(AGENPARL) – mer 27 marzo 2024 A Gualdo Tadino una Pasqua ricca di colori: musei, mostre e la storica Processione del Venerdì Santo. Prorogata fino al 14 aprile l’esposizione dedicata a Luciano Ventrone, il Caravaggio del XX secolo.
A Gualdo Tadino il weekend pasquale si illumina di colori, grazie ad un ricco programma di eventi culturali e della tradizione religiosa che animano la città. Protagonista la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, una delle più apprezzate in tutta la regione, con la toccante esposizione del simulacro del Cristo morto, a cura della Confraternita della SS.ma Trinità, presso la chiesa monumentale di San Francesco. Ma ancora musei e mostre per un viaggio tra arte antica e contemporanea: alla Rocca Flea “Il fantastico mondo di Wal. Giganti sculture, magici animali e bizzarre creature”, un progetto che unisce piccoli e grandi nella magica atmosfera del castello, presso la chiesa di San Francesco invece, continua fino al 14 aprile l’esposizione postuma “Luciano Ventrone. Primo e ultimo atto”, un gigante della pittura, definito da Federico Zeri il “Caravaggio del XX secolo”.
Le sculture di Wal alla Rocca flea, sono a tutto tondo, di marmo, bronzo, resina o di terracotta, monumentali oppure di piccolo formato, in cui i protagonisti sono dei putti-monelli intenti a esibirsi in giochi di destrezza e degli animali fantastici tra civette, gatti, maialini, lumache, rinoceronti, mucche, pinguini, conigli che testimoniano quanto l’unico mondo in cui siamo davvero liberi, innocenti spettatori del suo spettacolo, sia quello dell’infanzia.
Luciano Ventrone non è solo uno dei massimi e più conosciuti pittori di figura a livello internazionale, ma prima di tutto è uno scienziato della pittura e fin dalle rappresentazioni delle cellule negli anni Sessanta, ingrandite al microscopio, opere messe poi a disposizione di testi di neurologia, ha affinato la propria antica tecnica pittorica, fatta di pazienti velature ad olio, confrontandola con le più avanzate tecnologie che oggi ci permettono di guardare e vedere “più” oltre il reale. Da qui nasce lo stupore, di una pittura che non inganna l’occhio, bensì la mente e ci costringe a un corto circuito per ridare senso a ciò che nella realtà non esiste, frutta, verdura, fiori che non sono mai così perfetti, mai così illuminati, mai così sul punto di essere veri.