(AGENPARL) – ven 08 marzo 2024 *Turismo: domenica 10 marzo l’Umbria ancora protagonista a Linea Verde*
(aun) – Perugia 8 mar. 024 – “La promozione dell’Umbria attraverso le
bellezze e le produzioni dei territori, prosegue con una campagna
multisettoriale finalizzata a far conoscere un vero tesoro a cielo aperto”:
lo afferma l’assessore al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti,
annunciando che domenica 10 marzo, alle ore 12:20 Linea Verde su Rai l,
racconterà l’Umbria più intima, quella che fa da corona a Gubbio. Alla
puntata del 10 marzo, realizzata in convenzione con la Regione Umbria,
seguiranno altre iniziative in trasmissioni Rai in varie fasce orarie.
Gubbio è la città che custodisce i ceri che animano una delle feste
religiose e di popolo più sentite, antiche e partecipate dell’Italia per
celebrare Sant’Ubaldo. Non a caso i ceri di Gubbio sono anche il simbolo
dello stemma della Regione, e le tavole eugubine sono la più antica
testimonianza dell’identità umbra che si manifesta anche nell’accoglienza.
I tre conduttori del programma andranno alla scoperta dei gioielli del
territorio partendo da quelli agricoli raccontati da Peppone, per arrivare
a quelli dell’anima umbra illustrati da Livio tra arte, segreti della terra
e ricerca in viticoltura.
Nella Gola del Bottaccione che è una sorta di libro aperto sulla geologia,
Livio trova la chiave della scomparsa dei dinosauri: l’iridio, un minerale
rarissimo sul nostro pianeta ma abbondante negli asteroidi. Ma un altro
pezzo di storia viene narrata da Livio che bussa alla bottega dell’ultimo
erede dei ceramisti di Gualdo Tadino che praticavano una tecnica
antichissima: la ceramica a lustro.
Oltre 800 metri di quota, Livio scopre lo spumante dell’Umbria: un progetto
sperimentale di viticoltura per trasformare in opportunità di sviluppo la
minaccia del cambiamento climatico.
Una storia lunga 700 anni e quella dell’Università degli Domini Originari
di Costacciaro e la racconta Margherita che scopre come il Monte Cucco sia
stato acquistato appunto sette secoli fa dai contadini che lo hanno sin qui
tutelato e sviluppato custodendo alcuni gioielli della natura di
inestimabile valore, come le grotte carsiche che si aprono quasi in vetta
al monte e sono tra le più grandi d’Europa.
Ma un vero viaggio nel tempo e quello che si compie a Città di Castello.
Qui, bussando al centro delle tradizioni popolari, Linea Verde viene
accolta a casa dei contadini che dal ‘700 a oggi hanno coltivato queste
terre e dove ancora si cuociono le tagliatelle nel paiolo.
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