(AGENPARL) – mar 26 marzo 2024 *Casa; consegnati dall’assessore Melasecche sette nuovi alloggi a palazzo
Manassei ristrutturato dall’ATER in pieno centro storico a Terni *
*(*aun) – Perugia, 26 mar. 024 – Torna a nuova vita la porzione di Palazzo
Manassei, in pieno centro storico a Terni, un tempo ex convento, acquisita
e riqualificata dall’ATER, l’Azienda territoriale per l’edilizia
residenziale della Regione Umbria. Questa mattina, nel corso di una
cerimonia alla quale hanno preso parte l’assessore regionale alle Politiche
della casa Enrico Melasecche, il presidente e il direttore generale di ATER
Umbria, Emiliano Napoletti e Marco Larini, assente il Comune invitato più e
più volte a partecipare, sono state consegnate le chiavi di sette
appartamenti ricavati nell’immobile al numero 2 di via Barnaba Manassei. Le
sette famiglie che vi abiteranno, in locazione a canone concordato, sono
risultate assegnatarie in base alla graduatoria dei partecipanti al bando
emanato dall’ATER.
“L’ATER ha portato a termine un lavoro importante, complesso, mentre si
svolgeva in città un dibattito sul miglior uso dell’immobile” ha detto
l’assessore Melasecche, ricordando gli interventi sviluppatisi negli ultimi
decenni circa la destinazione dell’edificio e dell’ex convento di San
Pietro, fra cui quella di realizzarvi un grande museo, senza alcuna risorsa
disponibile, a maggior ragione dopo la caduta in dissesto dell’Ente, oppure
ampliare gli spazi a disposizione della scuola o della parrocchia,
considerato che dall’800 ad oggi l’ex convento transitò dopo l’Unità
d’Italia in proprietà del demanio pubblico.
“È stato fatto un recupero eccellente di un immobile dove fino a tre anni
fa c’erano tonnellate di guano di piccione, abbandonato a sé stesso – ha
proseguito – accanto a palazzi abitati da centinaia di famiglie. Per Terni
rappresenta quindi il recupero di uno spazio fondamentale nel cuore della
città”.
“Ci sarà tempo per ragionare in futuro di altri interventi – ha detto
ancora Melasecche – poiché è assurdo che il Comune sia proprietario del
campanile e della sacrestia dell’adiacente antica chiesa di San Pietro,
come è assurdo che la scuola viva situazioni di difficoltà quanto agli
spazi disponibili”.
“Oggi – ha rilevato – sette famiglie entrano in questo palazzo, che ha
tra l’altro un ingresso di una bellezza unica. Ed è importante sottolineare
che ATER ha ricavato nuovi alloggi recuperando un palazzo storico, senza
consumo di suolo in periferia ma con un contributo alla rivitalizzazione
del centro città che tutti auspicano torni a pulsare. È una giornata di
soddisfazione per tutti. Mi auguro comunque che, fin dai prossimi giorni,
concluso oggi l’intervento da parte dell’ATER che aveva urgenza assoluta di
utilizzare le somme a disposizione, pena la loro perdita con possibile
danno erariale, si possa finalmente concludere l’accordo fra tutte le parti
in modo che il Comune ceda alla Parrocchia la proprietà del campanile e
della sacrestia dell’antica chiesa del convento, la scuola recuperi spazi
utili all’attività didattica, la parrocchia possa acquisire spazi sia per
l’abitazione del parroco, oggi distante dal sito ed il cui canone è a
carico del Comune, sia per l’attività parrocchiale a forte valenza
sociale”.
“Ho sollecitato io stesso – ha concluso l’assessore -, più e più volte
nel corso degli ultimi anni, una tale armonizzazione senza ottenere esiti,
ma credo che da oggi l’accordo sia più facilmente raggiungibile. Auspico
che il Comune di Terni riprenda in mano tale trattativa, arenata dopo i
tentativi che feci fino al 2019 quale assessore di tale ente, in modo da
definire fra tutti i soggetti interessati sia le proprietà che gli oneri a
carico delle parti in causa”.
L’intervento di recupero, incluso l’acquisto dell’immobile che è soggetto
a vincolo monumentale, ha comportato un investimento di oltre 2,8 milioni
di euro ed è stato cofinanziato dalla Regione Umbria con 954mila euro. Ha
interessato il miglioramento statico dell’edificio, reso particolarmente
urgente dagli avvenimenti tellurici che hanno interessato l’Umbria dal 1997
ad oggi, e il cambio di destinazione d’uso dei piani primo, secondo e
dell’altana.
La ristrutturazione, oltre al recupero primario di tutto il fabbricato di
proprietà di ATER, ha permesso il completamento di 7 alloggi, tutti dotati
di zona soggiorno con angolo cottura, 1 o 2 camere da letto, 1 o 2 bagni
più spazi di disimpegno. I lavori più consistenti hanno riguardato il
consolidamento delle volte e dei solai, il rifacimento di gran parte delle
coperture oltre al rinnovamento totale degli impianti termoidraulici,
elettrici e di rete gas. Sono stati adottati tutti gli accorgimenti al fine
di contenere le dispersioni termiche.
Gli alloggi, la cui superficie principale varia dai 44,70 ai 74,75 metri
quadrati, sono stati assegnati in locazione a canone concordato per un
importo mensile che va dai 190 euro per il più piccolo fino a 317,70 euro
per quello di superficie maggiore, con soddisfazione dei richiedenti che
hanno dichiarato inizieranno quanto prima a trasferirvi la propria
abitazione.
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