(AGENPARL) – ven 05 aprile 2024 *Il M5S Umbria dice no ad alleanze con Italia Viva, Thomas De Luca: “Niente
doppi forni con chi è alleato con la destra a Perugia e in Regione”*
Non ci sono questioni personali dietro alla nostra scelta di non accogliere
il simbolo di Italia Viva all’interno del “Patto Avanti” e tra i nostri
interlocutori politici. Mi dispiace essere costretto a dover rispondere al
segretario regionale di Italia Viva, Massimo Gnagnarini, dopo essere stato
chiamato in causa. Ritengo, però, che questa possa essere un’occasione
importante di chiarimento pubblico.
Il Movimento Cinque Stelle in Umbria non andrà in alleanza con le destre.
Tre anni fa il 90% degli iscritti, approvando il nuovo statuto, ha
confermato convintamente una linea che ci ha posto all’interno di un
perimetro valoriale progressista, ambientalista e innovatore della società.
Identità che per quelli come me era già limpida nei valori fondanti della
Carta di Firenze e del programma originario. Non ci sono spazi di
fraintendimenti o ambiguità e i 15 punti del “Patto Avanti” sono scolpiti a
memoria di tutti.
Italia Viva è alleata della destra a Perugia, non solo alle amministrative
ma anche in Regione. La coordinatrice comunale del Partito, Emanuela Mori,
ha ribadito il pieno sostegno alla candidata di estrema destra, Margherita
Scoccia, attuale assessora di Fratelli d’Italia. Lo ha fatto smentendo le
dichiarazioni dello stesso segretario regionale. Il consigliere regionale
di Italia Viva, Andrea Fora (così indicato nel sito nazionale e dichiarato
dal leader Matteo Renzi), non solo ha anche lui dichiarato il pieno
sostegno a Fratelli d’Italia a Perugia, ma ha votato favorevolmente al
Piano dei rifiuti, alla realizzazione del nuovo inceneritore e si è
astenuto sul bilancio regionale. Un’alleanza che può essere definita ormai
strutturale.
Il Movimento Cinque Stelle non intende in alcun modo accettare doppi o
tripli forni. Non siamo donne e uomini per tutte le stagioni e non possiamo
pensare di andare in alleanza a Foligno come se nulla accadesse a Perugia.
Questa è la differenza sostanziale tra il “campo largo” e il “campo
giusto”. Ragionamento che vale, non solo per Italia Viva, ma per tutte le
forze politiche che intendono improntare con noi un confronto e un dialogo
politico. È assolutamente necessario inoltre chiarire che da parte nostra
non è arrivato nessun veto come accaduto ad esempio nel 2023 a Corciano.
Laddove, come nei comuni del Trasimeno dove la presenza del simbolo di
Italia Viva o di altre forze alleate con la destra è stata ritenuta
imprescindibile dai candidati sindaco, siamo stati noi ad uscire
prontamente dal tavolo di coalizione. Cosa che faremo in ogni altro comune
ed anche in regione se questo dovesse accadere.
Ritengo imbarazzante, infine, insultare il Movimento Cinque Stelle mentre
contestualmente gli si chiede un’alleanza. D’altronde cosa aspettarsi da
una forza politica che ha mandato a casa il governo più progressista degli
ultimi trent’anni, destabilizzando il paese in piena pandemia? Consigliamo
caldamente un po’ di coerenza. Autonomia non è sinonimo di trasformismo e i
nostri sindaci hanno ben chiaro che la visione del mondo dei cittadini che
li hanno votati non è compatibile con la politica nera della destra in
Umbria.
*Thomas De Luca coordinatore regionale Movimento 5 Stelle Umbria*
previous post