l’amministrazione regionale ha predisposto per poter utilizzare
le economie di spesa generate nel corso degli anni ed evitare
conseguentemente il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie al
programma regionale;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Utilizzo dei nuovi prezzari regionali: approvati per fronteggiare gli aumenti
eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione a seguito del conflitto
russo-ucraino, i prezzari regionali hanno consentito lo sblocco e il
conseguente pagamento da parte di AGEA delle domande ad investimento
presentate da numerose imprese/Enti;
Disposizioni attuative per evitare sovracompensazioni tra le domande a
superficie PAC e PSR: si tratta di disposizioni che hanno consentito lo
sblocco dei pagamenti delle domande a superficie sia dello sviluppo rurale
che degli Ecoschemi della PAC che ricadevano in questa fattispecie;
Rafforzamento della struttura amministrativa: oltre 40 unità di personale
tecnico specializzato (agronomi) che, nell’ambito della Misura Assistenza
tecnica del PSR, ha contribuito fortemente ad accelerare i pagamenti
spettanti ai beneficiari pubblici e privati;
Digitalizzazione e reingegnerizzazione del sistema informativo:
implementazione della piattaforma digitale GARI – Umbria (acronimo di
Gestione Agricola e Rurale Informatizzata) completamente integrata con il
SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) per garantire efficienza,
efficacia, massimizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi
del settore agricolo e agroalimentare. Implementazione della piattaforma
informatica per l’agriturismo a supporto del sistema autorizzativo per le
imprese agrituristiche e la gestione dell’albo regionale. Infine,
l’amministrazione regionale si è dotata della piattaforma informatica
concernente le procedure di affidamento in materia di appalti pubblici che,
guidando il funzionario nella procedura di affidamento, consente di ridurre il
taso di errore;
Adeguamento normativo in materia di agricoltura sociale: la Regione ha
provveduto ad uniformarsi alla con la L.R. n. 6/2023 alla disciplina nazionale
in materia consentendo di semplificare e rendere più aderenti le disposizioni
regionali alle esigenze del comparto caratterizzato da importanti potenzialità
sia in termini sociali che per le opportunità di creazione di reddito a favore
delle imprese agricole;
Apertura dei bandi del CSR degli interventi a superficie in via di
anticipazione e pagamento delle misure a superficie (biologico,
agroambiente, indennità compensativa e benessere animale): si è
provveduto al rifinanziamento di tutti i bandi delle misure a superficie con
oltre 80 milioni di euro e, al fine di estendere quanto più possibile
l’applicazione degli impegni agro-climatico ambientali e di contrasto ai
cambiamenti climatici, si è provveduto al finanziamento di nuovi bandi del
CSR in via di anticipazione per un importo di 86 milioni di euro.
Sul fronte dello sviluppo e della modernizzazione del comparto vanno ricordati gli
interventi rivolti alle imprese per il rafforzamento della competitività (n. 756
aziende agricole beneficiarie per un importo pagato di 51,3 milioni di euro, quelle
agroindustriali n. 89 per un importo pagato di 30,5 milioni d euro), l’impulso dato
allo sviluppo delle filiere agroalimentari (sono stati finanziati progetti di
cooperazione tra produttori e trasformatori dei principali prodotti agricoli umbri:
olio, nocciolo, tartufo e luppolo per una spesa ammessa a finanziamento di circa
50 milioni di euro con un contributo pari a oltre 22 milioni di euro), il sostegno per
il ricambio generazionale (n. 411 giovani agricoltori finanziati per un impegno
complessivo di 34 milioni di euro), la promozione dei sistemi di qualità regionali
(n. 8 distretti del cibo attivati, la costituzione di un marchio regionale di qualità per
i prodotti agricoli certificati, azioni di promozione e comunicazione delle
eccellenze del territorio incluso il vino).
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Sul versante invece degli interventi per il territorio, a titolo esemplificativo e
non esaustivo, si ricordano gli interventi infrastrutturali per la gestione della
risorsa idrica al fine di rendere più efficiente l’uso irriguo (dal 2020 sono stati
finanziati n.27 progetti per circa 22 milioni di euro), le azioni di
adeguamento/efficientamento dei corpi idrici superficiali per la tutela e la
prevenzione del rischio idrogeologico (dal 2020 sono stati finanziati n.27
progetti per circa 22 milioni di euro), investimenti di miglioramento/ampliamento
dei servizi di base alla popolazione rurale (dal 2020 sono stati finanziati n.35
progetti per circa 5 milioni di euro), gli investimenti relativi alla riqualificazione
dei paesaggi rurali critici (dal 2020 sono stati finanziati n. 7 progetti per circa 3
milioni di euro) e il sostegno per la diffusione della Banda Larga (al PSR sono
stati assegnati n. 30 Comuni umbri per consentire la copertura del 100% della
popolazione residente con una velocità di connessione di almeno 30 Mbps e la
copertura di almeno il 50% della popolazione con una velocità di connessione a
100 Mbps).
Al fine di innalzare l’innovazione del sistema delle imprese agricole, con la
Misura 16 “Cooperazione” del PSR Umbria sono stati attivati processi virtuosi per
stabilire legami tra gli agricoltori e gli operatori economici delle aree rurali e il
mondo della ricerca e dell’innovazione (completati n. 85 progetti con un totale
vitivinicolo, olivicolo e multicomparto.
In tema di sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente, si è
contribuito ad ottimizzare la gestione del patrimonio forestale attraverso il
riallineamento al contesto nazionale della normativa regionale (approvazione L.R.
n. 10/2022 e del regolamento regionale n. 4/2023) e, con l’adozione del nuovo
Programma forestale regionale per il periodo 2024-2033 (DGR n. 418/2024),
attuativo della Strategia forestale nazionale, l’amministrazione regionale ha
confermato il suo impegno per garantire la corretta gestione delle foreste e
contribuire al loro ripristino e restauro, al fine di aumentare il potenziale di
assorbimento e immagazzinamento di CO2, migliorare la resilienza, promuovere
la bioeconomia circolare, proteggere la biodiversità e valorizzare le funzioni
economiche delle foreste applicando i criteri e principi della gestione forestale
sostenibile.
Nel corso della legislatura, poi, si è operato per il miglioramento ed il
potenziamento dell’organizzazione regionale per la prevenzione e la lotta agli
incendi boschivi (rafforzamento del coinvolgimento del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco con conseguente aumento del budget a disposizione; attivato un
servizio di spegnimento aereo tramite elicottero a supporto dell’attività a terra e
del servizio aereo nazionale; aggiornamento e miglioramento del Piano regionale
per le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva gli incendi boschivi con
DGR n. 532/2023; attivata una collaborazione con ANCI per l’aggiornamento dei
piani comunali di protezione civile per quanto attiene il rischio incendi). Altro
importante tassello delle azioni positive realizzate per il rilancio del settore
forestale è stata l’azione di razionalizzazione e potenziamento dell’operatività
dell’Agenzia Forestale Regionale – AFOR che nel 2023 ha avviato un importante
percorso di rafforzamento e miglioramento tecnico-operativo della sua struttura.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Ambiente e rifiuti
L’attività regionale amministrativa si è concentrata nella semplificazione e
riduzione della durata dei procedimenti amministrativi, ridurre in maniera
consistente gli arretrati, nonché nel fornire innovativi strumenti di ausilio e
facilitazione, in molti casi unici nel panorama nazionale, rivolto a tutti i soggetti
proponenti, mantenendo un rapporto costante, leale e proattivo con le
Associazioni di categoria e con gli enti pubblici locali.
Nel settore rifiuti, è stato approvato a Novembre 2023 dalla Assemblea
Legislativa il nuovo Piano Regionale per la Gestione Integrata dei Rifiuti (PRGIR)
che costituisce un fondamentale tassello per lo sviluppo della Regione: è uno
strumento che ridisegna la realtà regionale con un orizzonte di lungo respiro, fino
al 2035.
La nuova Pianificazione regionale si configura quale strumento strategico
fondamentale per seguire e governare la gestione dei rifiuti, tutelando l’ambiente
per costruire un futuro sostenibile di benessere e qualità della vita, sulla base di
una piena condivisione dello spirito europeo così come esplicitato nel pacchetto
per l’economia circolare.
Il Piano è stato predisposto in coerenza con il Programma Nazionale dei Rifiuti.
In sintesi, il Piano prevede:
• la riduzione del 4,4% della produzione di rifiuti da conseguire al 2035;
• l’incremento della raccolta differenziata al 75% al 2035 ed il raggiungimento
dell’obiettivo dell’indice di riciclo del 65% al 2030;
• l’eliminazione della fase di trattamento meccanico biologico (TMB) e l’avvio
ad incenerimento con recupero energetico del rifiuto tal quale indifferenziato
e degli scarti da raccolta differenziata al 2028;
• la chiusura del ciclo tramite smaltimento in discarica dei rifiuti non riciclabili e
non recuperabili pari al 7% al 2030, consentendo il raggiungimento con
cinque anni di anticipo dell’obiettivo normativo (D.lgs. 121/20) al 2035, che
definisce la quantità massima di rifiuti urbani collocati in discarica pari ad una
percentuale inferiore al 10%, del totale in peso dei rifiuti urbani prodotti.
In continuità con il nuovo PRGIR si è incentivato il ricorso alla disciplina dei
sottoprodotti e sono state rilasciate ulteriori autorizzazioni end-of-waste, il tutto in
un’ottica di economia circolare e nel rispetto della gerarchia dei rifiuti.
Ancora, con la approvazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile
altre Regioni italiane per concorrere al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla
Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, come disposto dall’art. 34 del D.
Lgs 152/2006.
Relativamente al sostegno agli investimenti di efficientamento energetico, in
coerenza con il Quadro regolamentario e normativo comunitario e nazionale, la
Regione Umbria ha attivato misure volte ad incrementare l’efficienza energetica
degli edifici e/o strutture pubbliche destinati ad uso pubblico, ivi compreso il
residenziale pubblico, destinando contributi in conto capitale.
In particolare, nel corso della legislatura, nel 2020 è stato emanato un Bando
pubblico per il finanziamento di interventi di efficientamento energetico degli
edifici pubblici per interventi di efficientamento energetico, con una dotazione
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
la rendicontazione delle spese sostenute.
Con particolare riferimento all’edilizia residenziale pubblica, nel corso della
legislatura si è data attuazione al Programma di interesse regionale per
l’efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica, approvato dalla
Giunta Regionale, con proprio atto n. 758/2018, che ha individuato quale
beneficiario l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria
ed ha stabilito il contributo concedibile nella misura del 70% delle spese
ammissibili
Sono stati quindi finanziati – a valere sulle risorse FESR 2014–2020 – ben 27
edifici, corrispondenti a 640 alloggi di edilizia residenziale pubblica, per un
Ulteriormente a ciò, sono state rese disponibili per l’efficientamento energetico
– 2023.
Ciò ha consentito di finanziare ulteriori n. 45 interventi su edifici pubblici e n. 21
interventi (per n. 555 alloggi) sulla edilizia residenziale pubblica, con il
conseguimento di importanti risultati ambientali, tra cui a fini esemplificativi si
ricorda un risparmio di CO2eq superiore a 1.300 ton/anno.
“Smart Buildings” del POR FESR 2014 – 2020 ha consentito il conseguimento
dei seguenti risultati:
Fonte di
finanziamento
N. edifici
pubblici
efficientati
N. edifici di
edilizia
residenziale
pubblica
efficientati
Risparmio
energetico
[GWh/anno]
Emissioni
evitate
[ton/anno
FESR 2014 – 2020
1.230
1.270
Accordo
Stato
Regioni 2019 –
2.500
Fonte: Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile della regione
Umbria
La nuova programmazione comunitaria PR FESR 2021–2027 ha individuato
di interventi di riqualificazione energetica degli edifici e delle strutture pubbliche
nonchè l’edilizia residenziale pubblica.
Conseguentemente la Giunta Regionale con proprio atto n. 1049 del 11/10/2023
ha stabilito di avvalersi del parco progetti immediatamente cantierabili, ricompresi
interventi complessivamente ammissibili a finanziamento sono n. 37 per un
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
immediatamente cantierabili di cui alla citata D.G.R. n. 1049/2023.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili il Programma FESR 2021 – 2027 ha
rinnovabili (di seguito FER). In particolare la nuova programmazione sostiene gli
enti pubblici, oltre che nell’efficientamento energetico degli edifici e/o strutture
pubbliche destinate a uso pubblico, anche nella realizzazione, sugli stessi, di
nuovi impianti di produzione di energia da FER e nello sviluppo di nuove forme di
produzione e consumo sostenibili, comprese le comunità energetiche, che
integrino la produzione e il consumo mediante impianti di produzione di energia
da fonti rinnovabili. Sono attualmente in fase di predisposizione i criteri di
selezione degli interventi da finanziare.
La Regione Umbria ha, inoltre, sostenuto la realizzazione di interventi di
efficientamento energetico relativi alla pubblica illuminazione per le 5 Autorità
Urbane – ovvero Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto.
all’azione concernente la Pubblica illuminazione. Ad oggi, dalla realizzazione
degli interventi sulla pubblica illuminazione effettuata da ciascuna Autorità
Urbana, è stato possibile il conseguimento dei seguenti risultati:
Riduzione
luce consumi annui di
Autorità Urbana Costo intervento
energia
elettrica
[GWh/anno]
Perugia
2.462
Terni
3.937
Foligno
1.530
Città di Castello
€ 940.421,85
1.125
Spoleto
€ 398.505,37
9.834
Fonte: Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile della regione
Umbria
punti
efficientati
Inoltre, dal punto di vista della regolamentazione relativa agli impianti a fonte
rinnovabili, con il r.r. 4/2022 è stato integrato e modificato il r.r. 7/2011,
introducendo il concetto di potenzialità fotovoltaica, dell’appezzamento di terreno
in disponibilità del proponente, intesa quale superficie massima utilizzabile per
l’ubicazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.
Così facendo la regione ha potuto regolamentare la superficie massima agricola
e industriale destinabile alla produzione energetica fotovoltaica.
Per i terreni agricoli, la potenzialità fotovoltaica è pari a:
a) al cinque per cento della superficie dell’appezzamento nel caso di moduli
collocati a terra che compromettono la continuità delle attività di coltivazione
agricola e pastorale;
b) al venti per cento della superficie dell’appezzamento nel caso di moduli
collocati a terra che adottino soluzioni integrative innovative con montaggio dei
moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi,
comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di
coltivazione agricola e pastorale, anche consentendo l’applicazione di strumenti
di agricoltura digitale e di precisione, secondo la configurazione agri-voltaica.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Per i terreni in aree produttive, di contro, la stessa è pari a:
a) al settanta per cento della superficie residua libera delle aree, nel caso in cui
le strutture esistenti, nella medesima area, siano tutte dotate di coperture
fotovoltaiche;
b) al cinquanta per cento della superficie residua libera delle predette aree, nei
restanti casi.
Infine, non sussistono limitazioni per impianti in autoconsumo ovvero per impianti
in modalità CER.
Per quanto riguarda il miglioramento della qualità dell’aria, con Deliberazione
dell’Assemblea Legislativa n. 286 del 20/12/2022 è stato approvato
l’Aggiornamento del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA).
Pubblicato sul BUR della Regione Umbria il 25 gennaio 2023.
L’aggiornamento del PRQA individua e attiva in via prioritaria misure più efficaci
per la riduzione delle concentrazioni di polveri nella zona IT1008 (Conca
Ternana), e si pone anche l’obiettivo di implementare idonee azioni di
monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria negli altri territori della
regione Umbria.
In tale ambito, a gennaio 2023 la Regione Umbria ed il Ministero dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica (MASE) hanno sottoscritto l’Accordo integrativo di
programma per il miglioramento della qualità dell’aria nella regione Umbria.
L’estensione dell’accordo mette a disposizione della Regione Umbria ulteriori 25
milioni di euro per le misure di risanamento, portando da 4 a 29 milioni le
risorse utilizzabili per gli interventi, per la maggior parte indirizzati alla Conca
Ternana.
Il crono programma di realizzazione degli interventi copre il periodo 2023-2028
anche se la maggior parte degli interventi è previsto che si realizzi entro il 2026.
Nel settore Acque Minerali e Termali, la Regione Umbria si è dotata di una
disciplina all’avanguardia, grazie alla nuova legge regionale che riforma la
disciplina della ricerca, coltivazione, utilizzo delle acque minerali naturali, di
sorgente e termali, che si distingue a livello nazionale per la sua visione,
ponendo al centro due obiettivi imprescindibili: garantire la ricaduta più ampia
delle occasioni di crescita e di sviluppo nei territori interessati, in maniera più
marcata rispetto al passato, e la tutela delle risorse con un uso razionale e
sostenibile. A tal fine si è provveduto ad aggiornare i Diritti di superficie sino
all’importo pari a € 60/ha di Concessione e quelli di utilizzo della risorsa sino a
€1,20/mc utilizzato per il processo di imbottigliamento. Inoltre è stato introdotto
l’adeguamento automatico annuale degli stessi Diritti con l’indice ISTAT FOI (per
famiglie di operai e impiegati). Tale misura ha garantito in tutti gli anni della
legislatura di distribuire ai Comuni in cui insistono Stabilimenti di imbottigliamento
di acqua minerale, i contributi assegnati secondo il Programma degli interventi
finalizzati alla salvaguardia e alla tutela delle risorse idriche, nonché alla
valorizzazione e all’eventuale riqualificazione ambientale e urbana dei territori
interessati di cui alla L.R. 22/2008 e s. m. e i. e relativo Regolamento di
attuazione. Inoltre, di particolare interesse l’attenzione verso la tutela delle acque
minerali, scandita con due provvedimenti almeno due anni prima della scadenza
della concessione, il concessionario è chiamato a presentare uno studio qualiquantitativo sullo stato del bacino, sulla base del quale la Regione potrà valutare
con maggiore consapevolezza se e come andare a nuova gara. Inoltre è prevista
una ‘stazione di controllo’ a metà della durata della concessione, a 12 anni e
mezzo.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
La sanità e la gestione del Covid19
La pandemia da COVID-19 nel 2020 ha avuto le sue manifestazioni epidemiche
Presidente del Consiglio dei Ministri è stato dichiarato lo stato di emergenza
nazionale.
Il rapido diffondersi dell’epidemia ha imposto di mettere in atto drastiche misure
di contenimento ispirate a criteri di tempestività, gradualità e proporzionalità ed
adeguamento della struttura organizzativa che nel tempo, fermo restando il ruolo
baricentrico per la gestione emergenziale del Centro Operativo Regionale – COR
presso la Protezione Civile, ha visto collaborare con la Direzione Salute e
Welfare e le Direzioni aziendali, il Commissario Emergenza Covid, supportato
dall’Unità Strategica Emergenza Coronavirus, il Nucleo Epidemiologico, il
Comitato Tecnico Scientifico ed i Referenti delle strutture, delle scuole, carceri e
vaccinazioni.
Le scelte strategiche dell’Amministrazione, coerenti con le indicazioni del livello
centrale e con l’andamento della pandemia anche sul territorio, compresa la
recrudescenza dei contagi dovuti alla circolazione di nuove varianti, sono state
articolate per fasi (prima fase pandemica, fase interpandemica, caratterizzata
da una progressiva ripresa delle attività sociali e la c.d. Fase 3 caratterizzata da
una ripresa dell’andamento epidemico e dal contemporaneo avvio della
campagna vaccinale anti-COVID-19). Le linee strategiche che ne hanno
caratterizzato la successione temporale hanno riguardato: l’adattamento inziale e
la successiva riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, il potenziamento
e la riorganizzazione della rete assistenziale territoriale, la sorveglianza e la
diagnostica COVID 19, il potenziamento delle dotazioni organiche delle aziende
sanitarie, i rapporti con la medicina convenzionata, il piano di recupero delle
prestazioni sospese a causa dell’emergenza COVID-19. Fondamentale è stata
tuttavia la gestione della campagna vaccinale contro l’infezione da SARSCoV-2 che ha preso avvio il 27 dicembre 2020, simultaneamente in tutta Europa.
volte aggiornato, recependo e dando seguito alle indicazioni del livello nazionale
sui target da vaccinare e sull’utilizzo dei diversi canali di somministrazione (Centri
vaccinali, MMG, Farmacie ecc.) per assicurare una rapida somministrazione delle
prime dosi e delle successive dosi booster, in grado di raggiungere tutte le
categorie dei cittadini. In alcuni periodi la Regione, in virtù di una sapiente
ripartizione delle dosi da ogni fiala di vaccino, in conformità alle indicazioni di Aifa
è diventata la prima regione italiana per dosi di vaccino anti Covid somministrate
su quelle consegnate.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha sottoposto a dura prova l’intero sistema
sanitario, sia nazionale che regionale e se da un lato ha messo in luce tutte le
criticità e fragilità dello stesso, dall’altro è stata un’opportunità per rafforzare la
collaborazione tra i vari livelli di assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale. In
questa situazione sono stati sviluppati modelli organizzativi innovativi, consistenti
nella rapida riallocazione delle risorse in funzione delle priorità (es. posti letto ed
organico negli stabilimenti ospedalieri), nell’attuazione di diverse modalità di
programmazione (es. campagna vaccinale), nell’utilizzo della tecnologia per lo
sviluppo dei servizi di sanità digitale (es. televisite e telemonitoraggi), nell’analisi
ed interpretazione dei dati epidemiologici al fine di operare scelte efficaci e
previsionali, nello sviluppo di azioni volte al contenimento del contagio (contact
tracing, Drive-through), in nuove modalità di lavoro agile (smart working) e
gestione delle emergenze a seconda della complessità del momento.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Inoltre con DGR 153/2022 è stato adottato in linea con il relativo Piano Nazionale
il “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia
influenzale 2021/2023” – Regione Umbria” – denominato “PANFLU”.
La pandemia da COVID 19, soprattutto in conseguenza dei necessari
provvedimenti limitativi per contenere la diffusione del virus, ha acuito in tutte le
regioni italiane ed anche in Umbria, il problema relativo alla gestione delle liste di
attesa. In conseguenza dei finanziamenti concessi per il recupero delle
prestazioni, sono stati adottati a partire dal 2021 diversi Piani, culminati nel 2023
con quello ex DGR 437/2023 con cui è stato approvato – in ragione delle risorse
dei fondi degli anni precedenti) – il Piano Operativo Straordinario di Recupero
delle Liste di Attesa, che ha previsto un’evoluzione della strategia per il governo
delle liste di attesa, sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, che per
gli interventi chirurgici ed una forte azione di governance regionale.
Tuttavia nonostante la gestione dell’emergenza da COVID-19
l’Amministrazione Regionale non ha abdicato al proprio ruolo di necessaria
programmazione di una Sanità Regionale che, nonostante alcune narrazioni,
era stata consegnata all’attuale Governo non in grado di affrontare
compiutamente le sfide della Sanità territoriale Post Covd.
Per questo si è continuato a garantire l’attuazione degli obiettivi del programma di
legislatura e nonostante la struttura regionale fosse impegnata a garantire e
presidiare le funzioni volte non solo ad impedire il diffondersi del contagio, ma in
genere la complessiva tenuta del SSR a tutela della salute della popolazione, è
stato avviato il percorso per la redazione del nuovo Piano Sanitario
Regionale, che, avviato con il Libro Bianco (documento di analisi dello stato del
01/08/2022, n. 793 del DDL recante “Piano sanitario regionale 2022-2026”,
trasmesso all’Assemblea Legislativa regionale e, in attesa della sua
approvazione, sostanziato in operativo con atti esecutivi di Governo.
Il nuovo PSR consta di un testo molto snello rispetto ai precedenti Piani sanitari,
che prevede un livello di programmazione sufficientemente alto, per garantire
non solo il parallelo sviluppo dei progetti finanziati dal PNRR, ma anche
l’adeguamento della programmazione regionale alla normativa in fieri, soprattutto
quella di definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza nel
territorio.
Sei le strategie individuate quali principi cardine del nuovo PSR (Covid19: la
sfida; Integrazione; Semplificazione; Assicurazione; Attenzione per il personale;
Sanità a misura del cittadino).
Le principali novità introdotte riguardano la Governance il supporto del C.RE.VA,
il nuovo sistema di accreditamento istituzionale, l’Assistenza Territoriale, la
istituzione delle Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità, le Centrali
Operative Territoriali (COT), la presa in carico del malato cronico, il
potenziamento delle cure palliative, la riconfigurazione delle Rete Ospedaliera in
aderenza ai parametri del DM 70/2015, con revisione delle reti dei servizi clinici
generali e della rete dell’emergenza e urgenza e la realizzazione dell’elisoccorso
regionale, l’attuazione del Protocollo d’Intesa con l’Università degli Studi di
Perugia e lo sviluppo dell’ecosistema digitale dei servizi per il cittadino.
Prossimità. Innovazione. Uguaglianza sono le parole chiave della sesta area di
intervento – Missione Salute, prevista dal Piano nazionale di Ripresa e
Resilienza – PNRR, finanziato grazie al programma dell’Unione europea “Next
Generation Europe”.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Gli interventi della Missione 6 Salute del PNRR, da raggiungere entro il 2026, si
dividono in due aree principali:
ridisegnare la rete di assistenza sanitaria territoriale con professionisti e
prestazioni disponibili in modo capillare su tutto il territorio nazionale, per una
sanità che sia vicina e prossima alle persone (Componente 1 – Reti di
prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale)
innovare il parco tecnologico ospedaliero, digitalizzare il Servizio sanitario
nazionale, investire in ricerca e formazione del personale sanitario per
una sanità più sicura, equa e sostenibile (Componente 2 – Innovazione,
ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale).
A tal fine sono state assegnate alla Regione Umbria risorse complessive
Fondo Opere Indifferibili – FOI per far fronte all’incremento dei costi per
materiali e caro energia rispetto alle stime iniziali) per n. 18 linee di
finanziamento.
I primi risultati concreti sono previsti nel 2024 con l’attivazione delle Centrali
Operative Territoriali (COT).
In attuazione delle linee strategiche previste dal PNRR la Legge di Bilancio per
l’anno 2022 ha disposto che il regolamento per la definizione di standard
organizzativi, quantitativi, qualitativi, tecnologici e omogenei per l’assistenza
territoriale dovesse essere adottato con Decreto del Ministro della Salute, di
concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze. Pertanto con Decreto
interministeriale 23 maggio 2022, n. 77 è stato approvato il Regolamento recante
la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel
Servizio sanitario nazionale, con cui è stata definita la Riforma del modello
organizzativo della rete di assistenza territoriale basata:
• sul potenziamento dell’assistenza domiciliare, anche grazie all’impiego della
telemedicina;
• sulla realizzazione di nuove strutture e presidi sanitari sul territorio che
migliorano l’accessibilità ed ampliano la disponibilità di servizi di prossimità ai
cittadini;
• sulla definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione sul
territorio in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio
integrato (One Health) e con una visione olistica (Planetary Health).
La Regione Umbria in attuazione di quanto così disposto con DGR 1329/2022 ha
definito il modello regionale umbro di assistenza territoriale, che dall’analisi
di contesto ha delineato la riorganizzazione della rete territoriale (Distretti, Case
di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative territoriali ecc), i
fabbisogni di personale per il funzionamento dei servizi ed i piani di formazione
ed una sintesi delle azioni e cronoprogramma delle attività, adottando
successivamente con DGR 912/2023 le linee di indirizzo sperimentali per la
definizione, l’organizzazione ed il funzionamento degli Ospedali di Comunità
(O.d.C.).
raggiungeva l’equilibrio economico essenzialmente attraverso l’utilizzo di
poste straordinarie del bilancio delle aziende, in quel quadriennio
sostanzialmente esaurite.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Tale situazione ereditata e non in grado di reggere le sfide del futuro veniva
infatti aggravata dalle dinamiche economiche nazionali e internazionali
(emergenza covid, crisi energetica, inflazione, ecc.) e rischiava di non
rendere possibile investire nel necessario sviluppo della Sanità Pubblica
Umbra, obiettivo essenziale di tutti i DEFR della Giunta Tesei.
Ciò ha determinato la necessità di intervenire per recuperare maggiori
livelli di efficienza ed efficacia nell’azione di governance del Sistema
Sanitario nel suo complesso.
A tal fine è stato adottato con DGR 1024/2022 il Piano di Efficientamento e
Riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2022-2024, aggiornato con
annuale per la riqualificazione della Spesa Sanitaria. Il documento ribadisce
l’obiettivo prioritario di garantire l’erogazione dei LEA, recuperando maggiori livelli
di efficienza ed efficacia nell’azione di governance del sistema, valorizzando
strutture, servizi e i professionisti con azioni volte a:
1. riorganizzare la rete ospedaliera regionale in aderenza al DM 70/2015;
2. potenziare l’assistenza territoriale in base agli standard del DM 77/2022 ed in
attuazione dei progetti del PNRR;
3. migliorare le attività di prevenzione e la promozione della salute;
4. contenere la spesa farmaceutica e la spesa per i dispositivi medici;
5. abbattere le liste di attesa.
Pur nelle difficoltà di finanziamento del Sistema Sanitario nel suo complesso, che
solo con l’attuale Governo Nazionale ha visto incrementare le risorse all’uopo
dedicate, grazie al Piano di Efficientamento e Riqualificazione del Sistema
Sanitario Regionale 2022-2024 il Sistema Sanitario regionale ha mantenuto
una sua sostenibilità fino a ritrovare un equilibrio a livello consolidato con
il bilancio 2023.
Ciò rende possibile pianificare nuovi investimenti in Sanità Pubblica,
deliberati dall’attuale Governo per cifre considerevoli, su tutti i territori.
Continuando in questa gestione economica attenta, la futura Sanità
regionale potrà gradualmente rilanciarsi e migliorare i servizi offerti al
cittadino, senza sostenersi con inasprimenti della pressione fiscale su
cittadini ed imprese, come fatto da altre Regioni e sempre evitato da questo
Governo Regionale.
Con DGR n. 437/2023 recante il Piano Operativo Straordinario di Recupero
delle Liste di Attesa è stata prevista una nuova strategia per il governo
delle liste di attesa di specialistica ambulatoriale – certamente la tematica
sanitaria più sentita dai cittadini ed ereditata dal passato e dal Covid in condizioni
molto difficili – incentrata su 3 azioni principali:
1. definizione di un’offerta per i primi accessi ampliata al fine di evitare la
genesi di nuovi Percorsi di Tutela, da parte delle Aziende Sanitarie anche in
collaborazione fra loro in virtù di specifici accordi, in particolare quelli fra
Azienda territoriale e Azienda Ospedaliera di riferimento. Sono stati previsti
inoltre l’attivazione dell’overbooking, la presa in carico da parte degli
specialisti e la revisione dell’ambito di riferimento per gli over 65 e i pazienti
fragili a livello distrettuale e non più regionale;
2. aumento dell’appropriatezza delle prescrizioni attraverso azioni specifiche e
mirate da parte della Direzione Sanitaria/Direzione di Presidio/Direzione di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Distretto, riunioni di audit tra erogatori e prescrittori, riunioni con le AFT,
verifica degli specialisti ed interventi di governance;
evasione di tutte le prestazioni inserite allo stato attuale nei PDT.
Con la stessa DGR n. 437/2023 sono state previste ulteriori azioni per il
recupero dei ricoveri chirurgici:
1. recepimento dell’Accordo approvato dalla Conferenza Permanente StatoRegioni nella seduta del 9 luglio 2020 (Rep. atto n. 100/CSR) sul documento
recante “Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico
programmato”;
2. adozione delle “Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente
chirurgico programmato” redatte a livello regionale per la successiva
implementazione nelle strutture presenti in Umbria;
3. governo di Lista di Attesa attraverso:
a. Classificazione degli interventi inseriti in Lista di Attesa;
b. Identificazione del Responsabile Unico Aziendale (RUA);
c. Completamento dell’informatizzazione dei sistemi di rilevazione delle
liste di attesa a livello aziendale;
d. Predisposizione di un Regolamento Regionale e Scorrimento Lista di
Attesa;
e. Strumenti di Monitoraggio della domanda con misurazione della
domanda di Lista di Attesa.
4. Governo della Capacità Produttiva:
a. Organizzazione Aziendale: la Direzione Aziendale deve guidare tutte le
fasi del processo;
b. Centralizzazione del Governo di Lista di Attesa;
c. Introduzione di nuove competenze: la Gestione Operativa.
Il piano operativo di recupero delle Liste di Attesa per l’anno 2023 ha
portato i seguenti risultati:
• per le prestazioni ambulatoriali il piano di abbattimento prevedeva il
recupero di 72.246 prestazioni già inserite nei Percorsi di Tutela relative agli
anni ante 2023 e ai primi mesi dell’anno 2023 che mostravano un trend in
successive fino agli 80.000 PDT).
L’attuazione delle misure del Piano ha consentito sia il recupero delle
prestazioni già inserite nei PdT e di quelle che progressivamente si sono
determinate nel corso del 2023, sia la riduzione di genesi di nuovi PdT.
Alla stesura, infatti del nuovo piano per il 2024 (DGR n.394 del
minimo di circa 40.000 in costanza di Piano, risultavano essere 56.524
con diminuzione della consistenza complessive dei PdT rispetto al
precedente Piano di 15.722 ed in particolare con recupero del 100% delle
prestazioni relative agli anni ante 2023 e la presenza di 12.769 prestazioni
relative all’anno 2023 (27% del totale dei PdT) essendo le altre dei primi
mesi del 2024. Ciò evidenza che si sta procedendo alla riduzione
complessiva della consistenza dei PdT e parallelamente alla gestione di
quelli che si generano in tempi progressivamente più brevi.
• per le prestazioni chirurgiche tutte le azioni previste dal Piano sono state
realizzate e con DGR 28/12/2023 n.1406 la Giunta regionale ha, quindi,
approvato il documento recante “Linee di indirizzo regionali per il
Regolamento di Sala Operatoria. Adozione” nel quale sono definiti i principi e
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
le indicazioni organizzative ed operative per l’adozione e l’implementazione
del regolamento di sala operatoria da parte delle Aziende sanitarie
dell’Umbria. L’obiettivo è quello di identificare regole comuni di utilizzo della
risorsa Blocco Operatorio, al fine di garantire il migliore andamento delle
attività di sala operatoria cercando di definire la modalità di gestione delle
possibili evenienze che possono occorrere in un setting operativo di tale
complessità. Il documento, frutto del lavoro svolto dal Gruppo per il
regolamento di Sala Operatoria, con il supporto e la supervisione della Task
Force regionale per il governo delle liste d’attesa e delle direzioni sanitarie
aziendali, ha quindi l’obiettivo di dare piena attuazione alle indicazioni
ministeriali per l’ottimizzazione del percorso del paziente chirurgico
programmato e, conseguentemente, contrastare e ridurre, altresì, il
fenomeno delle liste d’attesa chirurgiche con cronoprogramma di attuazione
alle Aziende per l’adozione dei Regolamenti interni, della definizione dei
criteri di inserimento e di gestione delle liste di attesa, di strutturazione
dell’organizzazione per la governance del percorso chirurgico e del
monitoraggio degli indicatori di utilizzo delle sale operatorie e di evasione
delle liste di attesa. Il piano prevedeva anche il recupero delle prestazioni
chirurgiche e l’attuazione del piano ha portato al recupero di circa il 62%
delle prestazioni inserite nelle liste di attesa chirurgiche delle 4 Aziende.
Con DGR n. 394 del 24/04/2024 la Giunta Regionale – identificando il problema
delle liste d’attesa di centrale importanza per i cittadini ed ancora da abbattere in
modo strutturale – ha adottato il “Piano operativo strutturale di recupero
delle liste di attesa – anno 2024”, stabilendo che rappresenta obiettivo
prioritario e vincolante per i Direttori Generali delle Aziende sanitarie e che,
in continuità con il piano precedente, prevede:
• per la Specialistica ambulatoriale la riduzione del numero complessivo
di PdT fino alla loro drastica riduzione attraverso:
o la massimizzazione attività in regime ordinario per il primo accesso
con l’obiettivo è quello di ripristinare un’offerta almeno pari a quella del
2019;
o il completamento della fase diagnostica, anche in primo accesso,
da parte di tutti gli specialisti e massimizzazione delle attività finalizzata
al recupero dei PdT;
o la riduzione della genesi dei PdT, le Aziende devono su base
settimanale monitorare l’andamento di genesi dei PdT per ridurne
progressivamente la consistenza attraverso una programmazione
rimodulabile in base al fabbisogno espresso;
o l’acquisto dal privato accreditato convenzionato con l’obiettivo è di
recuperare nel più breve tempo possibile tutte le prestazioni già inserite
nei percorsi di tutela e quelle di nuova genesi in base ad un criterio di
prossimità che permetta al cittadino di ricevere la prestazione nel
territorio di residenza ovvero, ove non presente, nel territorio limitrofo;
o la prosecuzione della presa in carico delle prestazioni di II livello Tutte le strutture e tutti gli specialisti devono garantire la presa in carico
con prescrizione delle prestazioni di approfondimenti/completamento
diagnostico e/o di follow-up. Il paziente non deve essere rinviato al
MMG/PLS per le prescrizioni di esami di II livello;
o Il potenziamento dell’appropriatezza prescrittiva;
o l’utilizzo della telemedicina anche in Farmacia con la farmacia dei
servizi;
o il monitoraggio costante dell’offerta e dell’erogazione delle prestazioni.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
per i ricoveri chirurgici la gestione del percorso chirurgico in maniera
uniforme ed omogenea in tutte le aziende e il recupero degli interventi
chirurgici inseriti in lista di attesa, attraverso:
o la massimizzazione attività delle sale operatorie – Le sale operatorie
devono essere utilizzate a pieno regime con separazione del percorso
urgente da quello programmato nel rispetto delle indicazioni dei
regolamenti adottati dalle singole aziende in linea con le linee di indirizzo
regionali;
o la massimizzazione delle attività in produttività aggiuntiva finalizzata
al recupero dei ricoveri in lista di attesa stratificati per classe di
complessità, classe di priorità e data di inserimento in lista di attesa con
programmazione di sedute aggiuntive nelle proprie sedi ospedaliere e
programmazione di sedute aggiuntive in sedi ospedaliere di altre
strutture pubbliche sempre per il recupero degli interventi in lista di
attesa. Ciò si realizza con la formalizzazione di specifici accordi fra
aziende per l’utilizzo degli spazi delle sale operatorie presenti in
tutti gli ospedali della rete ospedaliera regionale per il pieno
efficientamento di tutte le sale operatorie disponibili nella rete
ospedaliera umbra come previsto dalle disposizioni della DGR n.
1406/2023;
o il trasferimento in chirurgia ambulatoriale degli interventi previsti
dalla DGR n. 194 del 06/03/2024 recante “Art. 6 comma 8 del RR
9/2023. Classificazione e requisiti delle prestazioni di chirurgia
ambulatoriale”, con programmazione di sedute anche in produttività
aggiuntiva. Lo scopo è quello. di ridurre il tasso di ospedalizzazione;
ridurre i ricoveri impropri e ottimizzare la gestione dei posti letto nelle
U.O. chirurgiche; ridurre le infezioni ospedaliere; ottimizzare le liste di
attesa, in rapporto agli obiettivi aziendali e regionali, con incremento
dell’offerta e conseguente riduzione delle liste d’attesa; omogeneizzare e
conformare i comportamenti degli operatori e gli accessi alle strutture
chirurgiche, attraverso percorsi certi, virtuosi e tracciabili; attuare setting
assistenziali che garantiscano la razionalizzazione dell’attività chirurgica,
la sicurezza del paziente ed il contenimento della spesa;
o il recupero della mobilità passiva: quella delle prestazioni di Alta
specialità recuperabile ovvero solo per quelli garantibili all’interno della
Regione in particolare quella ortopedica che mostra progressivi
incrementi verso le strutture pubbliche e private extraregionali,
principalmente quelle di confine; quella relativa ai DRG di bassa-media
complessità; quella relativa ai DRG potenzialmente inappropriati;
o il monitoraggio della produzione chirurgica, delle attività di
recupero degli interventi chirurgici e di utilizzo delle sale operatorie
come previsto dal regolamento di sala operatoria con incontri periodici in
Direzione di Presidio per illustrare l’andamento ‘uso delle sale
operatorie.
Relativamente alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, dopo la
preadozione (DGR 1418/2022) del documento recante la revisione del
Provvedimento generale di programmazione di adeguamento della dotazione dei
posti letto ospedalieri accreditati (pubblici e privati) ed effettivamente a carico del
Servizio Sanitario regionale, adottato ex DM 70/2015 con DGR n. 212 del
29/02/2016 e della DGR 1182/2022 relativa al terzo polo sanitario regionale –
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
derivante dall’ integrazione funzionale dei presidi ospedalieri “SAN
GIOVANNI BATTISTA” di Foligno e “SAN MATTEO DEGLI INFERMI” di
Spoleto”, da interlocuzioni con gli uffici del Ministero della Salute si è reso
necessario procedere al riallineamento dei posti letto previsti dalla DGR
212/2016, anche alla luce delle modifiche intervenute a causa della conversione
dei posti letto durante il COVID ed il successivo incremento dei PL di terapia
intensiva e semi intensiva previsto dal DL 34/2020.
Ciò ha determinato la necessità di approvare con DGR 1399/2023 un nuovo
documento di revisione della rete ospedaliera che preveda da una prima
implementazione della DGR 212/2016 nel contesto attuale, rendendo operative
tutte le strutture esistenti ed attivando il c.d. Terzo Polo, di cui alla DGR
1182/2022, con riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza e delle reti
cliniche in attuazione di tali previsioni. La riconfigurazione del ruolo rispettivo di
assistenza ospedaliera e territoriale, integrate tra di loro, consentirà di conseguire
due fondamentali risultati di interesse pubblico:
definire la mission specifica di ciascun nodo della rete ospedaliera e
territoriale, con conseguente allineamento di posti letto e personale agli
standard ministeriali, in modo da consentire l’effettiva ed presa in carico del
cittadino in base ai bisogni di salute, in modo da garantire allo stesso cure di
qualità e più sicure;
allocazione ed utilizzo maggiormente appropriato delle risorse, nel rispetto di
quelle programmate, con un incremento della produttività del SSR nel suo
complesso.
A tal fine è stata altresì prevista per l’efficientamento e messa in sicurezza della
rete di emergenza urgenza con DGR 1065/2023 la costituzione presso
l’Azienda capofila AOPG del Dipartimento Interaziendale regionale di
Emergenza Urgenza (DIREU) ed approvate le relative Linee guida.
Ciò ha reso possibile anche l’attivazione del servizio di Elisoccorso
regionale, con sede presso l’aeroporto di Foligno, in sostituzione di quello in
convenzione con le Marche, in grado di garantire a tutta la popolazione umbra,
anche nelle zone più difficili da raggiungere con i tradizionali mezzi di soccorso,
una gestione idonea ed appropriata delle emergenze urgenze per le patologie
tempo-dipendenti.
Sulla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale impatta anche il
Protocollo generale d’intesa tra Regione Umbria e Università degli Studi di
Perugia in attuazione dell’art. 1, comma 1, D. Lgs. 21 dicembre 1999, n. 517, del
DPCM 24 maggio 2001 e ai sensi della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e della
legge regionale 9 aprile 2015, n. 11, preadottato con DGR n. 364 del 20 aprile
2022 che ha previsto l’istituzione delle AAOOUU di Perugia e Terni. In proposito
si evidenzia altresì che con DGR 59/2024 è stata disposta la sostituzione
dell’Allegato “C” al Protocollo generale di Intesa fra Regione Umbria e Università
degli Studi di Perugia, sottoscritto in data 20 aprile 2015 e ss.ii.mm, recante
“Organizzazione Dipartimentale Strutture Complesse e Strutture Semplici
Dipartimentali delle Aziende Ospedaliere di Perugia e di Terni Nuovo Allegato
“C”, che andrà a confluire nei Protocolli attuativi Titolo VII, art 26, c. A e B del
protocollo di intesa tra Regione e Università per la costituzione delle Aziende
Ospedaliero Universitarie, integrate pre-adottato con la citata DGR 364/2022.
Alla base della capacità dei sistemi sanitari di produrre salute ci sono anche gli
investimenti che possono essere attivati nel settore. A tale riguardo, nel
corso della legislatura, la Regione Umbria ha dato priorità al finanziamento di
interventi relativi alla messa in sicurezza ed all’ammodernamento
tecnologico delle strutture sanitarie.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
In particolare, è stata data attuazione al Programma pluriennale di interventi in
materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del
patrimonio sanitario pubblico, principalmente attraverso la gestione degli Accordi
di programma sottoscritti dalla Regione Umbria e dal Ministero della Salute, di
concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data 05/03/2013 ed in
data 12/12/2016, per l’utilizzo delle risorse ex art. 20 l.n. 67/88.
L’Accordo di programma del 05/03/2013 prevede il finanziamento di n. 28
risultano conclusi. L’Accordo di programma del 12/12/2016 prevede il
di cui n. 18 risultano conclusi.
Nel corso della legislatura la Giunta Regionale ha, inoltre, approvato il
Documento programmatico per gli investimenti in edilizia e tecnologie
sanitarie della Regione Umbria, quale documento propedeutico alla
sottoscrizione di un nuovo Accordo di programma per il settore degli
investimenti sanitari, per l’utilizzo delle risorse ex art. 20 l.n. 67/88.
Con tale documento si prevede la realizzazione di n. 52 interventi, per un
delle strutture sanitarie, all’adeguamento antincendio, alla ristrutturazione
ed all’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie.
Inoltre, sono stati gestiti finanziamenti, ai sensi dell’art. 1 commi da 833 a 843
della l. 145/2018, per la realizzazione di interventi di adeguamento alle norme
risultano tutti conclusi.
Sempre nell’ottica di garantire la messa in sicurezza delle strutture, risultano
finanziati n. 3 interventi per l’adeguamento a norma degli impianti antincendio
Risultano anche in fase di perfezionamento due accordi da stipulare con il
Ministero della Salute per l’utilizzo del Fondo per il rilancio degli investimenti delle
Amministrazioni centrali dello Stato per lo sviluppo del Paese, previsto sia dalla
legge n. 145/2018, che dalla legge n. 160/2019. Con riferimento alla l. 145/2018,
si prevede di finanziare n. 4 interventi di miglioramento sismico, per un totale di €
5 interventi di edilizia sanitaria e n. 2 di sostenibilità ambientale ed
In data 30/10/2023, la Presidente della Regione Umbria ha, inoltre, firmato
l’Accordo con il Ministero della Salute per l’utilizzo delle risorse del fondo
finalizzato alla ristrutturazione ed alla riqualificazione energetica delle
strutture degli ex Ospedali psichiatrici dismessi, per l’importo complessivo di
€ 303.308,57.
Infine, con i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio 2021 e
del 14 settembre 2022 – adottati su proposta del Ministro della Salute, di concerto
con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali – sono state confermate/
aggiornate le iniziative di elevata utilità sociale nell’ambito dell’edilizia
sanitaria, anche con riferimento alle sinergie tra i Servizi sanitari regionali e
l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, precedentemente
individuate con il DPCM del 24 dicembre 2018.
Tra tali iniziative risultano compresi anche i seguenti interventi:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Azienda USL Umbria n. 2, Nuovo ospedale Narni – Amelia, per un importo
indicativo di circa 84,5 M€;
Azienda USL Umbria n. 2, Città della salute di Terni, per un importo
indicativo di circa 26 M€;
Azienda USL Umbria n. 2, Centro servizi Foligno, per un importo indicativo di
circa 18 M€;
Azienda Ospedaliera di Terni, Realizzazione di un nuovo blocco funzionale
all’interno dell’area dell’ospedale per un importo indicativo di circa 100 M€.
Tra le opere principali di edilizia sanitaria correlate anche a quanto sopra, è
doveroso ricordare il lungo percorso per la ri-progettazione, l’appostamento di
risorse, la soluzione del problema accessibilità con nuovi progetti e risorse, il
lavoro per il finanziamento INAIL che sblocca le risorse ex art.20 prima
appostate, la successiva attività amministrativa che porterà all’appalto INAIL per
il Nuovo Ospedale di Narni Amelia, spoke dell’Ospedale di Terni.
Ospedale di Terni che è oggetto di continui miglioramenti infrastrutturali nell’ottica
però della realizzazione del Nuovo Ospedale Hub di Terni, punto di riferimento
sanitario regionale insieme a Perugia.
Proprio per conseguire anche questo obiettivo non si sta trascurando alcuna
strada, ed è già stata effettuata in atti la ricognizione sulle risorse finanziarie
regionali che l’esecutivo può rendere disponibili, pari a 116 milioni di euro circa,
oltre che delle possibilità tecnico-amministrative-progettuali praticabili (project
financing, intero finanziamento pubblico INAIL, mix tra finanziamento
INAIL/governativo e regionale) che presentano ognuna vincoli, opportunità e
specificità.
Alla data di approvazione del presente documento è però pervenuta una
proposta di Project Financing attualmente in fase di valutazione secondo le
procedure di legge e, stante il fatto, questo sospende la valutazione di altre
alternative fino ad esito valutativo del Project summenzionato.
Il Turismo
Il programma di governo ha individuato il turismo quale driver fondamentale per
lo sviluppo dell’Umbria considerando il territorio regionale come una
destinazione unitaria. La strategia di intervento è stata improntata all’attivazione
di politiche coordinate sia sul versante dell’offerta che della domanda.
Per quanto riguarda il rafforzamento dell’offerta gli strumenti finanziari a
disposizione sono stati utilizzati secondo due grandi filoni di intervento: il
sostegno alla qualificazione delle imprese ricettive e l’incentivo ai Comuni a
creare prodotti turistici sostenibili premiando contestualmente l’integrazione.
Numerosi sono stati gli interventi a favore delle imprese messi in campo nel
COVID-19 che hanno visto il turismo come uno dei settori maggiormente colpiti.
L’azione regionale è stata orientata a supportare in questa fase la tenuta delle
imprese mediante aiuti, coordinati con quelli nazionali.
Il superamento della fase emergenziale ha visto l’attivazione di uno specifico
strumento con una dotazione finanziaria di oltre 24 milioni di euro che ha
consentito di riqualificare oltre 200 strutture e l’attivazione di azioni per la
realizzazione di azioni di promo-commercializzazione da parte di consorzi di
operatori
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Altrettanto numerosi e significativi sono stati gli interventi finalizzati al
rafforzamento dell’offerta territoriale con l’obiettivo di affermare la destinazione
unitaria regionale attraverso la valorizzazione delle endo-destinazioni e delle
relative eccellenze ed una importante dotazione di risorse finanziarie che grazie
alla capacità degli enti locali hanno consentito di aggregare e identificare di
prodotti turistici e percorsi condivisi e coerenti in modo da superare l’eccessiva
frammentazione del territorio e dei suoi attrattori con una
innovativa
riarticolazione territoriale basata su principi di marketing.
In tema di offerta l’Umbria ha qualificato prioritariamente i prodotti turistici
legati al turismo lento ed esperienziale quello rispetto al quale la Regione è un
benchmark indiscussa a livello nazionale, contribuendo ad aumentare la
popolarità in termini di flussi turistici e la notorietà della destinazione, a
consolidare il primato nazionale della regione nel settore del turismo lento e
sostenibile, e infine a innescare dinamiche positive in termini di nuove
progettazioni e nuovi investimenti. Con riferimento alla governance del settore è
stato consolidato l’ecosistema del turismo lento ed esperienziale formato da Enti
Pubblici e Religiosi, imprese, associazioni civili e religiose, Università e Centri di
Ricerca tale da rendere il sistema regionale pronto ad affrontare appuntamenti
fondamentali quali gli 800 anni dalla morte di San Francesco e il Giubileo 2025.
Particolare attenzione è stata poi riservata al turismo “culturale” sia grazie alla
contingenza di ricorrenze e grandi eventi, sia grazie ad un costante
rafforzamento dell’offerta culturale data dai grandi eventi: basta ricordare, a tale
proposito, la forte evoluzione di Umbria Libri e la creazione di Umbria Cinema.
Per la prima volta, inoltre, è stata attivata una forte sinergia tra il turismo e le
produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, tanto che l’Umbria è stata
dichiarata nel 2023 destinazione Best in Travel dalla prestigiosa Lonely Planet
proprio per gli aspetti enogastronomici.
La politiche di stimolo alla domanda, articolate lungo tre direttrici strategiche
coordinate Brand System, Promozione e Comunicazione hanno visto di interventi
di grande rilevanza sia dal punto di vista dell’innovazione nelle strategie che dal
punto di vista delle risorse destinate ad un’azione costante e coerente di
promozione e comunicazione, individuando specifici segmenti di mercato sia sul
mercato italiano che internazionale in grado di produrre flussi assolutamente
significativi in termini di destagionalizzazione, redditività e sostenibilità.
In coerenza con tali strategie è stato realizzato un brand system unitario
connotato dal rilancio del pay-off Umbria Cuore Verde d’Italia, attraverso
l’attivazione di una vera e propria politica di marca sulla base di un preciso set di
principi in grado di descriverne le risorse, le caratteristiche ed il sistema di valori
che ad esse sottendono. Dal 2022, il brand system caratterizza ogni intervento e
ogni presenza dell’Umbria in termini di comunicazione e promozione ed è in
corso un’attività di capillare sensibilizzazione sul territorio regionale al fine di
diffonderne l’utilizzo tra gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni.
Le azioni promozionali realizzate nel corso della legislatura, nonostante le criticità
create dalla pandemia, negli ultimi anni hanno avuto come obiettivo quello di
favorire i flussi turistici nazionali e internazionali verso l’Umbria integrando attività
di promozione turistica di tipo fieristico con altre tipologie di strumenti ed in
particolare educational tour, workshop BtoB, Roadshow e press tour con
particolare attenzione a tre segmenti di mercato lusso, turismo lento e outdoor,
enogastronomia individuato quale attrattore fondamentale per un viaggio in
Umbria.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
L’attività di comunicazione turistica ha assunto una valenza prioritaria nella
strategia della Regione degli anni successivi alla pandemia.
Le azioni sono state realizzate attraverso una strategia che ha visto l’integrazione
tra campagne di comunicazione off line e on line svolte sui mercati nazionali e
internazionali di riferimento, interventi redazionali sul mercato italiano attraverso
le principali reti televisive e radiofoniche, campagne web massive specie sui
mercati internazionali, progetti speciali on line e off line, e, come prima ricordato,
hanno visto l’Umbria protagonista a livello internazionale con il prestigioso
riconoscimento di destinazione Best in Travel e sulla scena nazionale grazie ai
due Capodanni RAI di Terni e Perugia.
La strategia di comunicazione è stata strutturata da un lato attraverso interventi di
posizionamento, con particolare attenzione all’affermazione del brand system
regionale e dall’altro attraverso azioni di vero e proprio advertising, in
concomitanza con i principali momenti della stagione turistica, con di media 3
campagna all’anno (primavera, estate e autunno-inverno).
All’interno della generale strategia di posizionamento, come sopra indicata, nel
corso degli anni di riferimento sono stati individuati, ad integrazione del pay off
“Umbria cuore verde d’Italia” dei claim specifici, volti a rappresentare l’Umbria in
relazione alle stagionalità e alle congiunture, a partire dai grandi eventi.
Dal 2023, con la ripartenza del turismo internazionale, è stato dato fortissimo
impulso alle campagne di comunicazione sui mercati internazionali, condotte
quasi esclusivamente attraverso il web, con un investimento che, solo per la
L’incremento dell’investimento medio in comunicazione rispetto al periodo
precedente è stato del 35,77%.
Sotto il profilo delle condizioni abilitanti per lo sviluppo del turismo la legislatura
ha visto la realizzazione di investimenti significati nel portale Umbriatourism
(UT), lo strumento ed ecosistema digitale della Regione Umbria utile
all’attuazione delle strategie della destinazione attraverso la gestione digitale
integrata di contenuti, di servizi e di promozione dell’offerta dei prodotti turistici.
La realizzazione di un’architettura integrata consente oggi la gestione di
contenuti clusterizzati in categorie coerenti con le indicazioni editoriali del TDH
nazionale e descrivono l’offerta turistica del territorio negli ambiti tematici e
prodotti turistici che la caratterizzano.
Al tempo stesso le funzioni di destination management system consentono la
pubblicazione delle offerte create dagli operatori turistici accreditati permettendo
al turista di visualizzare e prenotare le soluzioni di viaggio più appropriate alle
sue esigenze.
Il sistema consente di favorire la promo commercializzazione delle offerte e dei
servizi turistici anche attraverso Campagne Google e Meta impostate e gestite
grazie alle più moderne applicazioni dell’intelligenza artificiale e di attivare di
azioni di posizionamento nazionale e internazionale.
Per la realizzazione delle suddette politiche nel periodo 2020-2023 sono stati
messi in campo i seguenti investimenti:
turistica (imprese turistiche, Comuni, eventi, …)
comunicazione).
Le iniziative complessivamente messe in campo hanno restituito importanti e
considerevoli risultati in termini di flussi turistici. Il dato relativo al 2023 evidenzia
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
prima dalla Regione Umbria.
I Grandi Eventi
L’Umbria nel corso di questi ultimi anni ha innovato profondamente
l’attrattività della regione grazie a politiche ed investimenti tesi a valorizzare
il ruolo dei Grandi Eventi che in questi anni hanno fatto da straordinario
volano per il posizionamento dell’immagine dell’Umbria, per l’arricchimento
culturale, per la promozione del territorio, per l‘attrattività turistica e per i risvolti
economici che ne sono derivati.
Un impegno, da parte dell’Ente regionale, che ha riguardato e riguarda il
sostegno sotto il punto di vista organizzativo, logistico ed economico, per
appuntamenti che coniugano l’alto livello artistico con quello attrattivo sia per il
pubblico regionale che non, che hanno la capacità di integrarsi e rappresentare
le caratteristiche culturali, identitarie, valoriali e naturalistiche delle diverse realtà
regionali.
Durante la legislatura sono stati quindi attivati investimenti in ambiti molto
diversificati con l’obiettivo di rafforzare occasione di intrattenimento, di
spettacolo e cultura determinando effetti positivi in termini di ricadute sul tessuto
socio economico locale.
L’impegno dell’Ente si è dunque concentrato su manifestazioni che, oltre a
portare in seno le peculiarità prima descritte, presentano un ulteriore potenziale
di crescita e sviluppo sia delle stesse manifestazioni sia del territorio regionale.
L’operato regionale si è così incentrato su alcune azioni come il
consolidamento delle iniziative esistenti, l’innovazione di eventi per
allargarne il perimetro, la promozione di nuove manifestazioni sia di
carattere permanente sia connessi a ricorrenze di rilievo nazionale, il
sostegno e l’investimento a iniziative in settori coerenti con lo sviluppo
turistico regionale come nel caso dello sport e dell’outdoor.
Per quanto riguarda il primo ambito i risultati conseguiti sul versante dei grandi
eventi culturali regionali vedono confermati e incrementati i sostegni e
l’attenzione nei confronti degli eventi tradizionali e già radicati come, ad esempio,
le rievocazioni e rappresentazioni storiche, in grado di fortificare le radici verso il
passato senza, però, perdere la connessione con il presente, e gli eventi di lungo
corso che da anni legano il proprio nome alla regione come, solo per citarne
alcuni, Umbria Jazz, Festival di Spoleto, Festival di Todi, Festival delle Nazioni,
Festival Internazionale del Giornalismo.
Allo stesso tempo, come detto, la Regione ha avuto l’intuizione e la capacità di
individuare ulteriori manifestazioni, di coglierne le potenzialità, in parte non
espresse, e di agevolare la loro evoluzione.
Tra queste, per fare un elenco rappresentativo, ma non certamente esaustivo, vi
è il sostegno crescente e determinante a: Suoni Controvento, che grazie alla
formula studiata con la Regione ha permesso alla manifestazione di espandersi
in tutta l’Umbria proponendo in straordinarie location naturalistiche appuntamenti
che spaziano dalla musica, alla letteratura, passando per il teatro, e mettendo in
pratica cosa voglia dire creare eventi ambientalmente sostenibili; Seed, vetrina
internazionale sulla sostenibilità architettura e design, che avvalora l’Umbria
come modello internazionale in questo campo; l’Umbria che Spacca, che si
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
rivolge principalmente a un target giovane (studenti superiori e universitari) e che
grazie al crescente sostegno regionale ha visto il moltiplicarsi sia dei palchi che
propongono gli spettacoli in varie ore della giornata, sia dei temi trattati che
vanno anche oltre la semplice offerta musicale; Moon in June, che con l’apporto
regionale è stata in grado di coinvolgere, oltre alla sede storica dell’Isola
Maggiore, gran parte del territorio del Trasimeno, zona di grande potenzialità
turistica.
E poi il crescente sostegno ad un evento che porta l’Umbria sulle pagine,
cartacee e digitali, di gran parte dei media mondiali e di tutti i social, il Festival
internazionale del giornalismo che ospita pubblico e speaker proveniente da
numerosi Paesi dei cinque continenti. Senza dimenticare, infine, il percorso
costruito con Eurochocolate, manifestazione ormai ben nota in tutta Italia, che in
un momento complesso dovuto alla pandemia, ha visto la Regione impegnata a
tracciare la via che ha portato l’evento a svolgersi al centro Fiere di Bastia
Umbra, location che in quel momento rispondeva al meglio alle esigenze, per poi
ritornare nella sua ubicazione storica del centro di Perugia.
Per quanto riguarda l’innovazione di eventi esistenti, va citata la nuova
dimensione assunta da Umbria Libri che rappresenta un unicum sul piano
nazionale in termini di rigenerazione del format culturale e di contenuti proposti
oltre che di equilibrio in termini di collocazione territoriale.
Tra le iniziative più recenti da ricordare l’Umbria Cinema Festival che ha
registrato un vero e proprio boom non solo in termini di presenze, ma anche per i
dati dei contatti ai social che nel corso dell’ultima edizione hanno registrato oltre
4 milioni di visualizzazioni, con oltre 2 milioni e mezzo di persone che hanno
visitato le pagine dedicate all’evento.
Di grande rilievo sempre sul terreno qualificante della cultura e dell’arte il
coordinamento e la realizzazione di un programma integrato di iniziative in
occasione della celebrazione dei 500 anni dalla morte del Perugino che ha visto
la regione traguardare il valore straordinario dell’artista nell’esposizione della
Galleria Nazionale dell’Umbria, e la collocazione delle sue opere sul territorio
regionale grazie allo stretto coordinamento con le amministrazioni locali.
Dal punto di vista della visibilità della regione una specifica menzione deve
essere riservata al grande impegno profuso per la localizzazione e
l’organizzazione nelle città di Perugia e Terni del capodanno RAI 2022 e 2023
superando la concorrenza di decine di altre location nazionali con evidenti effetti
in termini di notorietà e visibilità dell’Umbria e delle sue destinazioni e prodotti
turistici.
Da ultimo, non certo per importanza, il settore dei grandi eventi sportivi che in
questi anni coerentemente con le vocazioni territoriali hanno visto
l’amministrazione regionale investire anche in partenariato con gli enti locali su
manifestazioni di portata nazionale e internazionale tra cui meritano di essere
segnalati le tappe del Giro d’Italia che anche nel 2024 hanno visto la presenza
significativa delle sedi di arrivo e partenza nelle città dell’Umbria, la
collaborazione all’organizzazione dei campionati europei di pallavolo 2023, i
campionati del mondo di scherma paralimpica 2023 confermando così la
vocazione della regione su questo versante foriero di sviluppi e ricadute
estremamente significative.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Le partecipate regionali
L’azione di indirizzo controllo e monitoraggio dei risultati ha riguardato tutti i
soggetti, enti strumentali, società e fondazioni che rispetto alla mission affidata
svolgono funzioni strategiche per la Regione (18 realtà) e nello specifico:
Gepafin, Sviluppumbria, Puntozero, Parco 3A, Umbria Tpl e Mobilità, Istituto
Clinico Tiberino, Umbriafiere, Sase, Adisu, Afor, Arpa, Arpal, Aur, Ater,
Umbraflor, Scuola di Amministrazione Pubblica, Fondazione per la Prevenzione
dell’Usura e Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz.
Durante la legislatura il costante impegno per il rilancio e la qualificazione delle
attività rispetto hanno consentito una focalizzazione sugli ambiti operativi di
ciascuno di essi al fine adi ampliarne la portata operativa da un lato e dall’altro di
incrementare l’efficienza dal punito di vista dei servizi resi ai cittadini alle imprese
ed all’amministrazione regionale.
Il complesso del volume d’affari è passato dai 140 milioni di euro del 2018
agli oltre 259 del 2023 (+85% e +119 milioni in 5 anni) senza appesantire i
livelli dell’organico che hanno registrato un incremento di soli 39
dipendenti, dai 1.914 del 2018 ai 1.953 del 2022 (ultimo dato disponibile),
con un limitato +2% circa; dati che da soli testimoniano la rilevante crescita
di efficienza del sistema.
L’evidenza dell’azione di efficientamento realizzata è però evidente anche
delle risultanze della gestione economica e finanziaria del sistema dei
soggetti partecipati, che hanno consentito in questi anni di raggiugere
sempre l’equilibrio di bilancio per gli enti e risultati positivi per le società
partecipate, che tra l’altro impiegano personale per il 98% contrattualizzato a
tempo indeterminato.
Spesso tale risultato è arrivato al termine di cicli complessi di salvataggiorisanamento-rilancio (Sase, Istituto Clinico Tiberino, UmbriaMobilità) o di
necessario urgente risanamento e rilancio per rischio di non continuità
(UmbriaJazz, UmbriaFiere, Umbraflor, Aur), con realtà che rappresentavano tutte
veri e propri dossier ereditati.
L’azione di spending review ha rappresentato un ulteriore elemento strategico
di attenzione rispetto alla governance dei soggetti pubblici regionali registrando
un importante livello di riduzione dei costi per attività non essenziali – relazioni
pubbliche, di rappresentanza, consulenze, missioni, acquisto manutenzione,
noleggio di autovetture – che in molti casi ha consentito riduzioni delle stesse ben
superiori al 50%.
Anche per il 2023 risultano quindi confermate la solidità dei bilanci, la
crescita dei volumi di attività, flussi di cassa positivi con effetti importanti
anche sotto il profilo degli effetti sul bilancio regionale, la qualità dei servizi
erogati e l’impatto rispetto alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini e delle
imprese.
Proprio nell’ottica di chiara percezione della missione di servizio specifico per la
Comunità di ogni singola società partecipata si è molto lavorato, e molto si dovrà
lavorare, su relazione e comunicazione con cittadini ed imprese.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Le politiche per la famiglia e la disabilità
La Regione Umbria ha scelto nell’attuale legislatura di mettere al centro delle
politiche proprio la famiglia, investendo sia in servizi che in altre forme di
interventi a favore di questa. Quando si parla di famiglia oggi, infatti, non è
possibile non porre attenzione particolare al fenomeno della denatalità che sta
interessando l’Italia ed in primis la nostra Regione.
Infatti il numero medio di figli per donna in Umbria è pari a 1 (a fronte del 1,25 del
2021), mentre il numero medio di nascite è ormai da oltre un biennio inferiore ai 5
mila bambini all’anno.
La diminuzione delle potenziali madri rende, anno dopo anno, sempre più
complicato ottenere risultati soddisfacenti da politiche a sostegno della natalità e
della famiglia, ma nonostante ciò questa Regione ha investito risorse per la
realizzazione di interventi diversificati che riguardano sotto vari aspetti la famiglia,
cercando di rafforzare le condizioni che inducono a scegliere di avere un
bambino e radicare il proprio progetto di vita familiare e lavorativa nel territorio di
questa Regione.
Di seguito soltanto alcuni degli interventi approvati dalla Giunta regionale per
favorire la natalità:
è stato riconosciuto un contributo economico di € 500,00 alle famiglie per
ogni bambino avuto nell’anno di riferimento tramite apposito avviso, con un
investimento complessivo che, a partire dal 2021, è stato pari a €
è stato dato riconoscimento al ruolo svolto dalle famiglie numerose (con
almeno 4 figli), elargendo loro un contributo annuale di € 180,00 per ogni
figlio minore presente nel nucleo. L’ammontare complessivo delle risorse
investite, a partire dal 2019 ad oggi, è di circa 1 milione di euro;
è stata strutturata una misura per favorire la conciliazione di vita e lavoro
delle donne, nonché la permanenza e/o il rientro della donna divenuta madre
nel mondo del lavoro mediante il riconoscimento di un contributo di €
1.200,00 alle donne-madri nel primo anno di vita del bambino, investendo dal
2021-2027;
sono stati garantiti i servizi di base erogati dalla rete territoriale in favore
della famiglia, dapprima con le misure avviate con la programmazione POR
FSE 2014-2020 e poi, dal 2023 ad oggi, proseguite con le misure a valere
sulla programmazione regionale FSE + 2021-2027 quali: il servizio di
assistenza domiciliare ai minori, i laboratori educativi anche in piccoli gruppi,
azioni di sostegno alla genitorialità e “accompagnamento” per gli adulti che
vivono difficoltà nel loro ruolo genitoriale, il servizio di incontri protetti e
facilitanti anche per minori con DSA, il servizio dello spazio neutro, il pronto
Intervento sociale, la mediazione familiare. Tali misure contribuiscono,
direttamente e indirettamente, a supportare le famiglie nella cura dei
componenti più fragili. Particolare attenzione è stata rivolta alle famiglie di
minori con disabilità attraverso il potenziamento del servizio di assistenza
domiciliare, del servizio di integrazione scolastica servizi di prossimità e del
servizio di assistenza domiciliare educativa-ludico ricreativa da attuare
durante il periodo estivo. Complessivamente l’investimento per questi servizi
per il periodo 2019-2023 è di circa 13 milioni. Si è data prosecuzione a questi
servizi con le risorse riferite alla nuova programmazione ‘21-‘27 con un
investimento di oltre 4 milioni di euro a partire dal 2023.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Non sono mancati nel corso della legislatura i finanziamenti annuali discendenti
dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia che ha garantito la possibilità
di realizzare interventi di sostegno alla genitorialità anche con carattere
innovativo, come testimoniato dalla realizzazione del progetto “Percorso
nascita”, che ha visto il coinvolgimento dei consultori sanitari per la parte di
competenza sociale e/o dei centri per la famiglia, rivolto alle famiglie in attesa di
un bambino e fino a 1.000 giorni di vita dello stesso. Il percorso nascita vuole
rappresentare un punto di riferimento e accoglienza per la promozione del
benessere della famiglia, della madre e del bambino, diventando un metodo di
prevenzione del disagio socio sanitario e di valutazione del rischio, quale forma di
prevenzione rispetto ad alcuni fattori di rischio insiti nella maternità ed in quanto
tali fondamentali e alla base della salute pubblica. Dal 2021 ad oggi sono state
Sempre nell’ambito della Programmazione Europea 2014-2020 sono state
investite risorse a favore delle Città Urbane della Regione per sostenere servizi di
educazione territoriale ed i centri per la famiglia per un complessivo impiego di
della regione, per rafforzare la vita di comunità attraverso la qualificazione ed il
potenziamento di interventi socio-educativi e socio – assistenziali, al fine di
diminuire i fenomeni di disagio familiare e sviluppare le abilità sociali di tutti i
componenti per il rafforzamento della possibilità di inclusione e di aggregazione,
Infine per far maturare una consapevolezza di maggior favore nei confronti della
famiglia ed a riprova dell’attenzione rivolta al tema da parte della Regione
Umbria, questa è entrata far parte del novero delle Regioni aderenti al Network
Amici delle Famiglie attraverso la sottoscrizione nel 2023 di un Protocollo
d’Intesa con la Provincia Autonoma di Trento, che consentirà lo scambio di
buone pratiche implementate dalle Amministrazioni nell’ambito delle politiche
familiari, la promozione di strumenti quali marchi famiglia, standard famiglia, piani
famiglia, distretti famiglia, la sussidiarietà orizzontale e sistemi premianti nella vita
amministrativa e di governo dell’istituzione, la promozione dell’attivazione di
processi virtuosi per promuovere il miglioramento delle politiche di conciliazione
tra vita familiare e lavorativa.
Si ricordano anche i seguenti interventi a favore delle famiglie:
Interventi per le famiglie
Borse di studio scolastiche
Centri estivi
Borse di studio
universitarie
Rimborso tasse
universitarie
Interventi 0-6
Sostegno natalità
Voucher sport
Totale euro
770.000
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Per sistematizzare e stabilizzare le misure poste in essere a sostegno della
famiglia in questa legislatura è in via di approvazione la Legge sulla Famiglia,
sostenuta da Maggioranza, Giunta e Presidente, volta ad inquadrare il sistema
creato di misure e di sostegni strutturati e strutturali al progetto di vita
familiare in tutte le sue fasi, in considerazione che la famiglia continua a
costituire la prima e fondamentale cellula della nostra società. La proposta di
legge sulle politiche familiari sta completando il suo iter legislativo nella
commissione competente.
La nuova Legge si occupa di ogni aspetto che possa essere di sostegno alla
famiglia e vuole consolidare il lavoro fattuale e culturale già intrapreso dalla
Giunta. Si pone l’attenzione perciò ai nuclei numerosi come a quelli
monoparentali, alle situazioni più critiche, sostenendo sempre minori e
genitorialità e promuovendo politiche trasversali grazie alla creazione di un
dipartimento ad hoc che possa sintetizzare le risposte ai bisogni in maniera
sinergica, senza dispersioni di risorse pubbliche. Nella legge si prevede anche
l’inserimento sperimentale del “fattore famiglia”, già utilizzato in altre Regioni,
affinché possa essere un metodo di maggiore garanzia di equità dell’Isee per le
famiglie, valutandone il reale disagio. In tutta l’Umbria abbiamo esempi di Comuni
che stanno adottando politiche efficaci per la famiglia.
Negli ultimi cinque anni le politiche in materia di disabilità sono state un
punto focale della programmazione regionale, attuata ponendo al centro del
sistema la persona, con i suoi bisogni, ma anche con i suoi punti di forza, in
piena adesione ai valori ed agli obiettivi stabiliti a livello internazionale attraverso
l’ONU. In adesione ai principi sanciti dalla Convenzione ONU (ratificata con
Legge n. 18 del 3 marzo 2009) la partecipazione delle persone con disabilità è
stata garantita attraverso:
l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità,
quale luogo di studio e analisi sulla condizione delle persone con disabilità e
delle loro famiglie, oltreché luogo dal quale orientare le conseguenti azioni
volte a garantire i diritti sanciti dalla convenzione ONU. I lavori
primo quaderno denominato “Pandemia e persone con disabilità in Umbria:
l’impatto del Covid-19 sulle condizioni di vita e sui servizi”.
il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, istituito con
Legge regionale 4 febbraio 2022, n. 1, nominato con DPGR del 24 agosto
2022, n. 43;
il Tavolo di coordinamento istituito, da ultimo, con DGR n. 1124 del
31/10/2023, è composto da: ANCI Umbria, Direttore dell’USL Umbria 1 e
dell’USL Umbria 2, Presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione
delle persone con disabilità, Garante regionale dei diritti delle persone con
disabilità, Presidenti delle federazioni maggiormente rappresentative in
materia di disabilità presenti nella Regione Umbria. Il Tavolo di
coordinamento regionale in materia di disabilità è il luogo nel quale far
convergere gli argomenti di rilievo in materia di disabilità e Convenzione
ONU, da quello dell’intervento in materia di Vita indipendente e
dell’inclusione sociale, all’insieme degli interventi a favore delle persone con
disabilità attraverso un confronto attivo. Le principali aree tematiche oggetto
di trattazione nell’ambito dei gruppi di lavoro istituiti sono: Vita indipendente,
L. 112/2016, Budget di progetto LEA/LEPS e l’inclusione scolastica e sociolavorativa.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
In base ai principi sanciti dalla Convenzione ONU e, in particolare, dall’art. 19 la
programmazione attuata nel corso della legislatura è centrata in tutti gli ambiti
della vita della persona con disabilità e sull’intero arco di vita della stessa e della
sua famiglia ed in particolare ha riguardato:
nell’ambito della tutela, dell’inclusione socio-educativa del minore con
disabilità sono stati attivati, attraverso il servizio di Assistenza domiciliare,
interventi di supporto socio-educativo, inclusione scolastica e sociale, a
valere sulle risorse del POR FSE 2014-2020 che si aggiungono ai Fondi
regionali e nazionali per un ammontare di circa 3.5 milioni;
nell’ambito dell’inclusione socio-lavorativa è stato potenziato il Servizio di
accompagnamento al lavoro (SAL) con un finanziamento di circa 3.5 milioni
e con una programmazione condivisa con ogni Zona sociale, articolando gli
interventi in due macro aggregati: i giovani con disabilità e gli adulti, vista la
particolare situazione di fragilità dei primi e la difficoltà degli stessi ad
inserirsi nel contesto socio-lavorativo una volta terminato il periodo
dell’istruzione di secondo grado (risorse a valere sul POR FSE 2014-2020);
nell’ambito della promozione e dell’autodeterminazione sono stati inoltre
finanziati con il POR FSE 2014-2020 azioni tese a promuovere l’autonomia
possibile e la vita indipendente delle persone con disabilità. Nella Regione
Umbria la “Vita Indipendente” si struttura mediante l’elaborazione di progetti
individualizzati nell’ambito dei quali viene garantito il coinvolgimento diretto
della persona, con particolare attenzione alla sua capacità ad
autodeterminarsi. Parlare di “vita indipendente e autonomia” significa, in
estrema sintesi, garantire alle persone la possibilità di partecipare
attivamente alla vita sociale, di prendere decisioni autonome sui propri
obiettivi, promuovendo l’inclusione e la partecipazione attiva in tutti gli ambiti
di vita attraverso un processo di empowerment e di autodeterminazione,
riconoscendo il valore della diversità e il diritto di ciascun individuo di vivere
una vita piena e soddisfacente. Nel quinquennio sono state destinate, a
valere sul POR FSE 2014-2020 risorse per oltre 5 milioni di euro. Ai quali si
aggiungono le risorse regionali annualmente trasferite ai Comuni capofila di
Zona sociale interamente vincolate a supportare percorsi di domiciliarità
delle persone non autosufficienti ed in parte vincolate a sostenere la vita
indipendente (DGR 406/2022 e DGR 1394/2022).
Tra gli interventi finanziati con risorse nazionali vi sono:
L. 112/2016: la programmazione regionale ha disciplinato misure di
assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con
disabilità grave, prive di sostegno familiare, attraverso la progressiva presa
in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.
Nel quinquennio le risorse finanziarie programmate ammontano ad oltre 4
milioni di euro.
Decreto del 29 novembre 2021: nell’ambito del Fondo per l’inclusione delle
persone con disabilità, con DGR n. 1202/2022 sono stati implementati
sull’intero regionale, per il tramite dei Comuni capofila delle Zone
sociali/Unione dei Comuni del Trasimeno, interventi relativamente ad attività
ludico-sportive, alla riqualificazione di strutture semiresidenziali per persone
con disabilità, a servizi in ambito sportivo;
Decreto 29 luglio 2022, nell’ambito del Fondo per l’inclusione delle persone
con disabilità, con DGR n. 1401/2022 sono stati attuati progetti volti alla
promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con
disturbo dello spettro autistico, assistite in un contesto più ampio di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
inclusione sociale. L’attuazione della misura è avvenuta per il tramite dei
Comuni capofila di Zona Sociale.
Decreto del 14/02/2023 – Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con
ipoacusia, annualità 2021 e 2022, con DGR n. 823/2023, si è dato avvio al
progetto SAIS 2.0 – Regione Umbria, finanziamento finalizzato alla diffusione
dei servizi di interpretariato in Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei
segni italiana tattile (LIST) e di sottotitolazione, nonché per favorire l’uso di
tecnologie innovative, finalizzate all’abbattimento delle barriere alla
comunicazione.
La ricostruzione delle aree colpite dal Sisma 2016
Al termine della legislatura 2019-2024, rendere conto dello stato di attuazione
del programma di governo e dell’operato dell’amministrazione regionale non è
solo un dovere nei confronti dei cittadini, ma anche un’azione di responsabilità e
di trasparenza.
Tra gli obiettivi strategici di legislatura, quello relativo alla ricostruzione privata
e pubblica post sisma 2016 ha avuto un ruolo di primissimo piano nelle politiche
regionali, le quali si sono rivelate più forti del terremoto e della crisi
economica. Non a caso, partendo a Dicembre 2019 dalla rimozione delle
macerie ancora da effettuare, semplificazione ed accelerazione sono state
nel quinquennio 2019-2024 le parole d’ordine che la Regione Umbria,
attraverso l’Ufficio Speciale Ricostruzione, ha posto alla base del tangibile
cambio di passo che si è registrato nella ricostruzione post-sisma, nonostante il
difficile contesto congiunturale he ha determinato un fortissimo aumento dei
costi. Fondamentale in questo processo di ricostruzione è stato il lavoro di
squadra che la Regione Umbria, insieme all’USR Umbria e alla Struttura del
Commissario, ha messo in atto con i Comuni, le Province, le Diocesi e tutti gli
attori istituzionali, nonché con la Rete delle Professioni Tecniche, le associazioni
e le comunità locali che hanno dato prova di grande dignità, senso di
appartenenza e capacità di reagire alle avversità.
Fino dai primi mesi del 2020 l’Umbria si è spesa in Comitato Istituzionale per
indirizzare l’allora Commissario ad adottare importanti provvedimenti di concreta
semplificazione delle procedure che hanno portato all’emanazione dell’O.C.
n.100/2020; tale processo di semplificazione è continuato fino ad arrivare al
Testo Unico di cui all’O.C. n. 130/2022. Questo intenso lavoro di semplificazione
e riorganizzazione amministrativa ha permesso il raggiungimento di importanti
risultati che hanno consentito alle famiglie e alle imprese di rientrare, in tempi
certi e più brevi, nelle proprie case e nei luoghi di lavoro originari. Ad oggi in
Umbria i cantieri avviati sono stati 3.097 di cui 1.809 già conclusi. Inoltre, a
fronte di un totale di 4.784 istanze presentate all’USR Umbria ben 3.141
risultano concesse e 699 rigettate o archiviate su istanza di parte.
I dati dimostrano che lo stato di attuazione della ricostruzione privata che
strettamente compete all’USR Umbria è rappresentato da una percentuale
pari all’85% di pratiche evase sul totale delle istanze presentate. In particolare,
la ricostruzione dei danni lievi può ritenersi pressoché conclusa con una
percentuale di evasione delle istanze pari a circa il 90% del totale di quelle
presentate.
Quanto agli importi richiesti con le istanze di contributo, in Umbria, ad oggi,
liquidati.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Questa legislatura ha centrato anche altri obiettivi importanti:
– nella pianificazione strategica con l’approvazione dei Programmi
Straordinari Ricostruzione (P.S.R.) di Norcia (2021), Cascia (2022) e
Preci (2022)
investimenti produttivi nei territori dei comuni del cratere;
La legislatura 2019-2024 si è caratterizzata anche per un cambio di passo nella
ricostruzione pubblica. Per raggiungere questo considerevole traguardo ed
imprimere una accelerazione nella ricostruzione pubblica sono state emanate
ordinanze speciali che riguardano, in particolare, i comuni di Cascia, Norcia e
Preci ma anche interventi in 53 edifici scolastici di tutta la Regione Umbria.
Fondamentale è stato l’apporto degli Uffici Regionali e dell’assessorato
alle Infrastrutture, che ha assunto il ruolo di stazione appaltante di molteplici
opere pubbliche strategiche quali, a titolo esemplificativo, gli ospedali di Norcia e
Cascia, la casa di riposo Fusconi-Lombrici, il centro storico di Castelluccio, il
centro per il recupero dei beni culturali di Spoleto e tanti altri cantieri che di
seguito evidenziati.
Sono anche qui i numeri a testimoniare il grande lavoro svolto dalla Regione
Umbria e dall’USR Umbria: a seguito delle operazioni intercorse negli anni e
riguardanti accorpamenti, inserimenti ex-novo e rimodulazione di alcuni importi, il
totale aggiornato conta 432 interventi attuati dalla Regione anche attraverso
l’Ufficio Speciale Ricostruzione, ovvero dai Comuni e dagli enti locali interessati,
previo specifico atto di delega da parte della Presidente della Regione Umbria in
qualità di Vice Commissario.
Nella tabella che segue vengono individuate le tipologie degli interventi che
riguardano l’Umbria, il numero e l’importo complessivo assegnato in euro:
DESCRIZIONE TIPOLOGIA
Interventi
Importo in euro
Scuole e istituti scolastici
Municipi ed edifici comunali
Ospedali
Edilizia socio-sanitaria
Edilizia residenziale pubblica
Caserme
Dissesti
Cimiteri e opere cimiteriali
Edifici di culto comunali
SMS solidali
Urbanizzazioni e infrastrutture
Altre opere pubbliche
TOTALE
Fonte: Direzione regionale Governo del territorio, ambiente e protezione civile della regione
Umbria
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Alle 432 opere pubbliche finanziate, vanno poi aggiunti gli interventi sui beni
culturali attuati tramite le Diocesi e gli Enti Ecclesiastici civilmente
riconosciuti che hanno interessato ulteriori 192 interventi di cui all’ordinanza
emanata in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco
d’Assisi, Patrono d’Italia, per un numero complessivo di 203 interventi sulle
chiese e gli edifici di culto in capo alle Diocesi e agli enti Ecclesiastici civilmente
assegnato.
Per ridurre ulteriormente i tempi di appalto delle opere pubbliche, nel 2021 è
stata creata all’intero del USR la sezione ‘Gare e Contratti’ con il compito di
supportare i Comuni nelle complesse procedure di gara, che di seguito si
riportano:
• Ospedale Santa Rita di Cascia. Soggetto attuatore: Regione Umbria
• Ricostruzione dell’ospedale di Norcia. Soggetto attuatore: Regione Umbria
• Consolidamento del corpo stradale SP4 Arronese, comune di Arrone
(TR).
• Strada comunale San Pellegrino –comune di Norcia.
• Recupero e miglioramento sismico APSP Fusconi Lombrici Renzi.
• Mitigazione del rischio idrogeologico in località Ancarano –Comune di
Norcia.
• Ex ospedale S. Florido nel comune di Città di Castello. Soggetto attuatore:
Regione Umbria.
• Mitigazione del rischio idrogeologico in località Valle nel comune di Preci.
• Scuola primaria e dell’infanzia in via Piermarini a Foligno. Soggetto
attuatore USR.
• Sottoservizi della frazione nursina di San Pellegrino. Soggetto attuatore
Comune di Norcia.
• Opere di urbanizzazione frazione nursina di Campi Alto. Soggetto attuatore
Comune di Norcia.
• Ricostruzione del cimitero di Sant’Eutizio nel Comune di Preci. Soggetto
attuatore Comune di Preci.
• Complesso monumentale di San Francesco a Norcia, di proprietà
dell’APSP Fusconi Lombrici Renzi, Soggetto attuatore USR.
• Complesso religioso San Filippo nel comune di Bevagna. Soggetto
attuatore USR.
• Centri di comunità nel comune di Cascia, in località Collegiacone; nel
comune di Preci in località Todiano e a Vallo di Nera, nel capoluogo e nella
frazione di Piedipaterno.
• Accordi Quadro, per l’attuazione degli interventi relativi alla ricostruzione di
Castelluccio di Norcia.
Una menzione particolare va fatta per il progetto di Castelluccio di Norcia in cui si
è attivato un importante intervento di ricostruzione integrata – pubblico e
privato insieme – che prevede la realizzazione di una grande piastra di
fondazione dotata di isolatori sismici al di sopra della quale ricostruire gli
immobili privati e gli spazi pubblici, utilizzando in parte le pietre derivanti dalle
demolizioni degli edifici preesistenti al fine di porre in essere un intervento di
qualità anche dal punto di vista paesaggistico.
In data 4 Maggio verranno consegnati i lavori al raggruppamento di imprese che
si sono aggiudicati la gara (Edil Moter, Dava e Taddei S.p.A) cui farà seguito la
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
costituzione di una società consortile per la realizzazione dell’opera, denominata
“Officina Castelluccio scarl”.
L’USR Umbria ha dato il via anche alle procedure di ricostruzione nella frazione
nursina di Campi Alto dove si è costituito il consorzio “RicostruiAmo Campi’
finalizzato alla ricostruzione unitaria e coordinata dell’intero borgo storico,
completamente devastato dagli eventi sismici del 2016. Il ‘super consorzio è
formato da 10 consorzi, 101 proprietari, 17 unità minime di intervento (UMI) oltre
alla chiesa di S. Andrea, della Madonna di Piazza e degli Oratori del Santissimo
Sacramento e di San Michele Arcangelo.
Un altro importante risultato raggiunto da questa amministrazione è stato
ottenuto mediante la gestione degli interventi di cui al Fondo Complementare
PNC del PNRR Aree sisma Centro Italia 2009-2016, seguendo le linee di
finanziamento di seguito elencate:
• Misura A3.1 Rigenerazione urbana e territoriale – Progetti di rigenerazione
urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città.
Importo rimodulato a seguito assegnazione Fondi Indifferibili per €
• Misura A3.2 Rigenerazione urbana e territoriale – Progetti per la
conservazione e fruizione dei beni culturali. Importo rimodulato a seguito
• Misura A3.3 Rigenerazione urbana e territoriale – Realizzazione,
implementazione e consolidamento di percorsi e cammini culturali,
tematici e storici; avvio della rifunzionalizzazione delle Soluzioni Abitative
di Emergenza (SAE); ammodernamento e la messa in sicurezza di
impianti sportivi, ricreativi e di risalita. Importo rimodulato a seguito
• Misura A4.5 Infrastrutture e mobilità – Investimenti sulla rete stradale
comunale. Importo rimodulato a seguito assegnazione Fondi Indifferibili per €
Nella consapevolezza poi che il rafforzamento della rete stradale è un fattore
strategico di sviluppo che consentirà di connettere più efficacemente i diversi
territori del cratere – tra loro e verso l’esterno – è di fondamentale importanza
anche l’approvazione, nel giugno 2023 e in conferenza dei servizi, degli interventi
sulla strada delle Tre Valli, nella tratta Acquasparta e Spoleto, già prevista nel
DEF 2022 e per la quale l’ANAS ha redatto il progetto definitivo da € 520 milioni.
L’intervento è considerato strategico nazionale e il suo completamento è stato
dichiarato primario in quanto si tratta di un’opera che porterà grandissimi
vantaggi per l’intero Centro Italia, fornendo una concreta prospettiva di sviluppo
turistico, economico e produttivo.
Insomma, nella legislatura 2019-2024 il lavoro compiuto dall’USR Umbria nella
ricostruzione post sisma 2016 è stato enorme per i carichi di lavoro altissimi,
per la complessità della materia, per le tempistiche dettate dalle ordinanze e
per le innumerevoli variabili ed imprevisti che in questi anni si sono verificati.
Nonostante ciò è stato dato riscontro alle attese dei committenti, dei
professionisti e delle imprese con l’obiettivo primario non solo di ricostruire
fisicamente il territorio colpito dagli eventi sismici del 2016 ma di renderlo più
sicuro, più vivibile e meglio organizzato.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
I grandi dossier specifici
Acciai Speciali Terni
Dopo l’insediamento del nuovo governo regionale, TK, la proprietà tedesca di
AST, prima industria regionale ed importante componente di export e PIL
regionale, ha riassettato il proprio gruppo, ritenendo proprio il polo ternano
alienabile, ed aprendo così uno dei grandi dossier specifici che l’esecutivo
regionale ha dovuto affrontare.
Si è subito aperta una lunga fase di accurate quanto discrete interlocuzioni tra
proprietà, governo, esecutivo regionale e player del mercato per individuare una
nuova proprietà che rilanciasse una industria strategica per il Paese, in un
contesto internazionale in mutamento.
Con l’acquisizione di Acciai Speciali Terni da parte di Arvedi (oggi AAST),
seguito passo passo anche dalla Regione, si è consolidata la struttura produttiva
dell’Umbria in un settore di base fondamentale per l’intera manifattura nazionale,
con una proprietà italiana e familiare, con cui si è subito condiviso un percorso di
rilancio.
Il piano industriale ed il connesso accordo di programma, ormai solo in
corso di formalizzazione con il governo nazionale, vedono rinnovata la centralità
della siderurgia del polo di Terni nelle strategie nazionali con l’Umbria che
grazie agli investimenti privati ed al sostegno pubblico consolida il ruolo di asset
nazionale dell’acciaio di alta qualità, anche magnetico.
La regione ha seguito costantemente tutte le lunghe fasi dell’operazione di
acquisizione e rilancio partecipando attivamente e giocando un ruolo essenziale
nei tavoli locali, nazionali ed europei che porteranno alla formalizzazione
dell’accordo di programma per la realizzazione di investimenti oltre un miliardo
di euro che traguardano obiettivi produttivi, occupazionali e di sostenibilità
ambientale di rilevante impatto grazie ad interventi di riqualificazione ambientale,
efficientamento e decarbonizzazione delle linee produttive; introduzione
dell’idrogeno come fonte energetica, nuove linee per acciaio elettrico, la
riqualificazione sugli impianti esistenti, investimenti per assicurare la sicurezza e
la sostenibilità ambientale e lo smaltimento nel tempo e nel rispetto di ambiente
salute e sicurezza dei rifiuti.
Nel quadro delle previsioni dell’accordo la regione è stata e sarà parte attiva
nei programmi di riqualificazione infrastrutturale e ambientale, rispetto ai
quali sono stati attivati interventi strategici grazie alle risorse del Fondo Sviluppo
e Coesione con interventi inerenti la viabilità che interessa l’area dello
stabilimento AST di Terni, la gestione delle procedure afferenti gli interventi di
risanamento ambientale che interessano il l’Area SIN Terni, la messa
disposizione di risorse le competenze e la qualificazione dell’occupazione.
La Regione è stata e sarà parte attiva nella soluzione del sempre presente
problema di differenziale di costo energia, particolarmente sentito da tutte le
industrie energivore del territorio ed in particolar modo da AAST, essendosi
attivata presso ENEL e Governo, ferme restando le soluzioni alternative
contemplate dalla Legge Regionale e dalla Legislazione vigente in tema di
concessioni alla scadenza delle stesse (2029).
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
Salvataggio risanamento e rilancio del comparto Monteluce
Per quanto riguarda la complessa vicenda del Fondo Monteluce nel corso del
2022 con la conclusione della procedura che ha portato all’attestazione del piano
asseverato in conformità alle previsioni di legge, il conseguente investimento di
AMPRE srl-Prelios SGR SpA ed il pagamento a saldo e stralcio dei fornitori
perlopiù locali effettuato dagli investitori, ed il piano di rilancio affidato alla
REOCO gestita da Prelios, la Regione ha portato a termine l’operazione di
salvataggio dell’intero comparto.
Il Fondo gestiva una estesa porzione di un quartiere centrale del capoluogo di
regione oggetto, dopo il trasferimento delle attività ospedaliere da quel sito
all’attuale sede di San Sisto, di una operazione immobiliare ereditata dall’attuale
amministrazione, che vede la Regione insieme alla sua finanziaria Gepafin Spa
nel ruolo di quotista di un soggetto che proprio quell’area doveva sviluppare
grazie ad un apporto di immobili di proprietà pubblica, Regione ed Università, di
valore estremamente consistente ed azzerato secondo i documenti prodotti dal
Fondo stesso a giugno 2019.
L’attuale governo regionale, senza alcun apporto di risorse finanziarie
pubbliche, è riuscito quindi a coinvolgere nell’intervento, nel rigoroso
rispetto delle normative, primari operatori nazionali che, dopo aver rilevato
il comparto e liquidato con successo i creditori, ora stanno gestendo la
fase di rilancio dell’importante area, già messa in sicurezza e resa idonea ai
nuovi lavori di completamento.
Il nuovo gestore del Fondo Immobiliare Prelios SGR SpA grazie all’operazione di
salvataggio e delle rinnovate prospettive di sviluppo ha già avviato operazioni di
completamento del comparto attraverso la cessione dell’immobile in cui sorgerà
la Casa della Salute di Perugia ed acquisito manifestazione di interesse
concludente connessa alla razionalizzazione di proprietà pubblica anche
finalizzata ad integrare l’offerta formativa universitaria (da parte di ATER).
Operatori pubblici e privati parimenti stanno manifestando interesse sia allo
sviluppo delle potenzialità esistenti ed in progetto, sia alla realizzazione delle
aree residenziali previste nell’ambito del comparto immobiliare, nonché la
REOCO di Prelios alla data del presente atto sta per comunicare il proprio
cronoprogramma di opere.
A fronte di una situazione che se non governata avrebbe portato al default del
Fondo lasciando una ferita difficilmente rimarginabile nel cuore della città di
Perugia, grazie allo sforzo della Regione Umbria sarà quindi realizzata la
riqualificazione di un importante complesso immobiliare e con essa la
rivitalizzazione di un quartiere strategico e centrale per le funzioni ospitate ed i
servizi pubblici e privati offerti ai cittadini di Perugia ed a tutti gli umbri.
Liquidazione delle Comunità montane
In merito alla liquidazione delle Comunità Montane dell’Umbria il governo
regionale ha impresso una svolta decisiva alla vicenda per il
conseguimento dei necessari obiettivi di trasparenza e tutela della finanza e
del patrimonio pubblico, creando le condizioni per giungere finalmente alla
liquidazione unitaria e alla definitiva chiusura, e risolvere la pesante
situazione finanziaria che riguarda la Comunità montana del TrasimenoMedio Tevere, che presenta un disavanzo enorme rispetto al bacino
amministrato ed una situazione amministrativa di difficilissima gestione.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
3. I principali risultati nell’attuazione dei macro obiettivi strategici
La gestione accentrata delle cinque procedure di liquidazione attraverso la
nomina di un unico Commissario Liquidatore – cui non era stato dato corso
precedentemente – ha infatti consentito di poter ricostruire un quadro trasparente
e complessivo del dossier Comunità Montane, di poter evidenziare le situazioni di
disavanzo e di poter coordinare e gestire unitariamente in termini di
coordinamento di attività finalizzate alla tutela della finanza e del patrimonio
pubblico attraverso una serie di misure finalizzate gestione accentrata delle
liquidazioni.
In questo periodo è stato costantemente aggiornato il piano di liquidazione
che evidenzia oggi, grazie alle attività realizzate un incremento del valore
dell’avanzo e un decremento del valore del disavanzo complessivo.
In particolare grazie all’ attenta azione di risanamento è stato approvato
formalmente il rendiconto 2022 per ciascuna Comunità montana. In parallelo la
gestione ha registrato la riduzione del debito per quota TFR non accantonata
durante rapporto di lavoro degli addetti forestali.
Per quanto riguarda la Comunità montana Trasimeno Medio Tevere nello
specifico sono stati riattivati la tesoreria e l’operatività del conto corrente postale
intestato a tale ente ed è stata effettuata l’adesione alla definizione agevolata dei
carichi pendenti presso Agenzia delle Entrate Riscossione.
A seguito dell’approvazione del regolamento per la vendita dei beni immobili,
sono state avviate le procedure di pubblicazione di ulteriori bandi e rispetto ad
alcuni immobili, consentendo l’effettuazione delle prime dismissioni nonché la
messa a reddito di beni immobili utilizzati in precedenza gratuitamente da Afor,
inserendo negli stessi una clausola che permetterà comunque alla liquidazione di
alienare i beni anche durante la locazione.
Il continuare questa meritoria attività consentirà nel tempo di risparmiare
milioni di euro di finanza pubblica, chiudendo al più presto la liquidazione
delle Comunità Montane, e, all’esito, non gravando sui contribuenti dei
Comuni delle 4 Comunità Montane che presumibilmente chiuderanno in
pareggio grazie all’attività del Commissario e del Governo Regionale ed
alleviando il peso dell’enorme disavanzo ereditato che grava sui
contribuenti dei Comuni della Comunità montana del Trasimeno-Medio
Tevere.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
GLI INDICATORI SINTETICI DI AGENDA 2030
UMBRIA E ITALIA
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo
sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per il benessere delle
persone, la protezione dell’ambiente e la prosperità dei Paesi.
Per descrivere il grado di attuazione dei singoli SDGs nel contesto nazionale e
nei differenti territori, l’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), ha
calcolato degli indicatori compositi, che sintetizzano il percorso compiuto nel
raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030.
Nell’Agenda sono individuati 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Goal),
finalizzati a un modello di sviluppo che coniughi gli aspetti economici con
quelli sociali e ambientali, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni
della generazione presente senza compromettere la possibilità di soddisfare
quelli delle generazioni future.
I 17 obiettivi dell’Agenda 20301 vengono misurati e monitorati nel tempo, per
ricalibrare le politiche e le azioni di intervento. Gli SDGs sono organizzati in un
sistema di 169 sotto obiettivi e 244 indicatori, con i quali vengono delineate a
livello mondiale le direttrici dello sviluppo sostenibile dei prossimi anni.
La finalità è quella di offrire un quadro integrato di informazioni quantitative
comparabile a livello internazionale, per la misurazione del benessere, della
qualità ambientale e della green economy nel quadro dello sviluppo sostenibile.
Le differenze dei livelli di sviluppo sostenibile fra le Regioni sono state
analizzate distribuendo i livelli delle misure da esse ottenuti nell’ultimo anno
disponibile in cinque gruppi omogenei, che rappresentano altrettanti livelli di
sviluppo sostenibile, dal più basso (primo gruppo) al più alto, così da permettere
di valutare la posizione relativa di ogni regione rispetto all’insieme degli indicatori.
L’Umbria, che si è voluta posizionare come porta bandiera italiano della
Sostenibilità, tiene in grande considerazione l’ottenimento di una
performance di ottimo livello rispetto gli indicatori sintetici di Agenda 2030.
Nel 2023, in Umbria, dei 149 indicatori disponibili, il 48,5% ha ottenuto un
risultato concentrato nel gruppo “alto” o “medio-alto” di livello di sviluppo
sostenibile, mentre il 30,9% è collocato nel livello di sviluppo sostenibile
“medio”.
Occorrerà nel futuro, come fatto in questi anni, continuare a lavorare
intensamente per continuare a migliorare ogni Goal di questa Agenda.
I 17 goal dell’Agenda 2030 comprendono: Goal 1: Sconfiggere la povertà; Goal 2: Sconfiggere la
fame; Goal 3: Salute e benessere; Goal 4: Istruzione di qualità; Goal 5: Parità di genere; Goal 6:
Acqua pulita e servizi igienico-sanitari; Goal 7: Energia pulita e accessibile; Goal 8: Lavoro
dignitoso e crescita economica; Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture; Goal 10: Ridurre le
disuguaglianze; Goal 11: Città e comunità sostenibili; Goal 12: Consumo e produzione
responsabili; Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico; Goal 14: Vita sott’acqua; Goal 15:
Vita sulla Terra; Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide; Goal 17: Partnership per gli obiettivi.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
Misure statistiche Istat-SDGs per Regione, ripartizione geografica e livello di
sviluppo sostenibile. Ultimo anno disponibile.
Fonte: ISTAT – Rapporto SDGs 2023
L’Umbria, secondo quanto emerge dal Rapporto Territori 2023 realizzato
dall’Asvis sui 14 Goal presi in considerazione, nel periodo 2010-2022.
• in 7 ha registrato un miglioramento;
• solo in 4 goal ha registrato un peggioramento;
• stabili gli altri 3.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
Obiettivi di sviluppo sostenibile – Anni 2010-2022, Umbria e Italia
Fonte: Rapporto ASVIS 2023
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
In particolare si registra un miglioramento per i Goal (2, 3, 4, 5, 8, 9 e 12):
• agricoltura e l’alimentazione (Goal 2) aumenta la superficie per coltivazioni
biologiche (+7,8% tra il 2010 e il 2021), mentre si riduce il valore aggiunto per
unità di lavoro in agricoltura (-22,0% tra il 2010 e il 2020);
• salute (Goal 3) aumenta il numero di medici, infermieri e ostetrici (+18,1%),
ma aumenta anche la mortalità infantile (da 2,4 a 3,2 morti per 1.000 nati);
• l’istruzione (Goal 4) aumenta la partecipazione di alunni con disabilità nella
scuola secondaria di primo grado (+1,8 punti percentuali tra il 2010 e il 2021)
e la formazione continua (+3,8 punti percentuali);
• parità di genere (Goal 5) aumentano le donne elette nei Consigli regionali
(pari al 22,0 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
• lavoro e la crescita economica (Goal 8) diminuiscono gli infortuni e le morti
sul lavoro (45,8% tra il 2010 e il 2021), ma aumenta il part time involontario
(+2,0 punti percentuali);
• infrastrutture e l’innovazione (Goal 9) si rilevano progressi nella diffusione
della banda larga (+37,0%) e delle imprese con attività innovative di prodotto
e/o di processo (+25,1% tra il 2010 e il 2020);
• consumo e la produzione responsabili (Goal 12) aumenta la quota di
raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+35,0%), e si riduce la produzione di
rifiuti (-78,7 kg pro-capite).
Una sostanziale stabilità per i Goal (7, 10 e 11):
• energia (Goal 7) non si rilevano variazioni significative sia per l’efficienza
energetica (3,7% tra il 2012 e il 2021), sia per il consumo di energia
rinnovabile (+2% tra il 2012 e il 2021)
• disuguaglianze (Goal 10) aumenta la quota di cittadini non comunitari con un
permesso di soggiorno (+23,6% tra il 2011 e il 2022), ma si riduce
l’occupazione giovanile (-17,7%);
• città e le comunità (Goal 11) si riducono le persone con difficoltà di accesso
ai servizi (1,8%), ma aumentano quelle che utilizzano mezzi privati per recarsi
a lavoro (+1,2%).
Un peggioramento per i Goal (1, 6, 15 e 16):
• povertà (Goal 1) aumenta sia la povertà assoluta a livello di ripartizione
Centro (pari a 7,5% nel 2022), sia la povertà relativa (pari a 10,0% nel 2022);
• l’acqua pulita e i servizi igienico sanitari (Goal 6) a pesare in negativo è la
riduzione dell’efficienza idrica (-10,6% tra il 2012 e il 2020), oltre che
l’aumento delle famiglie insoddisfatte per la discontinuità nell’erogazione
dell’acqua (+0,9%);
• vita sulla Terra (Goal 15) aumenta l’indice di copertura del suolo (+2,5% tra il
2012 e il 2022);
• giustizia e le istituzioni (Goal 16) aumentano le truffe e frodi informatiche
(da 1,1 a 5,6 ogni 1.0000 abitanti dal 2010 al 2021) e si riduce la
partecipazione sociale (-5,2% tra il 2013 e il 2022).
Nella successiva tabella è indicato il livello degli indici compositi2 per l’Umbria e
l’Italia.
L’indicatore composito è una combinazione di diverse misure elementari ed esprime in sintesi il
percorso di avvicinamento o di allontanamento del territorio rispetto ad ogni indicatore considerato
dello specifico Goal (obiettivo). Nella scelta degli indicatori considerati per ogni Goal, ai fini del
calcolo di ogni indicatore composito, si è tenuto conto solo di quelli che sono disponibili e che
coprono interamente la serie storica.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
4. Gli indicatori sintetici di Agenda 2030 Umbria e Italia
Il colore verde indica un forte miglioramento, il giallo un miglioramento leggero,
l’arancione una sostanziale stabilità e il rosso un peggioramento. Inoltre viene
indicato con +, -, = la posizione della Regione in ciascun goal rispetto alla media
italiana.
Territorio G1
Umbria
G10 G11 G12 G15 G16
Italia
Forte
miglioramento
Aumento leggero
Sostanziale stabilità
Peggioramento
Fonte: Rapporto ASVIS 2023
Per quanto riguarda gli indicatori compositi dei goal, l’Umbria presenta nel
periodo 2010-2022 un dato superiore alla media italiana nel goal 1, 2, 4, 5, 10,
analoga nei goal 3 e 16 peggiore nei goal 6, 7, 8, 9, 11, 12.
Obiettivi di sviluppo sostenibile – Umbria, posizione rispetto alla media
nazionale nel 2022
Elaborazione su dati Rapporto Asvis 2023
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
L’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE
REGIONALI PER AREA D’INTERVENTO
5.1 L’attuazione nelle Aree d’intervento
La Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale costituisce, a partire dal DEFR (come previsto dal
D.Lgs. 118/2001) un’attività ai fini del controllo strategico, dando conto dei
principali risultati dell’azione di governo, descrivendo l’attuazione delle politiche
regionali, nonché le attività realizzate, gli interventi compiuti e le eventuali criticità
emerse e restituisce agli stakeholders, e più in generale alla comunità, i risultati
delle scelte e delle attuazioni delle politiche regionali.
La Regione Umbria adotta ogni anno il DEFR (Documento di Economia e
Finanza Regionale) che rappresenta il principale atto di indirizzo politico
amministrativo con cui vengono individuate le priorità strategiche. In attuazione
del D. Lgs. 118/2011, al fine di assicurare una più chiara rappresentazione della
visione strategica complessiva dell’azione regionale e, contestualmente, far
emergere in maniera trasparente il collegamento tra le priorità e le correlate
scelte di bilancio, le politiche regionali vengono classificate secondo Aree di
intervento in cui, in base alla coerenza tematica, sono raccolte le Missioni e i
Programmi del bilancio regionale.
Nella Relazione, strettamente collegata al DEFR, viene utilizzata, ai fini
dell’illustrazione dell’attuazione nelle Aree d’intervento, la stessa classificazione
per Aree tematiche /Missioni/Programmi.
Missioni
istituzionale
economica
01 – Servizi istituzionali,
generali e di gestione
18 – Relazioni con le altre •
autonomie territoriali e locali
14 – Sviluppo economico e
competitività
07 – Turismo
Programmi
Programma 0101 – Organi Istituzionali
Programma 0102 – Segreteria generale
Programma 0103 – Gestione Economica, Finanziaria,
Programmazione, Provveditorato
Programma 0106 – Ufficio Tecnico
Programma
Assistenza
TecnicoAmministrativa Agli Enti Locali
Programma 0110 – Risorse Umane
Programma 0111 – Altri servizi generali
Programma 0112 – Politica regionale unitaria per i
servizi istituzionali generali di gestione
Programma 1802 – Politica regionale unitaria per le
relazioni finanziarie con le atre autonomie territoriali
Programma 1401: Industria, PMI e artigianato
Programma 1402: Commercio reti distributive tutela
dei consumatori
Programma 1403: Ricerca e innovazione
Programma 1404: Politica regionale unitaria per lo
Sviluppo Economico e la competitività
Programma 0701: Sviluppo e valorizzazione del
turismo
Programma 0702: Politica Regionale unitaria per il
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
turismo
16 – Agricoltura, politiche
agroalimentari e pesca
15 – Politiche per il lavoro e
formazione professionale
04 – Istruzione e diritto allo
studio
culturale
05 – Tutela e valorizzazione dei
beni e attività culturali
06 – Politiche giovanili, sport e
tempo libero
territoriale
• Programma 1601: Sviluppo del settore agricolo e del
sistema agroalimentare
• Programma 1602: Caccia e pesca
• Programma 1603: Politica Regionale unitaria per
l’agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la
pesca
• Programma 1501 – Servizi per lo sviluppo del mercato
del lavoro
• Programma 1502 – Formazione professionale
• Programma 1503 – Sostegno all’Occupazione
• Programma 1504 – Politica regionale unitaria per lo
Sviluppo Economico e la competitività
• Programma 0401 – Istruzione pre-scolastica
• Programma 0402 – Altri ordini di istruzione non
universitaria
• Programma 0403 – Edilizia scolastica
• Programma 0404 – Istruzione universitaria
• Programma 0407 – Diritto allo studio
• Programma 0408 – Politica regionale unitaria per
l’istruzione e il diritto allo studio
• Programma 0501 – Valorizzazione dei beni di interesse
storico
• Programma 0502 – Attività culturali e interventi
diversi nel settore culturale
• Programma 0503 – Politica regionale unitaria per la
Tutela dei Beni e delle Attività culturali
• Programma 0601 – Sport e tempo libero
• Programma 0801 – Urbanistica e assetto del territorio
08 – Assetto del territorio ed • Programma 0802 – Edilizia residenziale pubblica
edilizia abitativa
• Programma 0803 – Politica regionale unitaria per
l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa
• Programma 1101 – Sistema di protezione civile
11 – Soccorso civile
• Programma 1102 – Interventi a seguito di calamità
naturali
• Programma 0901 – Difesa del suolo
• Programma 0902 – Tutela, valorizzazione e recupero
ambientale
• Programma 0903 – Rifiuti
• Programma 0904 – Servizio idrico integrato
09 – Sviluppo sostenibile e • Programma 0905 – Aree protette, parchi naturali,
tutela
territorio
protezione naturalistica e forestazione
dell’ambiente
• Programma 0906 – Tutela e valorizzazione delle
risorse idriche
• Programma 0908 – Qualità dell’aria e riduzione
dell’inquinamento
• Programma 0909 – Politica regionale unitaria per lo
sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
dell’ambiente
10 – Trasporti e diritto alla •
mobilità
17 – Energia e diversificazione •
delle fonti energetiche
Area sanità
e sociale
13 – Tutela della salute
12 – Diritti sociali, politiche •
sociali e famiglia
Programma 1001 – Trasporto ferroviario
Programma 1002 – Trasporto pubblico locale
Programma 1004 – Altre modalità di trasporto
Programma 1005 – Viabilità e infrastrutture
Programma 1006 – Politica regionale unitaria per i
trasporti e il diritto alla mobilità
Programma 1702 – Politica regionale unitaria per
l’energia e la diversificazione delle fonti energetiche
Programma 1301 – Servizio sanitario regionale finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei
Programma 1302 – Servizio sanitario regionale finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di
assistenza superiori ai LEA
Programma 1304 – Servizio sanitario regionale ripiano
di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi
Programma 1305 – Servizio sanitario regionale investimenti sanitari
Programma 1307 – Ulteriori spese in materia sanitaria
Questa parte della Relazione in cui si dà conto dell’attuazione delle politiche
regionali nelle varie Aree di intervento – a partire dalle Missioni e dagli obiettivi si caratterizza per una rappresentazione dei risultati conseguiti a fronte degli
obiettivi strategici individuati dei DEFR di legislatura più snella, trasparente e
di facile comprensione.
Per ciascuna Area di intervento sono state individuate le correlazioni con gli
obiettivi dell’Agenda 2030, di cui al capitolo 4 è stata fornita, per ogni Goal,
una valutazione della posizione dell’Umbria e dell’Italia rispetto all’insieme Correlazione
con gli obiettivi
degli indicatori.
Per l’Area istituzionale, essendo di carattere trasversale e principalmente legata di Agenda 2030
al funzionamento generale dell’ente, la relazione con i goal di Agenda 2030 non
viene evidenziata, in quanto non direttamente individuabile.
L’Area Economica è in relazione ai Goal:
• 1 – Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
• 2 – Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la
nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
• 4 – Istruzione. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e
opportunità di apprendimento per tutti
• 5 – Parità di genere ed emancipazione delle donne. Raggiungere
l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
• 7 – Energia. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici,
affidabili, sostenibili e moderni
• 8 – Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile,
un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
9 – Infrastrutture, industrializzazione. Costruire una infrastruttura resiliente e
promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e
sostenibile
10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni
12 – Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
13 – Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le
sue conseguenze.
L’Area Culturale è in relazione ai Goal:
• 3 – Promuovere la salute e il benessere
• 4 – Istruzione. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e
opportunità di apprendimento per tutti
• 5 – Parità di genere ed emancipazione delle donne. Raggiungere
l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
• 8 – Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile,
un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
• 10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni
• 13 – Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le
sue conseguenze.
L’Area Territoriale è in relazione ai Goal:
• 1 – Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
• 6 – Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei
servizi igienico sanitari
• 7 – Energia. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici,
affidabili, sostenibili e moderni
• 8 – Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile,
un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
• 9 – Infrastrutture, industrializzazione. Costruire una infrastruttura resiliente e
promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e
sostenibile
• 10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni
• 11 – Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e
sostenibili
• 12 – Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
• 13 – Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le
sue conseguenze.
• 15 – Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile degli ecosistemi
terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la
desertificazione, arrestare e invertire il degrado del territorio e arrestare la
perdita di biodiversità
L’Area Sanità e sociale è in relazione ai Goal:
• 1 – Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
• 3 – Promuovere la salute e il benessere
• 5 – Parità di genere ed emancipazione delle donne. Raggiungere
l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
• 10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Area Istituzionale
Missione 1: Servizi istituzionali, generali e di gestione
Obiettivo strategico: Razionalizzazione e spending review delle società e
degli enti partecipati dalla Regione
Un punto qualificante dell’attuazione del programma di Governo è stato il
risanamento e rilancio delle Partecipate Regionali, che oggi risultano essere
in n. 17 con l’Istituto Clinico Tiberino, importante centro di riabilitazione italiano
divenuto per volontà e operazione della Regione a maggioranza pubblica, oltre
alla Fondazione Umbria contro l’usura, Fondazione Umbria film commission e
Fondazione Teatro stabile dell’Umbria.
Nel bilancio 2022, nei forecast 2023 e nei bilanci d’esercizio in corso di
approvazione, tutte le Partecipate, oggi un insieme da circa n. 1.950 dipendenti e
circa euro 219 milioni di volume d’affari, evidenziano rispetto all’anno 2018 ovvero alla situazione ereditata – due risultati essenziali.
Da una parte il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2022, rispetto all’anno
2018, è rimasto sostanzialmente stabile (- n. 18 unità che corrisponde ad una
diminuzione di circa il 1%), dall’altra il volume d’affari, sempre al 31 dicembre, è
aumentato di circa il 85% (che corrisponde a circa euro 119 milioni), a
testimonianza non solo di una efficienza notevolmente cresciuta, ma anche di
una nuova capacità di attrarre affidamenti dalle amministrazioni pubbliche e dal
mercato.
Con riferimento all’anno 2022, società ed enti regionali confermano e rafforzano
la solidità economica e finanziaria e, nel contempo, adottano importanti
politiche di contenimento dei costi di funzionamento, su indirizzo della
Regione Umbria, anche attraverso forme di sinergia e collaborazione tra le
stesse; hanno ciascuna un compito ben preciso e trasparente per la comunità
regionale, offrono servizi in crescita ed in miglioramento ai cittadini, investono a
beneficio della collettività e contribuiscono alla macchina pubblica ed al Prodotto
Interno Lordo Regionale con un apporto di risorse proporzionalmente minore
rispetto al passato.
Dall’anno 2022 le Partecipate redigono tutte una Relazione di Sostenibilità in cui
rendono trasparente per stakeholders e cittadini il contributo reso alla collettività
in termini di Lavoro giusto, rispetto dell’ambiente e della salute, sviluppo
economico e sociale.
In tema di razionalizzazione del numero delle partecipate si evidenzia che
dall’anno 2022 ha iniziato la sua operatività Puntozero Scarl, quale risultato
dell’importante operazione di incorporazione di Umbria digitale Scarl in Umbria
salute e servizi Scarl che ha comportato una diminuzione dei costi di gestione di
circa euro 930.000. Nel corso dell’anno 2023 si sono studiate altre due
operazioni di incorporazione, Sviluppumbria Spa in Gepafin Spa e Umbraflor in
3A Pta Scarl, le quali, tuttavia, si sono dimostrate non convenienti dal punto di
vista gestionale e operativo.
In tema inoltre di razionalizzazione dei costi di funzionamento la Regione Umbria
dall’anno 2022 ha intrapreso un percorso di assegnazione annuale degli obiettivi
di contenimento delle spese di funzionamento a tutte le partecipate regionali che
ha comportato un’importante azione di spending review; infatti, tra i costi
sostenuti nell’anno 2018 e quelli previsti per l’anno 2023 si registra una
diminuzione complessiva di circa il 8% sui costi per relazioni pubbliche, mostre,
convegni, spese di studi e consulenza, missioni, formazione, acquisto,
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Infine, così come previsto nei documenti di programmazione, la Regione Umbria
si è dotata di un sistema di monitoraggio sistematico della situazione economicofinanziaria e patrimoniale delle partecipate regionali, creando un cruscotto
informatico finalizzato ad elaborare le informazioni e i dati in modo tempestivo ed
efficace. Ha provveduto anche ad attivare le Unità di controllo/Comitati di
coordinamento di tutte le Società in house providing al fine di garantire
l’esercizio del controllo analogo da parte di tutti i rispettivi soci.
Obiettivo strategico: Adeguare la gestione del personale alla massima
flessibilità efficacia ed efficienza
Le prime azioni poste in essere hanno riguardato nell’anno 2020 un complesso
intervento organizzativo di accorpamento ed integrazione di funzioni che ha
interessato in primis la riorganizzazione e riduzione delle strutture di vertice,
tramite l’istituzione di quattro nuove Direzioni regionali a far data dal 1 gennaio
2020 (le Direzioni regionali vengono ridotte da 5 a 4), nell’obiettivo di ottimizzare
la riallocazione delle funzioni e competenze, secondo criteri di concentrazione e
integrazione, compatibilmente con la massima efficacia ed economicità delle
condizioni strutturali di esercizio delle funzioni istituzionali dell’ente.
L’intervento organizzativo è proseguito con la riorganizzazione delle strutture
dirigenziali a regime dal 1 maggio 2020, attuando la riduzione dalle preesistenti
60 strutture dirigenziali a 45 strutture dirigenziali, con conseguente riduzione
della dotazione organica dirigenziale da n. 69 posizioni a n. 55 posizioni,) con la
diversa ricomposizione delle competenze e una nuova articolazione
organizzativa orientata alla razionalizzazione delle funzioni, alla riduzione dei
costi, presupposto necessario e connesso anche alle esigenze di
programmazione dei fabbisogni del personale e all’andamento delle dinamiche
dello stesso.
La revisione degli assetti dirigenziali, volta allo snellimento delle strutture
burocratico – amministrative e all’accorpamento degli uffici anche con l’obiettivo
di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico, ha creato
al contempo le condizioni per la semplificazione e l’integrazione dei processi di
lavoro.
Si è proceduto al conferimento degli incarichi dirigenziali in relazione al nuovo
modello organizzativo, con apposita procedura improntata a criteri di
trasparenza, valorizzazione delle competenze e rotazione compatibilmente con
l’esigenza di assicurare continuità al funzionamento e operatività delle strutture
pur nella consistente riconfigurazione degli assetti operata.
In coerenza con la nuova articolazione delle strutture dirigenziali sono stati
revisionati gli assetti di II livello con una riduzione delle posizioni organizzative da
n. 246 nel 2020 fino ad arrivare alle attuali n. 231.
L’avvio dell’attuazione del PNRR e del ciclo di programmazione della politica di
coesione comunitaria e di sviluppo rurale per il periodo 2021 – 2027 sovrapposto
alla chiusura della Programmazione per il periodo 2014 – 2020 ha introdotto
elevati fattori di complessità amministrativa e gestionale non solo in termini di
indirizzo politico amministrativo, ma anche in relazione alle attività gestionali ed
attuative.
Dal 1 marzo 2023 è stata così attuata una rivisitazione della struttura delle
Direzioni regionali riperimetrando in parte la struttura delle Direzioni esistenti ma
soprattutto istituendo una nuova Direzione cui sono state affidate funzioni
Interventi
organizzativi
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
specifiche inerenti il PNRR, la riqualificazione urbana, il patrimonio e demanio
regionale, le attività connesse a gare e contratti, l’organizzazione e la gestione
delle risorse umane, la trasparenza anti corruzione e privacy.
Il modello organizzativo si è evoluto parallelamente all’adeguamento delle
discipline regolamentari: in particolare si è intervenuto sul Regolamento di
organizzazione della struttura organizzativa e della dirigenza della Presidenza e
della Giunta regionale (DGR n. 369/2023) e sul Regolamento degli incarichi di
Elevata qualificazione (DGR n. 843/2023), anche per garantire il passaggio
richiesto e previsto dal nuovo ordinamento del CCNL 16/11/2022.
Di particolare valenza anche l’intervento di adeguamento regolamentare
effettuato per dotare la Giunta regionale di un Regolamento aggiornato sulle
procedure di accesso agli organici (DGR n. 1322/2021) a fronte dei numerosi
interventi normativi da parte del legislatore nazionale in tema di semplificazione e
accelerazione delle procedure di reclutamento per la p.a. introducendo, tra l’altro,
le misure di semplificazione e snellimento previste dal DL n. 44/2021 e dal DL n.
80/2021.
Coerentemente alla riorganizzazione attuata e in linea con gli obiettivi strategici
dell’Amministrazione regionale, sono state adottate le linee programmatiche per
le politiche del personale contenute nei Piani triennali dei fabbisogni di personale
2020 – 2022, PTFP 2021 – 2023, PTFP 2022-2024, PTFP 2023-2025, PTFP
2024-2026, finalizzate a far fronte alle esigenze emergenti delle strutture della
Giunta regionale, in un’ottica di massima efficienza e flessibilità organizzativa.
I piani occupazionali adottati hanno previsto l’avvio e l’attuazione di procedure di
reclutamento di personale con qualifica dirigenziale e del personale del
comparto, di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato afferente
al Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) per il potenziamento delle
strutture regionali impegnate nella attuazione dei fondi comunitari 2014-2020, e
di stabilizzazione del personale precario impiegato presso l’USR Umbria ex art.
57, comma 3, DL n.104/2020 e ex art 3 del DL n. 44/2023.
In attuazione delle disposizioni del CCNL e del Contratto collettivo integrativo
della Regione Umbria – Giunta regionale, vigenti pro – tempore, sono state
attuate le procedure selettive per la progressione verticale e per lo sviluppo
economico del personale dipendente all’interno delle categoria/aree di
inquadramento; le suddette progressioni sono state concluse con attribuzione dei
relativi scatti economici per l’anno 2019, per l’anno 2020, per l’anno 2021 e da
ultimo per l’anno 2022.
Di seguito si rappresenta in sintesi la ricognizione delle politiche di assunzione
attuate distinte tra le varie tipologie di reclutamento:
PERSONALE DIRIGENZIALE
Procedure di mobilità per trasferimento da altre N
.7 unità assunte per
PP.AA.
trasferimento.
Procedure comandi
N. 4 comandi attivati
Procedure di reclutamento a tempo determinato
N. 12 unità assunte a tempo
determinato
Procedure
concorsuali
pubbliche
tempo N. 5 unità assunte a tempo
indeterminato
indeterminato (n. 1 unità da
assumere dal 3/06/2024)
Fonte: Dati del Servizio Organizzazione, amministrazione e gestione delle risorse umane
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
PERSONALE DEL COMPARTO
Procedure di mobilità per trasferimento da altre PP.AA.,
n. unità 48
Procedure concorsuali pubbliche a tempo indeterminato
n. unità 114
Piano stabilizzazione procedura di reclutamento speciale ex n. unità
art. 20, comma 1, del d.lgs n. 75/2017
Procedura di stabilizzazione presso USR Umbria, ex art. 57,
n. unità 5
comma 3, DL n.104/2020
Fonte: Dati del Servizio Organizzazione, amministrazione e gestione delle risorse umane
Per quanto riguarda la Contrattazione collettiva ed integrativa in questa
legislatura sono stati stipulati sia il Contratto integrativo CCI 2021-2023 della
Dirigenza che il Contratto collettivo integrativo del personale delle Aree
professionali CCI 2023-2025.
tornata contrattuale (CCNL 16 novembre 2022) e accolto e modulato le varie
opportunità di sviluppo delle competenze e professionalità interne offerte dai vari
strumenti e istituti contrattuali, dando rilievo ad importanti elementi: criteri e
risorse destinate alla performance, le nuove procedure delle progressioni
economiche e alle politiche di sviluppo verticale del personale regionale, criteri e
misure per l’attribuzione delle indennità contrattuali e per l’attribuzione di
trattamenti accessori previsti da specifiche disposizioni di legge ed è stata
recepita l’istituzione del welfare aziendale, in un sistema di flexible benefit. Le
finalità sono quelle di migliorare il benessere organizzativo del personale e
promuovere forme di sostegno al reddito familiare dei dipendenti regionali
prevedendo un apposito capitolo del bilancio regionale dedicato a tale finalità
alimentato annualmente.
Nel mese di marzo 2020 è stata attivata la modalità di lavoro in smart working,
a causa delle chiusure nazionali per affrontare l’epidemia da Covid19. Da marzo
a dicembre 2020 la media totale dei dipendenti regionali che hanno lavorato in
smart working è stata pari a 829 (76,1% del totale), con una percentuale media di
giorni lavorati in smart working pari al 45,6%.
Lavoro agile
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Lo smart working nella fase emergenziale, quindi durante l’epidemia da Covid-19,
è stato introdotto come modalità ordinaria della prestazione lavorativa a distanza,
quale misura di supporto alla prevenzione ed al contenimento dei contagi da
Covid-19, il personale regionale ha lavorato da remoto nell’anno 2020 partendo
dalla percentuale di circa il 92%, nel periodo di stretta limitazione della
utilizzando una prima forma semplificata di Accordo individuale, in attuazione
della Direttiva per l’attuazione del lavoro agile straordinario in modalità
semplificata. La rilevazione sopra riportata comprende n. 67 dipendenti che sono
stati riconosciuti fragili dai medici competenti nominati ai sensi del D.
Lgs.81/2008 e s.m.i., nel rispetto delle norme vigenti in materia di valutazione del
rischio, con particolare attenzione alla prevenzione e protezione dai rischi di
contagio da Covid-19.
Tale contingente di personale, ai sensi del DL 24 marzo 2022 n. 24 ha avuto la
possibilità di prorogare fino al 30 giugno 2022 la prestazione lavorativa in
modalità di lavoro agile, senza ricorrere ad una nuova valutazione medicosanitaria, ma con la stipula di un Accordo individuale che si è uniformata alle
indicazioni normative vigenti sia in materia di lavoro agile che di prevenzione,
sicurezza e protezione nei luoghi di lavoro.
L’amministrazione regionale, nel frattempo, aveva già approvato una
regolamentazione per promuovere l’attuazione del lavoro agile, in conformità alle
disposizioni vigenti, al fine di introdurre stabilmente ed in maniera graduale
Per garantire i livelli di efficienza attesi il personale regionale ha garantito una
presenza settimanale pari ad almeno il 50% del debito orario settimanale,
alternando prestazione in sede a prestazione lavorativa da remoto, fatti salvi i
lavoratori fragili per cui sono state applicate le specifiche norme di tutela ed i
dipendenti che svolgono attività non remotizzabili che hanno dato continuità ai
servizi in presenza.
Seguendo l’evoluzione normativa è iniziato un percorso di transizione verso un
lavoro agile post-emergenziale, per ripartire con una moderna concezione di
organizzazione del lavoro e dall’esperienza acquisita due anni precedenti. E’
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
stata avviata la ridefinizione e la ricognizione delle attività lavorabili a distanza e
la quantità di personale individuabile.
Con l’approvazione della disciplina della prestazione lavorativa in modalità agile,
è confermato il principio generale che l’attuazione del lavoro agile non modifica la
regolamentazione dell’orario di lavoro applicata ai dipendenti regionali che
continua a far riferimento al “normale orario di lavoro”, pari a 36 ore settimanali a
tempo pieno o alle articolazioni part-time, tenendo conto delle caratteristiche di
flessibilità temporali proprie dello smart working, nel rispetto comunque dei limiti
di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla
legge e dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto Funzioni Locali.
L’Amministrazione regionale, a partire dal 1 agosto 2022, conferma l’introduzione
della prestazione lavorativa in modalità agile come strumento di integrazione e
sviluppo di forme di lavoro flessibile già utilizzate nell’Ente (es. part-time,
flessibilità dell’orario di lavoro sia in entrata che in uscita, articolazioni orarie
agevolate, ecc.).
Il nuovo CCNL Funzioni locali, sottoscritto il 16 novembre 2022, ha introdotto una
nuova disciplina del lavoro a distanza, nelle due tipologie di “lavoro agile” e
“lavoro da remoto”, il primo, previsto dalla legge 81/2017 e s.m.i., senza vincoli di
orario e di luogo di lavoro (lavoro per obiettivi e orientato ai risultati), il secondo,
al contrario, con vincoli di orario (con caratteristiche analoghe al lavoro svolto in
presenza).
La nuova disciplina adottata dall’Amministrazione regionale a gennaio 2023,
conferma che il lavoro agile integra ed amplia le forme di lavoro flessibile offerte
dall’Amministrazione regionale, al fine di rispondere meglio alle esigenze
organizzative ed alle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro,
promuovendo l’orientamento ai risultati ed alla produttività, sviluppando
l’erogazione di servizi efficienti ed innovativi, favorendo l’equilibrio fra vita
professionale e vita privata.
La disciplina al fine di favorire l’accesso ai dipendenti, introduce il principio di
rotazione del personale, ove applicabile, attraverso l’alternanza delle giornate o
dei periodi di lavoro agile con le giornate o i periodi di prestazione svolta in
presenza.
Ad oggi l’Amministrazione regionale in assenza di ulteriori disposizioni normative
con proprio atto ha stabilito a marzo 2024 di tutelare i lavoratori che si trovino in
situazioni gravi, urgenti, o altrimenti conciliabili difficoltà non solo quelle dovute
allo stato di salute ma anche di tipo personale o familiare in senso lato ampliando
e derogando al principio della prevalenza del lavoro in presenza e indicando
modalità operative.
Il 2020 è stato caratterizzato dalla messa a regime all’interno
dell’Amministrazione regionale del Ciclo della performance, reso ancora più
complesso nel 2020 dallo stato di emergenza nazionale dovuto alla pandemia da
Covid-19. Il Ciclo della performance che si articola in quattro fasi principali:
? Programmazione;
? Gestione e monitoraggio;
? Misurazione e Valutazione;
? Rendicontazione.
Ciclo della
Performance
L’adozione del ciclo della performance avviene attraverso il Sistema di
misurazione e valutazione della performance, che costituisce l’impianto di regole,
strumenti e reportistica volti a supportare la Regione nella definizione delle
priorità e nell’individuazione, in maniera efficace e sintetica, degli indicatori
relativi agli obiettivi che l’Ente intende perseguire, nonché alla misurazione e
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
valutazione dei risultati effettivamente conseguiti. Gli obiettivi strategici, gli
obiettivi operativi annuali ed i relativi indicatori di performance costituiscono
l’ossatura del sistema di valutazione e sono raccolti in maniera sintetica in
specifiche schede obiettivo per ciascuna Direzione.
Il ciclo della performance ed il sistema di valutazione ad esso collegato
consentono di rendicontare all’esterno e all’interno della Regione i risultati
raggiunti dall’Amministrazione nel suo complesso, impegnandosi a promuovere
la valutazione delle proprie attività sia per responsabilizzarsi sui risultati ottenuti,
sia per migliorare, attraverso gli stessi, la programmazione futura, in termini di
priorità e obiettivi da garantire, nel rispetto delle risorse assegnate e del contesto
di riferimento
La condivisione del processo di valutazione nel suo complesso garantisce la
partecipazione di cittadini e degli utenti finali ai processi di misurazione della
performance organizzativa e a favorire ogni più ampia forma di partecipazione e
collaborazione dei servizi resi, mediante l’attivazione di sistemi di rilevazione del
grado di soddisfazione degli utenti e dei cittadini, in relazione alle attività e ai
servizi erogati.
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance si è evoluto e
aggiornato negli anni introducendo nel 2020, in modalità informatizzata, un
questionario sull’esperienza e sul grado di soddisfazione per poi utilizzare i
risultati ottenuti anche ai fini dell’aggiornamento del Sistema stesso. L’anno 2023
ha visto l’allineamento di quanto disciplinato nel Sistema di misurazione e
valutazione della performance con le disposizioni in materia di performance
inserite nel nuovo Contratto collettivo integrativo 2023-2025 per il personale delle
aree professionali.
L’informatizzazione del Ciclo della performance in un’applicazione multilayer
progettata e sviluppata con metodologia AGILE caratterizzandosi in sistema
interoperabile in grado di dialogare e di condividere dati con altri sistemi
informativi mediante il paradigma delle API (Application Programming Interface)
ed accessibile esclusivamente dalla rete privata delle Regione Umbria. Grazie
all’attivazione di questo sistema informatico per la performance si può disporre
oggi di un unico archivio contenente i patti di servizio, le schede di valutazione,
gli obiettivi e indicatori utilizzati nelle diverse annualità al fine di avere anche per il
futuro di un set di obiettivi/indicatori validi e certificati. La storicizzazione del
patrimonio informativo relativo alla misurazione della performance costituisce un
asset fondamentale per la programmazione e la pianificazione strategica. I dati
raccolti potranno essere utilizzati anche per finalità di studio e ricerca.
Nel 2022 è stato adottato per la prima volta (DGR 391 del 29/04/2022) il Piano
Integrato di Attività e Organizzazione della Regione Umbria 2022-2024
(PIAO), documento strategico dell’Amministrazione regionale finalizzato a
definire, su base triennale e con aggiornamento annuale, diversi profili di
interesse dell’attività e dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, al fine
di assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa e di migliorare
la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e di procedere alla costante e
progressiva semplificazione e reingegnerizzazione dei processi anche in materia
di diritto di accesso.
Il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazione con la legge
n.113 del 6 agosto 2021, all’art. 6 ha introdotto e disciplina il Piano integrato di
attività e organizzazione (PIAO). Con l’introduzione del PIAO il legislatore ha
pertanto compiuto la scelta di riformare gli atti di programmazione delle PA, in
un’ottica di semplificazione, in un nuovo documento unico che ricomprende quelli
che in passato erano documenti singoli quali: Piano della Performance; Piano
Organizzativo del Lavoro Agile(POLA); Piano Triennale del Fabbisogno del
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Personale; Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e di promozione
della Trasparenza; Piano di semplificazione e re-ingegnerizzazione delle
procedure, il piano di accessibilità fisica e digitale; il piano della parità di genere.
Il PIAO rappresenta un documento strategico, da aggiornare annualmente, che,
a partire dagli obiettivi generali e dalle linee di indirizzo previste nei vari ambiti
consente una maggiore flessibilità e sinergia delle pianificazioni e dell’attuazione
delle stesse. A tal fine, pertanto viene predisposto ed attuato mediante una forte
e costante integrazione e collaborazione tra i vari uffici, allo scopo di garantire
una reale sinergia fra tutte le componenti dell’amministrazione.
documento, il Valore Pubblico è stato pensato e definito come l’impatto generato
dalle politiche dell’Ente sul livello di benessere complessivo e multidimensionale
(economico, sociale, ambientale, sanitario, etc.) di cittadini e imprese. In
particolare, si è scelto di individuare tre macro obiettivi di Valore Pubblico dai
quali sono stati individuati gli obiettivi strategici del DEFR 2023-2025, ad essi
collegati, poi declinati, a cascata, in obiettivi operativi di performance definiti con
relativi risultati attesi in termini concreti e misurabili. Si è, inoltre, cercato di
collegare anche obiettivi di digitalizzazione, di semplificazione e di pari
opportunità, il tutto con l’indicazione delle misure di trasparenza e prevenzione
della corruzione a ciò connesse. Con il PIAO 2024 – 2026, si è proseguita e
consolidata la tendenza ad orientare la programmazione delle attività e
l’assegnazione degli obiettivi alle strutture organizzative in vista del
completamento delle politiche e obiettivi strategici e conseguentemente anche la
gestione del personale e delle correlate dinamiche retributive e di sviluppo e
valorizzazione professionale viene ricondotta ad una logica di integrazione e
complementarietà rispetto alle azioni strategiche dei programmi e delle politiche
regionali.
Obiettivo strategico: Revisione in chiave digitale dei processi e procedure
alla base del buon funzionamento dell’Ente
Con DGR n. 97 del 1/02/2023 la Regione Umbria ha definito la strategia per la
semplificazione e la digitalizzazione della Regione Umbria (“Master Plan”)
la cui vision unificante prevede una profonda revisione dei macro-processi e delle
procedure amministrative per ridisegnare e innovare profondamente i servizi
pubblici delle PA umbre.
I processi che stanno dietro l’erogazione dei servizi devono essere semplificati,
unificati, digitalizzati, resi accessibili e intelligibili sia all’utenza esterna alla PA
che all’utenza all’interno degli uffici pubblici.
È emersa con chiarezza la necessità di ridurre la frammentazione degli
applicativi in uso e consolidare tutti i servizi digitali puntando
progressivamente verso sistemi unitari sia da un punto di vista delle
infrastrutture/piattaforme impiegate che da un punto di vista degli applicativi
software/banche dati utilizzate dalle strutture coinvolte.
Si è voluto dare impulso all’evoluzione verso logiche di piattaforma in cloud, a
micro-servizi e nel rispetto dei principi di openness e interoperabilità via API. Per
la riorganizzazione dei processi si è adottato il paradigma “digital-first”.
A tal fine con DGR 688/2023 è stato dato mandato a PuntoZero scarl di produrre
uno studio per la realizzazione di un sistema integrato che dovrà:
? essere in grado di colloquiare con il sistema documentale;
? rendere disponibili i dati per i flussi da trasmettere allo Stato e UE;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
monitorare l’andamento della spesa e della disponibilità residua;
gestire in modo completo la fase di istruttoria dei Bandi/Avvisi;
implementare un CRM per semplificare i rapporti con i cittadini;
implementare uno strumento di supporto decisionale;
implementare una soluzione per la gestione del workflow degli atti e
anche per un nuovo sistema di Scrivania digitale.
Poiché anche l’assetto organizzativo è fondamentale per l’efficacia degli
interventi di innovazione, la Regione nel 2023 ha declinato operativamente gli
indirizzi del Master-plan per gli aspetti organizzativi legati alla Giunta regionale,
avviando con DGR 1014/2023 una riorganizzazione delle strutture del comparto
ICT della Direzione Agenda digitale, finalizzata ad una migliore demarcazione
degli ambiti di competenza in relazione al processo di definizione e gestione del
Piano digitale regionale triennale (PDRT ex LR n.9/2014), a un’attualizzazione
delle competenze in materia di cybersicurezza e a una diversa declinazione del
supporto fornito allo svolgimento delle funzioni di Responsabile per la
Transizione al Digitale (RTD) per le materie di competenza.
Negli ultimi anni è emerso sempre più chiaramente che la rapida evoluzione
tecnologica comporta sempre nuovi rischi per la sicurezza informatica;
occorre dunque prevedere, prevenire e mitigare il più possibile gli impatti di
eventuali attacchi cyber, assicurando la resilienza delle infrastrutture regionali e
salvaguardando la sicurezza e la protezione dei dati.
A tal fine sono state avviate numerose iniziative ed effettuati ingenti investimenti
volti ad innalzare il livello di sicurezza informatica delle infrastrutture regionali.
Nel 2022 è stato effettuato il rinnovo per il triennio 2023-2025 del protocollo
d’intesa tra Regione Umbria e Compartimento Polizia Postale e delle
Comunicazioni Umbria per la prevenzione e contrasto dei crimini informatici sui
sistemi informativi “critici” dipendenti da Regione Umbria.
È stata inoltre avviata una campagna di awareness e sensibilizzazione dei
dipendenti regionali su sicurezza informatica e protezione dati: la
consapevolezza dei rischi come fattore abilitante verso la cyber sicurezza.
Nel 2023 la Regione ha ottenuto fondi PNRR pari 3,5 milioni dall’Agenzia per la
cybersicurezza nazionale (ACN) volti a:
? innalzare il livello di protezione dell’infrastruttura tecnologica regionale
composta dal data center regionale e dalla rete pubblica regionale RUN;
? realizzare il SOC (Security Operation Center) regionale;
? realizzare uno CSIRT (Computer Security Incident Response Team)
incardinato presso l’amministrazione regionale
Cybersecurity
PNC Sisma 2009-2016 la Regione ha programmato un intervento per la
realizzazione di una serie di misure di sicurezza integrate con Regione Marche e
Abruzzo e l’implementazione dei servizi di cyber security nel data center
regionale.
Nel 2023 la Regione ha aderito alla Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati Interoperabilità
(PDND) e ha ottenuto fondi PNRR per 2,3 mln per realizzare l’interoperabilità
tecnica
tramite API con le altre PA e avere un pieno scambio automatico di dati tra PA e
tra PA e privati, anche accompagnando l’integrazione con la PDND e le anagrafi
nazionali/regionali, accelerando così l’offerta di servizi digitali a cittadini, imprese
e professionisti.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Semplificazione
Nell’ottica di quanto previsto dall’articolo 61 dello Statuto regionale, dove la
Regione “assicura la qualità della normazione al fine di migliorare la trasparenza
e l’efficienza dell’azione amministrativa e valutarne gli effetti nei confronti di
cittadini e imprese” e da quanto previsto all’art. 2, comma 1, lettera a) della l.r. n.
8/2011 dove l’obiettivo della semplificazione è la rimozione e la significativa
riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi a carico dei
cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni compatibilmente
con le esigenze di tutela del pubblico interesse e di salvaguardia dei beni
comuni, nel Programma di governo della Presidente Tesei, presentato
all’Assemblea Legislativa il 23/12/2019, si è voluto fortemente che la
semplificazione normativa avesse un ruolo centrale per lo sviluppo economico e
per il miglior funzionamento della “macchina” regionale.
In linea con le suddette previsioni, il Master Plan della Regione Umbria per la
semplificazione e l’agenda digitale 2023 – 2025 – approvato con Deliberazione
dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria n. 362 del 28/11/2023 – ha previsto la
definizione di uno specifico disegno di legge “Taglia-adempimenti” che, nell’ottica
di un’azione sistematica di razionalizzazione e crescita di qualità dell’ordinamento
legislativo regionale, conterrà le disposizioni normative oggetto di revisione
individuate dalle strutture competenti mediante il coinvolgimento dei diversi attori
(istituzionali e non) che intervengono nel processo.
Inoltre è in corso la revisione della legge regionale 13 giugno 2014, n. 10 “Testo
Unico in materia di commercio” tenuto conto della strategicità del settore
commercio nell’ambito delle politiche per lo sviluppo socio – economico della
commercio”, un ruolo di primaria importanza alle attività commerciali per lo
sviluppo dell’economia umbra.
La revisione totale del T.U, basata su un percorso di concertazione e
condivisione con tutti gli stakeholder avviata attraverso l’introduzione dei distretti
del commercio, costituisce uno strumento utile di concertazione che muove da un
nuovo approccio alle politiche commerciali pubbliche basato sulla sussidiarietà e
sulla partecipazione attiva dei soggetti locali.
Obiettivo strategico: Miglioramento dell’accesso ai servizi delle PA
dell’Umbria per cittadini e imprese
È stato messo in esercizio il portale dell’Accesso unico regionale (Umbria
Accesso Unico) con informazioni e strumenti utili per conoscere servizi e gestire
pratiche secondo elevati standard di usabilità ed accessibilità. Il Catalogo offre
informazioni centrate sui “bisogni dell’utente” che vanno via via arricchendosi a
partire dai servizi a titolarità regionale secondo il piano di onboarding approvato
con le priorità indicate dalla Giunta.
È stata definita la nuova architettura del sito istituzionale in conformità alle
linee guida AgID, puntando a migliorare la fruibilità dei contenuti da parte degli
utenti e l’integrazione del portale Umbria Accesso Unico con il sito istituzionale
regionale.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Obiettivo strategico: Consolidare le misure di prevenzione e di contrasto
della corruzione e dell’illegalità, nonché promuovere azioni di trasparenza
all’interno dell’amministrazione regionale
L’etica pubblica, definita come l’insieme di principi e norme di comportamento
corretto nella pubblica amministrazione, non rappresenta soltanto l’adempimento
di obblighi richiamati nella Costituzione, ma costituisce un pilastro fondamentale
della cultura dell’integrità all’interno dell’amministrazione. In questo contesto, si
inseriscono le molteplici attività di contrasto alla corruzione e di promozione della
trasparenza all’interno dell’amministrazione regionale.
Il programma di legislatura del governo regionale si è caratterizzato per una
progressiva e migliore definizione della strategia di prevenzione della
corruzione che nei DEFR di ogni anno si è tradotta in obiettivi strategici
trasversali quali ad esempio:
mappatura dei processi dell’ente e valutazione del rischio corruttivo ad essi
collegato;
analisi dei risultati relativi alla valutazione del rischio su tutti i processi, con
particolare attenzione ai processi collegati al PNRR;
definizione di misure di prevenzione del rischio corruttivo;
interventi formativi rivolti a tutti i dipendenti regionali;
attuazione della disciplina prevista per la segnalazione di illeciti
(Whistleblowing);
adozione del Codice di comportamento dell’ente;
redazione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione poi confluiti
nel PIAO, sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza”.
Prevenzione
della corruzione
La sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” comporta una complessa
pianificazione da realizzare in maniera integrata a partire dalle finalità di valore
pubblico che l’amministrazione intende perseguire.
In particolare, grazie anche al coinvolgimento e alla fattiva collaborazione di tutti i
responsabili delle strutture regionali:
è stata completata la mappatura dei processi (oltre 600), cioè
l’individuazione e rappresentazione di tutte le attività dell’ente,
indispensabile anche per altre attività (privacy, antiriciclaggio,
semplificazione, digitalizzazione, etc.) che si caratterizza per completezza,
esaustività ed analiticità;
è stata effettuata la valutazione dell’esposizione al rischio per ogni
processo e per ogni fase di ciascun processo (totale fasi oltre 3.000) e
classificati i processi in base al grado di rischio: alto, medio e basso;
sono state progettate, implementate e/o consolidate misure di prevenzione
del rischio corruttivo (generali e specifiche);
è stato effettuato il monitoraggio semestrale sull’attuazione delle misure;
a ogni processo sono stati collegati i relativi procedimenti amministrativi.
In tema di trasparenza amministrativa, dall’entrata in vigore del d.lgs. 33/2013
particolare attenzione è stata dedicata al rispetto degli obblighi di pubblicazione
contenuti nella sezione del portale istituzionale della Giunta regionale Trasparenza
denominato “Amministrazione trasparente”, svolgendo una continua attività di
monitoraggio sulle pubblicazioni effettuate e di adeguamento alle indicazioni
fornite dall’ANAC.
In particolare nel 2023, recependo le indicazioni del PNA 2022, con
Deliberazione della Giunta regionale, si è stabilito:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
a) di prevedere che il monitoraggio sulle pubblicazioni obbligatorie nella sezione
“Amministrazione trasparente” sia organizzato e attuato su due livelli:
? un monitoraggio di primo livello, di competenza dei responsabili dei
Servizi, come individuati nello schema dei flussi informativi, allegato alla
sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del PIAO, quali responsabili
della elaborazione/trasmissione e pubblicazione, in autovalutazione,
? un monitoraggio di secondo livello, di competenza del RPCT, coadiuvato
dalla struttura di supporto e dai referenti di Direzione per la prevenzione
della corruzione e la trasparenza;
b) di disporre che il monitoraggio di primo livello sia organizzato e coordinato dal
RPCT con l’utilizzo di strumenti operativi standardizzati (check list)
appositamente predisposti;
c) di stabilire che il monitoraggio sia svolto con cadenza semestrale.
Nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. 33/2013 in materia di accesso civico
semplice e accesso civico generalizzato viene svolta una attività continuativa
di tracciamento delle richieste ai fini della implementazione del Registro degli
accessi che nel corso del 2023 è stato integrato con le informazioni relative a
tutte le richieste di accesso pervenute alla Regione Umbria. Il Registro viene
aggiornato trimestralmente.
Inoltre, si è proceduto all’aggiornamento del repertorio dei procedimenti
amministrativi che ha costituito anche obiettivo di performance trasversale di
direttori e di dirigenti nel 2023.
In sintesi, nel corso della legislatura, le misure di prevenzione della corruzione e
le azioni di trasparenza – dimensioni di natura trasversale per la realizzazione
della missione istituzionale dell’Ente – sono state attuate con la finalità principale
di “protezione” del Valore Pubblico, che si realizza quando le sue politiche e le
azioni messe in campo per realizzarle, contribuiscono ad aumentare il livello di
benessere ambientale, economico e sociale della società e del territorio in cui
opera.
Obiettivo strategico: Valorizzazione, riorganizzazione e razionalizzazione
del demanio e del patrimonio immobiliare regionale
Aste e trattative dirette: concessioni e alienazioni
Ai sensi della legge regionale del 04 dicembre 2918, n. 10 “Norme
sull’Amministrazione, gestione e valorizzazione dei beni immobili regionali, in
particolare dell’articolo 15 e 17 della stessa che disciplina l’uso dei beni immobili
del demanio e del patrimonio indisponibile regionale, l’Amministrazione regionale
ha sottoscritto le concessioni di seguito indicate:
salvo rinegoziazione della stessa, dopo l’approvazione del progetto di
valorizzazione per un periodo di tempo commisurato al raggiungimento
dell’equilibrio economico finanziario del piano d’investimenti, è stata stipulata
una concessione -a titolo oneroso- di valorizzazione e utilizzazione a fini
economici della base logistica “Alto Tevere” di proprietà della Regione
Umbria, ubicata nei Comuni di Città di Castello e di San Giustino. Detta base
logistica rappresenta, nel contesto programmatico pubblico, uno degli
strumenti indispensabili per sostenere e rafforzare la competitività ed il
potenziale sviluppo dei sistemi produttivi territoriali di riferimento e con essi,
del sistema economico regionale nel suo complesso. Conseguentemente
l’Amministrazione regionale ha inteso promuovere un procedimento ad
Gestione e
valorizzazione
dei beni
immobili
regionali
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
evidenza pubblica per la selezioni di soggetti privati cui affidare in
concessione la base Logistica al fine di perseguire l’obiettivo di interesse
pubblico regionale relativo allo sviluppo di aree del territorio colpite da crisi
diffusa delle attività produttive e per favorire, in una prima fase, l’utilizzo degli
immobili esistenti, e in una seconda fase, eventuale, la loro valorizzazione
volta alla riqualificazione e riconversione.
regionale denominato “Castello di Casalina” sito in Comune di Deruta, con
il medesimo Comune. L’utilizzazione di detto immobile da parte
dell’Amministrazione comunale, previa presentazione di un progetto
finalizzato ad illustrare le attività di interesse pubblico connesse all’uso del
bene tese a valorizzare il patrimonio regionale, nonché il nesso di
strumentalità con l’interesse regionale, ha soddisfatto l’interesse pubblico
sotteso alla norma di riferimento, poiché detta Amministrazione, stante le
proprie attività istituzionali, è il soggetto giuridico che meglio può realizzare le
condizioni per un efficiente ed ottimale utilizzo dell’immobile in argomento,
che alla luce del progetto presentato dall’Amministrazione comunale è
diventato, tra l’altro, la base logistica per la pianificazione, organizzazione ed
esecuzione delle attività del nucleo associazione nazionale Carabinieri
Umbria, la cui attività, tra l’altro, è quella di dare supporto alle istituzioni
pubbliche nelle emergenze e comunque in tutte le attività relative alla
tematica delle protezione civile.
degli Infermi di proprietà regionale, con la Diocesi di Perugia -Città della
Pieve. L’utilizzazione di detto immobile da parte della Diocesi per lo
svolgimento delle funzioni religiose ha soddisfatto l’interesse pubblico
sotteso alla norma di riferimento, poiché per il periodo interessato, dette
funzioni per tutto il quartiere di Monteluce possono essere svolte nella
Cappella, essendo state le altre chiese della parrocchia oggetto di lavori di
ristrutturazione.
regionale denominato “Teatro G. Mengoni” sito in Comune di Magione, con
il medesimo Comune. L’utilizzazione di detto immobile da parte
dell’Amministrazione comunale, previa presentazione di un progetto
finalizzato ad illustrare le attività di interesse pubblico connesse all’uso del
bene tese a valorizzare il patrimonio regionale, nonché il nesso di
strumentalità con l’interesse regionale, ha soddisfatto l’interesse pubblico
sotteso alla norma di riferimento, poiché detta Amministrazione, stante le
proprie attività istituzionali, è il soggetto giuridico che meglio può realizzare le
condizioni per un efficiente ed ottimale utilizzo dell’immobile in argomento,
rendendolo quale fulcro della cultura territoriale.
concessione ad uso gratuito del compendio immobiliare regionale
denominato “ex Ancifap” sede del Centro di Formazione professionale in
Terni con l’A.R.P.A.L. Umbria, istituita con legge regionale n.1/2018 al fine di
perseguire le politiche regionali in materia di lavoro, apprendimento
permanente e promozione dell’occupazione.
L’utilizzazione di detto
immobile da parte dell’Agenzia regionale, ha soddisfatto l’interesse pubblico
sotteso alla norma di riferimento, poiché l’Agenzia, stante le proprie attività
istituzionali, è il soggetto giuridico che per legge svolge le funzioni di politiche
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
del lavoro e di formazione professionale e conseguentemente utilizzare
l’immobile regionale per l’espletamento delle funzioni di cui alla legge n.
1/2018 oltre a rispondere ad un interesse di carattere strumentale alle finalità
regionali, costituisce uno strumento di valorizzazione di un compendio
immobiliare regionale, peraltro oggetto di un più ampio progetto di
riqualificazione architettonica, sito nel territorio Ternano.
Nell’anno 2024 è intenzione dell’Amministrazione regionale, nell’ambito dei
processi di valorizzazione del proprio patrimonio, definire altre procedure volte
alla stipulazione di concessioni di beni immobili regionali, al fine di poter
realizzare gli interessi pubblici di cui alla normativa.
f. In attuazione della L.R. n. 9/2016 che pone in capo alla soc. Sviluppumbria
la gestione e valorizzazione dell’area Industriale di Maratta di Terni, è
stato pubblicato l’avviso per la concessione di tali terreni, in esito al quale ad
oggi sono stati aggiudicati n. 16 lotti. L’avviso per i restanti n. 9 lotti è ancora
aperto.
g. In attuazione della L.R. n. 18/2017 che pone in capo alla soc. Sviluppumbria
la gestione e valorizzazione dell’immobile Industriale “Ex Mabro” di
Orvieto, sono state concesse n. 3 unità immobiliari alla USL 2 di Terni a
titolo gratuito e sono in corso di valutazione altre richieste per cui
Sviluppumbria sta procedendo alla determinazione del canone di
concessione di tutti i subalterni di proprietà della Regione Umbria.
Acquisti e permute: Via Saffi, Permuta ADISU, acquisizioni Province,
acquisto sedi Arpal TR e PG
a. Acquisto immobile Via Plinio il Giovane
La Regione Umbria, in esecuzione dell’art. 11 della legge regionale 29 luglio
proprietà dell’Agenzia del Demanio -ad un prezzo di euro 188.000,00 ritenuto
congruo- da destinare a sedi di rappresentanza e uffici dell’Ente. L’acquisto
in argomento, risultato imprescindibile ed indifferibile per l’Amministrazione
regionale al fine di razionalizzare e valorizzare al meglio i lavori di
ristrutturazione degli immobili di proprietà regionale, insistenti nel medesimo
compendio, risulta utile e vantaggioso in quanto soddisfa l’interesse pubblico
ad unificare la proprietà dell’immobile di cui trattasi, e conseguentemente ad
ampliare le superfici disponibili da destinare a sedi di rappresentanza e uffici
dell’Amministrazione regionale nonché di determinarne un incremento in
termini di valorizzazione immobiliare; Nell’anno 2024 si prevede la
conclusione dei lavori sopradetti che interessano l’intero compendio
immobiliare e il successivo trasferimento degli uffici regionali, che ad oggi
sono ubicati presso il Videocentro in Terni (EX Centro Multimediale di Terni),
Piazzale Bosco, 3/a, detenuto dall’Amministrazione regionale in locazione
dal Comune di Terni, il cui contratto scadrà in data 31 gennaio 2027, ad un
canone annuo complessivo di euro 182.387,18, di cui si procederà alla
risoluzione anticipata e che, quindi, comporterà una rilevante riduzione dei
costi per l’Amministrazione.
b. Permuta ADiSU
La Regione Umbria, in ottemperanza alla legge regionale del 28 marzo 2006,
n. 6, contribuisce al funzionamento dell’Agenzia per il diritto allo Studio
Universitario dell’Umbria mettendo a disposizione con contratto di comodato
d’uso gratuito a detta Agenzia, beni immobili di sua proprietà o di cui ha la
disponibilità nonché quelli di proprietà dell’Università degli Studi di Perugia
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
utilizzati ai sensi della normativa di riferimento. Nell’ambito di detto contratto,
rientra, tra l’altro, l’immobile di proprietà dell’università adibito a residenza
universitaria sito in via G. Pascoli n. 4 (zona San Francesco al Prato) e
l’immobile di proprietà regionale, destinato a residenza universitaria
denominato “Padiglione D” di cui una porzione, a seguito di verifiche
tecniche, risultava insistere su strada comunale e quindi di proprietà di detta
Amministrazione. Con lo scopo di regolarizzare la situazione urbanistica di
detto immobile, propedeuticamente all’esecuzione di lavori di ristrutturazione
al fine di renderlo utilizzabile alla popolazione universitaria, è stata
favorevolmente valutata l’attuazione di un “procedimento di permuta senza
conguaglio” tra l’Università degli Studi di Perugia e il Comune di Perugia,
relativamente agli immobili detti .Conseguentemente, a seguito del
perfezionamento delle procedure nell’anno 2024, potranno essere definiti i
lavori di ristrutturazione del Padiglione D ed avviate le procedure per
renderlo utilizzabile, quale residenza universitaria per gli studenti nell’ambito
del territorio di Perugia.
Acquisto sedi ARPAL
Con decreti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 74 del
28/6/2019 e n. 59 del 22/5/2020, è stato adottato il “Piano straordinario di
potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro”,
dove viene, tra quant’altro, prevista anche la possibilità di destinare risorse
per l’adeguamento infrastrutturale dei centri per l’impiego (CPI).
Con atto n. 715 del 5/8/2020 la Giunta regionale ha approvato il “Piano
straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive
del lavoro” regionale, in attuazione dei DPCM sopra richiamati.
Con la suddetta deliberazione, la Giunta ha incaricato gli uffici regionali
competenti, allo svolgimento delle necessarie attività finalizzate
all’acquisizione di locali da mettere gratuitamente a disposizione di Arpal
Umbria agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, idonei ad ospitare
gli organici rafforzati a seguito del Piano approvato.
Con atto n. 520 del 3/6/2021, la Giunta regionale, tenuto conto della
possibilità di effettuare direttamente l’acquisizione delle sedi, prevedeva la
possibilità di utilizzare le risorse anche per il tramite di ATER Umbria,
mediante l’attivazione di accordi di cui all’art. 15 della L. n. 241/1990.
Conformemente a quanto indicato nella DGR n. 520/2021, la Regione
Umbria, l’Arpal Umbria e l’Ater Umbria hanno sottoscritto in data 14/12/2021
una convenzione finalizzata all’acquisto in autonomia, da parte della Regione
Umbria e l’eventuale adeguamento funzionale, di immobili da destinare a
sedi dei CPI nei comuni di Perugia e Terni.
In esecuzione alla suddetta convenzione, Ater ha pubblicato l’avviso
pubblico per un’indagine preliminare di mercato per la ricerca di immobili da
destinare ai CPI suddetti.
L’esito della ricerca è stato recepito dalla Giunta regionale con atto n. 1384
del 21/12/2023, nel quale veniva valutato l’interesse dell’Amministrazione
regionale ad acquistare l’attuale sede in locazione da privati del CPI di Terni,
sito in Via Annio Floriano a Terni e ad attivare un percorso con la Provincia
di Perugia, volto ad identificare quale futura sede del CPI di Perugia, l’intero
immobile di Via Palermo, 86 a Perugia, di proprietà della medesima
provincia, già parzialmente utilizzato dall’ARPAL Umbria.
Sono in atto le attività propedeutiche all’acquisto della sede dei CPI di Terni,
da parte di Ater Umbria, ai sensi della convenzione sottoscritta.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Vendite e trasferimenti
a. In esecuzione dell’articolo 12 -legge regionale 29 luglio 2022, n. 13 ad
RFI spa, il diritto di superficie, a titolo gratuito, sia delle aree di proprietà
regionale che di terzi site in località Maratta Bassa, nei Comuni di Terni e di
Narni al fine di conseguire obiettivi di rilevante interesse regionale connessi
al completamento della Piastra logistica intermodale di Terni e Narni.
La realizzazione del collegamento ferroviario della Piastra logistica TerniNarni rappresenta un preminente interesse pubblico in quanto in grado di
perseguire gli obiettivi regionali e nazionali di riduzione delle emissioni in un
territorio, quale quello della conca Ternana, particolarmente sensibile a tale
problematica. Infatti l’operatività del collegamento ferroviario può consentire
una forte riduzione del traffico su gomma per il trasporto delle merci, con il
conseguente miglioramento della qualità dell’aria. Rappresenta, inoltre, uno
straordinario volano per la valorizzazione del territorio e del patrimonio
regionale, potenziando l’attività della piastra logistica posta lungo il tratto
ferroviario Orte-Falconara, in cui sono previsti, nel protocollo di intesa,
sottoscritto in data 16/9/2020, tra le Regioni Umbria, Marche, M.I.T., ed
R.F.I., con investimenti per 1 miliardo e 231 milioni di euro, interventi volti
alla velocizzazione dell’intera direttrice ed al raddoppio fisico della tratta
Spoleto-Terni entro il 2030. Attualmente si è proceduto alla consegna
dell’area ad RFI per consentire alla stessa i necessari rilievi tecnici
propedeutici alla predisposizione del progetto definitivo afferente al
completamento dell’allaccio ferroviario.
b. Al fine di assicurare il presidio e la difesa dei territori marginali, collinari e
montani, in cui ricadono le Aziende Agrarie di proprietà regionale, il comma
2 dell’art. 28 della L.R. n. 10/2018, autorizzava la Giunta regionale ad
adottare un programma per l’alienazione delle suddette aziende agrarie ai
conduttori che risultino titolari di contratto da almeno 5 anni dall’entrata in
vigore della legge.
Allo scopo di attuazione alla suddetta disposizione normativa, con
deliberazioni di Giunta regionale n. 1233 del 10/12/2021 e n. 467 del
18/5/2022, veniva approvato il programma di vendita di 35 aziende ai
conduttori titolari di contratto da almeno 5 anni in possesso dei requisiti e
veniva incaricata la Soc. Sviluppumbria S.p.A. di attivare le relative
procedure di vendita.
A seguito di incontri tenuti dalla Soc. Sviluppumbria S.p.A. con i
concessionari, è risultato che interessati all’acquisto sono n. 16 aziende, per
le quali verranno attivate le relative procedure di stima, volte
all’individuazione del relativo valore di vendita, da sottoporre all’attenzione
degli interessati all’acquisto per le definitive valutazioni.
Sono in corso le fasi istruttorie e le verifiche propedeutiche all’incarico per la
stima dei compendi da alienare ai concessionari che hanno confermato
l’interesse all’acquisto.
c. E’ stato completato il trasferimento ai comuni, degli immobili di proprietà
regionale di provenienza beni ex APT dell’Umbria ricadenti nei propri
territori, connessi all’esercizio delle deleghe loro trasferite ai sensi degli artt.
39 e 43 della L.R. n. 3/99, relative alle funzioni e compiti dei Servizi Turistici
Territoriali – IAT.
In attuazione a quanto previsto dalla normativa suddetta, i beni da trasferire
ai comuni, venivano individuati nel primo Programma di Politica Patrimoniale
per il triennio 2002/2004 e successivi e nei relativi Piani attuativi annuali.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
A completamento di tali trasferimenti, da ultimo, con DPGR n. 40/2021, sono
stati trasferiti al Comune di Spoleto, a titolo gratuito, terreni e fabbricati siti in
frazione Poreta di Spoleto e, con DPGR n. 40/2021, è stato trasferito al
Comune di Città di Castello, a titolo gratuito, l’appartamento sede locale dello
IAT, sito in Via S.Antonio a Città di Castello.
Dal 2019 al 2023 sono stati pubblicati n.8 avvisi di vendita di beni immobili
regionali di cui n.2 andati deserti, n. 6 aggiudicati ed alienati, n.1
aggiudicato ma non perfezionata l’alienazione da parte dell’aggiudicatario.
Sono attualmente in corso di pubblicazione n. 5 avvisi a trattativa diretta di
fabbricati e terreni. E’ in corso di predisposizione un avviso pubblico per la
valorizzazione di beni immobili di proprietà della Regione Umbria siti in loc.
Caicocci nel Comune di Umbertide – n. 2 lotti.
Sistema informativo del patrimonio immobiliare
Nel corso degli anni in collaborazione con la soc. Sviluppumbria è stata popolata,
ed è in costante verifica e aggiornamento, la banca dei dati amministrativi,
identificativi e valutativi dei terreni e delle unità immobiliari che fanno parte dei
fabbricati. In termini quantitativi vengono elaborati oltre 17.000 records.
L’aggiornamento ha riguardato anche le schede “Entità Patrimoniale-FabbricatoUnità Immobiliare” dei beni oggetto di nuovi sopralluoghi e dei beni acquisiti,
alienati e trasferiti dalla Regione Umbria nel corso degli anni. Inoltre il sistema
informativo è interessato anche dall’aggiornamento dei dati afferenti ai beni
culturali ex D.Lgs. n. 42/2004 con l’inserimento dei nuovi decreti e delle
dichiarazioni di non interesse pervenuti dalla Soprintendenza dei Beni culturali.
Schedatura beni MiBact – Anni 2019 – 2020 – 2021 – 2022 -2023
Nel corso degli anni sono state effettuata e continuano le verifiche d’interesse
culturale sul patrimonio regionale, ai sensi del D.Lgs. 42/04, dando corso a
quanto stabilito nella convenzione in essere fra il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali ed il Turismo e la Regione Umbria, ciò ha comportato l’acquisizione di
informazioni, documenti e indagini mediante anche sopralluoghi sui beni oggetto
di verifica, predisposizione delle schede ed invio al Segretariato Regionale del
Ministero dei Beni e le Attività Culturali dell’Umbria e Soprintendenza
Archeologica Belle Arti e del Paesaggio dell’Umbria.
Anno 2019 effettuate ed inviate n. 71 schede e inviati da parte del MiBact n. 29
Decreti di Vincolo e n. 69 di Non interesse;
Anno 2020 effettuate ed inviate n. 47 schede e inviati da parte del Mibact n. 2
Decreti di Vincolo e n. 27 di Non interesse;
Anno 2021 effettuate ed inviate n. 31 schede e inviati da parte del Mibact n. 10
Decreti di Vincolo e n. 27 di Non interesse;
Anno 2022 effettuate ed inviate n. 16 schede e inviati da parte del Mibact n. 13
Decreti di Vincolo e n. 8 di Non interesse;
Anno 2023 effettuate ed inviate n. 16 schede e inviati da parte del Mibact n. 16
Decreti di Vincolo e n. 4 di Non interesse.
Stante la vetustà dell’infrastruttura e le criticità rilevate nel corso
dell’implementazione della banca dati sotto il profilo della flessibilità ed
aggiornabilità della stessa, nel corso del 2024 si provvederà ad avviare un
percorso di re-ingegnerizzazione del Sistema informativo del patrimonio
immobiliare.
Manutenzione, facility management e gestione e degli immobili
In ottemperanza alle disposizioni normative nazionali che prevedono per
determinate categorie merceologiche, per le Amministrazioni pubbliche
l’obbligatorietà di adesione alle Convenzioni Consip, sono state attivate per la
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
gestione degli immobili in uso all’Amministrazione regionale le seguenti
convenzioni:
1. Convenzione per i servizi di pulizia e igiene ambientale, manutenzione
impianti, altri servizi operativi e servizi gestionali presso gli immobili adibiti
prevalentemente ad uso ufficio delle PA – Facility Management 4 – lotto 7:
• Servizi attivati:
? servizio di manutenzione impianti elevatori
? servizio di pulizia
• Sedi coinvolte: n. 24
• Durata: dal 01/07/2021 al 30/06/2027
2. Convenzione per i servizi di pulizia e igiene ambientale, manutenzione
impianti, altri servizi operativi e servizi gestionali presso gli immobili adibiti
prevalentemente ad uso ufficio delle PA – Facility Management 4 – lotto 16:
• Servizi attivati:
? servizio di manutenzione impianti elettrici
? servizio di manutenzione impianti idrico-sanitari
? servizio di manutenzione impianti riscaldamento
? servizio di manutenzione impianti raffrescamento
? servizio di manutenzione impianti antincendio
? servizio di manutenzione impianti di sicurezza e controllo accessi
? servizio di manutenzione reti
oltre ai servizi di
? reperibilità
? presidio tecnologico
• Sedi coinvolte: n. 28
• Durata: dal 16/05/2022 al 15/05/2028
A seguito delle adesioni in argomento è garantita l’esecuzione pluriennale di
tutti i servizi necessari alla gestione degli immobili regionali in uso
dell’Amministrazione regionale per lo svolgimento delle attività istituzionali.
Le suddette convenzioni CONSIP hanno consentito l’introduzione di una
progressiva e costante ottimizzazione della gestione delle sedi regionali
mediante l’acquisizione per tutti siti interessati di:
? Planimetrie digitalizzate aggiornate;
? Anagrafica tecnica con inventario della componentistica degli
impianti;
? Relazione annuale sullo stato degli impianti;
? Installazione di sistemi di monitoraggio degli impianti;
? Monitoraggio consumi delle utenze;
? Attestazione di prestazione energetica (APE).
3. Convenzione Consip per la fornitura di gas naturale e dei servizi connessi per
le pubbliche amministrazioni la fornitura di gas naturale e dei servizi connessi
per le pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 26, legge 23 dicembre 1999
n. 488 e s.m.i. e dell’art. 58, legge 23 dicembre 2000 n. 388
• Utenze attive: 14;
• Durata: annuale;
• Importo: circa € 140.000,00 IVA inclusa.
4. Convenzione Consip Energia elettrica – Ed. 20:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
• Utenze attive: 46 ;
• Durata: annuale;
• Importo: circa € 850.000 IVA inclusa.
Attraverso l’adesione alle suddette Convenzioni Consip e la conseguente
acquisizione degli elementi conoscitivi sopra menzionati, consentono di
implementare una base di dati e informazioni della situazione impiantistica
esistente che permette di effettuare numerose considerazioni tecniche ed
economiche finalizzate a sviluppare le soluzioni impiantistiche, sia per gli impianti
termici che per gli impianti elettrici al servizio degli edifici, volte a:
• programmare interventi di miglioramento ed efficientamento impiantistico:
• raggiungere rendimenti elevati di impianto in termini sia di bassi consumi,
produzione di energia, regolarità della distribuzione e della regolazione;
• limitare le emissioni in atmosfera e ridurre le emissioni dei gas serra legate ai
consumi energetici;
• garantire una gestione impiantistica funzionale, economica e rispettosa dei
dettami di norma preservando i livelli di comfort.
In relazione a tali aspetti, in base alle prime considerazioni effettuate, sono state
individuate alcune possibili azioni da intraprendere e/o in parte già intraprese
negli anni 2022/2023, per il miglioramento delle prestazioni degli impianti
tecnologici:
• Palazzo Donini: sono state allocate risorse nel bilancio di previsione
2024/2026 per € 7.910,00 per la realizzazione di un intervento di
manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici e di altri aspetti
architettonici;
• Palazzo Ajò: sono state allocate risorse nel bilancio di previsione 2024/2026
per € 800.000,00 per la realizzazione di un intervento di manutenzione
straordinaria degli impianti tecnologici e di altri aspetti architettonici;
• Piazza Partigiani: è in corso di progettazione un intervento di adeguamento
sismico ed efficientamento energetico dell’intero edificio gestito da altro
Servizio regionale con il supporto del Servizio demanio, patrimonio e
logistica;
• Palazzo Broletto: è stata affidata la progettazione dell’intervento di
riqualificazione della Cabina di trasformazione MT/BT ed è stato concordato
con il Fornitore della Convenzione Consip FM4 – lotto 16 di effettuare una
valutazione sulla possibile sostituzione del sistema di gestione delle
serrande tagliafuoco;
• Centro Protezione Civile-Foligno, Magazzino beni culturali: è in corso di
valutazione il preventivo per il rifacimento della centrale di pompaggio del
sistema antincendio, prodotto dal Fornitore della Convenzione Consip FM4 –
lotto 16;
• Magazzino S. Chiodo Spoleto: nel corso del 2023 è stato concluso il
servizio di manutenzione ordinaria e collaudo periodico decennale
dell’impianto di spegnimento e l’intervento di manutenzione e parziale
rifacimento dell’impianto di rilevazione fumi.
Relativamente alle manutenzioni edili degli immobili regionali sono stati eseguiti i
seguenti interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria:
a. Restauro e risanamento conservativo della Cappella dell’ex Ospedale
Santa Maria della Misericordia – loc. Monteluce (PG). Importo dei lavori €
251.742,52.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Manutenzioni
edili dei beni
immobili
regionali
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Atti regolatori e
gestionali
Intervento di eliminazione infiltrazioni di umidità, smaltimento eternit dalle
cabine tecniche CFP/Arpal ed ex Isrim c/o Polo universitario di Pentima
Bassa a Terni. Importo dei lavori € 16.932,70 IVA inclusa;
Affidamento ed esecuzione del servizio di manutenzione ordinaria e
straordinaria della vegetazione erbacea ed arbustiva incolta, la potatura
e l’abbattimento di piante ad alto fusto presso le aree di pertinenza degli
immobili regionali per il triennio 2020/2023. Importo dei lavori € 36.600,00
IVA inclusa;
Affidamento ed esecuzione del servizio afferente agli interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria – opere da falegname presso le
sedi degli immobili regionali per il triennio 2020/2023. Importo dei lavori €
30.500,00 IVA inclusa;
Affidamento ed esecuzione del servizio afferente agli interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria – opere da fabbro presso le sedi
degli immobili regionali per il triennio 2020/2023. Importo dei lavori €
30.500,00 IVA inclusa;
Servizio di ingegneria e architettura degli interventi di messa in sicurezza di
porzione di immobile denominato “ex Mabro”, sito nel Comune di Orvieto
(TR) in Località Fontanelle di Bardano. Importo del servizio € 17.854,39 IVA
inclusa;
Incarico di progettazione, direzione lavori, contabilità e collaudo dei
lavori di riparazione e miglioramento sismico di porzione di immobile
denominato “ex ospedale San Florido”, sito a Città di Castello. Importo del
servizio € 145.841,58 IVA inclusa (fondi Sisma 2016);
Servizio di manutenzione ordinaria e collaudo periodico decennale
dell’impianto di spegnimento del deposito dei BB.CC. di Santo Chiodo –
Spoleto. Importo del servizio IVA inclusa € 165.903,41 IVA inclusa;
Servizio di manutenzione e parziale rifacimento dell’impianto di
rilevazione fumi del deposito dei BB.CC. di Santo Chiodo – Spoleto.
Importo del servizio € 65.255,92 IVA inclusa;
Interventi di manutenzione ordinaria degli immobili sede della Tela
Umbra, Palazzo Tancredi ed ex Ospedale S. Florido a Città di Castello.
Importo lavori IVA inclusa € 10.894,60.
Atti regolatori e gestionali
Regolamento regionale n. 2 del 24/01/2024 per l’attuazione della l.r. 4
dicembre 2018, n. 10 (Norme sull’amministrazione, gestione e valorizzazione dei
beni immobili regionali)
Conformemente a quanto previsto dall’art. 27 della legge regionale 4 dicembre
2018, n. 10 recante “Norme sull’amministrazione, gestione e la valorizzazione dei
beni immobili regionali” è stato adottato il Regolamento di attuazione della legge già precedentemente preadottato dalla Giunta regionale – con il quale viene
disciplinata l’attività di amministrazione dei beni immobili demaniali e patrimoniali
di proprietà della Regione Umbria conformemente agli obiettivi e/o indirizzi
contenuti nei documenti di programmazione regionale patrimoniale.
regolamento in argomento, contiene una serie di disposizioni a carattere
ordinamentale e procedimentale che si applicano ai beni immobili surrichiamati,
gestiti dalla Giunta regionale o gestiti da altri soggetti a seguito di affidamento da
parte della stessa Giunta o in attuazione di leggi regionali. Tra questi sono
annoverabili i beni immobili in uso all’Assemblea legislativa, che sono
amministrati dalla stessa ai sensi della legge regionale succitata. Il testo
regolamentare è ispirato ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di
trattamento, trasparenza delle procedure e rispondenza delle stesse ai principi
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
europei di contabilità, del codice dei contratti e della contabilità pubblica
conformemente a quanto disposto sia dal previgente codice dei contratti pubblici
(D.lgs.50/2016) che dal nuovo codice
dei contratti (D.lgs. n. 36/2023)
relativamente ai contratti esclusi in tutto o in parte dagli stessi a cui sono
ascrivibili i contratti attivi e passivi della pubblica amministrazione, aventi ad
oggetto l’acquisto o la locazione di terreni, fabbricati esistenti o altri beni immobili
o riguardanti diritti su tali beni. Il Regolamento regionale in argomento è stato
emanato dalla Presidente della Giunta regionale in data 24 gennaio 2024, n.2 ed
è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale regionale in data 31gennaio 2024.
Programma di politica patrimoniale 2024/2026. Con deliberazione n. 12 del
10/1/2024 la Giunta regionale ha adottato il nuovo Programma triennale di
politica patrimoniale del demanio e del patrimonio immobiliare della Regione
Umbria per il triennio 2024-2026 (Allegato), ora in corso di approvazione da parte
dell’Assemblea Legislativa.
Dal 2014 non risultava adottato nessun altro programma triennale, essendo
tutt’ora in vigore, quello riferito al triennio 2014/2016.
Il Programma triennale è un importante strumento di programmazione, previsto
dall’art. 4 della L.R. n. 10/2018, per la gestione, la messa a reddito e per la
valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale.
Detto strumento, in coerenza con gli obiettivi del Documento di Economia e
Finanza Regionale (DEFR), detta gli indirizzi per il Piano annuale delle
alienazioni e valorizzazione immobiliari, previsto dall’art. 5 della medesima legge,
Tale strumento di programmazione, detta indirizzi relativamente:
? agli immobili da destinare a sede degli uffici e servizi regionali;
? alla individuazione degli immobili regionali da destinare ad attività produttive,
agli enti del Terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117
(Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della
legge 6 giugno 2016, n. 106 ), a progetti di sviluppo o comunque di pubblico
interesse;
? alla valorizzazione e utilizzazione a fini economici dei beni immobili del
demanio e del patrimonio indisponibile regionale, del patrimonio agroforestale e del patrimonio disponibile, in armonia con le previsioni contenute
negli altri strumenti della programmazione regionale;
? all’acquisizione di beni immobili;
? alla dismissione di beni immobili;
? agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione e
riqualificazione da realizzare sul patrimonio immobiliare regionale.
Il nuovo strumento di programmazione così come proposto, ha come finalità i
seguenti obiettivi:
? valorizzazione del demanio e del patrimonio immobiliare regionale quale
volano per lo sviluppo economico dei territori interessati, caratterizzati da
una forte marginalità, favorendo l’incremento dell’occupazione in agricoltura
anche giovanile;
? sostegno al reinsediamento umano, anche attraverso la presenza di nuove
attività agricole, valorizzando quelle presenti, al fine di contribuire attraverso
il presidio territoriale alla necessaria opera di tutela e conservazione delle
zone demaniali collocate in zone montane;
? riorganizzazione, attraverso processi di razionalizzazione, degli spazi
destinati a soddisfare le esigenze di funzionamento dell’Ente, anche alla luce
dell’avvenuto trasferimento di funzioni ai sensi della legge 56/2014 e della
legge regionale n. 10/2015 e successive modifiche;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
? riduzione dei costi di gestione e di funzionamento degli edifici destinati
all’esercizio dell’attività istituzionale nella città di Terni.
Alla luce degli obiettivi sopra indicati, la proposta di PPP, ben calata nel contesto
economico e sociale attuale, si ispira all’idea di abbandonare l’obiettivo di
dismettere o valorizzare gli immobili pubblici per ragioni puramente economiche e
di risanamento dei conti pubblici e persegue la tesi per cui la valorizzazione deve
essere intesa come volano dello sviluppo territoriale, a diretto vantaggio dei
cittadini e alla soddisfazione degli interessi pubblici.
Proroga aziende agrarie. Al fine di assicurare il presidio e la difesa dei territori
marginali, collinari e montani, in cui ricadono le aziende agrarie appartenenti al
patrimonio immobiliare della Regione Umbria, attualmente in gestione all’Agenzia
forestale regionale Umbria (AFOR) ai sensi della l.r. n. 18/2011 e stante il
perdurare della valenza sociale, della tutela e del controllo del territorio esercitati
dagli attuali concessionari, è stato proposto l’emendamento al comma 1
dell’articolo 28 della legge regionale del 4 dicembre 2018, n. 10 “Norme
sull’amministrazione, gestione e valorizzazione dei beni immobili regionale”,
recepito nell’art. 52, comma 1, della l.r. 15/2023, che ha disciplinato che a
decorrere dal 3 novembre 2023 “ I contratti a qualunque titolo stipulati dalla
Regione Umbria e dall’Agenzia forestale regionale per la conduzione di
Aziende agrarie facenti parte del patrimonio immobiliare della Regione Umbria,
già prorogati alla data del 31 dicembre 2023, nonché quelli con scadenza nelle
annualità 2024-2025-2026-2027, sono da intendersi prorogati alla data del 31
dicembre 2028”. In particolare deve essere segnalato altresì, come una
significativa parte dei concessionari/conduttori delle Aziende Agrarie in
argomento siano soggetti proponenti/beneficiari di finanziamenti comunitari o
statali per i quali è richiesto, per almeno i 5 anni, il mantenimento del possesso
del bene oggetto di valorizzazione. L’eventuale impossibilità da parte del
concessionario/ conduttore di dimostrare il possesso per il prossimo quinquennio
dell’Azienda agraria avrebbe significato, in molti casi, la perdita anche dei fondi
europei. Con il suddetto emendamento si cerca quindi di agevolare gli attuali
concessionari, che a seguito di detta proroga vedono permanere il requisito
giuridico afferente alla titolarità “quali conduttori” degli attuali contratti di
concessione per ulteriori cinque anni, di poter essere destinatari dei molteplici e
consistenti contributi -ad oggi presenti nell’ordinamento statale e/o comunitariopercepiti o da percepire.
Trasferimento della proprietà degli immobili provinciali. Nell’ambito delle
norme di riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta, delle
forme associative di comuni e comunali, al fine di adeguare il sistema
amministrativo regionale e delle autonomie locali ai principi di sussidiarietà,
differenziazione e adeguatezza di cui alla legge regionale 2 aprile 2015, n. 10, è
stato proposto l’intervento normativo di modifica del comma 2 ter dell’art. 6 della
citata legge, recepito nell’art. 6 della legge regionale n. 17/2023, che disciplina
che il titolo valido per il trasferimento della proprietà a favore della Regione sia,
non solo la trascrizione nei registri immobiliari di apposito verbale sottoscritto tra
le parti, ma anche, in alternativa a tale fattispecie, la trascrizione nei registri
immobiliari dell’atto ricognitivo degli immobili di proprietà delle Province,
detenuti o in possesso della Regione secondo le disposizioni di cui al comma
2 bis.
La Regione, nel rispetto della normativa vigente, con il trasferimento degli
immobili in questione potrà perseguire politiche di amministrazione e gestione
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
volte ad attuare indirizzi di razionalizzazione e di efficientamento anche della
governance delle sedi istituzionali.
Inventario e Conto annuale del patrimonio. Ai sensi dell’art. 7, commi 1 e 2
della L.R: n. 10/2018 i beni immobili regionali e i diritti reali costituiti per l’utilità di
tali beni sono iscritti nell’Inventario generale del patrimonio immobiliare regionale,
composto dal “registro dei beni immobili demaniali” e il “registro dei beni del
patrimonio immobiliare”.
Nel periodo di riferimento sono stati elaborati, in collaborazione con la Soc.
Sviluppumbria che, secondo quanto stabilito dalla legge n.1/2009 svolge attività
strumentali e di servizio alle funzioni della Regione in materia di gestione e la
valorizzazione del patrimonio immobiliare – con esclusione delle attività di
manutenzione dello stesso – gli inventari dei beni immobili alla data del
31/12/2019, 31/12/2020, 31/12/2021 e 31/12/2022 ed è in corso di elaborazione
quello alla data del 31/12/2023.
A tal fine è stata predisposta la reportistica dell’Inventario e delle concessioni
elaborata in attuazione della normativa in vigore. L’attività ha riguardato
l’aggiornamento riportante la modifica e l’integrazione di tutte le variazioni
intervenute nel corso degli anni di riferimento sui i beni immobili, sia terreni che
fabbricati (per fabbricati si intendono le unità immobiliari presenti al Catasto
Fabbricati) di proprietà della Regione Umbria, i quali risultano ubicati in 52
Comuni della provincia di Perugia e in 22 comuni della provincia di Terni. Di
seguito le tabelle riepilogative per i fabbricati e i terreni.
Fabbricati
N° Record
Patrimonio
disponibile
Patrimonio
indisponibile
Patrimonio
demaniale
Patrimonio
Patrimonio
Patrimonio
disponibile
indisponibile
demaniale
N° Record
9.942
5.150
Fonte: Servizio Demanio, patrimonio e logistica della Regione Umbria
Terreni
Sono, inoltre, stati acquisiti ed elaborati (compilati, modificati e riorganizzati) gli
elenchi delle concessioni a seguito dei dati forniti dai “soggetti gestori” che a
vario titolo hanno in uso il patrimonio immobiliare regionale (Agenzia Forestale
Regionale, Amministrazioni Provinciali e Umbria TPL e Mobilità, oltre che i
Servizi regionali competenti).
Ai sensi del comma 3, del citato art. 7 della L.R: n. 10/2018, è stato, altresì,
elaborato sempre in collaborazione con la soc. Sviluppumbria, il Conto Generale
del Patrimonio relativo agli anni dal 2019 al 2023 ed è in corso di elaborazione
quello relativo al 2024.
Nel rispetto dei principi di contabilità economico-patrimoniale di cui al D.Lgs. n.
118/2011, è stata predisposta la relazione sulla gestione allegata al rendiconto
contenente l’elenco descrittivo dei beni appartenenti al patrimonio immobiliare
dell’ente alla data di chiusura dell’esercizio cui il conto si riferisce, con
l’indicazione delle rispettive destinazioni e degli eventuali proventi da essi
prodotti.
Le ultime variazioni registrate al 31/12/2022 sono sintetizzate nelle tabelle che
seguono.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Patrimonio Immobiliare regionale Terreni
VALORE
Consistenza patrimoniale al 31/12/2021
Variazione in diminuzione dal 01/01/2022 al
-€ 98.124,75
31/12/2022
Variazione in aumento 01/01/2022 al 31/12/2022
€ 216.621,02
Consistenza patrimoniale al 31/12/2022
Fonte: Servizio Demanio, patrimonio e logistica della Regione Umbria
variazione
diminuzione
98.124,75
riguarda
alienazioni/espropriazioni, trasferimenti di immobili a titolo gratuito, aggiornamenti
di classificazione ai sensi del codice civile (demaniale, disponibile, indisponibile)
e variazioni-aggiornamenti catastali.
La variazione in aumento pari ad € 216.621,02 è riconducibile ad aggiornamenti
idi classificazione ai sensi del codice civile (demaniale, disponibile, indisponibile),
variazioni-aggiornamenti catastali, trasferiti di immobili dal Demanio dello Stato e
terreni NAC da scorporo fabbricati.
Patrimonio Immobiliare regionale Fabbricati
VALORE
Consistenza patrimoniale al 31/12/2021
Variazione in diminuzione dal 01/01/2022 al
-€ 78.212,74
31/12/2022
Variazione in aumento 01/01/2022 al 31/12/2022
€ 672.904,99
Consistenza patrimoniale al 31/12/2022
Fonte: Servizio Demanio, patrimonio e logistica della Regione Umbria
La variazione in diminuzione pari a € 78.212,74 riguarda il trasferimento a titolo
gratuito di un immobile al Demanio dello Stato.
La variazione in aumento pari ad € 672.904,99 è riconducibile a variazioniaggiornamenti catastali; trasferiti immobiliari a titolo gratuito dal Demanio dello
Stato, acquisizioni immobiliari, nuove costituzioni catastali, opere straordinarie.
Relativamente alla redditività del patrimonio immobiliare regionale assegnato in
concessione si riporta di seguito il riepilogo distinti per “soggetti gestori”:
Ente concedente beni di proprietà regionale
Regione Umbria – Fitti attivi
Regione Umbria (Canoni derivanti da concessioni su:
Acque Minerali e su Acque ad uso Termale
Regione Umbria (Canoni derivanti da concessioni di
cave e miniere)
Regione Umbria (Canoni derivanti da concessioni ed
autorizzazioni su Strade Regionali)
Agenzia Forestale Regionale – Area Demaniale alta
Umbria – Area Demaniale Orvietano-NarneseAmerino-Tuderte e dei Monti Martani, Serano e
Subasio e Comuni Monti del Trasimeno (L’importo è
comprensivo dei canoni percepiti e dei canoni non
percepiti per compensazione spese sostenute per lavori
straordinari)
Unione dei Comuni (ex Provincia di Perugia)
Umbria TPL Mobilità (Canoni derivanti su concessioni
beni immobili Esercizio Ferroviario)
Reddito complessivo
percepito – anno 2022
€ 224.231,30
€ 95.844,72
€ 776.613,31
€ 578.873,27
€ 107.891,05
€ 107.039,19
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Sviluppumbria SpA (Canoni derivanti su concessioni
beni immobili Aree Industriali)
€ 2.676,81
Fonte: Servizio Demanio, patrimonio e logistica della Regione Umbria
I dati inventariali sono, altresì, rielaborati e riutilizzati per specifici adempimenti,
come di seguito riportati:
• specifico elenco del patrimonio immobiliare regionale è redatto, altresì, in
occasione del Giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Umbria
(Art.1.comma 5 D.L. n.174 del 10 ottobre 2012, convertito dalla legge n. 313
del 7 dicembre 2012) per gli esercizi finanziari dal 2019 al 2023, secondo le
indicazioni e le modalità in ordine alle informazioni e ai dati indicati dalla
Corte dei Conti;
• adempimenti di trasparenza di cui al D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013 “Riordino
della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione
di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni” e Programma
Open Data Regione Umbria;
• adempimenti MEF – Progetto Patrimonio della PA_Rilevazione dei beni
immobili pubblici, ai sensi dell’art. 2, comma 222, L. 191/2009.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Missione 14: Sviluppo economico e produttività
Obiettivo strategico: Favorire la tenuta delle imprese nella fase di
emergenza
Avviso Bridge to
Digital
Interventi volti a
fronteggiare
l’epidemia da
COVID-19
Con l’Avviso Bridge to Digital (DGR 299/2020) si è voluto rafforzare e
accelerare il processo di digitalizzazione delle micro e piccole imprese della
regione tenuto conto delle difficoltà legate alla dimensione che comportano ritardi
nell’utilizzo delle opportunità offerte dal digitale. L’avviso ha avuto quindi un
duplice obiettivo: da un lato quello di aumentare la capacità delle imprese a
resistere agli shock strutturali quali la pandemia da COVID-19, dall’altro quello di
avviare un processo di transizione digitale che permetta anche alle imprese di
piccole dimensioni di proporsi su mercati dove è sempre più rilevante il livello di
accesso assicurato dalle tecnologie digitali. Proprio in considerazione della
crucialità della transizione digitale per le piccole e medie imprese sono state
stanziate risorse per 3 milioni di euro pari quasi al quadruplo di quelle stanziate
per il precedente bando TIC.
Sono pervenute complessivamente 712 domande con una richiesta complessiva
di 6,5 milioni di euro di contributi. Sono stati finanziati 323 progetti per un
investimento complessivo di 4,8 milioni di euro a fronte dei quali sono stati portati
a compimento 267 progetti per un investimento di 3,9 milioni di euro ed erogati
contributi per circa 2,5 milioni di euro. Lo shock pandemico ha comportato un
tasso di decadenza dei progetti superiore alla media e pari circa 16,4%.
Nelle manovre adottate per sostenere l’Umbria nella fase di emergenza Covid19, sono state individuate delle azioni di sostegno delle attività economiche
particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica e delle categorie soggette
a restrizioni in relazione all’emergenza da COVID-19. Di seguito i principali
provvedimenti.
Avviso pubblico per l’erogazione di contributi a fondo perduto (ristori) in
favore delle imprese esercenti commercio al dettaglio vario (es oggetti d’arte;
oggetti d’artigianato, arredi sacri ed articoli religiosi etc), e imprese che svolgono
attività artistiche ed artigianali localizzate nei centri storici nonché imprese della
ristorazione. Sono state assegnate risorse pari ad € 4.690,000,00 (atto n.
553/2022). Successivamente tali risorse sono state rimodulate (atti 958, 1199 e
1284 del 2022) ed è stato determinato di supportare altri comparti economici
particolarmente colpiti dalle conseguenze dell’emergenza. Conseguentemente le
La Regione Umbria ha incaricato Sviluppumbria della gestione delle procedure
connesse all’attuazione degli avvisi sopra menzionati.
Sono pervenute complessivamente, in relazione al citato Avviso, n. 456 domande
delle quali sono risultate ammissibili n. 424.
L’elenco dei soggetti ammissibili e finanziabili, con la relativa determinazione del
contributo concesso, è stato approvato con Determina dell’Amministratore Unico
di Sviluppumbria (n. 326 del 25/01/2023). La stessa Sviluppumbria ha
provveduto alla liquidazione dei contributi concessi.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
La ricostruzione delle aree colpite dal Sisma 2016. In relazione ai contributi
per la prosecuzione dell’attività e la ripresa produttiva a seguito del sisma del
2016 – Art. 20-bis del D.L. 189/2016 e Decreto del Ministero Sviluppo Economico
e Ministero Economia e Finanze dell’11 agosto 2017, come modificato dal
Decreto 6 giugno 2019 – Avviso pubblico adottato con il Decreto del Dirigente
Delegato n. 600 del 16/07/2021, alla data di scadenza dell’Avviso, 31/12/2021,
sono pervenute 250 istanze di contributo e a seguito dell’attività istruttoria, nel
corso del 2022, sono risultate ammissibili n. 240 domande per un contributo
L’attività di erogazione dei contributi si è conclusa nel luglio 2022, mentre nel
corso del 2023 si è svolta l’attività relativa ai controlli, conclusasi con la
Determinazione del Servizio Ricostruzione Privata n. 1939 del 06/10/2023 e con
ottimi risultati anche dal lato dei controlli.
Inoltre facendo seguito alla modifica normativa introdotta dall’art. 3 quinquies del
DL 3/2023 convertito dalla L. 21/2023 con conseguenti Decreti del Dirigente
Delegato dal Vice Commissario per la Ricostruzione dell’Umbria n. 381 del
14/06/2023 e n. 1939 del 06/10/2023, si è disposto di trasferite l’ammontare
complessivo delle economie e recuperi derivanti dalla conclusione dei Bandi ex
a finanziare lo scorrimento delle graduatorie per i contributi agli investimenti in
conto capitale previsti ai sensi dell’Art. 20 del D.L. 189/2016 (in considerazione
dell’elevato numero di imprese ancora da finanziare presenti nella graduatoria
definitiva approvata con DD n. 538 del 07/10/2020).
Obiettivo strategico: Creare le condizioni per una più rapida ripresa
produttiva
Nell’ambito dell’innovazione, ricerca e sviluppo e supporto alle start up
innovative, sono state attuate le tre principali linee di attività.
Supporto a progetti di ricerca e sviluppo industriale, Avviso Ricerca 2020
(DGR 1201/2020). L’Avviso, rivolto alle PMI e grandi imprese, ha l’obiettivo di
proseguire nell’azione di stimolo al rilancio dei processi interni connessi alle
attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale negli ambiti di
specializzazione identificati dalla Strategia di Ricerca e Innovazione per la
Specializzazione Intelligente (RIS 3) al fine di migliorare la competitività e
l’innovazione del sistema produttivo. In particolare, rispetto al passato i
finanziamenti sono stati indirizzati verso attività più prossime al mercato al fine di
stimolare progettualità di più immediato riscontro per le imprese proponenti. Per
finanziare il bando sono state utilizzate le risorse residue della programmazione
comunitaria 2014-2020 (circa 3 milioni di euro) affiancate da risorse nazionali
resesi disponibili (accordo Provenzano e PAR FSC)
Con l’avviso sono stati finanziati 58 progetti con investimenti complessivamente
attivati di 34,4 milioni di euro e contributi concessi per 13,1 milioni di euro. Ad
oggi sono stati conclusi 43 progetti per un investimento totale di 46,3 milioni di
euro e contributi erogati per 9,2 milioni di euro.
Avviso ricerca 2023 (DGR 722/2023). L’ Avviso è rivolto alle piccole, medie,
grandi imprese ed alle piccole imprese a media capitalizzazione (Small Mid-Cap)
ed ha come obiettivo di proseguire nell’azione di stimolo al rilancio dei processi
interni connessi alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, negli
ambiti di specializzazione identificati dalla Strategia di Ricerca e Innovazione per
la Specializzazione Intelligente (S3) al fine di migliorare la competitività e
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Progetti di
ricerca e
sviluppo
industriale
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
l’innovazione del sistema produttivo. Rispetto all’Avviso 2020 è prevista la
possibilità di presentare progetti collaborativi tra PMI Grandi imprese e centri di
ricerca.
Il bando prevede stanziamenti per 5 milioni di euro elevabili a 10 milioni di euro.
Sono state presentati 56 progetti con una richiesta di contributi per circa 15
milioni di euro. Le procedure di valutazione per la selezione dei progetti sono in
fase di ultimazione.
Bando Voucher per l’innovazione (DGR 813/2023). Al fine di promuovere e
valorizzare lo sviluppo di MICRO e PICCOLE imprese favorendone i percorsi di
innovazione attraverso l’utilizzo di “Innovation Manager“, sono state approvate
(DGR n.813 del 2/8/2023) le linee guida del bando per il sostegno
all’acquisizione di Servizi qualificati specializzati di consulenza e sostegno
all’innovazione, in coerenza con le traiettorie definite nella “Smart Specialization
Strategy (S3)” regionale.
Tenuto conto che i beneficiari sono micro e piccole imprese che spesso
affrontano problemi di cash flow il bando prevede che i contributi, pari al 50% dei
costi, siano erogati direttamente ai prestatori dei servizi avanzati dimezzando
così le anticipazioni delle imprese.
Con l’avviso sono stati finanziati 51 progetti, in corso di attuazione, con
investimenti complessivamente attivati di 2 milioni di euro e contributi concessi
per 986,5 milioni di euro.
Creazione e
sviluppo di start
up innovative
Supporto alla creazione e sviluppo di start up innovative. Con l’avviso
SMART UP (DGR 486/2021), a differenza dei precedenti avvisi, si è mirato alla
creazione di un ambiente favorevole all’imprenditorialità sostenendo l’innovatività
e la creazione di start up ad alta intensità di conoscenza attraverso un’attività di
accompagnamento durante tutto il ciclo di vita del progetto con la collaborazione
di importanti network esterni, quali la Fondazione Ricerca e Imprenditorialità.
A supporto di tutta l’attività è stato creato un sito internet dedicato dove sono
state messe a disposizione una serie di pillole formative/informative a supporto
delle attività necessarie alla presentazione del progetto nonché di
approfondimenti su aspetti fondamentali della presentazione dei progetti.
La domanda di partecipazione al Bando ha richiesto infatti lo sviluppo di un
modello di business (Business Model Canvas), utile alla definizione di una
strategia di business.
In particolare il percorso di accompagnamento ed accelerazione ha previsto:
? servizi ex ante: incontri one2one per la presentazione delle domande,
? servizi in itinere: incontri trimestrali per verificare lo stato di attuazione del
progetto, supporto con strumenti per seguire l’evoluzione del modello di
business e del livello tecnologico dei progetti; affiancamento del progetto da
parte di un innovation advisor (manager),
? servizi ex post: organizzazione di un Investors Forum dove le startup hanno
avuto la possibilità di incontrare investitori privati ed istituzionali.
Con l’avviso sono stati finanziati 22 progetti con investimenti complessivamente
attivati di 4 milioni di euro e contributi concessi per 1,8 milioni di euro.
Attività di scoperta imprenditoriale. Oltre gli strumenti più classici
rappresentati, in un approccio top-down, dal finanziamento dei progetti di impresa
sui temi della ricerca e innovazione, la Regione ha deciso di sviluppare attività
basate sul dialogo sui temi dell’innovazione e della ricerca con le imprese e il
sistema della scienza e conoscenza al fine di mettere le basi per un vero e
proprio ecosistema dell’innovazione. Per questo si è deciso di investire in un
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
programma pluriennale di scoperta imprenditoriale con il quale aprire la strada ad
un futuro ricco di soluzioni innovative, crescita economica e nuove possibilità
soprattutto in vista della transizione ecologica e digitale.
Nella scoperta imprenditoriale l’innovazione viene vista come un processo
bottom-up sistematico, dinamico e continuativo in cui le imprese e gli altri
stakeholder (associazioni di categoria, pubblica amministrazione, mondo della
ricerca, società civile) interagiscono per creare nuovi modi di produrre beni e
servizi e progettualità condivise. Tale processo implica la valorizzazione delle
risorse e delle competenze presenti sul territorio – che ne rappresentano i punti di
forza – e l’individuazione dei settori di specializzazione più promettenti e quindi
competitivi su cui canalizzare gli investimenti, per una più efficace allocazione
delle risorse pubbliche di per sé scarse.
Il programma di scoperta imprenditoriale per il periodo 2021-2027 (approvato
dalla Giunta Regionale con delibera n. 816 del 02/08/2023) viene realizzato per
stralci annuali a cura di Sviluppumbria.
L’attività è stata avviata nel secondo semestre del 2023 con risorse assegnate
pari ad € 430.000,00 mentre per l’anno 2024 sono state stanziate risorse per €
800.000,00.
Negli anni immediatamente successivi al periodo emergenziale sono stati messi
in campo strumenti orientati a favorire gli investimenti nella transizione digitale
delle piccole e medie imprese, supportando l’adozione di tecnologie digitali e, in
particolare, la loro applicazione alla manifattura nelle modalità Industria 4.0.
L’accrescimento e il consolidamento del sistema delle PMI sono stati perseguiti
mediante il sostegno agli investimenti connessi a percorsi di rafforzamento,
ampliamento e diversificazione della produzione ed è stato attuato attraverso gli
2014-2020. Grazie agli Avvisi emanati nel 2018 e nel 2019 che, anche per
variazioni progettuali, hanno avuto una fase gestionale relativa agli anni in
riferimento, a chiusura degli stessi, sono stati erogati complessivamente
contributi circa € 10 milioni a fronte della realizzazione di investimenti per oltre
45 milioni di euro raggiungendo 117 imprese.
Con le risorse del Piano di Sviluppo e Coesione derivanti dalla
riprogrammazione dei fondi POR FESR 2014-2020 è stato emanato nell’ambito di un più ampio pacchetto di provvedimenti – l’Avviso LARGE 2021,
FESR 14-20. Anch’esso infatti prevedeva il finanziamento di progetti di
investimento innovativi finalizzati all’introduzione in azienda di nuovi
prodotti/servizi e/o processi produttivi, nonché l’ampliamento della capacità
produttiva dell’azienda medesima.
relative alla programmazione 2014-2020 (sezione speciale ex Accordo
Provenzano). Successivamente è stato deliberato un incremento pari ad €
l’Avviso ha beneficiato di una dotazione complessiva pari a 13 milioni di euro.
Sono stati ammessi a finanziamento n. 125 progetti. Di questi alla data del
31/12/2023 risultavano n. 64 progetti già conclusi con un ammontare di
contributi liquidati pari a circa 7 milioni di euro a fronte dell’attivazione di
investimenti per oltre 30 milioni di euro. I progetti ancora in corso dovrebbero
concludersi entro il primo semestre del 2024.
Scoperta
imprenditoriale
Sostegno agli
investimenti
Inoltre, in seno alla più ampia manovra denominata Remix 2023, sono stati
emanati due specifici avvisi destinati alle PMI extra agricole della regione
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Umbria operanti nei settori manifatturiero e dei servizi alla produzione produttivi
innovativi e di transizione digitale. Gli Avvisi sono stati differenziati sulla base
della taglia del progetto di investimenti e finanziati con le risorse del PR FESR
produttivi innovativi delle PMI, sono stati affidati all’agenzia regionale
Sviluppumbria SpA che li gestisce in qualità di Organismo Intermedio sulla base
della stipula di apposita Convenzione per la delega delle relative funzioni. Più in
particolare:
1. Avviso Medium 2023 con dotazione finanziaria iniziale pari ad €
progetti presentati del tipo valutativo a graduatoria. Dimensione finanziaria
progetti finanziabili da € 50.000,00 ad € 200.000,00. Scadenza
presentazione domande prorogata al 12/02/2024. Domande pervenute n°
attività istruttorie valutative sono in corso e dovrebbero concludersi entro il
mese di luglio 2024.
2. Avviso Large 2023 con dotazione finanziaria iniziale pari ad €
progetti presentati del tipo valutativo a graduatoria. Dimensione finanziaria
presentazione domande prorogata al 22/02/2024. Domande pervenute n°
attività istruttorie valutative sono in corso e dovrebbero concludersi entro il
mese di luglio 2024.
Inoltre, nell’ambito del medesimo pacchetto Remix 2023, è stato emanato un
terzo provvedimento denominato Avviso Small 2023 destinato a micro imprese
dell’Artigianato, del Commercio e dei Servizi. L’Avviso utilizza risorse del Fondo
Unico Regionale per le attività produttive e finanzia progetti di piccola
dimensione (da € 5.000,00 ad € 50.000,00) che prevedano la realizzazione di
investimenti in impianti, macchinari e beni strumentali, tecnologie informatiche,
autocarri e veicoli produttivi nonché connesse opere di ristrutturazione degli
immobili ad uso produttivo e spese di marketing e pubblicità. La dotazione
progetti presentati è di tipo automatico. Alla scadenza del 28/04/2024 risultano
pervenute n° 68 domande per un ammontare di contributi richiesti pari ad €
265.860,84. La scadenza finale è ad oggi fissata al 31/07/2024.
In riferimento alle aree di crisi industriale Terni Narni e Ex Merloni si è
proceduto nella logica del rafforzamento delle filiere e di specializzazione del
territorio in ambiti produttivi particolarmente promettenti, prestando particolare
attenzione al rilancio delle aree di crisi e delle zone in dismissione o a rischio
“desertificazione”, con l’obiettivo di rivitalizzarle attraverso direttrici di sviluppo in
grado di produrre ricadute produttive sull’intero territorio regionale.
In tal senso si è intervenuto dapprima con la proroga degli accordi di
programma sottoscritti con il MIMIT nelle rispettive aree, per assicurare l’idonea
cornice di riferimento per poter proseguire con gli interventi già avviati a valere
sulla programmazione POR FESR 14/20, poi sono state avviate le procedure
per la rivisitazione/novazione dei due accordi di programma da mettere a
sistema con altrettanti interventi avviati sui territori interessati dalle crisi.
Il contesto economico e sociale che nell’ultimo triennio si è andato evolvendo,
anche alla luce della crisi pandemica Covid ed economica nel frattempo
intervenuta con il conflitto Russia ed Ucraina, ha di fatto confermato ancor più le
Aree di crisi
industriale
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
finalità dei rispettivi Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale
(PRRI) adottati (ivi inclusi i territori individuati) e, grazie anche alle nuove
opportunità offerte dal quadro normativo comunitario e nazionale, ha evidenziato
anche la necessità di riorientare gli interventi, in riferimento all’evolversi delle
diverse progettualità che riguardano il territorio verso paradigmi più sostenibili.
Per ciò che concerne l’area di crisi Terni Narni sulla base delle direttrici dei PRRI
approvato pertanto si è reso necessario una rivisitazione dell’accordo di
programma in scadenza, attraverso la sottoscrizione di un nuovo atto fra le parti
coinvolte (procedure in corso), che tenga conto delle mutate condizioni in una
prospettiva soprattutto di incentivazione di progetti che, promuovendo nuove
iniziative imprenditoriali, siano in grado di sostenere il rilancio del sistema
produttivo.
In tal senso è apparso necessario utilizzare le potenzialità scientifiche presenti
anche attraverso uno stretto rapporto fra il sistema locale universitario e le
imprese, che richiede anche da parte dell’Università, in quanto attore
fondamentale del territorio, in un quadro di difficoltà economica, una sempre
maggiore finalizzazione delle proprie attività istituzionali verso la produzione di
innovazione.
A questo proposito si è focalizzato l’interesse sul Polo chimico di Terni.
Nel tempo la strategia di reindustrializzazione dell’area è stata incentrata su un
programma di sviluppo di iniziative nel settore della green economy, anche alla
luce della contrazione del mercato della chimica a livello sia nazionale che
internazionale ed al necessario conseguente processo di transizione green che
interessa il comparto.
Occorre richiamare in questo contesto i recenti sviluppi della vertenza Treofan,
situata all’interno del Polo chimico, che dal 2020 ha cessato la produzione a
seguito delle scelte aziendali dell’allora proprietà (Jindal) cosa che ha portato ad
una lunga vertenza, oggetto di un tavolo di confronto presso il Ministero delle
Imprese e del Made in Italy con le parti sociali e datoriali, a cui partecipa anche
la Regione Umbria. Il sito produttivo ex-Treofan è stato recentemente acquisito
dalla società Visopack Italy S.r.l. che ha in programma di rilanciarne le produzioni
salvaguardando l’importante patrimonio di maestranze e che sono attualmente
supportate da strumenti di integrazione al reddito specifici per le aree di crisi
industriale complessa.
È stato importante quindi accompagnare un’azione di rilancio del polo attraverso
una progettualità che punti a riconvertirlo in un polo altamente innovativo, a
basse emissioni e in grado di essere competitivo a livello nazionale e
internazionale, affiancando nel contempo il settore strategico della chimica
verde, anch’esso driver di sviluppo locale.
In questo quadro la Regione, insieme al Governo Italiano, ha siglato il 9 marzo
2024 l’Accordo per la Coesione che assegna all’Umbria le risorse del Fondo per
lo Sviluppo e la Coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027.
A fronte di 150 milioni di euro di interventi, sono destinate risorse per 15 milioni
di euro al piano strategico di rilancio del Polo chimico di Terni con l’obiettivo di
creare un Polo dell’Innovazione e promuovere infrastrutture locali funzionali al
rilancio del comparto. Per questo saranno attivate una serie di misure volte a
finanziare il Polo, le infrastrutture e le imprese di ogni dimensione.
Le risorse di cui all’Accordo per la Coesione sono altresì destinate, fra gli altri
interventi previsti, alla realizzazione della Bretella di Terni Staino-Pentima
(per 9,55 milioni di euro) ed alla riqualificazione del Polo scientifico-didattico
di Pentima a Terni, tutte iniziative in linea con le direttrici del PRRI.
Ruolo trainante in questo contesto è la presenza dell’Università degli studi di
Perugia che anche grazie all’investimento 1.5 della Missione 4 componente 2
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
del PNRR, relativo agli ecosistemi di innovazione, ha previsto uno spoke (spoke
10) di ricerca sui biomateriali che presumibilmente verrà localizzato all’interno
del Polo chimico.
Tra le azioni avviate per la riqualificazione di importanti realtà imprenditoriali
dell’area, vanno considerati anche i lavori del tavolo finalizzato alla
sottoscrizione di un Accordo di programma per la realizzazione di un progetto
integrato di rilancio e implementazione delle produzioni della storica
acciaieria Acciai Speciali Terni, attraverso interventi di decarbonizzazione con
l’introduzione dell’idrogeno rinnovabile, e un contestuale programma di messa
in sicurezza ambientale del sito. Al tavolo, guidato dal Ministero delle imprese e
del Made in Italy, vi partecipano la Regione Umbria il Ministero dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica, il Comune di Terni, Invitalia e il Gruppo Arvedi,
proprietario dello storico stabilimento.
In riferimento all’area crisi Merloni in considerazione della necessità di
proseguire nel percorso di reindustrializzazione il nuovo accordo (in corso di
sottoscrizione) consente di creare un ecosistema maggiormente favorevole alla
progettualità rivolta all’area Ex Merloni orientata alla realizzazione di un distretto
dei nano-materiali che prenda le mosse dall’insediamento di imprese operanti in
questo ambito.
In particolare si richiama il Progetto VITALITY finanziato con la Missione “Dalla
Ricerca all’Impresa” (Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5) del PNRR
che vede coinvolto il sito della Ex Merloni.
Il progetto Vitality è finalizzato alla creazione di un ecosistema di innovazione ed
ha come obiettivo la promozione della collaborazione fra mondo accademico,
centri di ricerca, aziende e start-up.
Nel luglio 2023 la Regione Umbria ha sottoscritto con l’Università di Perugia,
che coordina i due spoke (Spoke 10 per Polo Chimico e spoke 9 per ex
Merloni), un Protocollo di Intesa per l’utilizzo degli strumenti finanziari
comunitari a disposizione della regione per supportare la creazione del Polo
di Innovazione Nanomat nell’area di crisi Ex Merloni e del Polo Biomat
ricadente nell’area di crisi industriale di Terni-Narni. È previsto che il Polo
Nanomat si insedierà all’interno dell’Immobile “ex Indelfab” occupando un’area
di circa 15.00 mq ed ospiterà laboratori, uffici condivisi ad uso esclusivo delle
aziende ed aree per l’insediamento di attività di ricerca e attività produttive
riservate alle imprese.
In riferimento alla strumentazione comunitaria del POR FESR 14/20 l’azione
181/89.
(Sviluppumbria) a fronte degli avvisi che nel tempo venivano pubblicati.
su area Terni Narni (avviso TN 2018- 2019 -2021).
All’interno di ciascuna area le economie che di volta in volta venivano registrate
hanno costituito o incrementato la dotazione finanziaria dei successivi avvisi,
Terni Narni sono state soddisfatte tutte le graduatorie, su Merloni si è registrato
un overbooking di domande ammesse ma non finanziabili per esaurimento della
graduatoria.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
In particolare per quanto riguarda l’area di crisi Terni-Narni, in questa
legislatura, è stato pubblicato 1 avviso per interventi di sostegno e di
riqualificazione delle attività produttive:
1. Avviso Terni Narni 2021, pubblicato in data 13/04/2021 con dotazione
incrementata di 709.310,60 euro (DGR 184/2022), di 518.745,90 euro (DGR
648/2022) e di 484.077,67 euro (DGR 155/2023) con risorse residue degli
avvisi 2018 e 2019 e delle rinunce/revoche e minori rendicontazioni dello
stesso avviso; in esito alle attività di istruttoria effettuata sulle
rendicontazioni pervenute sono 23 le aziende a cui è stato erogato il
Per ciò che concerne l’area di crisi A. Merloni, in questa legislatura, è stato
pubblicato 1 avviso volto a finanziare interventi di sostegno e di riqualificazione
delle attività produttive:
1. Avviso Merloni 2021, le economie dell’Avviso Merloni 2016 pari ad
stato pubblicato il 13/04/2021. Sono pervenute 31 domande con richieste di
stati concessi contributi a 7 imprese, di cui 1 parzialmente finanziata, per un
È stata inoltre posta attenzione anche alle nuove imprese (costituite o
costituende) ed in particolare a giovani e donne (Avvisi Myself).
Gli Avvisi sono a modalità “sportello”, che prevede la possibilità di trasmettere le
domande per un periodo di tempo limitato e la valutazione secondo l’ordine di
presentazione fino a concorrenza delle risorse finanziarie stanziate oltre ad un
25% in più a titolo di overbooking.
I fondi stanziati per il finanziamento degli Avvisi sono ripartiti secondo le seguenti
categorie di beneficiari:
a. una riserva del 25% delle risorse disponibili destinata alle imprese costituite
in maggioranza da soggetti di età compresa fra i 18 anni compiuti e i 35
anni non compiuti al momento della presentazione della domanda di
agevolazione (fino a 34 anni e 364 giorni), così come disposto dall’art. 40,
comma 5, della legge regionale 14 febbraio 2018, n. 1;
tutte le altre imprese ammissibili;
c. una riserva del 40% delle risorse di entrambe le categorie a favore delle
imprese a prevalenza femminile. L’impiego delle risorse ha risentito della
divisione in categorie e ha evidenziato una maggior richiesta nelle categorie
degli Under 35, parzialmente compensata con accesso ai fondi della
categoria Over 35.
Le somme non impiegate a conclusione dell’adozione degli atti di concessione
di ogni avviso, nonché le economie derivanti dalle minori rendicontazioni delle
spese ammesse, sono state rimesse alla Giunta Regionale che ha disposto la
loro riallocazione a vantaggio dell’Avviso successivo.
Le agevolazioni previste dagli Avvisi consistono in:
1. un finanziamento sotto forma di anticipazione da un minimo di euro
25.001,00 ad un massimo di euro 50.000,00 per la copertura, dal 50% al
75%, di una spesa complessiva, al netto di IVA ed oneri accessori,
compresa tra un minimo di € 33.335,00 ed un massimo di € 66.666,67. Per
la parte di spesa non coperta dal finanziamento, dal 25% al 50% è richiesto
un apporto dell’impresa richiedente.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Avvisi Myself
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di euro 3.500,00
denominato “Pacchetto qualificazione”, per la copertura, fino al 70% della
spesa al netto d’IVA relativa alla formazione professionale mirata alla
qualificazione del titolare o dei soci dell’impresa ovvero all’acquisizione di
consulenze ad elevato contenuto specialistico ad esclusione della
consulenza relativa all’elaborazione del progetto imprenditoriale.
Grazie agli Avvisi emanati nel 2019, 2021 e 2022, che, anche per variazioni
progettuali, hanno avuto una fase gestionale relativa agli anni in riferimento, a
chiusura degli stessi, sono stati erogati contributi complessivamente per €
Per l’Avviso Myself 2023 sono pervenute n. 89 domande per un totale di
agevolazioni richieste pari a circa 4 milioni di euro. È in corso la valutazione
delle iniziative progettuali acquisite.
Un’azione fortemente voluta negli anni della legislatura è quella relativa
all’efficientamento energetico nelle imprese, nell’ottica di rafforzare il contributo
agli obiettivi di riduzione delle emissioni e la transizione energetica, nell’ambito
di uno scenario economico in forte mutamento e considerata altresì la grave
situazione energetica. Si è proceduto nel fornire un supporto alle imprese
stimolando degli investimenti che siano tanto utili a ridurre i costi di consumi e
tanto efficaci in ottica di processo di decarbonizzazione.
La riduzione dei consumi elettrici e termici attraverso l’utilizzo di tecnologie a
basso consumo e ad alta efficienza e l’autoproduzione di energia da fonti
rinnovabili sono stati elementi costituenti degli avvisi “Efficienza energetica”
Con l’Avviso emanato nel 2019 sono stati erogati contributi per circa due milioni
e con l’Avviso 2021 sono stati erogati contributi, a partire dal 2023, per altri 2
milioni di euro circa raggiungendo all’incirca 80 imprese.
Con l’avviso Solar Attack, si è inteso sostenere in particolare gli investimenti
delle imprese per l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. In particolare, in
linea con il Piano di Sviluppo e Coesione FSC ex art. 44 DL 34/2019 e con il
POR FESR 2014-2020 e il PR FESR 2021-2027 Obiettivo specifico 2.2
produzione di energia da fonti rinnovabili, l’Avviso è volto ad erogare incentivi
finalizzati alla riduzione dei consumi energetici delle imprese mediante
l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Avviso Solar
Attack
euro. L’Avviso prevede la contribuzione attraverso lo strumento finanziario
(obbligatoria per le Grandi Imprese) o tramite fondo perduto. Gli interventi
ammissibili sono l’installazione di un impianto fotovoltaico ed eventualmente un
sistema di accumulo dell’energia prodotta dall’impianto FV.
Complessivamente sono pervenute:
o 34 con strumento finanziario (di cui 25 da parte di Grande Imprese) per €
A seguito dell’istruttoria valutativa e delle rinunce pervenute al 31/12/2023, sono
state ritenute ammissibili:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
o 27 con strumento finanziario (di cui 21 da parte di Grande Imprese) per €
I progetti ritenuti ammissibili permetteranno complessivamente di realizzare
impianti FV per complessivi 35.420 kWp.
Sempre in quest’ottica, la Regione Umbria ha avviato inoltre una selezione di
proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di
idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione
verde e transizione ecologica”, componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno,
rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1 “Produzione in aree industriali
dismesse”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, pubblicando il
bando approvato con determinazione dirigenziale n. 378 del 16/01/2023 e s.m.i.
L’obiettivo è accelerare lo sviluppo della filiera idrogeno, sfruttando sia
fondi nazionali che europei per realizzare infrastrutture e tecnologie
all’avanguardia, ma anche il recupero di aree industriali dismesse e la
promozione della ricerca e dello sviluppo in ambito energetico. I progetti
concorreranno a ridurre le emissioni di CO2 e, in generale, a promuovere l’uso
di energie rinnovabili, con un forte impatto occupazionale. Gli hub in costruzione
creeranno nuovi posti di lavoro, molti ad alta specializzazione, e stimoleranno
l’economia locale. Con l’iniziativa delle Hydrogen Valley, ci si vuole posizionare
come leader nella produzione e nell’utilizzo dell’idrogeno verde, in linea con gli
obiettivi di decarbonizzazione dell’Ue.
In adempimento alle procedure previste dal Bando Hydrogen Valley, è stata
approvata la graduatoria delle domande ammissibili e, con determinazione
dirigenziale n. 8731 del 10 agosto 2023, è stata adottata la Concessione,
sotto condizione risolutiva ai sensi del Decreto legislativo 6 settembre 2011, n.
159, art. 92, comma 3, delle agevolazioni in favore di Sangraf Italy S.r.l.
Il progetto, così come ammesso, permetterà la produzione di circa 53,76
Th2/anno.
Sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria – Serie Generale n. 35 del
19/07/2023 è stata pubblicata la Manifestazione di interesse per la realizzazione
di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse che
permetterà alla Regione Umbria di effettuare una quantificazione economica dei
soggetti disposti ad investire, in forma singola o associata, nelle aree industriali
dismesse nel territorio regionale mostrando la volontà di dirigersi verso
un’economia verde basata su un innovativo vettore energetico a basso impatto
ambientale, con un elevato interesse scientifico e con impatto positivo dal punto
di vista occupazionale ed economico, nella creazione di una filiera dell’idrogeno,
che si rifletterà favorevolmente nella valorizzazione di siti industriali dismessi.
Relativamente all’utilizzo degli strumenti finanziari al supporto delle iniziative
innovative) la situazione è la seguente:
concluse 6 operazioni.
• Partecipazione a Fondi di investimento mobiliari chiusi (Stanziamento
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Bando
Hydrogen
Valley
Strumenti
finanziari
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
scelta la società di gestione Sici Spa la quale ha acquisito partecipazioni in
imprese per un importo totale pari a 5,8 milioni di euro.
operanti nei campi selezionati dalla S3 regionale). I fondi hanno operato
attraverso interventi diretti, cofinanziati con risorse private secondo quanto
previsto dalla normativa europea, volti ad un rafforzamento patrimoniale delle
imprese beneficiarie.
per le start-up:
quale sono ricompresi:
garanzie/cogaranzie dirette sia sussidiarie che a prima richiesta,
eventualmente anche assistite da controgaranzia, a titolo gratuito e
copertura di norma dal 50% all’80% dell’ammontare del finanziamento. Le
garanzie saranno attivate a fronte di finanziamenti concessi da intermediari
finanziari. Su tale Fondo sono state concluse 138 operazioni per un
ammontare di garanzie rilasciate di poco inferiore ai 12 milioni di euro.
Considerando che il moltiplicatore applicato su questo Fondo è pari a 6,
sono state impegnate risorse per 2 milioni di euro;
riassicurazione ai confidi che erogano garanzie al credito a sostegno di
finanziamenti alle PMI. Sul fondo di riassicurazione sono state concluse 726
Considerando che il moltiplicatore applicato su questo Fondo è pari a 4,
sono state impegnate risorse per circa 2,3 milioni di euro.
verrà ridotta a circa 1,8 milioni, ovvero l’importo già certificato, in quanto
buona parte delle risorse sono state utilizzate per gli interventi attivati a
seguito dell’emergenza Covid) – sono state portate a termine 5 operazioni a
opera attraverso interventi diretti, cofinanziati con risorse private secondo
quanto previsto dalla normativa europea, volti ad un rafforzamento
patrimoniale delle imprese beneficiarie. Le operazioni possono assumere
diverse forme tecniche che indicativamente, ma in maniera non esaustiva,
potranno riguardare acquisizioni di partecipazioni, anticipi per aumenti di
capitale sociale, prestiti partecipativi, acquisto di obbligazioni convertibili.
A seguito dell’emergenza Covid-19 per fronteggiare le conseguenze della crisi
economica sono stati istituiti i seguenti Fondi:
stati concessi finanziamenti, a favore di micro, piccole imprese, liberi
professionisti, consorzi e reti d’impresa danneggiati dall’emergenza sanitaria
COVID-19. La misura permette infatti di dare liquidità ad aziende e liberi
professionisti, consentendo ai richiedenti di ricevere un prestito fino a 25 mila
euro, di cui la metà a fondo perduto, se vengono rispettati alcuni requisiti
indicati nel bando, fra cui ad esempio l’acquisizione di dispositivi di sicurezza
individuali in relazione all’emergenza Covid-19 e di beni finalizzati ad
aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro o di somministrazione, o
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
l’acquisizione di strumenti produttivi e tecnologie digitali. Il fondo è stato
rifinanziato nell’ottobre del 2020 con una dotazione di 10 milioni di euro.
Sono state attuate 1.355 operazioni ed è stato erogato alle imprese l’intero
ammontare della dotazione finanziaria;
Fondo prestiti Re Commerce. Sono state attivate 443 operazioni per un
Fondo prestiti Re Start 93. Su tale fondo sono state concluse 7 operazioni
per un importo pari a € 70.000;
Rafforzamento patrimoniale PMI. Sono state concluse operazioni per €
600.000;
Fondo Prestiti Fly per favorire i processi di internazionalizzazione delle
imprese – concluse 15 operazioni per € 382.029;
Fondo Prestiti Double. Si tratta di un fondo prestiti che utilizza il 50% di
risorse pubbliche e il 50% di risorse private. Sono state concluse 105
A parte il Fondo Rafforzamento patrimoniale PMI (che è un Fondo equity) gli altri
sono tutti dei Fondi prestiti con remissione di una quota del debito a fronte
dell’effettuazione di particolari spese.
Complessivamente a fronte delle assegnazioni della Giunta Regionale al
soggetto gestore Umbriainnova in considerazione che attivando fondi di
rotazione rientrano nel tempo le disponibilità per i quali i fondi erano stati
utilizzati, si evidenziano, in estrema sintesi i seguenti dati:
• somme erogate dal soggetto gestore per l’attivazione degli strumenti
• a fronte della somma erogata, come “remissione del debito” risultano
Nel corso della legislatura in relazione alla prossima programmazione la Giunta
Regionale ha nel 2022 adottato una precisa DGR che stabilisce, tra l’altro, di
affidare la gestione degli strumenti finanziari a Gepafin Spa.
promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate
su base territoriale o settoriale, sono stati attivati Avvisi/bandi (Fiere, Travel,
Gli avvisi sono stati attivati sia a titolarità che a regia mediante l’Organismo
Intermedio Sviluppumbria Spa (Accordo sottoscritto tra la Regione Umbria e
Sviluppumbria Spa in data 01/02/2016, acquisito agli atti della raccolta degli atti
della Regione in data 04/02/2016 con il n. 4475).
In particolare gli Avvisi attivati dall’Organismo Intermedio Sviluppumbria Spa
sono i seguenti:
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Promozione
dell’export
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
N. aziende
finanziate
Bando/Avviso
AVVISO FIERE 2016 I SEMESTRE
AVVISO FIERE 2016 II SEMESTRE
FIERA AIRTEC 2016
AVVISO FIERE 2017
AVVISO VOUCHER 2017
AVVISO FIERE 2018
AVVISO MISSIONI ESTERO 2018
AVVISO FIERE 2019
AVVISO FIERE INTERNAZIONALI 2019/2020
AVVISO VOUCHER 2018
AVVISO VOUCHER 2020
AVVISO MISSIONI ESTERO 2019/2020
AVVISO FIERE 2021/2022
AVVISO VOUCHER 2021 SINGOLE
AVVISO TRAVEL 2021 AGGREGATE
AVVISO FIERE 2023
Contributo
34.059,42
192.535,12
3.900,00
229.707,28
296.235,00
642.982,57
84.500,00
822.487,64
542.744,75
959.671,59
47.600,00
157.289,80
Fonte: Direzione regionale Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda
Digitale
Avvisi a titolarità
BANDI Numero Imprese
Numero Progetti
Contributo
TOTALE
Fonte: Direzione regionale Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda
Digitale
Nel corso degli esercizi l’amministrazione regionale, con l’Organismo Intermedio
ha assicurato la “partecipazione” degli strumenti per il supporto
all’internazionalizzazione a tutte le associazioni di categoria. Vale la pena
sottolineare che il PR FESR 2021-2027 ha permesso di assicurare una
continuità, arricchendo, tra l’altro, la possibilità degli interventi a supporto delle
imprese, per gli anni successivi.
Fondazione
contro l’Usura
La Regione assicura tutto il necessario supporto alla attività della Fondazione
contro l’Usura, attualmente denominata Fondazione Umbra per la prevenzione
dell’Usura, assicurando il necessario trasferimento delle risorse stabilite dalla
Giunta Regionale e compatibilmente alle disponibilità finanziarie per l’attività della
Fondazione che, purtroppo, si riferisce ad una situazione negativa sempre più
accresciuta.
Per quanto concerne l’Associazione a tutela dei consumatori, la Regione
dell’Umbria si è definitivamente allineata alle disposizioni della normativa, ai
regolamenti in modo da assicurare il buon funzionamento delle stesse
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
associazioni, elaborando con la partecipazione delle stesse associazioni,
specifici programmi di attività/interventi che sono stati valutati positivamente dal
Ministero competente e quindi finanziati. Si evidenzia, altresì che proprio
nell’esercizio 2024 il programma delle attività delle Associazioni richiamato risulta
stato approvato nel mese di marzo 2024 assicurando, così un anticipo delle
risorse, in quanto la scadenza di cui alla disposizione legislativa per
l’approvazione del programma risulta stabilita successivamente, in modo da
rafforzare e garantire le attività che le associazioni espletano a favore dei
consumatori. Si rileva, inoltre, che nel corso dell’esercizio 2024 risultano attivate
e formalizzate “collaborazioni” formali tra la Fondazione Umbra per la
prevenzione dell’Usura, e le Associazioni dei consumatori.
L’Osservatorio sull’export e internazionalizzazione delle imprese (costituito
nel 2022, DGR 8/2022) è divenuto operativo nel 2023, lavorando soprattutto su
due fronti: fluidificazione dei rapporti tra gli operatori nazionali e quelli locali e
sull’analisi micro-economica delle attività di export del tessuto imprenditoriale
umbro. Grazie allo svolgimento di notevoli tavoli di lavoro è stato possibile
Osservatorio
conoscere nel dettaglio le principali attività svolte a livello nazionale, comunicarle
sull’export e
alle imprese del territorio attraverso seminari/webinar per ragionare su possibili
punti di sinergia con le misure regionali e farsi, altresì, portatori delle esigenze del internazionalizz
azione delle
tessuto imprenditoriale locale. Mediante la collaborazione con AUR (Agenzia
imprese
Umbria Ricerca) è stata realizzata un’analisi puntuale delle strategie di export
delle imprese del territorio, individuando punti di forza e debolezza, nonché i
mercati a più alto potenziale dove promuovere la penetrazione da parte delle PMI
umbre.
Per iniziativa dell’Osservatorio Export e Internazionalizzazione della Regione
Umbria (“Umbria REO”), delle Associazioni datoriali e della Camera di
Commercio Industria Artigianato dell’Umbria, il 24 novembre 2023 è stato
organizzato il premio “Umbria – Export Ambassador” (di seguito “Premio UEA”). Il
Premio viene assegnato annualmente ad una o più imprese/aziende con sede
operativa in Umbria che abbiano dato, attraverso l’export e/o progetti di
internazionalizzazione e/o la promozione delle eccellenze e tipicità territoriali, un
contributo significativo al prestigio e alla positiva diffusione dell’immagine
dell’Umbria nel mondo.
La Regione Umbria, negli anni, anche in considerazione del tessuto economico e
produttivo, ha supportato le diverse forme di aggregazione quale forma
ottimale per favorire la penetrazione delle aziende umbre nei mercati esteri. Da
Sostegno
qui la costituzione di cluster regionali in diversi settori produttivi locali che
all’attività di
hanno avuto e hanno una funzione anche di “trascinamento” per le altre imprese Cluster regionali
con minori possibilità di internazionalizzazione nonché con l’obiettivo di
promuovere la qualità e la competenza delle nostre imprese.
I c.d. “cluster” costituiti per ambiti settoriali riguardano diverse attività/settori che
costituiscono il risultato di un lavoro portato avanti con le associazioni datoriali
anni orsono.
Nella Regione Umbria, assumono particolare rilevanza il cluster della nautica e
dell’aerospazio. Con specifici provvedimenti la Giunta Regionale ha supportato i
succitati cluster per eventi/attività di carattere internazionale anche in quanto
“rappresentanti” dell’Umbria. Infatti, risulta opportuno evidenziare che, per le
motivazioni già rappresentate, per il settore dell’aerospazio le manifestazioni
fieristiche internazionali prevalenti sono quelle di Farnborough di Londra e di
Paris Air Show di Le Boruget di Parigi, mentre per il settore del nautico la
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
manifestazione fieristica più rappresentativa è METS di Amsterdam, da numerosi
anni.
In piena coerenza con la linea di indirizzo ai fini della programmazione triennale
delle risorse indicate nel documento conclusivo dell’XI Cabina di Regia per
Supporto
l’Internazionalizzazione del 16 febbraio 2023 – Ministero Affari Esteri e della
all’internazionali Cooperazione internazionale e Ministero delle Imprese e del Made in Italy – la
zzazione delle Regione Umbria ha sottoscritto Protocolli di Intesa con SACE, SIMEST,
imprese
AMAZON e CCIAA dell’Umbria, finalizzati ad attivare programmi congiunti per il
supporto dell’internazionalizzazione delle imprese umbre; promuovere iniziative
formative mirate, promosse sul territorio, a supporto dei percorsi di crescita delle
imprese; potenziare la gamma di servizi da mettere a disposizione delle imprese
del territorio umbro impegnate nei processi di internazionalizzazione, con
particolare riguardo alla loro presenza sui mercati internazionali ed alla
realizzazione di investimenti imprenditoriali.
La Regione Umbria nel 2021 ha partecipato all’esposizione universale di
Dubai che si è svolta dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022.
L’Expo è stato uno straordinario evento sia per il numero dei Paesi partecipanti,
ben 190, che per il grande flusso di visitatori attesi (molti dei quali virtuali), È stata
un’occasione di rilancio post covid-19 delle relazioni internazionali, istituzionali e
di scambi culturali e business.
L’Italia e il sistema delle Regioni, e con esse l’Umbria, hanno assicurato una
partecipazione di adeguato profilo alla manifestazione, con l’obiettivo di
valorizzare le proprie competenze e rappresentare la capacità attrattiva anche in
termini turistici di ogni territorio regionale.
Relazioni
internazionali e
cooperazione
Nel corso della legislatura, con riferimento agli umbri all’estero, così come
disposto dalla legge regionale n. 2/2018, si è proceduto alla ricomposizione
della Consulta regionale degli umbri all’estero (art. 3).
Ogni anno è stato rinnovato l’albo regionale delle associazioni degli umbri
all’estero, al quale possono essere iscritte su richiesta degli interessati, le
Federazioni ed associazioni di umbri all’estero (art. 6).
Sempre annualmente si è proceduto ad approvare il Piano emigrazione
attraverso il quale le Federazioni ed associazioni di umbri all’estero, ma anche
altri soggetti previsti dalla legge e dall’avviso annuale, presentano progetti a
favore degli umbri all’estero. (art. 5).
Si evidenzia altresì che, nell’ambito delle attività legate alla cooperazione,
risultava necessario definire e regolarizzare i rapporti con le altre Regioni e il
ministero per alcuni programmi realizzati in passato con particolare riferimento a
Brasil Proximo. Pertanto, risultano rafforzati tutti i rapporti tra la Regione e i
Ministeri competenti sul fronte della cooperazione e delle relazioni internazionali.
Obiettivo strategico: Transizione verso la data economy
Governance e
Open data
È chiaramente emerso come in generale la qualità dei dati sia un tema chiave,
che richiede l’attenzione da parte di tutta la struttura dell’amministrazione.
Pertanto la Regione ha intrapreso l’adozione di soluzioni tecnologiche e
organizzative grazie alle quali i dati possano essere fra loro “compatibili” e
utilizzabili in modo congiunto e trasversale (c.d. “Data Governance”
regionale). Nel 2022 è stato difatti realizzato il nuovo catalogo
dati.regione.umbria.it.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Inoltre, attraverso la nuova piattaforma “Data fabric regionale” è in via di
realizzazione un processo di mappatura e arricchimento dei dati contenuti nei
singoli sistemi informativi regionali, che, in questo modo, saranno “pronti” e
utilizzabili per un efficace supporto alle decisioni, anche mediante l’uso di
algoritmi di intelligenza artificiale.
L’obiettivo principale della Data governance regionale è quello di tenere
costantemente monitorata la qualità dei dati, la loro disponibilità e fruibilità.
L’esperienza dei DigiPASS – luoghi pubblici, aperti, ad accesso libero, centri di
facilitazione digitale in ambito comunale, già considerati buona pratica a
livello nazionale relativamente alla costituzione di centri di facilitazione digitale – Facilitazione per
le competenze
ha costituito la base di riferimento per l’avvio di nuove progettualità.
digitali dei
In particolare, il PNRR nella Missione 1 – Componente 1 – Asse 1 ha introdotto la
cittadini
potenziamento dei presìdi/nodi di facilitazione digitale su tutto il territorio
nazionale. Alla Regione Umbria, in qualità di Soggetto attuatore della misura, è
stato assegnato nel 2022 un finanziamento complessivo pari ad euro
La Regione sta quindi implementando la misura sul territorio umbro secondo
quanto descritto in dettaglio nel proprio Piano Operativo approvato, mediante il
coinvolgimento della società in-house PuntoZero S.c.a r.l. e dei DigiPASS
regionali.
A fine 2023 è giunta alle sue fasi finali la realizzazione del Piano Nazionale
Banda Ultra Larga (avviato nel 2016 dal soggetto attuatore Infratel Italia SpA
aggiudicato al Concessionario Open Fiber SpA) soprattutto per quanto riguarda
la tecnologia FTTH, dove dei 77 comuni per i quali è prevista la realizzazione in Infrastrutture in
tecnologia FTTH (parziale o totale), per 71 sono già stati chiusi i lavori, mentre 5
Banda Ultra
sono in fase di esecuzione e 1 in fase di progettazione.
Larga
È inoltre in fase di attuazione il Piano Italia a 1 Giga, finanziato dal PNRR, il cui
bando di gara a livello nazionale è stato eseguito da Infratel Italia ed aggiudicato
per l’Umbria all’operatore TIM SpA. Il Piano prevede l’intervento su circa 99 mila
civici, di cui già connessi o in lavorazione ne risultano circa 15 mila.
Sempre con fondi PNRR, è stato finanziato il Piano Italia 5G, con il quale si
intende incentivare la realizzazione, entro il 2026, di infrastrutture per lo sviluppo
delle reti mobili nelle zone del Paese prive di investimenti da parte del mercato. Il
Piano basato su un modello “a incentivo” – dove il contributo pubblico coprirà fino
al 90% del costo complessivo delle opere – si compone di due interventi
“Backauling” finalizzato a rilegare in fibra ottica 30 siti radiomobili esistenti in
Umbria e “Densificazione” per la realizzazione di 145 nuovi siti radiomobili al
fine di garantire la velocità ad almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink,
in aree in cui non è presente, né lo sarà nei prossimi cinque anni, alcuna rete
idonea a fornire connettività a 30 Mbit/s in condizioni di punta del traffico.
Il Piano Scuole Connesse, previsto all’interno della Strategia Banda Ultra Larga,
ha l’obiettivo di fornire agli edifici scolastici un accesso a Internet di 1 Gbit/s
simmetrico comprensivo di servizi di gestione e manutenzione per cinque anni.
L’intervento è gestito direttamente dalla Regione Umbria tramite la propria inhouse PuntoZero Scarl. L’intervento prevede il collegamento di 568 scuole ed
attualmente risultano attivate 208. Ulteriori 254 scuole, di cui 28 già attivate, sono
inoltre state previste all’interno del Piano Scuole fase II finanziato con fondi
PNRR gestito dal Governo tramite Infratel Italia SpA.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Il Piano Sanità Connessa, finanziato con fondi PNRR, mira a garantire la
connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps alle
strutture del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali, per un
totale per l’Umbria di 290 strutture di cui attualmente 86 in lavorazione.
Obiettivo strategico: Valorizzazione del commercio
Rivitalizzare e
riqualificare le
attività
commerciali
Una misura dedicata specificamente al commercio, l’avviso Rinnova, intende
sostenere azioni dirette a rivitalizzare e riqualificare le attività commerciali
inserendosi in un complesso di interventi finalizzati al raggiungimento degli
obiettivi previsti dalla deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 e dal
decreto ministeriale di attuazione n. 1203 del 17/04/2008 e della vigente
legislazione regionale di settore, anche attraverso l’attuazione di politiche di
investimento, di sviluppo e promozione attuate da singole imprese. La dotazione
complessiva è di oltre 600.000 euro.
Gli investimenti ammissibili sono l’ampliamento, ristrutturazione, manutenzione
straordinaria, trasformazione di immobili da destinarsi ad attività commerciale,
spese di abbattimento di barriere architettoniche, l’acquisto di beni mobili
strumentali all’attività principale, attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti
l’attività di vendita e/o di somministrazione di alimenti e bevande, arredi
strettamente inerenti l’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e
bevande, predisposizione sito web.
Le domande ricevibili, pervenute nei termini previsti dall’avviso, sono state 119
ordinate in base ad un indice di merito ottenuto come somma di diverse
premialità (Esercizio commerciale con presenza storica, Esercizi commerciali
zona A “DM 1444/1968”, Esercizi commerciali trasferiti nel centro storico dalle
zone periferiche, Abbattimento barriere architettoniche, Commercio di articoli di
abbigliamento o di calzature, Imprese con titolarità giovanile, Imprese con
titolarità femminile, Micro impresa).
La dotazione iniziale ha permesso l’istruttoria delle prime 26 istanze delle quali
20 sono risultate ammissibili per complessivi 516.477,91 €. Solo 18 aziende
hanno portato a conclusione i progetti ammessi. Per le relative rendicontazioni,
pervenute entro i termini previsti dall’avviso, hanno permesso di liquidare, nel
2023, un importo di € 408.253,51. Con le economie generate è previsto lo
scorrimento della graduatoria.
All’interno della manovra REMIX, il settore commercio è inoltre presente
nell’avviso denominato SMALL.
Anche il Testo Unico in materia di Commercio, la legge regionale n. 10 del
13/06/2014, sarà interessato da un’azione strutturale di fondamentale
importanza, l’introduzione del concetto dei “distretti del commercio”. Tale novità
ha l’obiettivo di ridurre la desertificazione commerciale, riqualificare gli ambiti
urbani, promuovere l’aggregazione tra operatori, programmare strategie comuni
e condivise di rilancio del commercio attraverso la valorizzazione dei sistemi di
vendita integrati (offline e online) ed il rafforzamento dell’integrazione tra
commercio, turismo e produzioni tipiche favorendo la omnicanalità e la
multicanalità. A seguito degli incontri tematici tenutisi con i vari stakeholder, nella
volontà di definire un percorso condiviso, è previsto nei prossimi mesi, oltre alla
realizzazione di uno studio strategico per identificare le più promettenti
prospettive di sviluppo del commercio regionale, l’organizzazione di una
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
presentazione del lavoro svolto che porterà alla modifica della normativa
medesima.
La Legge regionale 23 marzo 2022, n. 4 “Ulteriori modificazioni e integrazioni
alla legge regionale 13 giugno 2014, n. 10 (Testo unico in materia di
commercio)”, legge di iniziativa consiliare, pubblicata sul BUR Serie Generale n.
15 del 30/03/2022, così come modificata dalla legge regionale 30 ottobre 2023,
n. 15, inserisce nel testo unico il perseguimento dei motivi imperativi di interesse
generale negli obiettivi della programmazione, urbanistica e commerciale, di cui
all’art. 9.
A seguito di tale modifica, la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 258
del 27/03/2024, ha adottato la proposta di regolamento, avente ad oggetto
“Integrazioni al regolamento regionale 8 gennaio 2018, n. 1 – Norme
regolamentari attuative dell’articolo 10, commi 5 e 6 e dell’articolo 10 bis comma
3 della legge regionale 13 giugno 2014, n. 10”.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Missione 07: Turismo
Obiettivo strategico: Consolidamento posizionamento turistico della
regione
Le azioni promozionali portate avanti nel corso degli ultimi anni hanno avuto
come obiettivo quello di favore i flussi turistici nazionali e internazionali verso la
nostra regione. Ovviamente, la pandemia da Covid ha pesantemente
condizionato molti degli appuntamenti fieristici tradizionali trasformandoli in
appuntamenti virtuali attraverso piattaforme BtoB che, però, non hanno
soddisfatto le aspettative. Infatti, gli operatori turistici regionali che hanno
partecipato a tali iniziative non sono rimasti contenti delle modalità di
funzionamento delle piattaforme e della qualità dei buyers presenti.
Conseguentemente le attività di promozione turistica di tipo fieristico sono state
limitate, mentre si è provveduto all’organizzazione di educational tour, workshop
BtoB, Roadshow e press tour.
La spesa complessiva fino al 2023 ha visto un incremento del 23,13% annuo
rispetto al periodo precedente. Va ribadito il fatto che negli anni 2020 e 2021
l’attività è stata quasi completamente fermata a causa della pandemia.
Attività
promozionali
Le attività promozionali hanno riguardato sia il mercato interno, con la
partecipazione ai principali appuntamenti fieristici nazionali, che sui paesi
europei di riferimento quali Gran Bretagna, Germania, Olanda, Francia,
Scandinavia e Polonia. Inoltre, sono state realizzate iniziative specifiche per il
mercato nordamericano.
Ovviamente ciascun mercato è stato approcciato in maniera differente a seconda
della tipologia di turista da raggiungere. In particolare, al Nordamerica sono
dedicate le attività del segmento lusso, mentre il Nord Europa è maggiormente
predisposto al turismo lento e outdoor. Di grande interesse per tutti i mercati è il
segmento enogastronomico che rimane un attrattore fondamentale per un
viaggio in Umbria.
Nel programmare le attività promozionali si è reso necessario valutare
puntualmente l’adesione a eventi fieristici e manifestazioni legate anche a
singoli prodotti e settori di nicchia come quello dell’enogastronomia, del lusso e
dell’outdoor, senza dimenticare la possibilità di abbinare eventi promozionali ad
hoc da realizzarsi sia all’interno che a latere delle manifestazioni a supporto
dell’azione promozionale regionale.
Il workshop BtoB che spesso accompagna la partecipazione ad eventi fieristici
rappresenta uno strumento molto efficace, a condizione che la selezione dei
buyers sia accurata, ed è da considerarsi un elemento cardine della
programmazione verso i mercati nazionali ed esteri.
Un’altra tipologia di eventi organizzati sul territorio regionale, anche in
abbinamento ai workshop BtoB, sono i fam trip volti a favorire la conoscenza
diretta della nostra destinazione presso tour operator nazionali e internazionali.
Di fondamentale importanza è stato sviluppare momenti di “relazione” (workshop
commerciali) congiuntamente a momenti di “visita” (educational tour sul nostro
territorio) creando occasioni qualificate focalizzate sulle peculiarità regionali.
Inoltre, la realizzazione di azioni sul territorio regionale come i press tour per
giornalisti, blogger e influencers italiani e internazionali ha fatto conoscere la
regione Umbria ad un più vasto pubblico attraverso pubblicazioni on line o
cartacee.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
L’attività di comunicazione turistica ha assunto una valenza prioritaria nella
strategia della Regione degli anni successivi alla pandemia.
Le azioni sono state realizzate attraverso una strategia che ha visto l’integrazione
tra campagne di comunicazione off line e on line svolte sui mercati nazionali e
internazionali di riferimento, interventi redazionali sul mercato italiano attraverso
le principali reti televisive e radiofoniche, campagne web massive specie sui
mercati internazionali, progetti speciali on line e off line, come è avvenuto nel
2023 con Lonely Planet a seguito del prestigioso riconoscimento di
destinazionale Best in Travel o come i due Capodanni RAI di Terni e Perugia.
La strategia di comunicazione è stata strutturata da un lato attraverso interventi di
posizionamento, con particolare attenzione all’affermazione del brand system
regionale e dall’altro attraverso azioni di vero e proprio advertising, in
concomitanza con i principali momenti della stagione turistica, con di media 3
campagna all’anno (primavera, estate e autunno-inverno).
All’interno della generale strategia di posizionamento, come sopra indicata, nel
corso degli anni di riferimento sono stati individuati, ad integrazione del pay off
“Umbria cuore verde d’Italia” dei claim specifici, volti a rappresentare l’Umbria
in relazione alle stagionalità e alle congiunture, a partire dai grandi eventi.
Il primo claim utilizzato durante la pandemia è stato “Umbria bella e sicura”,
corrisponde al 2020, anno della pandemia, volto a rafforzare i caratteri della
regione particolarmente attrattivi in quella fase.
Il claim che è maggiormente rimasto impresso nell’immaginario collettivo è
sicuramente quello del 2021 “Scopri il mare dell’Umbria”, che ha riscosso
importanti consensi anche nell’ambito tecnico pubblicitario.
Tra gli anni 2022 e 2023 si è inoltre puntato sulla valorizzazione delle grandi
ricorrenze, i 500 anni dalla morte di Perugino e i 50 anni di Umbria Jazz. Del
2023 è l’attribuzione all’Umbria dell’importante riconoscimento di Lonely
Planet come destinazione best in travel per il tema enogastronomico. Il
riconoscimento, ampiamente comunicato, ha contribuito ad alzare fortemente
l’awareness della Regione.
Dal 2023, con la ripartenza del turismo internazionale, è stato dato fortissimo
impulso alle campagne di comunicazione sui mercati internazionali, condotte
quasi esclusivamente attraverso il web, con un investimento che, solo per la
L’incremento dell’investimento medio in comunicazione rispetto al periodo
precedente è stato del 35,77%
Comunicazione
turistica
Obiettivo strategico: Ridefinire il brand Umbria e migliorare l’offerta
turistica in coerenza con la nuova declinazione del brand
La scelta della Regione di operare nella logica della destinazione unica
dell’Umbria è alla base dell’intervento più strategico intrapreso in questi anni, cioè
la creazione e l’affermazione di un brand system unitario.
Nel 2021 la Giunta regionale ha stabilito di attivare una vera e propria politica di
marca, attraverso la creazione di un brand system strategico al fine di consentire
il posizionamento della regione, intesa come destinazione unitaria sui mercati sia
nazionali che internazionali.
La creazione della marca ombrello viene stabilita sulla base di un preciso set di
valori che ne descrivano le caratteristiche e prefigurino cosa l’utente, in termini
prevalentemente qualitativi, può aspettarsi dall’offerta territoriale. La ricerca di
questo set di valori è stata effettuata attraverso approfondimenti, analisi e
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Brand Umbria
ricerche realizzate nel corso del tempo e che, in ultima analisi, rappresentano i
valori in cui i cittadini umbri si riconoscono: in ultima analisi si tratta di focalizzare
i tratti salienti dell’identità umbra.
Il concetto di marca ombrello, che trova esempi significativi in Italia nelle azioni
messe in campo dal Trentino e dall’Alto Adige, implica che il brand system non
sia applicato al solo settore del turismo, ma che si estenda a tutti i settori
produttivi o culturali in grado di trasmettere i valori identitari. E’ evidente che il
turismo rappresenta il principale settore in cui operare proprio perché i valori di
cui sopra sono immediatamente percepibili, in quanto si legano profondamente
alla sfera emotiva e sensoriale oltre che all’immaginario del fruitore, specie in
momenti, come la scelta, la fruizione e il ricordo della vacanza.
Le indagini condotte sul desiderio di vacanza durante e dopo la pandemia hanno
evidenziato che i valori identitari dell’Umbria sono particolarmente in linea con i
desiderata dei turisti non solo italiani ma anche internazionali, con particolare
riferimento ai mercati cui si rivolge la comunicazione dell’Umbria.
L’operazione di posizionamento è stata inoltre facilitata dal fatto che ormai da
circa 40 anni l’Umbria dispone di un payoff universalmente riconosciuto (Umbria,
cuore verde d’Italia) che risulta quanto mai attuale in una fase storica in cui il
green e la sostenibilità intesa in tutte le sue sfaccettature hanno un’importanza
straordinaria nella cultura occidentale. A ciò va aggiunto il fatto che il concetto di
cuore suggerisce il risveglio delle emozioni e delle esperienze oltre che il
posizionamento fisico della regione; inoltre il riferimento all’Italia, uno dei brand
più potenti a livello mondiale, rende più agevole la collocazione geografica
dell’Umbria presso il pubblico internazionale. Valore evocativo ha anche la storia
della scelta del payoff, che deriva da una rilettura dell’Ode del Carducci “Alle
Fonti del Clitunno”.
Il brand system, completo di disciplinare d’uso, ha fatto il suo esordio pubblico al
TTG di Rimini del 2022, e si è basato sul recupero e la reinterpretazione sia
grafica che contenutistica del pay off storico della regione, Umbria cuore verde
d’Italia.
Dal 2022, il brand system caratterizza ogni intervento e ogni presenza
dell’Umbria in termini di comunicazione e promozione ed è in corso un’attività di
capillare sensibilizzazione sul territorio regionale al fine di diffonderne l’utilizzo tra
gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni.
Nel corso del 2024 si intende dare rilevanza al Brand regionale sia dal punto di
vista della riconoscibilità sia per quanto attiene ai contenuti che questo trasmette,
attraverso la programmazione di una serie di attività promozionali in cui la
promozione del Brand ed il coinvolgimento di tour operator e giornalisti di settore
sia nazionali che internazionali viaggiano insieme.
Gli interventi previsti sui mercati esteri vengono pianificati tenendo in
considerazione sia le opportunità che possono essere sviluppate a livello
internazionale da Enit, sia alla realizzazione di attività specifiche sui mercati
esteri di interesse per la regione Umbria.
Nella pianificazione degli eventi promozionali è necessario mettere in atto una
strategia sinergica che ottimizzi le iniziative massimizzandone i ritorni negli
investimenti. L’obiettivo finale è lo sviluppo del sistema turistico regionale e il
miglioramento del posizionamento del brand Umbria in ambito nazionale ed
internazionale.
Si rafforzeranno anche le attività congiunte con la Camera di Commercio al fine
di facilitare la disseminazione nel sistema delle imprese, attività che già sta
dando eccellenti risultati, in considerazione che, allo stato attuale, già oltre 160
ne hanno richiesto l’utilizzo.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Obiettivo strategico: Definizione di un nuovo quadro normativo di
riferimento
A distanza di sette anni dall’ultimo intervento sulla legislazione turistica, la Giunta
ha deciso di intervenire profondamente su alcuni aspetti, in particolare quelli
legati alla governance, in modo da rendere le norme coerenti con quanto nel
frattempo è maturato, specie a seguito della pandemia, in termini di marketing,
fattore che impone di ripensare il modo di organizzare le destinazioni al fine di
corrispondere alle mutate esigenze della domanda.
In particolare la scelta strategica di considerare l’Umbria una destinazione
unitaria nella logica della marca ombrello, impone di ripensare il modo in cui gli
stakeholder debbono interagire in modo da impiegare in modo coerente le
risorse, non solo finanziarie, destinate al settore.
A ciò si aggiunge la necessità di dare piena dignità al segmento del turismo lento
ed esperienziale che oggi si configura come quello più caratterizzante dell’offerta
regionale ma che, proprio per la sua peculiarità, necessita di una particolare
attenzione, in modo da valorizzarne tutte le potenzialità, a parte dalla esigenza di
intervenire sugli aspetti dell’accessibilità e inclusività. Ciò appare particolarmente
importante anche in una logica di breve-medio periodo, considerando che sono
in Corso le ricorrenze dell’Ottocentenario francescano e nel 2025 ci sarà il
Giubileo, con una previsione di forti flussi interessati proprio a questa tipologia di
viaggio.
Lo sforzo, pertanto, è stato anche quello di disciplinare anche tipologie di
accoglienza alternativa, garantendo agli ospiti un alto livello qualitativo e di
sicurezza, ma allo stesso tempo facilitando la fruizione dei percorsi.
La molteplicità delle sfaccettature di questo segmento impongono anche di
dotarsi di strumenti complessi quali un osservatorio, in grado di mettere
insieme I variegati attori che ruotano intorno al tema.
Ulteriore particolare attenzione, nella logica del brand unitario, è stata posta alla
qualità dell’accoglienza, favorendo la creazione di un sistema di innalzamento
della qualità della ricettività, attraverso meccanismi di autovalutazione e
premianti, sistema utile anche nella logica dell’attenuazione del peso delle
recensioni on line che rischiano, in alcuni casi, se non realmente controllate, di
inserire elementi distorsivi del mercato.
Obiettivo strategico: Potenziare l’offerta turistica in coerenza con le nuove
esigenze della domanda nazionale ed internazionale
La Giunta regionale ha perseguito nel suo mandato l’obiettivo di considerare
l’Umbria come una destinazione unitaria. Ciò ha implicato alcuni interventi chiave
sul versante dell’offerta: sostenere l’innalzamento della qualità della ricettività e
dei servizi in maniera omogenea su tutto il territorio e contestualmente spingere
le endodestinazioni all’aggregazione nella logica della costruzione di prodotti da
un lato coerenti con le identità dei territori e dall’altro in grado di rispondere alle
mutate esigenze dei turisti sia domestici che internazionali.
In coerenza con ciò gli strumenti finanziari a disposizione sono stati utilizzati
secondo due grandi filoni di intervento: il sostegno alla qualificazione delle
imprese ricettive e l’incentivo ai Comuni a creare prodotti turistici
sostenibili premiando contestualmente l’integrazione.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Numerosi sono stati gli interventi a favore delle imprese messi in campo nel
COVID-19 che hanno visto il turismo come uno dei settori maggiormente colpiti.
Pertanto, nei primi anni l’azione regionale è stata orientata a supportare la
sopravvivenza delle imprese mediante aiuti, coordinati con quelli provenienti da
altri Enti, a partire da quelli statali, finalizzati a facilitare la gestione ordinaria: è di
questo periodo il bando per il sostegno al capitale circolante delle imprese
ricettive, attuato mediante un accordo interistituzionale di programma con il
sistema camerale.
Già dal 2021 si è cominciato a ragionare in un’ottica di rilancio e di
riqualificazione, anche tenendo conto dell’evoluzione dello scenario turistico sia
nazionale che internazionale e delle nuove esigenze manifestatesi a seguito
della pandemia stessa.
Il Bando Umbriaperta ha messo a disposizione delle strutture ricettive di
un’ingente dotazione finanziaria (mai resa disponibile in precedenza) con uno
strutture ricettive (gli interventi non sono ancora conclusi) tra le varie tipologie
alberghiere, extralberghiere e all’aria aperta. Una particolare attenzione, inoltre, è
stata riservata alle aree del cratere del sisma del 2016 attraverso 2 bandi, per
commerciali e di servizi.
L’ultimo intervento in ordine temporale è stato quello completato nel 2023, che ha
messo a disposizione di 6 Consorzi umbri € 300.000,00 per la realizzazione di
azioni di promo-commercializzazione. Questo bando costituisce un apripista al
fine di sperimentare nuove modalità di partecipazione delle imprese ad eventi
nazionali ed internazionali, in modo da superare gradualmente le modalità
tradizionali di partecipazione alle fiere di settore che, vista ormai l’evoluzione
delle modalità di commercializzazione, dovranno vedere la Regione impegnata
solo in quelle che hanno una maggiore ricaduta in termini di posizionamento del
brand e della destinazione, in una logica sempre più di promozione integrata.
Sostegno alle
imprese
Altrettanto numerosi e significativi sono stati gli interventi finalizzati al
rafforzamento dell’offerta territoriale. L’obiettivo è sempre stato quello di
affermare la destinazione unitaria regionale attraverso la valorizzazione delle
endodestinazioni e delle relative eccellenze.
Il percorso è iniziato in piena pandemia attraverso la pubblicazione di un primo
bando che aveva come obiettivo la spinta verso l’aggregazione dei territori in
relazione alla creazione e valorizzazione di prodotti e percorsi condivisi e coerenti
in modo da superare l’eccessiva frammentazione del territorio e dei suoi attrattori.
alla realizzazione di n. 37 progetti territoriali, alcuni dei quali coordinati tra di
loro, in modo da poter essere riassunti in un unico intervento di valorizzazione
territoriale.
Il successivo bando Umbriaperta Comuni del 2022, con uno stanziamento di
hanno ben compreso e fatto proprio l’obiettivo del bando, tanto che da 37 progetti
si è passati a 13 con la creazione di proposte ancora più coerenti e basate sulla
volontà dei Comuni stessi di lavorare in maniera coordinata in una logica di
governance unitaria.
Ulteriori esperienze, ancorché molto più specifiche, sono state condotte nel corso
del 2023 con il Bando rivolto ai Comuni depositari di opere del Perugino (in
occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista) e con quello destinato ai Comuni
dell’area sisma 2016.
Sostegno agli
Enti locali
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Il primo bando ha messo a disposizione € 150.000,00 con 22 Comuni coinvolti e
4 progetti realizzati, mentre per il secondo sono stati stanziati € 315.000,00 con
15 progetti realizzati.
Obiettivo strategico: Potenziare le attività della fondazione Umbria film
Commission
Il mondo del cinema e dell’audioviso in generale è stato individuato come uno dei
settori su cui far leva non solo per innalzare il posizionamento della regione, ma
anche come uno dei possibili ambiti di sviluppo economico del territorio
regionale.
In attuazione dell’art. 8 della l.r. 8/2017 si è proceduto alla costituzione della
Fondazione di partecipazione Umbria Film Commission, il cui Consiglio di
amministrazione, presieduto dal regista Paolo Genovese, è stato costituito nel
marzo 2021, e si avvia ora al primo rinnovo.
In ogni caso, la consapevolezza dell’importanza del settore, ha portato la Giunta
regionale a predisporre un disegno di legge dedicato, attualmente all’esame della
III Commissione dell’Assemblea legislativa, in modo da poter intervenire in
maniera organica e non con interventi incidentali all’interno di disposizioni di altri
settori.
Nel corso della legislatura, a seguito di necessarie riprogrammazioni di risorse
della programmazione europea e nazionale, sono stati anche emanati due
bandi per il sostegno alle produzioni cinematografiche e audiovisive del
produzioni cinematografiche. Gli interventi del secondo bando sono ancora in
corso di realizzazione.
Importanti azioni di promozione e comunicazione sono state anche portate avanti
al fine di posizionare l’Umbria come terra di cinema: la principale è stata la
creazione di Umbria Cinema, festival, ormai giunto con successo alla IV
edizione, di cui è direttore artistico lo stesso Presidente Paolo Genovese.
A tale azione si affianca il forte coinvolgimento della rete dei Festival del cinema
presenti in Umbria, che in sinergia tra di loro e con la Regione stanno lavorando
alla creazione di un progetto, che vedrà la luce nei mesi di settembre e ottobre,
finalizzato a potenziare il filone del cineturismo, valorizzando contestualmente
anche le eccellenze territoriali.
Obiettivo strategico: Attuazione delle azioni del fondo nazionale del turismo
Con il Fondo Unico Nazionale in conto capitale sono stati finanziati interventi, sul
versante infrastrutturale, riguardanti il miglioramento di alcuni percorsi e attrattori
culturali (Ciclovia Assisi-Spoleto, Ippovia di Francesco e ad alcuni specifici tratti
della Via di Francesco).
Nel rispetto delle finalità individuate nei decreti ministeriali, la Regione ha operato
principalmente per la valorizzazione del segmento del Turismo lento, ormai
divenuto prodotto “bandiera” del turismo regionale. In particolare le risorse del
FUNT 2022 sono state destinate a rafforzare e migliorare alcuni dei percorsi
maggiormente identitari, come la Ciclovia Assisi-Spoleto e l’Ippovia di Francesco,
mentre quelle riferite al 2023 sono state destinate al rafforzamento
dell’accoglienza lungo i cammini umbri inclusi nel catalogo nazionale dei
Cammini religiosi. Tale progetto, in corso di approvazione presso i competenti
organismi statali, viene condotto congiuntamente con la Conferenza Episcopale
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Umbra, in considerazione delle imminenti, strategiche ricorrenze del Giubileo
2025 e degli 80 anni dalla morte di San Francesco nel 2026.
Obiettivo strategico: Rinnovamento e potenziamento del portale Umbria
Tourism
Il Portale
Umbriatourism
L’ecosistema Umbriatourism (UT) è lo strumento della Regione Umbria utile
all’attuazione delle strategie della destinazione attraverso la gestione digitale
integrata di contenuti, di servizi e di promozione dell’offerta dei prodotti turistici.
L’architettura del portale UT integra le funzionalità del CMS con quelle del DMS. I
contenuti del CMS Umbriatourism, sono clusterizzati in categorie coerenti con le
indicazioni editoriali del TDH nazionale e descrivono l’offerta turistica del territorio
negli ambiti tematici e prodotti turistici che la caratterizzano. Nel DMS-TOM
Umbriatourism, le offerte create sono pubblicate dagli operatori turistici
accreditati e permettono al turista di visualizzare e prenotare le soluzioni di
viaggio più appropriate alle sue esigenze. Il sistema consente di favorire la promo
commercializzazione delle offerte e dei servizi turistici anche attraverso
Campagne Google e Meta impostate con AI. I principali interventi attuati per lo
sviluppo dell’offerta digitale hanno riguardato:
• interazione con il MiTur per l’interoperabilità;
• adeguamento al GDPR e tracciamento cookies;
• incremento, numero e tipologia, degli operatori accreditati nel DMS;
• sviluppo di nuovo piano strategico editoriale sui canali social in coerenza con
il nuovo Brand System;
• piano e avvio interventi tecnici SEO;
• campagne on line per la promozione della destinazione su mercati nazionali
ed esteri;
• campagne Search-Display e Social per la promo commercializzazione.
Gli sviluppi digitali si sono inseriti in un framework coerente con le linee
strategiche dell’Assessorato al Turismo e in complementarità con il TDH
Nazionale.
Oltre alle attività di advertising che hanno avuto ricadute sul portale
Umbriatourism, nel corso delle passate annualità, una particolare attenzione è
stata rivolta a sostenere l’attività del DMS, sia in termini di offerte inserite che di
azioni di posizionamento nazionale e internazionale.
I punti di forza si possono riassumere in:
?Marca, da sempre l’Umbria gode di una considerazione ed una reputazione
positiva, un cosiddetto goodwill, solo occasionalmente scalfito da eventi
catastrofici come i terremoti, che hanno semmai inciso negativamente sulla
notorietà, ma con un effetto temporaneo tipico dei fatti di cronaca.
Questa percezione positiva dall’esterno – insieme alla notorietà – è stata
indubbiamente accresciuta dal cambiamento di passo delle campagne
comunicative, in atto dal 2020 e poi progressivamente rafforzatosi con la
definizione e l’adozione di una marca corporate unica regionale e della sua
costruzione in un Brand System, in grado di farsi forza e ricavare valore per il
turismo dalle varie eccellenze e, allo stesso modo, per attribuire valore di marca
regionale anche a realtà e soggetti frammentati e dispersi.
?Eccellenze, l’Umbria vanta una eccellenza riconosciuta per prodotti come il
vino, alcune produzioni agricole, le acque minerali, la gastronomia, gli eventi,
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
anche aventi come testimonial i protagonisti della produzione e dello spettacolo,
fino ai Cammini come quello di Francesco. In più, coerentemente con le attuali
tendenze della domanda, l’Umbria appare come una destinazione – contenitore di
un patrimonio culturale diffuso che si presta ad incrementare la fruizione
dell’intero territorio regionale.
?Connessioni, la situazione attuale, soprattutto per l’eclatante crescita di
prestazioni dell’aeroporto regionale in particolare sul medio raggio.
?Respiro, pur nella sua dimensione territoriale contenuta, l’Umbria appare
comunque come un territorio ampio e relativamente poco denso, e mostra quindi
anche agli ospiti di disporre di spazi adeguati ad accoglierli senza proporre una
concentrazione eccessiva.
?Varietà, anche se con alcune concentrazioni tipologiche, evidenti soprattutto
sui poli turistici tradizionali, in generale l’Umbria si connota per una offerta anche
ricettiva differenziata, che consente a chi sceglie questa destinazione un ampio
ventaglio di proposte.
?Location, essere collocati strategicamente al centro del Paese ed in
particolare in prossimità dell’area della Capitale costituisce certamente un
vantaggio strategico non trascurabile in termini di turismo di prossimità, nella
misura in cui questa può rappresentare uno “zoccolo duro” in termini di mercato.
Tra le criticità e/o spazi di miglioramento si evidenziano:
?Maturità, alcune delle destinazioni/prodotto che storicamente, almeno a livello
di arrivi e presenze, sono state i leader della proposta turistica umbra, appaiono
oggi in qualche modo a rischio di maturità in senso tecnico, con la tendenza di
arrivi/presenze che rallenta al passare del tempo (in particolare il prodotto laghi).
?Redditività, i dati a confronto con altre realtà assimilabili segnalano un gap
negativo di scarsa redditività. Occorre al riguardo raccogliere informazioni
sempre più sofisticate e predittive (come ad esempio le prenotazioni, il ruolo degli
eventi, i canali di vendita, il REVPAR), parimenti svolgere tutte le possibili attività
di stimolo all’imprenditorialità delle imprese e delle professioni anche mediante
momenti informativi e formativi.
?Percorribilità, appare ancora debole il sistema di connessioni legato alla
mobilità interna. Il problema della mobilità (lenta) sul territorio regionale (“una
volta qui”) è tanto più strategico perché in futuro si dovrà cercare di vendere più
“Umbria” (marca che si identifica con un prodotto “green e diffuso”) e meno Poli
concentrati. C’è quindi da impostare un sistema di raggiungibilità e mobilità locale
su basi nuove, con un approccio elastico e multimodale.
?Commerciabilità, rileva in generale una difficoltà a creare e proporre prodotti
vendibili, soprattutto se “nuovi”, ed una scarsa autonomia delle imprese dal punto
di vista commerciale, anche con riferimento ad altri territori comparabili, ed è
verificato un gap di commercializzazione sensibile. Le strutture ricettive umbre,
mentre hanno “ancora” una quota non indifferente di prodotto che viene venduto
dall’intermediazione tradizionale (AdV e TO), risultano in misura prevalente
condizionate dal canale intermediato online dalle OTA. Il recupero di una
posizione commerciale autonoma delle imprese nei confronti dei turisti sembra
essere necessario anche ai fini di una migliore redditività, ma per converso
richiedere anche una azione di accompagnamento attenta e capillare.
?Concentrazione, tre degli attuali comprensori (Assisano, Trasimeno e
Perugino) concentrano circa il 54% delle presenze turistiche regionali. Questo
non è certo un dato negativo in sé, ma un carattere strutturale. Anche in
connessione con i rischi di maturità da un lato, e con l’esigenza strategica di una
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
più diffusa estensione ed impatto del turismo sul territorio, appare strategico
assecondare le tendenze della domanda verso una migliore dispersione
dell’esperienza nei territori endoregionali e tra le imprese.
?Domesticità, il privilegio della posizione baricentrica rispetto ai bacini di
domanda di prossimità deve trovare un progressivo superamento in termini di
risultato, verso un maggiore e più bilanciato equilibrio sui mercati – a partire da
quelli nazionali – di medio e lungo raggio, anche per prevenire i rischi di
dipendenza da specifici flussi turistici che appaiono sempre in qualche modo in
cambiamento. Una maggiore spinta verso l’internazionalizzazione appare
indispensabile al riguardo, anche facendo perno su prodotti turistici di maggiore
appeal proprio su quei mercati.
Obiettivo strategico: Rafforzamento prodotto turismo lento
I “Cammini” insieme ai prodotti turistici legati agli itinerari di “Turismo Lento ed
esperienziale” in bicicletta e a cavallo (ciclovie e ippovie) costituiscono uno dei
temi di punta del turismo umbro, quello rispetto al quale la Regione è una guida
indiscussa a livello nazionale, sia per il numero dei percorsi disponibile sia per il
livello qualitativo degli stessi in termini di tracciato e servizi. Non a caso l’Umbria
ha ricoperto e ricopre, a livello nazionale, i seguenti ruoli:
• componente dell’Atlante dei Cammini per conto della Conferenza delle
Regioni;
• coordinatrice della Task Force Nazionale 2017-2019, in attuazione
dell’Accordo di Programma 2017;
• capofila interregionale Progetto di eccellenza “InItinere”;
• coordinatrice delle Regioni del Centro Italia nel progetto “Cammini religiosi”
ex Delibera CIPE 3/2016 sia per gli aspetti infrastrutturali che per la
promozione;
• capofila interregionale del Piano di Promozione Turista Nazionale “Turismo
lento” per due annualità consecutive 2021/2022 e 2023/2024.
Le attività della Regione Umbria hanno contribuito ad aumentare la popolarità in
termini di flussi turistici e la notorietà della destinazione, a consolidare il primato
nazionale della regione nel settore del turismo lento e sostenibile, e infine a
innescare dinamiche positive in termini di nuove progettazioni e nuovi
investimenti.
Opportuno segnalare che le attività realizzate nel settore del turismo lento ed
esperienziale, oltre a produrre evidenti benefici di natura economica, di aumento
della permanenza media e occupazionale, hanno importanti ricadute territoriali
quali la rigenerazione dei piccoli borghi, il recupero e conversione del
patrimonio culturale, la promozione e commercializzazione dei prodotti
locali; infine, favoriscono l’aggregazione sociale nei centri abitati e l’orgoglio
dell’identità locale.
Con riferimento alla governance del settore è opportuno segnalare la strategica
attività di facilitazione dell’ecosistema del turismo lento ed esperienziale formato
da Enti Pubblici e Religiosi (C.E.U., famiglie francescane e benedettine, etc..),
imprese, associazioni civili e religiose, Università e Centri di Ricerca.
Infine, l’approssimarsi di appuntamenti fondamentali quali gli 800 anni dalla morte
di San Francesco e il Giubileo 2025, che vedrà un forte impatto anche in termini
di flussi legati al turismo religioso hanno suggerito la costruzione di una
collaborazione stabile tra la Regione Umbria, la Conferenza Episcopale
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
dell’Umbria e i diversi ordini religiosi ai fini della promozione e valorizzazione dei
cammini religiosi dell’Umbria.
Numerosi sono stati gli interventi sia sul versante infrastrutturale che su quello
dell’organizzazione del prodotto e della promozione e comunicazione.
I principali interventi infrastrutturali da ricordare possono essere riassunti nel
modo seguente:
• DELIBERA CIPE 3/2016, interventi per la messa in sicurezza e il
miglioramento dei percorsi della Via di Francesco, Cammino di Benedetto e
Via Lauretana. Gli interventi, finanziati con risorse provenienti dalla Delibera
CIPE 3/2016, sono in corso di completamento (entro il 2025) e hanno
coinvolto 35 Comuni su tutto il territorio regionale. L’ammontare complessivo
attraverso il Servizio Opere Pubbliche della Regione.
• FONDO UNICO NAZIONALE DEL TURISMO, si tratta delle annualità 2022 e
2023, che hanno messo a disposizione della Regione rispettivamente €
destinata al miglioramento di alcuni percorsi e attrattori culturali, ponendo
particolare attenzione, tra l’altro, alla Ciclovia Assisi-Spoleto, all’Ippovia di
Francesco e ad alcuni specifici tratti della Via di Francesco. L’annualità 2023,
ancora in fase di approvazione da parte del Ministero, in collaborazione con
la Conferenza Episcopale Umbra, è stata destinata al miglioramento
dell’accoglienza dei pellegrini lungo i cammini umbri inseriti nel Catalogo
nazionale dei cammini religiosi.
• AREA SISMA (Ordinanza n. 128 del 13 ottobre 2022), ai fini
dell’approvazione del programma di sviluppo relativo agli interventi per la
promozione del turismo lento la Regione Umbria ha inviato alla struttura del
Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 le seguenti
proposte. Completamento della ciclovia dell’ex Ferrovia Spoleto-Norcia
mettendo in sinergia le risorse di cui all’Ordinanza n. 128 con quelle
(Nazionali e Comunitarie) già attivate sulla stessa infrastruttura e
miglioramento dell’accessibilità della Ciclovia del Nera nel tratto
Sant’Anatolia di Narco-Colleponte. Le due infrastrutture rivestono infatti un
interesse strategico nell’ambito dello sviluppo del “Turismo lento”, la cui
portata va ben al di là del semplice contesto locale, con effetti significativi
sullo sviluppo turistico all’interno dell’area del cratere, assicurando altresì il
collegamento esterno con gli itinerari a carattere interregionale e nazionale.
Per gli aspetti di organizzazione del prodotto, promozione e comunicazione, la
Regione ha investito direttamente risorse per circa € 400.000,00. I principali
interventi nell’ambito dell’organizzazione del prodotto riguardano:
• realizzazione e lancio di comunicazione della “Credenziale del Pellegrino”,
versione celebrativa degli Anniversari Francescani 2023/2026. Ciò consente
anche la rilevazione di flussi statistici, pubblicati ogni anno, ed essenziali ai
fini del monitoraggio e della programmazione degli interventi sul settore;
• realizzazione di una struttura informativa uniforme per tutti i percorsi
dell’Umbria (Cd Atlante turistico dei Cammini dell’Umbria), in corso di
completamento, che quale sarà pubblicato sul portale Umbriatourism.it, per
mettere a disposizione del visitatore una descrizione dettagliata di ogni
singolo tragitto, con indicazioni geografiche, ospitalità e servizi, insieme ad
una narrazione suggestiva ed evocativa, in grado di offrire spunti di viaggio e
curiosità sui tanti luoghi che si possono raggiungere nella rete regionale;
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
Gli interventi
infrastrutturali
nel “Turismo
Lento”
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Promozione e
comunicazione
del “Turismo
Lento”
ricognizione preliminare della rete delle ciclovie regionali ufficiali dell’Umbria
e delle opportunità collegate alla presenza di strade provinciali, comunali, a
bassa intensità di traffico, bianche, interpoderali, ecc., facilmente
trasformabili in percorsi ciclabili o a prevalenza ciclabile.
I principali interventi nella promozione e comunicazione:
• realizzazione di una pubblicazione dedicata agli itinerari dell’Umbria e
all’eredità artistica e culturale benedettina e francescana con diffusione
internazionale, associata a campagna promozionale nazionale;
• realizzazione di una guida dedicata al Cammino dei Protomartiri
Francescani, associata a campagna promozionale nazionale;
• aggiornamento dei contenuti (tracciati, immagini, nuove sezioni, etc..) dei siti
web e implementazione della galleria di immagini e video dedicata al
Turismo Lento;
• produzione e gestione di campagne promozionali su media tradizionali e
cartacei specializzati.
Numerose, sul versante della promozione e della comunicazione sono state le
ricadute del Progetto Nazionale “Viaggio Italiano” rispetto al quale l’Umbria è
capofila proprio sul tema del turismo lento, mediante la costruzione di un Payoff
unitario (Scopri l’Italia che non sapevi). I vantaggi in termini di comunicazione
saranno inoltre rafforzati nei prossimi due anni dalle attività promozionali e dalle
campagne di comunicazione, di cui l’Umbria sarà di nuovo capofila, con le risorse
messe da pochi giorni a disposizione dal Ministero del Turismo, provenienti dalla
precedente programmazione statale FSC Cultura e riservate, per quanto riguarda
la regione a Via di Francesco, Cammino di Benedetto e Via Lauretana, per un
Per quanto riguarda il citato progetto “Viaggio Italiano”, vale la pena sottolineare
che, anche in questo progetto, ricadente nei Piani di Promozione Nazionale
annualità 2020 e 2022, l’Umbria svolge un ruolo di capofila per quanto riguarda il
tema turismo lento, culturale ed enogastronomico, con risorse assegnate
che coinvolgono tutte le regioni italiane.
A tali risorse vanno aggiunte quelle di cui l’Umbria è capofila nell’ambito dei Piani
di Promozione.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Missione 16: Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
Obiettivo strategico: Sostenere le imprese maggiormente colpite dalla crisi
Nel corso della legislatura, diversi sono stati gli interventi messi in campo per
fronteggiare gli eventi emergenziali dovuti principalmente alla crisi pandemica da
COVID-19 e alle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina; in particolare
interventi specifici per la ripresa economica delle imprese del settore agricolo e
agroalimentare hanno riguardato sia con la fornitura di liquidità finanziaria sia
incentivando gli investimenti per l’ammodernamento e la competitività delle
imprese stesse.
In tale contesto, si è infatti provveduto ad attivare nell’ambito del PSR per
l’Umbria 2014-2021 la Misura 21 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore
di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19 che ha
interessato in misura maggiore le aziende agrituristiche. Con l’attivazione di tale
misura, sono stati erogati a più di 1.000 imprese, circa 6 milioni di euro di aiuti
allo scopo di consentire un ristoro, seppur parziale, volto a compensare il
mancato reddito dovuto alle restrizioni dovute al lock-down. Ciò con il fine di
mantenere attiva l’offerta di servizi nelle aree rurali e mitigare così gli effetti della
crisi socio-economica determinata dalla pandemia.
Altro importante intervento ha riguardato le risorse assegnate alla Regione e
derivanti dal “Next Generation EU” ed implementate nel PSR per l’Umbria
2014-2022. Complessivamente, si tratta di un incremento di risorse aggiuntive al
PSR di circa 34 milioni di euro. In sintesi, le misure messe in campo per
fronteggiare la situazione emergenziale si sono concentrate per sostenere gli
agricoltori e le imprese attive nella trasformazione, nella commercializzazione o
nello sviluppo di prodotti agricoli nelle zone rurali colpiti dalla crisi pandemica. Ad
oggi sono stati pagati circa 25 milioni di euro a oltre 8.000 imprese del settore.
I restanti 9 milioni di euro sono in corso di rendicontazione da parte delle
imprese.
La crisi che ha investito le imprese del settore agricolo si sono determinate anche
per effetto degli eventi atmosferici anomali imputabili sempre più ai cambiamenti
climatici. In esito a tali eventi (gelate, piogge persistenti, siccità fitopatie, ecc.) la
Regione, con Decreto della Presidente, ha decretato dal 2020 ad oggi per ben 8
volte lo stato di calamità naturale finalizzato il riconoscimento dell’indennizzo sia
da parte del Ministero proveniente dal fondo nazionale della di cui al D.lgs
102/2004 (FSN) e sia dal PSR 2014-2022 di cui all’intervento per il ripristino
potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, avversità
atmosferiche e eventi catastrofali. In esito a tali Decreti Presidenziali sono stati
erogati dal Ministero indennizzi a numerose aziende agricole anche se poi l’entità
del contributo erogato si è sempre dimostrato di minima entità rispetto al danno
subito.
Obiettivo strategico: Accelerare la spesa per la chiusura del PSR Umbria e
avviare l’attuazione del CSR Umbria 2023-2027
In merito a tale obiettivo si rimanda al paragrafo 2.2 Le risorse della politica di
coesione e delle politiche agricole comunitarie.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Obiettivo strategico: Accompagnare lo sviluppo e la modernizzazione delle
imprese agricole e del territorio
Nell’ambito di questo obiettivo strategico l’azione del Governo regionale ha
messo in atto azioni che hanno prodotto i seguenti principali risultati.
Interventi per le
imprese
Interventi per le imprese.
1. Rafforzamento della competitività delle imprese agricole ed
agroalimentari. Numerosi e importanti progetti sono stati realizzati e
finanziati dal 2020 ad oggi con le risorse del PSR. Progetti volti ad acquisire
di beni immobili, macchine, attrezzature e impianti e selezionati in base a
criteri volti alla qualità del prodotto e del processo produttivo in termini di
innovazione, digitalizzazione, redditività e sostenibilità ambientale. In termini
numerici le aziende agricole che hanno beneficiato del finanziamento del
PSR sono state 756 per un importo pagato di 51,3 milioni di euro, quelle
agroindustriali 89 per un importo pagato di 30,5 milioni di euro.
2. Sviluppo delle filiere agroalimentari: Le imprese agricole Umbre soffrono
di un limite strutturale dato dalla loro dimensione economica. Per questo
motivo con l’avvio della Legislatura regionale si è dato un forte impulso alla
aggregazione delle imprese attraverso il sostegno alla costituzione di filiere
corte al fine di meglio aggredire il mercato di riferimento e, riducendo la
catena della filiera, consentire il riconoscimento di un maggiore valore
aggiunto ai produttori. Ciò è stato possibile attivando un intervento specifico
del PSR con il quale sono stati finanziati progetti di cooperazione tra
produttori e trasformatori dei principali prodotti agricoli umbri: olio, nocciolo,
tartufo e luppolo. In particolare
– per la filiera dell’olio sono stati presentati 6 progetti che hanno
aggregato n. 17 frantoi con 276 aziende olivicole per una superficie
interessata di circa 1.100 ettari;
– per il nocciolo sono stati presentati n. 3 progetti con n. 175 produttori
per una superficie interessata di Ha 1.250;
– per il tartufo n. 5 progetti con 7 trasformatori e 276 produttori per una
superficie interessata di Ha 555.
– per il luppolo 1 progetto e 13 produttori per una superficie interessata di
Ha 27.
La spesa ammessa a finanziamento per tutte le 4 filiere è di circa 50 milioni
di euro con un contributo pari a oltre 22 milioni di euro. Tutti i progetti, in
buon stato di avanzamento, sono in corso di rendicontazione.
3. Insediamento giovani in agricoltura. Per quanto riguarda il ricambio
generazionale, dal 2020 si sono insediati 411 giovani agricoltori finanziati
anche attraverso il PSR 2014-2022 e con fondi nazionali per un impegno
complessivo di 34 milioni di euro. A oggi questi giovani hanno ricevuto
pagamenti per oltre 18,5 milioni di euro.
4. Sostegno ai sistemi di qualità regionali. In quest’ambito sono state
realizzate diverse iniziative volte al rafforzamento della competitività del
sistema agricolo regionale. Il primo intervento riguarda l’avvio, per la prima
volta in Umbria, dei Distretti del cibo che sono uno strumento strategico
volta a sostenere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale,
favorendo l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. Ad
oggi sono stati riconosciuti dalla Regione n. 8 distretti del cibo: n. 7 di tipo
territoriale per sostenere le produzioni tipiche e di qualità certificata e n. 1
regionale che riguarda il settore vitivinicolo regionale. Un’altra iniziativa
svolta in questo ambito riguarda la costituzione di un marchio regionale di
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
qualità per i prodotti agricoli certificati. E’ stato messo a punto un sistema di
certificazione dei prodotti e servizi agricoli di qualità valutabili in temini di
sostenibilità economica, ambientale e sociale. Tale sistema di certificazione
è in corso di approvazione.
5. Promozione dei sistemi di qualità. Numerose e differenziate sono state le
azioni messe in campo per la promozione delle produzioni agricole e
agroalimentari certificate dell’Umbria, sia utilizzando risorse del PSR che
altre risorse comunitarie, regionali, nazionali, la maggior parte delle quali
sono state attuate con un approccio di tipo collettivo e di collaborazione tra
diversi attori dei settori produttivo, dei servizi, delle istituzioni.
In particolare con il PSR sono state attivate azioni di sostegno:
– ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari per favorire a livello
regionale la qualificazione delle produzioni e la loro valorizzazione sul
mercato incentivando gli agricoltori umbri a riconvertire le produzioni
indifferenziate in produzioni di qualità certificate a livello comunitario.
Complessivamente sono stati finanziati 23 progetti di promozione e
informazione realizzati da Consorzi di Tutela, Organizzazioni di produttori,
cooperative tra produttori agricoli per un impegno finanziario di €
– ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere
corte e dei mercati locali e allo sviluppo e/o commercializzazione di servizi
turistici per la creazione di forme di cooperazione tra diversi operatori del
settore agricolo, forestale, agroalimentare, turistico e altri soggetti che
contribuiscono al raggiungimento di una maggiore competitività
dell‘agricoltura e allo sviluppo equilibrato delle zone rurali. Va sottolineato
che negli ultimi quattro anni è aumentato l’impegno, anche finanziario, per
la partecipazione dell’istituzione regionale ad importanti eventi
internazionali in primis Vinitaly con il fine di promuovere una immagine
unitaria e qualificata del vino umbro di qualità e, nello stesso tempo, di
creare sinergie utili a massimizzare la visibilità delle eccellenze territoriali
ed enogastronomiche regionale. Si è altresì attivato un proficuo rapporto
di collaborazione con l’Assessorato al Turismo per la partecipazione ad
importanti eventi internazionali del settore turistico quali il Travel
Experience (TTG) di Rimini e la Borsa Internazionale del Turismo
(BIT) di Milano per perseguire la finalità di promuovere il territorio
regionale e le sue eccellenze in modo integrato e coordinato.
Complessivamente sono stati finanziati 80 progetti presentati da
partenariati pubblico/privati o privati per un impegno finanziario
Nell’ambito dell’attività di promozione con le risorse invece dell’OCM – Vino
sono stati finanziati progetti nei paesi extra UE. Dal 2020 sono state
assegnate risorse per circa 5,6 milioni di euro di cui 350.000 con risorse
regionali in quanto la Regione Umbria ha riconosciuto a favore dei Consorzi
di Tutela o a loro associazioni un importo aggiuntivo in quanto, operando in
“erga omnes” possono garantire la valorizzazione e la promozione di larga
parte del comparto vitivinicolo regionale.
Alla concessione dei contributi finanziari previsti dalla Legge Regionale N.
12/2015 “Contributi finanziari per interventi nei settori agricoli delle fiere,
mostre, mercati e manifestazioni similari” con i quali dal 2020 è stata
supportata l’organizzazione di importanti eventi di promozione delle
produzioni e del territorio per un totale di 63 eventi e 209.000 euro.
6. Sostegno al settore VITIVINICOLO (misure ristrutturazione e investimenti).
Tale sostegno al settore si è realizzato attraverso lo strumento OCM Vino.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Nel periodo 2020-2024 sono stati finanziati 196 progetti riferiti alla
Ristrutturazione dei vigneti per un importo complessivo di contributi concessi
pari a 5 milioni di euro a fronte di 12,5 milioni di euro di costo dei nuovi
impianti. Per la Misura Investimenti i progetti finanziati sono stati 230 per un
importo complessivo di contributi concessi pari a 17,5 milioni di euro a
fronte di circa 40 milioni di euro di investimenti.
Il rispetto dei tempi di erogazione dei contributi (entro il 15 ottobre di ogni
anno) ha garantito un flusso costante di risorse per il settore. Inoltre, tutte le
risorse dello strumento sono state assegnate e negli ultimi anni la Regione
Umbria è riuscita ad intercettare le risorse non utilizzate da altre Regioni,
andando così a rafforzare il sostegno ad un settore strategico per la nostra
Regione, espressione di qualità delle produzioni.
7. Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza -Interventi per il settore
agricolo. Nell’ambito della seconda missione M2 “Rivoluzione verde e
transizione ecologica”, componente C1 “Economia Circolare E Agricoltura
Sostenibile” sono previsti una serie di interventi tra i quali “Ammodernamento
dei frantoi oleari” e “Ammodernamento dei macchinari agricoli”. La Regione,
in qualità di soggetto attuatore, ha provveduto ad emanare i Bandi nel
rispetto dei Cronogrammi fissati, le risorse disponibili ammontano a 13
milioni di euro in grado di attivare circa 20 milioni di euro di investimenti.
I finanziamenti sono diretti all’ammodernamento dei frantoi esistenti e del
parco macchine delle imprese.
Nel primo caso è prevista l’introduzione di macchinari e tecnologie che
migliorano le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio
extravergine di oliva, aumentando la sostenibilità del processo produttivo,
riducendo la generazione di rifiuti e favorendo il riutilizzo a fini energetici; nel
secondo caso è favorita l’introduzione e la diffusione delle migliori tecnologie
disponibili che consentono un minore impatto ambientale del settore
agricolo.
Interventi per il territorio
1. Interventi infrastrutturali per la gestione della risorsa idrica al fine di
rendere più efficiente l’uso irriguo. Dal 2020 sono stati finanziati n.27
progetti per circa 22 milioni di euro. I principali risultati i raggiunti hanno
riguardato la riduzione della pressione sulle falde sotterranee, la
razionalizzazione degli impieghi irrigui attraverso la riduzione ed il controllo
dei prelievi e, non ultimo, la prevenzione della carenza idrica in agricoltura
Interventi per il
nei periodi di maggiore siccità. Gli investimenti si sono concentrati nelle aree
territorio
della regione più vocate alle colture irrigue come l’Alto Tevere, l’area del
Trasimeno, la piana di Foligno-Spoleto e del ternano.
Inoltre nell’ambito delle risorse assegnato dall’Accordo Stato-Regioni sono
stati erogati circa 9 milioni di euro ai 4 enti irrigui operanti nella regione
(tre Consorzi di Bonifica e Afor) per realizzare interventi in Umbria nel
periodo 2020-2023. Tutti gli investimenti finanziati hanno riguardato la messa
in sicurezza dell’alveo di fiumi e torrenti al fine di prevenire o quantomeno
mitigare il rischio idrogeologico. Tutto il territorio regionale, in modo
abbastanza omogeneo, ha usufruito dei benefici di tali investimenti in quanto
sia i consorzi di bonifica che l’agenzia forestale sono intervenuti sulle
principali criticità nei comprensori di loro competenza.
2. Tutela e prevenzione del rischio idrogeologico tramite azioni di
adeguamento/efficientamento dei corpi idrici superficiali. Dal 2020 sono stati
finanziati n.27 progetti per circa 22 milioni di euro.
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
I progetti finanziati sono coerenti con l’obiettivo di prevenire il rischio
idrogeologico per le attività agricole dovuto a fenomeni atmosferici estremi
ed hanno riguardato la messa in sicurezza dell’alveo di fiumi e torrenti al fine
di prevenire o quantomeno mitigare il rischio idrogeologico proteggendo le
aree agricole da potenziali gravi conseguenze a seguito di eventi
meteorologici eccezionali.
Tutto il territorio regionale, in modo abbastanza omogeneo, ha usufruito dei
benefici di tali investimenti in quanto sia i consorzi di bonifica che l’agenzia
forestale sono intervenuti sulle principali criticità nei comprensori di loro
competenza.
3. Sostegno investimenti di miglioramento/ampliamento servizi di base
alla popolazione rurale. Dal 2020 sono stati finanziati n.35 progetti per
circa 5 milioni di euro. I progetti realizzati hanno riguardato il
miglioramento, adeguamento, recupero e ristrutturazione di beni immobili e
spazi esterni con relativa funzionalizzazione al fine di un loro utilizzo come
strutture per la fornitura di servizi di tipo socio-assistenziale e di cura, centri
comunitari per attività sociali educative e più in generale culturali/ricreative.
Sono stati finanziati progetti relativi alla ristrutturazione di beni immobili, alla
riqualificazione e valorizzazione degli spazi esterni ed alla realizzazione di
infrastrutture per l’erogazione di servizi di mobilità pubblica alternativi, rivolti
a persone anziane, infanzia e diversamente abili. I suddetti progetti hanno
l’obiettivo di rendere più fruibile ed attrattivo il territorio regionale, anche nelle
aree più marginali, a famiglie, anziani e persone con disagi psicofisici. Gli
interventi finanziati, i cui beneficiari sono i Comuni e le Associazioni onlus,
risultano distribuiti più o meno uniformemente su tutto il territorio regionale. Il
bando prevedeva delle priorità per i Comuni ubicati nelle aree più
svantaggiate.
4. Supporto per investimenti relativi alla riqualificazione dei paesaggi
rurali critici. Dal 2020 sono stati finanziati n. 7 progetti per circa 3 milioni
di euro. Sono stati finanziati progetti relativi alla riqualificazione e
rigenerazione dei paesaggi rurali e delle periferie anche nelle aree più
marginali, degli spazi aperti e dell’edificato, delle aree dell’urbanizzazione
periurbana al fine di migliorarne la qualità ambientale, paesaggistica ed
architettonica favorendone la fruizione da parte della popolazione anche
nelle sue fasce più deboli (anziani e persone con disagi psicofisici). Gli
interventi finanziati, i cui beneficiari sono i Comuni e le Fondazioni, risultano
distribuiti più o meno uniformemente su tutto il territorio regionale. Il bando
prevedeva delle priorità per i Comuni ubicati nelle aree svantaggiate e per
quelli con suolo urbanizzato superiore alla media.
5. Sostegno per la diffusione della Banda Larga. Al fine di concorrere agli
obiettivi dell’Agenda Digitale Europea 2020 con il PSR 2014-2022 si sono
messe a disposizione del Piano Strategico Nazionale Banda Ultra-Larga in
Umbria oltre 15 milioni di euro di cui 9 milioni di euro assegnate al MiSE per
interventi di infrastrutturazione e 6 milioni di euro alla Regione/Comuni per la
realizzazione di servizi alla popolazione di accesso e utilizzo dei servizi
telematici forniti dalla P.A. Per quanto riguarda la realizzazione di
infrastrutture a BL al PSR sono stati assegnati n. 30 Comuni per consentire
la copertura del 100% della popolazione ivi residente con una velocità di
connessione di almeno 30 Mbps e la copertura di almeno il 50% della
popolazione con una velocità di connessione a 100 Mbps. Dal 2020 ad oggi,
delle n. 45.289 Unità immobiliari (UI), che da Piano tecnico (rev. 3) si
prevede di coprire con Fibra (FTTH) ad almeno 100 Mbps, per 37.124 UI
(82%) è già stata avviata la commercializzazione dei servizi da parte di Open
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
Fiber. Per quanto riguarda i restanti interventi in FWA (Wereless) ad almeno
30 Mbps nei 30 Comuni dell’Umbria dove interviene il PSR delle 17.895
Unità immobiliari (UI), che da Piano tecnico si prevede di coprire con FWA
ad almeno 30 Mbps, per 13.456 UI (75%) è già stata avviata la
commercializzazione dei servizi da parte di Open Fiber.
In entrambi i casi, il completamento della copertura delle Unità immobiliari
dei 30 Comuni assegnati al PSR si prevede che possa concludersi entro il
Obiettivo strategico: Innalzare l’innovazione del sistema delle imprese
agricole
Interventi con
approccio
congiunto ed
integrato
Con il PSR 2014-2022 è stato dato un grosso impulso al fabbisogno di
innovazione del sistema agricolo e agroalimentare dell’Umbria. Gli interventi
hanno trovato collocazione nell’ambito della misura 16 “Cooperazione” del PSR
per l’Umbria 2014-2022, la cui modalità attuativa ha previsto che i soggetti
progettassero e realizzassero gli interventi con approccio congiunto ed integrato
contribuendo così a superare gli svantaggi derivanti dalla frammentazione. Le
aziende operanti nei comparti agricolo e agroalimentare e gli enti di ricerca,
Università in testa, hanno mostrato una capacità di attivare processi virtuosi per
stabilire legami tra gli agricoltori e gli operatori economici delle aree rurali e il
mondo della ricerca e dell’innovazione e hanno attivato specifiche forme di
cooperazione e dimostrato una capacità progettuale ampiamente rispondente
alle priorità individuate dall’Agenda 2020.
Complessivamente sono stati completati n. 85 progetti di cui 62 realizzati da
Associazioni Temporanee di Scopo e n. 23 da reti di imprese con un totale
Sono state implementate in larga parte innovazioni organizzative e di
processo (circa l’80% delle innovazioni) e anche di prodotto. Sul totale dei
soggetti coinvolti nei partenariati che si contano in diverse centinaia (più di 700),
le imprese agricole hanno rappresentato circa il 60%, le aziende agroalimentari
circa il 18%, gli enti di ricerca circa il 12% e aziende operanti in settori collegate
circa il 10%.
I settori produttivi maggiormente interessati dall’introduzione di innovazioni sono
stati quello zootecnico, vitivinicolo, olivicolo e multicomparto. Le tematiche hanno
spaziato dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari (tartufo, zafferano, miele,
canapa, pomodoro da industria, suino) all’agricoltura di precisione applicata alle
principali colture della nostra regione in primis olivo e vite ma non solo, dalla
lavorazione delle carni degli ungulati selvatici alla valorizzazione dei vitigni
autoctoni, dalla ottimizzazione logistica delle filiere alla macellazione etica,
all’agricoltura sociale dall’economia circolare con la valorizzazione dei
sottoprodotti.
Gli strumenti messi in campo al fine di innalzare l’innovazione del sistema delle
imprese agricole, nella loro articolazione e per il coinvolgimento di partner
riscontato, sono risultati “strumenti” che hanno permesso di incidere in modo
positivo su una caratteristica strutturale del settore agricolo, agroalimentare e
forestale regionale rappresentata dalla bassa propensione ad investire in ricerca
e sviluppo e ad implementare prodotti o processi innovativi. In particolare hanno
contribuito ad incrementare l’attività e la propensione alla cooperazione tra
imprese attraverso il sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della
ricerca, al rafforzamento dei sistemi innovativi regionali ed alla diffusione dei
risultati ottenuti e creando le condizioni di collaborazione tra soggetti di diversa
REGIONE UMBRIA – Relazione annuale sullo stato di attuazione del programma di governo e
sull’amministrazione regionale Resoconto di legislatura 2019-2024
5. L’attuazione delle politiche regionali per Area d’intervento
natura. Il numero delle aziende e filiere coinvolte e le tipologie di innovazioni
sviluppate hanno permesso di evidenziare come il “sistema regionale” sia maturo
ed in grado di cogliere e valorizzare gli elementi economici e strategici forniti
dagli “strumenti” messi a disposizione dalla programmazione comunitaria e
regionale.
Obiettivo strategico: Contribuire agli obiettivi del Green Deal europeo
La Regione attraverso il PSR 2014-2020 e il nuovo CSR 2023-2027 concorre agli
obiettivi del Green Deal europeo attraverso il sostegno ad interventi volti alla
tutela dell’ambiente e al contrasto ai cambiamenti climatici. In particolare tali
interventi hanno l’obiettivo di perseguire gli obiettivi agro-climatico-ambientali in
agricoltura in Umbria mediante:
a) l’aumento delle superfici biologiche,
b) gli interventi di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi,
compresa la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra prodotte
dall’agricoltura,
c) la conservazione del suolo, compreso l’aumento della fertilità del suolo
mediante sequestro del carbonio,
d) miglioramento dell’uso e della gestione delle risorse idriche, incluso il
risparmio di acqua,
e) la creazione, conservazione e ripristino di habitat favorevoli alla biodiversità,
f) la riduzione dei rischi e degli impatti dell’uso di pesticidi e antimicrobici,
g) il benessere degli animali.
Si tratta del pagamento di premi/ indennizzi a superficie che compensano
l’agricoltore per gli obblighi agro-climatico-ambientali che assume rispetto alla