(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 Nota dei gruppi regionali Pd, M5S e Porzi (Misto): “La discussione della
nostra mozione saltata per mancanza del numero legale”
(Acs) Perugia, 6 febbraio 2024 – “Ennesima figuraccia del centrodestra in
Consiglio regionale, che scappa per coprire le proprie divisioni, prima della
discussione sulle mozioni dedicate al mondo dell’agricoltura. Una
‘fuga’ che ha così causato l’ennesima chiusura anticipata della seduta
per mancanza del numero legale”. Così in una nota i gruppi del Partito
democratico, M5S e Porzi (Misto).
“Il centrodestra umbro – spiegano Meloni, Bettarelli, Bori, Paparelli (Pd),
De Luca (M5S), Porzi (Misto) – da un lato si distingue per passerelle e buoni
propositi, ascoltando in Seconda commissione le istanze degli agricoltori che
da settimane protestano. Dall’altro però dimostra la propria incapacità
di mettere in campo soluzioni concrete a vantaggio di un settore che nella
nostra regione sta accusando particolari difficoltà. Quello di oggi
rappresenta uno schiaffo al mondo dell’agricoltura, oltre che l’ennesima
dimostrazione che la maggioranza è incapace di fare sintesi e dare risposte.
Quelle misure che noi avevamo auspicato e messo nero su bianco nella mozione
presentata oggi come atto urgente e che teneva conto di ogni singola
richiesta giunta dai rappresentanti del mondo agricolo ascoltati in
Commissione”.
“L’aumento dei costi – spiegano i firmatari – è diventato proibitivo e
così sarebbe utile la convocazione di un tavolo nazionale con tutti gli
attori della filiera, da produttori a trasportatori, passando per la Gdo. Per
dare maggiore potere d’acquisto agli agricoltori chiedevamo
l’accelerazione per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro per
l’agricoltura. La Regione, dal canto suo, potrebbe convocare un Tavolo
verde istituzionale per aggiornare le politiche agroalimentari regionali,
prevedere una modalità facilitata di accesso al credito, costituire fondi
per favorire progetti di filiera e interventi da destinare alle zone
marginali. Sarebbe utile lavorare per rinviare le scadenze del Psr per le
imprese in difficoltà e l’adozione ad un sistema semplificato di
rendicontazione. Chiediamo di reintrodurre l’esenzione Irpef per il settore
agricolo nonché l’esenzione contributiva di due anni per gli
imprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni, che aveva consentito
l’avvio del cambio generazionale. Quanto al Governo, chiediamo la
possibilità di intervenire sulle accise dei carburanti attraverso
l’introduzione del credito di imposta per il gasolio agricolo. Serve una
legge quadro per il riconoscimento del valore delle produzioni delle imprese
agricole lungo la filiera, prima di tutto garantendo l’equo compenso.
Occorre non perdere occasione per dare centralità alle aree interne e
all’agricoltura familiare, serve uno snellimento burocratico e un regime
fiscale adeguato per il mondo agricolo. E’ necessario anche rivedere con
estrema urgenza alcune misure dettate dalla Ue in merito alla concimazione su
zone definite vulnerabili nel periodo novembre-marzo che sono eccessivamente
penalizzanti e non risolvono minimamente il problema dell’inquinamento delle
falde”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76587