(AGENPARL) – mer 20 marzo 2024 *Veicoli a motore su pascoli e sentieri, il M5S lancia in Umbria il firma
day contro la politica nera della destra sulle questioni ambientali*
La raccolta firme per tutelare pascoli e sentieri di montagna dall’accesso
indiscriminato dei veicoli a motore è la prima iniziativa che i gruppi
territoriali del Movimento 5 Stelle porteranno avanti congiuntamente sul
territorio umbro. Si comincia con il firma day in programma il 6-7 aprile
in vari comuni dell’Umbria con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e
proporre ai sindaci dei 92 comuni umbri l’adozione di un Regolamento
comunale per la fruizione e la sicurezza della rete dei sentieri, delle
mulattiere e dei pascoli sulla scia di quello presentato dall’assessore
Luca Tramini a Narni.
Un regolamento che va a tutelare le zone di montagna e chi vuole viverla
con rispetto e attenzione, bloccando questa selvaggia deregulation che
riflette la politica nera della destra sulle questioni ambientali.
L’emendamento ha di fatto deregolamentato ogni tipo di transito dei veicoli
a motore sui sentieri e mulattiere dei nostri comuni, creando un vero e
proprio vuoto normativo che va a mettere in serio rischio chi ogni giorno
vive la montagna. Inoltre mette in capo a comuni, comunanze e realtà che
vivono questi territori, in particolare aree marginali, l’onere di
tabellare i sentieri. Obbligo che le finanze delle amministrazioni locali
non sono assolutamente in grado di sostenere e che saranno causa nella
migliore delle ipotesi di debiti fuori bilancio, nella peggiore di vere e
proprie omissioni di legge. Che cosa potrebbe accadere se una persona
dovesse essere investita su un sentiero in un’area protetta in cui il
divieto obbligatorio doveva essere indicato da una tabella non presente? È
evidente che la responsabilità penale ricadrebbe direttamente sui comuni,
nonostante quella morale sia certamente in capo alla Regione.
Con la raccolta firme il Movimento 5 Stelle intende i sindaci dei 92 comuni
ad adottare lo stesso regolamento a tutela anche di chi vuole vivere la
montagna sui mezzi a motore, ma ovviamente nei modi e nei luoghi idonei,
senza il rischio di far danno alle altre persone e distruggere il
patrimonio ambientale, primo asset strategico dell’Umbria. Il danno che la
Regione sta creando non è solamente per gli umbri, ma anche e soprattutto
per i turisti. L’atto deregolamenta infatti ogni tipo di accesso dei
veicoli a motore anche su aree di pregio e percorsi spirituali di enorme
interesse turistico come ad esempio la Via di Francesco, il Cammino dei
Protomartiri o il cammino dei Borghi Silenti solo per citarne alcuni. Un
danno di immagine e materiale incalcolabile per l’Umbria.
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