(AGENPARL) – ven 09 febbraio 2024 *Thomas De Luca (M5S): “Bandecchi finiscila con questa sceneggiata e, per
una volta, assumiti le tue responsabilità!” *
“Bandecchi finiscila con questa sceneggiata e, per una volta, assumiti le
tue responsabilità!”. Questo l’invito del coordinatore regionale del M5S
Umbria, Thomas De Luca. “E’ evidente che il sindaco di Terni non ha alcuna
intenzione di dimettersi, questa sceneggiata è solamente l’ennesima mossa
per finire sulle cronache nazionali senza farsi scrupolo di destabilizzare
la città. Oggi Bandecchi è arrivato persino ad umiliare il personale
politico del suo partito, ovvero quelle persone che egli stesso ha
selezionato e utilizzato per costruire il proprio successo su Terni. Un
modo per costringere i suoi seguaci a mandare giù l’ennesimo boccone amaro,
il disperato tentativo di fare quadrato intorno al vicesindaco Corridore,
cioè colui che in otto mesi non ne ha azzeccata una. Mi chiedo se gli
eletti e gli assessori di Alternativa Popolare, dopo le umiliazioni
contenute nelle dichiarazioni di Bandecchi, avranno un sussulto di amore
verso la città. Per sconfessare Bandecchi a loro non resta che la via della
dignità, ovvero le dimissioni. Vincerà l’amore per la poltrona, nonostante
il fango ricevuto?”.
Thomas De Luca si rivolge direttamente al sindaco dimissionario: “Bandecchi
smettila di utilizzare la città come il palcoscenico della tua ascesa
nazionale. Non sei riuscito a portare un euro in città né da parte di
investitori privati, né da parte di fondi pubblici. Tutto quello che hai
toccato è finito in malora. Continui a pensare solo ai tuoi affari e alla
tua carriera politica. Terni ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di
questa comunità fatta di persone fragili a cui sono state tagliate risorse
ingenti. Una città impaurita e insicura dove il degrado esistenziale si
nasconde togliendo le panchine e spostando altrove chi sta male. Una città
dove le famiglie senza casa sono costrette a fare ricorso alla giustizia
per veder riconosciuto il diritto ad avere un tetto per i loro figli con
disabilità. Dove ci sono fasce deboli a cui son stati tolti i soldi per
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