(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 Illustrata la mozione a firma Thomas De Luca (M5S), poi non votata per
mancanza del numero legale
(Acs) Perugia, 19 marzo 2024 – Il consigliere del Movimento 5 stelle Thomas
De Luca ha illustrato la mozione che chiede “Misure urgenti contro il
negazionismo climatico”. L’atto non è stato votato per mancanza del
numero legale in Aula, pertanto dovrà essere inserito nell’ordine del
giorno della prossima seduta consiliare.
Illustrando l’atto di indirizzo, De Luca ha spiegato che “il negazionismo
climatico è un fenomeno che, per interesse economico o ideologia politica,
attraverso la diffusione della disinformazione ha l’obiettivo di negare il
consenso scientifico sulle origini o sul fenomeno stesso del riscaldamento
globale in modo non circostanziato. Il consenso scientifico è un elemento
centrale della scienza moderna che, attraverso un’opera corale di accumulo
di evidenze e di conoscenze, contribuisce alla costruzione della conoscenza e
al progresso della società in tutti i suoi ambiti: sanitario, ambientale,
sociale. Comunicare correttamente la posizione della scienza sul cambiamento
climatico migliora quindi la comprensione del problema e delle soluzioni
volte alla mitigazione e all’adattamento. Attraverso studi e pubblicazioni
è possibile ricostruire come nel corso del tempo l’avanzamento della
conoscenza scientifica ha fatto sì che oggi l’esistenza del cambiamento
climatico di origine antropica sia accolta pressoché all’unanimità dalla
comunità scientifica. Appare scientificamente inequivocabile come il
riscaldamento globale in atto sia causato dalle attività dell’uomo. A tale
riguardo la propaganda negazionista contribuisce alla negazione della
conoscenza sostenendo posizioni antiscientifiche che porterebbero ad
accettare e considerare rassicuranti affermazioni e comportamenti che
farebbero precipitare ulteriormente e in modo irreversibile l’emergenza
climatica. Per questo chiediamo alla Giunta di: riconoscere ufficialmente le
cause antropiche come le principali responsabili del riscaldamento globale e
della crisi climatica ambientale così come unanimemente condiviso dalla
comunità scientifica; diffondere e promuovere la corretta informazione
scientifica sulle cause antropiche dell’emergenza climatica-ambientale
promuovendo azioni di alfabetizzazione e coscientizzazione nei percorsi
educativi, sia nell’ambito scolastico che extra-scolastico, collaborando
con gli istituti scolastici per la programmazione, nell’ambito dei piani di
offerta formativa integrativa, di progetti didattici volti ad approfondire la
conoscenza della tematica dell’origine dei cambiamenti climatici e di
promuovere comportamenti virtuosi e volti alla mitigazione delle sue cause;
disincentivare attività di greenwashing o mendace comunicazione
nell’ambito nella comunicazione istituzionale dell’Ente o di
rappresentanti ad esso direttamente attribuibili dotandosi di una media
policy, censurando altresì qualsiasi intervento o commento riferibile a
posizioni antiscientifiche e che possa nuocere al prestigio, al decoro,
all’immagine o all’autorevolezza dell’amministrazione regionale; prevedere
meccanismi di premialità nell’attribuzione di finanziamenti a soggetti
pubblici o privati che concorrano a mettere in campo azioni volte alla
conoscenza e all’educazione sulle cause antropiche dei cambiamenti
climatici”.
INTERVENTI
Valerio Mancini (Lega): “Sono rimasto in quest’Aula deserta perché sto
aspettando che si palesi l’ipotesi di reato, mi aspetto l’etichetta di
negazionista. Stiamo ponendo all’attenzione dell’Assemblea le opinioni
che sono promosse da quelli che sono andati a Davos con gli aerei,
inquinando, a parlare di tutela dell’ambiente. Chi non la pensa come quelli
bravi con gli aerei privati, diviene il problema. Non si interviene sui veri
predatori come Cina e Stati Uniti ai quali non interessa nulla delle nostre
preoccupazioni. E noi saremmo i predatori. C’è una tendenza a
criminalizzare le opinioni diverse. Il cambiamento climatico non è
attribuibile all’uomo, il clima cambia, lo dicono gli scienziati. Questo
documento vuole censurare opinioni diverse dall’ambientalismo, come avvenne
durante la pandemia”. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76836