(AGENPARL) – sab 18 maggio 2024 COMUNICATO STAMPA LEGA UMBRIA
Marchetti (Lega): “Sul nodo di Perugia frattura del campo largo”
Perugia, 18 maggio 2024 – “Sul nodo di Perugia il campo largo si spacca – esordisce
il Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti – a quanto pare il
leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ieri in Umbria, ha evitato di
rispondere alle domande dei cronisti sull’opera infrastrutturale sulla quale i grillini,
partito del ‘no’ a tutti i costi, avevano già manifestato contrarietà. Una posizione
scomoda rispetto agli alleati del PD, divisi al loro interno tra chi in passato l’ha
appoggiata e a cercato di realizzarla, seppur senza successo, chi ancora vorrebbe
vederla compiuta e chi, curando più gli interessi politici che quelli della propria
comunità, spera che il centrodestra non riesca a portare a compimento il progetto.
Poco chiara anche la posizione della candidata a sindaco della sinistra Ferdinandi. È
ormai evidente e insanabile la profonda spaccatura che regna nel campo largo, dove si
tenta di celare le opinioni contrastanti nel tentativo di non turbare i già fragili
equilibri della coalizione. Come Lega riteniamo fondamentale per lo sviluppo di
Perugia e dell’intera regione la realizzazione del Nodo e ci siamo già attivati presso il
ministro Salvini affinché quest’opera, auspicata dalla maggioranza dei cittadini e
dalle realtà economiche, venga realizzata. Le divergenze della sinistra in merito al
Nodo di Perugia sono la conferma che la loro alleanza sia unicamente fondata sulla
volontà di battere il centrodestra, non certo su una visione comune di città. Il
Centrodestra è una realtà collaudata, strutturata e unita e dà prova di buongoverno da
oltre vent’anni a tutti i livelli istituzionali, mentre Pd e 5Stelle condividono ben poco
eccetto la brama di tornare a governare il Capoluogo senza un briciolo di
progettualità, tanto che ormai faticano a nascondere le loro visioni diametralmente
opposte su temi cruciali come le infrastrutture. La loro vittoria alle elezioni
amministrative trascinerebbe Perugia nel baratro della paralisi amministrativa e
dell’immobilismo: i perugini ne sono consapevoli e non lo permetteranno”, conclude
Marchetti.