(AGENPARL) – mar 05 marzo 2024 A Bettarelli (Pd) risponde la presidente Tesei: “Il sindaco di Perugia ha
sempre dichiarato di voler ottemperare all’impegno. Il Comune vuole
terminare alcuni approfondimenti tecnici in corso”
(Acs) Perugia, 5 marzo 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Michele
Bettarelli (Pd) relativa ai “mancati versamenti delle quote spettanti al
Comune di Perugia alla Sase spa”.
Illustrando l’atto ispettivo, Bettarelli ha evidenziato la necessità di
chiarire “se la Giunta regionale è a conoscenza del fatto che oltre ad
Assisi anche il Comune di Perugia non ha ottemperato alle presunte
obbligazioni di versamento alla Sase e per quale motivo abbia sollecitato il
Comune di Assisi e non quello di Perugia. Se è a conoscenza del fatto che il
mancato versamento da parte dei comuni sia dovuto ad una questione di
legittimità contabile della tipologia del versamento richiesto e quale sia
la valutazione della Regione circa la questione. Se non ritiene che il piano
Industriale di Sase sia, alla luce degli atti, carente di legittimità e
quindi doveroso di sostanziale modifica. Come pensa infine di completare gli
investimenti programmati alla luce dell’impossibilità dei versamenti da
parte dei Comuni soci”.
“L’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’ costituisce una delle
infrastrutture più importanti nel settore dei trasporti dell’Umbria. La
sua attività ha notevolmente potenziato la capacità recettiva, in
particolare, del turismo diretto alla città di Perugia, in ragione della
comodità del mezzo aereo per raggiungere il capoluogo umbro. Pur essendo
socio della Sase, la società che gestisce l’aeroporto stesso, il Comune di
Perugia ha espresso parere contrario al piano industriale 2022-2024 ed
inoltre, come riportato da numerosi articoli di stampa, il Comune stesso
avrebbe omesso di versare la propria quota di finanziamento della Sase, pari
a 250 mila euro all’anno. La questione dei versamenti da parte dei soci e
le relative inadempienze sono state oggetto di diversi atti di sindacato
ispettivo da parte di consiglieri regionali di maggioranza. La presidente
Tesei, rispondendo ad un’interrogazione del capogruppo leghista Pastorelli a
novembre 2022, ha evidenziato che il contributo del Comune di Assisi era
determinante ed andava versato ‘perché la realizzazione degli investimenti
programmati dipendeva dal versamento della quota’. La delibera della Corte
dei Conti n.70/2023 chiarisce, in merito proprio alla partecipazione del
Comune di Assisi in qualità di socio, che ‘per Sase al termine del 31
dicembre 2024, in caso di mancato raggiungimento dei risultati conseguenti
alle azioni di razionalizzazione della società, il Comune dovrà valutare
gli altri termini di intervento previsti dall’articolo 20, comma 1, tenuto
conto del divieto dei trasferimenti straordinari non finalizzati a un piano
di risanamento’. La relazione della società di revisione indipendente EY
spa del 3 maggio 2023 sul prospetto dei saldi a credito e debito tra Sase e
Comune di Assisi al 31 dicembre 2022 si attesta a zero, affermazione che pare
dare per assodata la valutazione giurisprudenziale della Corte dei Conti”.
La presidente Donatella Tesei ha risposto che: “se noi pensiamo, come
domandato nell’interrogazione, di dover rivedere i piani industriali di
Sase sullo sviluppo dell’aeroporto significa che abbiamo visioni
completamente opposte in merito allo sviluppo economico dell’Umbria. Il
bilancio 2020 registrò una perdita di 1 milione 600mila euro dopo anni di
gestione non performante, considerando successivamente anche il terribile
anno ‘covid’ e Sase era sul punto di portare i libri in tribunale e far
cessare quindi l’operatività di un sistema di trasporto essenziale per la
nostra regione, perché rappresenta un formidabile generatore di turismo,
business e quindi pil. Fu soltanto il coraggio della Regione e di questa
Giunta, che, grazie ad un intervento di Sviluppumbria, ricapitalizzò per il
cento per cento delle quote, salvando l’aeroporto attraverso un piano di
risanamento, rilancio e sviluppo, il tutto condiviso con i soci.
L’obiettivo era far diventare l’aeroporto quello che è oggi: obiettivo
500 mila passeggeri, un bilancio stabilmente in pareggio e una solida
situazione finanziaria. Obiettivi addirittura raggiunti in anticipo rispetto
ai tempi previsti. Oggi c’è una situazione finanziaria stabile con
risultati mai raggiunti prima. Sviluppumbria, nel sottoscrivere il capitale
per il 100 per cento delle quote nelle operazioni di salvataggio era disposta
anche a rimanere unico azionista, pur auspicando il coinvolgimento della
Camera di Commercio, dei Comuni di Assisi, Perugia e Bastia Umbra nella
ricapitalizzazione e nel piano di sviluppo. In quella fase, la Camera di
Commercio decise di diluire la quota fino al 10 per cento. Ricordo che gli
aerei non volano se non si sostengono, questa è una assoluta verità
soprattutto degli aeroporti con le dimensioni del nostro. Quindi furono i
soci a decidere e sottoscrivere una ricapitalizzazione ed acquistare quote da
Sviluppumbria, scelta che presupponeva oneri di sostegno. In quel momento ci
fu anche chi dichiarò alla stampa di voler salire rispetto alla quota
detenuta. Alla fine, oltre alla Camera di Commercio anche i Comuni di
Perugia, Assisi, Bastia Umbra e Gubbio sottoscrissero il capitale. Ad oggi,
la Regione, attraverso Sviluppumbria ha sostenuto l’aeroporto in tutte le
annualità del piano, lo stesso ha fatto la Camera di Commercio ed il Comune
di Bastia Umbra. Assisi e Perugia, invece, non hanno ancora versato le quote
di competenza degli anni 2022-2023. Nonostante questo, la gestione della Sase
è stata così efficace che, ad oggi, nonostante siano mancati 1,1 milioni di
euro di contributo dei due Comuni, l’aeroporto ha raggiunto gli obiettivi
strategici e di volume passeggeri nella stabilità finanziaria. È ovvio che
se i contributi in questione fossero arrivati avremmo potuto dar luogo a più
collegamenti, alcuni strategici per l’Umbria. Rispetto ai due Comuni in
questione, il sindaco di Perugia, Romizi ha sempre dichiarato di voler
ottemperare all’impegno, prova ne è una recente comunicazione da parte
dell’Assessore comunale delegato dove si dettaglia che: per il 2022 è
stata stanziata la somma spettante di 315mila euro allocata tra i residui
passivi e non spesa, per il 2023 di voler accantonare lo stesso importo in
sede di rendiconto e di voler reperire e stanziare per il 2024 la stessa
quota di spettanza. Mentre, ai soli fini del versamento, per tutti i tre anni
il Comune di Perugia vuole terminare alcuni approfondimenti tecnici in corso.
Questo lo definisco un atteggiamento costruttivo. Per quanto attiene invece
il Comune di Assisi ho ricevuto una lettera dal Sindaco Proietti secondo la
quale non sono mai state accantonate somme, senza dichiarare di volerlo fare
mettendo in dubbio il fatto di dover erogare la contribuzione
all’aeroporto, non sostenendo così di fatto lo stesso aeroporto di cui il
Comune di Assisi è socio, che di San Francesco porta il nome, la cui
stazione ferroviaria è collegata stabilmente per ogni rotta di navetta Air
link, pagata dalla Regione e che beneficia principalmente in termini di
flussi turistici e di tassa di soggiorno. Questa è la differenza tra i due
Comuni risultante per tabulas. Pareri tecnici legali raccolti hanno
unanimemente considerato il contributo dei Comuni di Assisi e Perugia da
versare. La Regione è disponibile ad andare fino in fondo e con tutti mezzi
disponibili per non privare questa strategica struttura regionale del
supporto dovuto da tutti i soci. Rispetto al Comune di Assisi, se non ritiene
di sostenere l’aeroporto potrebbe anche vendere le quote visto che
Sviluppumbria sarebbe ben contenta di riacquistarle ed aumentare
ulteriormente la quota di partecipazione che possa consentirci di sviluppare
l’infrastruttura e quindi l’aeroporto. Oggi siamo assolutamente certi che
questo nostro aeroporto non può assolutamente fermarsi e noi, convintamente,
continueremo ad intervenire su questa infrastruttura, strategica per la
nostra regione”.
Nella replica, Bettarelli ha detto di aver accolto positivamente “la
completezza e l’esaustività della presidente nel fornire dati. Io non ho
mai fatto valutazioni in merito alla bontà della strategicità e alla
validità del piano, chiedo invece come pensate di svilupparlo a seguito del
fatto che due soci importanti come i Comuni di Perugia ed Assisi non versano
le quote, facendo mancare mezzo milione di euro all’anno per l’attività
dell’aeroporto. Rispetto al mancato pagamento delle quote dei due Comuni
voglio sottolineare che le amministrazioni parlano per atti e non per lettere
di intenti. Ad oggi il Comune di Perugia, come quello di Assisi non hanno
versato un centesimo. E mi piace anche evidenziare che il Comune di Assisi,
in una lettera alla Sase ha spiegato i motivi per cui è in una
impossibilità tecnica, anche a seguito del parere della Corte dei Conti, di
versare. Quindi, pur condividendo in pieno le sue premesse e quindi
l’importanza di sostenere il piano industriale, dobbiamo però metterci
tutti nelle condizioni di sostenere il piano. In conclusione: dati alla mano,
il Comune di Perugia, come quello di Assisi non hanno versato le annualità
dovute”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76738
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