(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 A Simona Meloni (Pd) ha risposto l’assessore Fioroni: “necessario
richiedere al Ministero la revisione dell’accordo di programma e la proroga
di altri 12 mesi per la cassa integrazione”
(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria
ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata (question
time) presentata da Simona Meloni (capogruppo Pd) – ma illustrata dal collega
Michele Bettarelli – relativa ai “progetti inerenti dell’ex sito
Tagina”.
Illustrando l’atto in Aula, Bettarelli ha detto che “siamo preoccupati
per l’ex Tagina, oggi Saxa Srl di Gualdo Tadino, ferma da circa due anni per
il caro energia e ora alle prese con l’avvio tormentato di una nuova
stagione. Entro l’estate dovrebbe subentrare un nuovo socio per riavviare
la produzione ma, nel frattempo, i lavoratori rischiano di rimanere senza
alcun ammortizzatore sociale, ad oggi in scadenza il prossimo 13 marzo. Per
questo chiediamo alla Giunta se siano previsti ulteriori strumenti di
sostegno per i lavoratori fino alla effettiva riapertura della fabbrica che,
inevitabilmente avverrà in un periodo successivo all’estate; e se,
attraverso l’interlocuzione con il Ministero, ci siano altri imprenditori
del settore che possano intervenire per risollevare le sorti dell’azienda e
soprattutto favorire la ripresa dell’attività produttiva. La ex Tagina
Ceramiche è stata rilevata nel 2018 da Saxa Gress Srl, attiva nella
produzione di ceramica green e con altri due stabilimenti ad Anagni e
Roccasecca. In tutti gli stabilimenti la produzione è ferma da due anni a
causa dell’impennata dei prezzi dell’energia. Negli anni sono stati
centinaia i lavoratori impiegati. Ad oggi sono 100, in cassa integrazione da
luglio 2022 con un provvedimento scaduto il 31 dicembre scorso. In un
incontro lo scorso 17 gennaio al Ministero delle Imprese, è stato deciso di
prorogare la cassa per altri mesi, fino al 13 marzo 2024. Una boccata di
ossigeno in attesa del prossimo incontro, tra febbraio e marzo, durante il
quale l’azienda dovrebbe presentare un nuovo piano industriale in cui far
entrare anche un nuovo investitore con una dotazione di circa 60 milioni di
euro. L’azienda, dopo il no al progetto del termovalorizzatore, ha ribadito
anche l’intenzione di mettere in funzione il biodigestore. In questo quadro
complessivo c’è la preoccupazione del sindacato, in ansia per questa
situazione di precarietà e di stallo, nell’attesa di un partner esterno
che porti con sé la liquidità necessaria per far ripartire la produzione.
Ecco dunque la necessità di un ammortizzatore sociale che copra i lavoratori
dal 13 marzo fino alla ripresa della produzione, che non avverrà
realisticamente prima della fine dell’estate. Allo stesso tempo servono
anche azioni di rilancio che non siano solo di cassa integrazione,
considerando che il settore della ceramica vive una difficoltà propria
legata ad un mercato internazionale attualmente in recessione. Serve un
passo concreto nella direzione dei lavoratori e della tutela del
territorio”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “è stata attivata la task
force regionale sulle crisi d’impresa. La Sax ha ottenuto gli