(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 Michele Bettarelli (Pd) sulle proteste degli agricoltori: “le richieste
avanzate ieri in Seconda Commissione vengano accolte”
(Acs) Perugia, 1 febbraio 2024 – “Soluzioni concrete, in tempi celeri: è
ciò che si aspettano le imprese agricole umbre dalle istituzioni regionali,
nazionali ed europee. Per questo motivo ritengo doveroso che, a seguito
dell’audizione tenuta ieri, la Seconda commissione dell’Assemblea
legislativa debba accogliere unanimemente, in una risoluzione, il documento
che è stato sottoscritto e consegnato dai rappresentanti del mondo
agricolo”. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale
Michele Bettarelli (Pd – vice presidente dall’Assemblea legislativa).
“E’ del tutto evidente – evidenzia Bettarelli – che l’intero sistema
agricolo umbro sta vivendo una delle fasi più critiche e delicate della sua
storia e necessita di misure straordinarie per consentire la sopravvivenza di
tante aziende. Occorre quindi lavorare congiuntamente affinché le scelte
sbagliate che sono state compiute, sia a livello nazionale che europeo,
vengano al più presto corrette. Mi riferisco all’abolizione
dell’esenzione Irpef e all’aumento delle tasse, all’esclusione dei canoni
agevolati per le rinnovabili, alla cancellazione dell’esenzione
contributiva per gli imprenditori under 40, all’inerzia sulle accise del
carburante, sull’aumento del caro energia e sul prezzo delle materie prime.
Rispetto a questi errori la Regione deve attivarsi nei confronti del Governo
nazionale affinché vengano al più presto adottati dei correttivi. Così
come a livello europeo, per le misure della Pac che riducono i sussidi e
limitano l’utilizzo delle concimazioni”.
“In Umbria – ricorda Bettarelli – nel precedente Psr la misura per
l’agricoltura seminativa integrata veniva pagata 225 euro. In quello
attuale 160 euro, con una riduzione del 29%. Com’è pensabile non mettere
in campo misure straordinarie anche a livello regionale, quando il gasolio
agricolo è passato in tre anni da 0,45 ad un euro al litro e il concime da
50 euro al quintale a 120? Contestualmente a ciò, i prezzi pagati ad
allevatori e produttori agricoli sono in discesa, mentre quelli al
consumatore aumentano anche oltre il 10%. La grande distribuzione ha le sue
colpe ma devono essere promosse delle leggi, sia a livello nazionale che
locale, in grado di garantire i produttori. Esiste una legge nazionale che
vieta l’acquisto a prezzi inferiori a quelli di produzione ma Ismea deve
svolgere il ruolo attivo per cui è stata pensata, altrimenti le leggi
diventano non applicabili. L’agricoltura, oltre ad essere un pilastro
dell’economia che è alla base della nutrizione e il sostentamento, in
Umbria, ha evidentemente anche una funzione pubblica, soprattutto in quelle
aree site in zone collinari e montane, in cui si fa custode dell’equilibrio
ambientale e paesaggistico”.
“La Regione dunque – prosegue Bettarelli – deve andare concretamente
incontro alle esigenze del mondo agricolo, mettendo in campo misure
specifiche, per quanto di competenza, sul fronte dell’accesso al credito
agevolato; promuova la costituzione di fondi per favorire i progetti di
trasformazione di filiera, interventi da destinare alle zone marginali, di
montagna e Pac, alla zootecnia. Occorre infine intervenire sul fronte delle
accise dei carburanti e sulla regolamentazione europea in materia di
concimazione in zone vulnerabili e valutare rinvii delle scadenze Psr per le
imprese in difficoltà. Ma, aggiungo, serve innanzitutto adottare un sistema
semplificato di accesso alle procedure di finanziamento e rendicontazione,
che, per molti agricoltori, sono veri e propri ostacoli insormontabili o
costi indiretti da sostenere”.
“Chi è stato chiamato dai cittadini ad avere responsabilità di governo,
sia a livello regionale che nazionale, oggi più che mai deve dimostrare di
avere coerenza, responsabilità e determinazione nel gestire le materie
spettanti in campo agricolo, e non può limitarsi a criticare genericamente
l’Europa quando le politiche comunitarie sono comunque il frutto di una
contrattazione con gli Stati membri e le Regioni stesse. Gli agricoltori –
conclude – si aspettano dalla politica fatti e risposte concrete, altrimenti
basterebbero tecnici e funzionari”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76558