(AGENPARL) – mer 21 febbraio 2024 Meloni (Pd): “Sui progetti più importanti la Regione decide di non
decidere, lasciando cittadini e istituzioni abbandonati a se stessi, senza
alcun tipo di certezza”.
(Acs) Perugia, 21 febbraio 2024 – “Fascia appenninica abbandonata e sui
progetti più importanti la Regione decide di non decidere, lasciando
cittadini e istituzioni abbandonati a se stessi, senza alcun tipo di
certezza”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni,
commentando “la risposta alle interrogazioni riguardanti la ex Tagina e
l’ex ospedale ‘Calai’ di Gualdo Tadino, ma anche in relazione ai
progetti di parco eolico che, nelle ultime settimane, stanno interessando il
comprensorio”.
“Pur capendo l’esigenza di propaganda e di attivismo della Giunta
regionale, che a volte va oltre la realtà dei fatti – spiega Meloni –
gli ultimi risultati sbandierati non trovano corrispondenza con la realtà.
Iniziando dai progetti di eolico, sul quale i Comuni interessati hanno dato
parere negativo, ci piacerebbe capire quali siano i progetti e le intenzioni
della Regione, su prospettive e sviluppo del settore dell’energia pulita,
da coniugare con la protezione del territorio. Serve dunque una presa di
posizione e il sollevare ‘vizi di forma’ nei progetti specifici ci appare
una cortina di fumo per non prendere posizione su aree idonee e non idonee.
Fumo e diversivo – osserva – che sono stati anche i proclami sbandierati
sul ‘Calai’. Durante la conferenza stampa a Palazzo Donini la presidente
Tesei e gli assessori Morroni e Coletto hanno usato toni trionfalistici. Al
question time invece si conferma che la situazione sia in alto mare: la Usl
è intenzionata ad acquistare la parte di proprietà comunale, ma il Comune
di Gualdo Tadino non è stato coinvolto nella trattativa. Vengono stanziati 9
milioni da ex articolo 20, passando per importanti interventi di stabilità
sismica necessari. Risultato? Qualcosa arriverà alle calende greche”.
“Non va meglio sul fronte della politica industriale. I lavoratori della
Saxa Gres, ex Tagina, vedranno scadere la cassa integrazione a metà marzo
– continua Meloni –, ma l’assessore non ha dato alcuna rassicurazione
sull’eventuale prosecuzione, e il termine dell’ammortizzatore è dietro
l’angolo. Se ne faccia invece carico, attraverso una interlocuzione seria
con il ministero, per dare ossigeno agli oltre cento lavoratori, ma anche
all’intero settore, che si trova a far fronte a diverse difficoltà.
D’altronde – conclude – tutti noi ricordiamo ancora benissimo le grandi
promesse sbandierate dalla presidente Tesei e dal ministro Giorgetti, qualche
anno fa, in campagna elettorale per la fascia appenninica. Si parlava di
istituzione di una Zes (zona economica speciali) e di grandi investimenti per
la Merloni, altro punto nodale del territorio. Tutti temi sbandierati e
accantonati alla velocità della luce, finiti ora tra gli impegni non
mantenuti”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76669