(AGENPARL) – gio 14 marzo 2024 Audizione della Terza commissione con associazioni dei pescatori, Legambiente
e funzionari dell’assessorato
(Acs) Perugia, 14 marzo 2024 – La Terza commissione dell’Assemblea
legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è riunita questa mattina a
Palazzo Cesaroni per ascoltare i rappresentanti delle associazioni della
pesca sportiva, di Legambiente e dell’assessorato all’Ambiente in merito
alla Carta ittica regionale e alle difficoltà del settore pesca in Umbria.
Aprendo l’incontro partecipativo, il consigliere Manuela Puletti (che lo
aveva richiesto insieme al collega della Lega Valerio Mancini Lega –
https://tinyurl.com/pesca-sportiva [1]), ha rimarcato l’opportunità di
“ascoltare le reali necessità e richieste delle associazioni, da cui
emerge un quadro abbastanza critico per la pesca in Umbria. Andrebbe anche
chiarito se c’è stato un calo dei tesserini per la pesca sportiva e se si
è attivata una mobilità passiva dei pescatori verso le Marche. Andrebbe
infine verificato come sono stati fatti i precedenti aggiornamenti della
Carta ittica, quali sono stati gli esiti dei monitoraggi effettuati e come la
Regione intende gestire i Progetti Life che impattano sulla fauna ittica”.
Dagli interventi dei rappresentanti di Federazione italiana pesca sportiva e
attività subacquee, Legambiente, Arcipesca, ‘Caccia, Pesca e ambiente’
è emerso che è stato già attivato un iter di confronto con la Giunta
regionale per l’aggiornamento di Piano e Carta ittica, il cui aggiornamento
dovrebbe auspicabilmente arrivare entro la fine della Legislatura. Le
criticità relative a qualità dell’acqua e condizioni della fauna non
sarebbero state superate in questi ultimi anni mentre a causa delle recenti
normative si sarebbe sensibilmente ridotto il numero dei pescatori ed anche
dell’indotto commerciale ad essi legato.
Il funzionario dell’assessorato regionale Michele Croce ha poi spiegato che
“la procedura di Valutazione ambientale strategica per la Carta ittica
prevede una serie di incontri partecipativi, che si sono già svolti ed altri
se ne svolgeranno quando il documento sarà pre-adottato. Abbiamo presentato
il set di dati che verranno usati per la redazione del Piano. Abbiamo chiesto
dei contributi ai partecipanti, non sugli argomenti da inserire, che sono
disciplinati dalla legge, ma aspetti di cui tenere conto nella redazione del
Piano. Il termine per la consegna dei contributi scadeva l’8 marzo e sono
arrivati diversi documenti, anche da parte delle Regioni limitrofe. Stiamo
ora vagliando questi contributi, redigendo il piano e la documentazione di
corredo. Questi documenti verranno pre-adottati dalla Giunta a cui seguirà
una nuova fase di partecipazione con tutti i portatori di interesse. Verranno
valutate le osservazioni giunte e poi si proseguirà con l’obiettivo di
chiudere il percorso entro la fine della Legislatura, visto che il Consiglio
regionale dovrà approvare il Piano.
La Carta contiene i dati sulla presenza della fauna ittica e sulla qualità
delle acque, oltre ad indicazioni gestionali. Essa si fonda sul monitoraggio
di oltre 150 stazioni e viene costantemente aggiornata dalla Regione; ogni
anno viene aggiornato uno dei 5 bacini idrici. Sono stati aggiornati quelli
del Chiascio-Topino e del Nera. Con quelli di Tevere, Nestore e Paglia-Chiani
si concluderanno gli aggiornamenti a fine 2026.
Nel precedente Piano ittico si parlava di circa 16 mila licenze. C’era
stato un decremento del loro numero (a circa 11mila) che però è iniziato
prima dei problemi segnalati dalle associazioni. Nel 2023 siamo arrivati a
circa 8mila licenze. Il calo delle licenze, anche di caccia, è legato a
modifiche culturali, è fisiologico e non strettamente connesso alle
difficoltà che vengono segnalate. Dal 2018 ad oggi i tesserini segnacatture
si sono praticamente dimezzati. Le attività di controllo su acque e fauna
avvengono con protocolli standardizzati e scientifici, realizzati sempre con
le stesse modalità. L’Umbria è capofila di un solo progetto Life,
finalizzato alla conservazione della biodiversità all’interno della rete
‘Natura2000’. Ci sono specie target, la trota e il ghiozzo di ruscello, e
le azioni riguardano la loro conservazione”.
Infine il consigliere Valerio Mancini (presidente Seconda commissione) ha
valutato che “sia possibile aggiornare la legge, se le condizioni sono tali
da richiederlo. Se non se ne fa carico la Giunta regionale può farlo il
Consiglio regionale, attivando la Seconda e Terza commissione, che hanno
competenze legate al mondo della pesca e dell’indotto nel turismo e
nell’economia”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76802
[1] https://tinyurl.com/pesca-sportiva