(AGENPARL) – lun 12 febbraio 2024 Presentato in Terza commissione il regolamento predisposto dalla Giunta.
Audizione sul documento prevista per la prossima settimana.
(Acs) Perugia, 12 febbraio 2024 – Il regolamento relativo a “Criteri,
parametri e modalità per la determinazione dei canoni di locazione degli
alloggi di edilizia residenziale le pubblica” sono stati illustrati questa
mattina ai componenti della Terza commissione consiliare, presieduta da
Eleonora Pace.
I funzionari della Giunta regionale e dell’Ater hanno spiegato che sei mesi
fa c’è stata la proroga del periodo sperimentale previsto dal vecchio
regolamento (n.7/2019), per evitare che l’adozione del solo valore Isee per
la determinazione dei canoni potesse creare una situazione di diffuso
disagio. Il nuovo regolamento mira a tenere in considerazione l’equità,
facendo pagare il giusto prezzo agli assegnatari, garantendo al tempo stesso
all’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale (Ater) la
sostenibilità del proprio bilancio. Al di sotto dei 3mila euro di Isee
c’è un costo fisso di 50 euro al mese mentre oltre i 30 mila viene
previsto un canone di 500 euro al mese. Ci sono poi valori intermedi per le
fasce comprese nelle 3 aree: Area Protezione sociale (Isee fino a 6.500
euro), Area Amministrata (da 6.500 a 30mila euro), Area decadenza (oltre i
30mila). Se per tre anni si superano i 30mila euro si deve lasciare la casa
popolare. Il canone non si basa più soltanto sull’Isee secco ma su un più
ampio calcolo della capacità reddituale. Questo permette di graduare il
canone di affitto in base alla effettiva disponibilità economica delle
famiglie, soprattutto di quelle mono componenti, per le quali viene applicato
uno specifico algoritmo.
L’assessore Enrico Melasecche ha evidenziato che “da parte di molti
osservatori, come consiglieri regionali e associazioni degli utenti locatari,
è emersa la necessità di rivedere la normativa che prevedeva l’utilizzo del
solo valore Isee per definire i canoni. Sono stati condotti studi e
approfondimenti per evitare che si creassero distorsioni e incrementi
importanti dei canoni. Questo regolamento è il risultato di questo notevole
lavoro”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76611