(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 Interrogazione di Donatella Porzi (Misto), l’assessore Luca Coletto
risponde: “16 milioni di euro finalizzati alla sostituzione di 43 grandi
apparecchiature obsolete. Nessuna rimodulazione dei fondi Pnrr. E dalla
Giunta ulteriori 19,4 milioni per l’acquisto di apparecchiature
sanitarie”
(Acs) Perugia, 6 febbraio 2024 – Nella parte riservata al Question time
della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, la consigliera Donatella
Porzi (Misto) ha chiesto all’assessore Luca Coletto gli intendimenti della
Giunta regionale circa “l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale
ospedaliero ed eventuali ritardi”.
Illustrando l’atto ispettivo, Porzi ha evidenziato che “la sanità
pubblica ed universalistica umbra versa in condizioni pietose a causa di una
deliberata volontà della Giunta, come chiaramente scritto nel programma, di
privatizzare i servizi a partire dai più remunerativi a fronte
dell’impoverimento dell’offerta pubblica e di liste di attesa non degne
di una Regione civile ed avanzato. L’8,1% dei cittadini umbri rinuncia a
curarsi per le difficoltà che subiscono quando provano a prenotare una
prestazione sanitaria erogata dal servizio pubblico compresi i LEA che devono
essere garantiti per legge. Lo sfascio della sanità umbra vede addirittura
74mila anziani, cioè il 32,35% degli over 65, rinunciare a visite mediche ed
esami, mentre nel biennio 2021-2022 il 27,4% degli ultra 65enni umbri ha
dichiarato di avere difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari. La
rinuncia è stata più frequente tra chi ha dichiarato di arrivare a fine
mese con molte difficoltà, il 37% rispetto al 24% tra chi non ne ha. Quindi
gli anziani e con pensioni basse sono quelli che con più probabilità
rinunciano a curarsi. Il 36% ha riferito di aver rinunciato a causa delle
infinite liste di attesa, il 7% per difficoltà di raggiungere la struttura
(troppo distante o senza collegamenti e mezzi di trasporto adeguati) o a
causa della scomodità degli orari proposti.
Chiediamo quindi di sapere: quanti fondi sono stati destinati alla Regione
Umbria dopo le rimodulazioni adottate dal Governo Meloni riferiti al PNRR
Missione 6; se questi fondi sono diminuiti rispetto a quelli previsti
inizialmente a seguito della rimodulazione; quante sono numericamente le
apparecchiature ed i macchinari per l’ammodernamento del parco tecnologico
e digitale ospedaliero che la Giunta ha acquistato o previsto di acquistare e
le cause dei ritardi che si stanno accumulando per la loro effettiva
operatività; quali opere di adeguamento si stanno effettuando nelle
strutture ospedaliere che dovranno ospitare le nuove apparecchiature.
L’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero prevede:
l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e il
potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie pubbliche,
per migliorare l’efficienza dei livelli assistenziali e adeguare strutture e
modelli organizzativi ai migliori standard di sicurezza internazionali; il
potenziamento dell’offerta ospedaliera: potenziamento della dotazione di
posti letto di terapia intensiva e semintensiva, consolidamento della
separazione dei percorsi all’interno dei pronto soccorso. Sono previsti
oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro per la Digitalizzazione, di cui oltre
1 miliardo e 400 milioni per progetti in essere. I Target prefissati sono:
2025 – Digitalizzazione di 280 strutture ospedaliere (DEA I e II); 2026 –
Almeno 5.922 posti letto aggiuntivi, di cui 2.692 in terapia intensiva e
3.230 in subintensiva; 2026 – Almeno 500 strutture tra Pronto Soccorso,
Dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA), strutture di supporto
ospedaliero e territoriale da rinnovare e ristrutturare per il potenziamento
del SSN, attraverso uno specifico piano di riorganizzazione volto ad
affrontare adeguatamente le emergenze pandemiche. Con altra misura specifica,
invece ci si è posti la finalità di rinnovare le attrezzature ospedaliere
ad alto contenuto tecnologico, ricomprendenti TAC, risonanze magnetiche,
Acceleratori Lineari, Sistemi Radiologici Fissi, Angiografi, Gamma Camera,
Gamma Camera/TAC, Mammografi, Ecotomografi di cui è stata valutata la
ripartizione regionale da implementare. Attraverso il flusso informativo
dedicato alle grandi attrezzature disponibili presso il ministero della
Salute, è stato effettuato un primo screening del numero e del livello di
obsolescenza delle attrezzature ospedaliere, nonché una valutazione per
individuare il fabbisogno complessivo di nuove grandi attrezzature sanitarie
da acquistare in sostituzione di tecnologie obsolete o fuori uso (oltre 5
anni). Le risorse messe a disposizione a livello nazionale ammontano a 1,2
miliardi di euro da impiegare entro il 2026 per l’acquisto di almeno 3.100
nuove grandi apparecchiature sanitarie operative. Per il sub investimento
relativo alle Grandi apparecchiature sanitarie, la rimodulazione del PNRR
(approvata dal Consiglio dell’Unione Europea l’8 dicembre 2023), ha
previsto il differimento della scadenza del target finale europeo,
concernente la sostituzione di almeno 3.100 grandi apparecchiature sanitarie,
da dicembre 2024 a giugno 2026, principalmente a causa dell’aumento dei
preziari, dei ritardi nell’approvvigionamento delle materie prime e delle
necessità organizzative dei soggetti attuatori. Con la rimodulazione è
stata, inoltre, chiarita la possibilità di acquistare nuove apparecchiature
tecnologicamente più avanzate rispetto a quelle inizialmente indicate,
nonché la possibilità del riuso delle apparecchiature sostituite ancora
funzionali, anche al fine di potenziare l’offerta delle prestazioni e
ridurre le liste d’attesa. A causa della revisione da parte del governo
Meloni del Piano e il rinvio di due anni del termine per l’acquisto
previsto dalla Missione 6 Salute, si rischia di subire forti ritardi
nell’acquisto dei macchinari per ammodernamento del parco tecnologico e
digitale ospedaliero. Nonostante la disponibilità economica molte Regioni
non hanno partecipato alle gare Consip o non hanno ammodernato per tempo le
strutture ospedaliere che dovrebbero ospitare le nuove macchine per Tac,
mammografie, risonanze e radioterapia”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che: “ i fondi destinati
all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero ammontano a
circa 16 milioni di euro e sono finalizzati alla sostituzione di 43 grandi
apparecchiature obsolete, tra cui: 3 tac, 2 risonanze magnetiche, 1
acceleratore lineare, 19 sistemi radiologici fissi, 2 angiografi, 1
mammografo, 1 Pet tac. Trentotto di queste sono già state ordinate.
Quattordici sono state collaudate. La rimodulazione dei fondi Pnrr non ha
portato variazioni. Non si registrano ritardi negli ordini, nelle consegne o
nelle opere di adeguamento. La Giunta ha previsto di destinare ulteriori 19
milioni e 400mila euro per l’acquisto di apparecchiature sanitarie.
Peraltro, le apparecchiature dovrebbero essere sostituite ogni 5/7 anni ma
questo non è avvenuto. Ci sono apparecchiature molto più vecchie, la cui
sostituzione doveva avvenire durante le legislature precedenti. Gli
investimenti che non sono stati fatti in passato non possono essere fatti
ricadere su questa Giunta”.
Donatella Porzi ha rilevato che “questa maggioranza è stata eletta per
fare meglio di chi c’era prima. Le promesse sono state evidentemente
disattese, generando anche un buco di bilancio”. MP
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76578