(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 L’Assemblea legislativa ha discusso la mozione a firma Manuela Puletti,
Marco Castellari e Valerio Mancini (Lega). Voto rinviato per mancanza del
numero legale
(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso la mozione “La Vespa Piaggio: un patrimonio italiano da
salvaguardare” a firma Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini
(Lega), voto rinviato per mancanza del numero legale.
Illustrando l’atto di indirizzo, Puletti ha spiegato che “la Vespa è un
modello di scooter della Piaggio, brevettato il 23 aprile 1946 è oggi uno
dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo tanto da essere
giustamente considerata un’icona del made in Italy indicata a simbolo del
design italiano ed esposta nei più prestigiosi musei di arte moderna,
scienza e tecnica in tutto il mondo entrando a far parte della collezione
permanente del Triennale Design Museum di Milano e del Mo.Ma. di New York,
testimonianza dell’ingegno, della creatività e del saper fare, che
contraddistinguono l’eccellenza della nostra manifattura. In Umbria sono
presenti 14 Vespa club, undici in Provincia di Perugia e tre in Provincia di
Terni, con 1.500 iscritti mentre a livello nazionale dal 1949 esistono queste
associazioni così denominate, sono ben 615 gli affiliati al Vespa Club
d’Italia con oltre 85.000 tesserati, senza contare le centinaia di migliaia
simpatizzanti in tutto il Paese e un numero non quantificabile nel mondo.
Chiediamo perciò alla Giunta di attivarsi, per il tramite del Governo,
affinché si riconosca all’iconico scooter l’espressione storica, culturale e
artistica del nostro Paese e per ottenere la tutela della Vespa dalle
limitazioni della circolazione dei mezzi a benzina, previste dalle misure
contenute nel Green Deal europeo affinché non vada disperso un patrimonio
culturale simbolo della tecnologia e dello stile del nostro Paese attraverso
il riconoscimento di Patrimonio Culturale Italiano”.
INTERVENTI
Thomas De Luca (M5s): “Questo atto è una presa in giro, non si riesce a
distinguere il diniego di nuove commercializzazioni di veicoli a motore
endotermici, mentre la tematica è estremamente seria. Mescolare la
valorizzazione della Vespa con le politiche di riduzione delle emissioni di
Co2 significa fare un danno grave a tutti per racimolare quattro voti. È una
proposta insostenibile. Non c’è rispetto delle questioni reali e concrete.
Da diverse sedute questo atto blocca l’attività dell’Assemblea
legislativa mentre abbiamo il problema degli agricoltori, degli ospedali che
sono pieni di barelle in corsia. Discutere di queste cose significa prenderci
in giro. Non si può parlare a sproposito di temi importanti come la
riduzione delle emissioni, quando tutti sanno che è in atto un grave
cambiamento climatico, con le temperature di febbraio che sono quelle che
dovrebbero esserci a maggio. Cosa c’entra la valorizzazione della Vespa con
le limitazioni della circolazione dei mezzi a motore? Dal 2035 in poi nessuno
avrà un divieto di circolazione ma ci sarà un divieto di
commercializzazione, nel 2035, di nuovi mezzi, e chissà come saranno
alimentati i mezzi a quella data. Il livello di questo atto è identico al
presentare una mozione contro l’adozione della ruota nella preistoria. La
mia indignazione è per le notizie false che sono collegate a questo atto.
Non c’è un divieto nella commercializzazione della Vespa. Mi chiedo anche
come questo atto possa essere stato ammesso nell’ordine del giorno”.
Daniele Nicchi (gruppo Misto): “Ringrazio Puletti per avere presentato
questa mozione per valorizzare i veicoli Piaggio, così tanto utilizzati da
generazioni. Le istituzioni sono sempre state molto vicine al Vespa club
Italia e ai club umbri, di cui faccio parte. Speriamo che con questo atto la
Giunta si adoperi per fare in modo che ci sia questo riconoscimento a livello
nazionale. Anche in altre regioni si sta facendo la stessa cosa”.
Valerio Mancini (Lega): “è in ordine del giorno da mesi, non è stata
discussa fino ad oggi proprio perché c’erano altre priorità, ma ha la sua
importanza. Le preoccupazioni sull’ambiente e sul clima che cambia espresse
dal consigliere De Luca ci sono ma non si possono imputare alla Vespa
Piaggio. Si vuole soltanto riconoscere il valore e la storia di questo mezzo,
non c’entra nulla la battaglia per la salvaguardia dell’ambiente. Dietro
questo mondo c’è anche una consistente fetta della mobilità turistica”.
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76654
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