(AGENPARL) – lun 08 aprile 2024 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 45 – N. 73 lunedì 8 aprile 2024
(agenzia umbria notizie)
Polsoci 7
Presentato il quaderno “pandemia e persone con disabilità in
Umbria: l’impatto del Covid-19 sulle condizioni di vita e sui
servizi”
(aun) – Perugia 8 apr. 024 – Isolamento, complessità, paura, ma
anche riflessione, sfida, innovazione, speranza: due blocchi di
parole questi, che se da una parte indicano quanto le persone con
disabilità e le loro famiglie siano stati messi a dura prova dalla
pandemia, dall’altra esaltano la loro resilienza, la voglia di
vita, di esserci e di far sentire che nel buio si può sempre
trovare una luce che indica la strada giusta: proprio con
l’obiettivo di ottenere una panoramica a livello regionale
sull’impatto del Covid 19 sulle persone con disabilità,
l’Osservatorio regionale in materia, ha realizzato un quaderno
tematico che è il numero 1 di una serie di approfondimenti che
saranno pubblicati periodicamente.
I contenuti della ricerca sono stati illustrati a Perugia nel
corso di una conferenza stampa alla presenza della presidente
della Regione Umbria, Donatella Tesei, dell’assessore regionale
alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto, della
presidente dell’Osservatorio, Paola Fioroni. Sono intervenuti la
dirigente del servizio politiche sociali della Regione, Valentina
Battiston, Lucia Maracaglia e Giulia Mandoloni, redattrici del
rapporto di ricerca, il coordinatore dello studio, Ugo Carlone.
Nel corso dell’incontro i ricercatori hanno reso noto che si
tratta di una ricerca qualitativa basata su interviste che hanno
coinvolto funzionari, professionisti e responsabili delle
associazioni che interagiscono anche con il settore pubblico.
L’obiettivo era comprendere l’impatto dell’emergenza sanitaria
sulla routine quotidiana delle persone con disabilità e delle loro
famiglie, nonché le dinamiche di accesso e di fruizione dei
servizi, per delineare strategie di tutela e garanzia dei diritti
dei soggetti con problematiche fisiche e mentali.
E’ emerso che la pandemia ha messo a dura prova i sistemi di
protezione sociale, anche quelli avanzati: le persone con
disabilita?, residenti sia nelle strutture che nelle proprie
abitazioni, hanno affrontato molte difficolta? che hanno accentuato
le diseguaglianze preesistenti, rendendo ancora piu? difficile la
loro inclusione lavorativa, scolastica e sociale. Le misure
adottate per contrastare la diffusione del virus poi, hanno
portato alla riduzione delle relazioni sociali, all’isolamento e
all’interruzione dei servizi, con un impatto significativo sulla
vita e sul benessere non solo delle persone con disabilità, ma
anche delle loro famiglie.
Le interviste hanno evidenziato l’importanza cruciale dei
caregiver familiari che hanno dovuto affrontare un carico
aggiuntivo di cura e bilanciare le responsabilità accresciute,
così come l’interruzione dei servizi di supporto ha enfatizzato la
dipendenza delle famiglie, mettendo in evidenza l’urgente
necessità di rafforzare il sostegno sia a livello istituzionale,
che sociale.
Un grande cambiamento in positivo è stato rappresentato dai
servizi on-line, che hanno favorito, per certi versi, l’inclusione
e rafforzato i legami tra gli operatori, gli utenti e le loro
famiglie. Ciò indica un approccio interessante da sviluppare per
il futuro, ma anche che non sempre gli strumenti tecnologici sono
riusciti appieno a soddisfare le necessità delle persone, mettendo
in evidenza l’importanza delle interazioni in presenza.
“La pandemia – ha detto la presidente dell’Osservatorio, Paola
Fioroni – ha messo in evidenza la disomogeneità territoriale
nell’accesso ai servizi e la necessità di un’integrazione più
efficace tra i servizi socio-sanitari. Affrontare questi problemi,
compreso quello dell’inclusione scolastica, richiede un impegno
costante e politiche pubbliche mirate, formazione del personale e
una maggiore attenzione alle esigenze delle persone con disabilità
e dei loro familiari. Occorre creare un sistema di supporto più
equo, inclusivo ed efficace, più focalizzato sulla persona e sulla
personalizzazione delle soluzioni. La flessibilità nell’adattare i
servizi, la pianificazione a lungo termine e la collaborazione tra
enti pubblici e terzo settore, emergono come elementi fondamentali
per costruire un sistema di supporto più adatto alle persone con
disabilità”.
L’assessore Coletto, dopo aver ringraziato la presidente
dell’Osservatorio, Paola Fioroni, “per il grande lavoro svolto”,
ha detto che “il ripensamento dei servizi territoriali rappresenta
una sfida significativa che la Regione Umbria sta affrontando.
Durante la pandemia sono stati adottati cambiamenti significativi
in questo contesto e il supporto di strumenti tecnologici che
hanno favorito la diagnosi e la cura a distanza sono stati, in
alcuni casi, fondamentali. Ci aspettiamo molto dal lavoro che
abbiamo avviato, così come ci aspettiamo molto dai livelli
essenziali delle prestazioni che, così come per i Lea, devono
essere ben definiti per soddisfare tutte le necessità”.
“Questa innovativa ricerca – ha evidenziato la presidente Tesei –
è un lavoro molto utile per guardare al futuro e noi stiamo
portando avanti una serie di iniziative con al centro la persona e
stiamo mettendo in campo politiche ed azioni sempre più mirate
all’innovazione tecnologica, all’inclusione tra operatori, utenti
e famiglie per garantire un servizio sempre più rispondente alle
esigenze delle persone con disabilità. Si tratta di buone pratiche
che vanno oltre i contesti strettamente emergenziali che
sosteranno positivamente la progettazione e la fruizione dei
servizi anche in futuro, indicando una transizione verso un
approccio ancor più flessibile, partecipativo e mirato al
benessere. L’analisi ha sottolineato l’impatto del Covid a tutti i
livelli e le criticità sulla vita delle persone, ma ritengo che
possa essere un momento molto particolare, che può aprire una
strada verso percorsi personalizzati in grado di soddisfare i
bisogni, le aspettative, le difficoltà e le opportunità per
avviare tutti i possibili interventi per rendere la vita migliore
da tutti i punti di vista. Questo importantissimo lavoro – ha
concluso la presidente – testimonia la sensibilità della Regione
in vista dell’incontro del G7 sul tema della disabilità che si
terrà in Umbria nel mese di ottobre”.
A fine incontro è stato presentato anche un nuovo lavoro che ha
come obiettivo generale quello di indagare la qualità
dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. L’indagine
è promossa e sostenuta dall’associazione Elisa83 e, in virtù di
una convenzione e di un rapporto privilegiato con l’azienda Usl
Umbria 1, prevede il coinvolgimento diretto del servizio sociale
dell’azienda. Presente anche il presidente dell’Associazione,
Adolfo Orsini.
red/Mdc/Sd
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