(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 Sentiti i rappresentanti del comitato per il rilancio del territorio.
Confronto con Anas
(Acs) Perugia, 1 febbraio 2024 – La Seconda commissione consiliare ha
ascoltato in audizione per tutto il pomeriggio di ieri i rappresentanti del
comitato “Patrimonio Valnerina”, che ha come scopo fondativo il rilancio
economico del territorio. Oltre ai cittadini sono intervenuti e hanno dato il
loro contributo Gianluca De Paolis di Anas, Annalisa Bucchi, responsabile
prevenzione incidenti stradali della Usl Umbria 2, e diversi sindaci della
Valnerina.
“Come punto di riferimento per le nostre azioni – hanno spiegato i
rappresentanti del Comitato – abbiamo il progetto obiettivo MO5-01 del Piano
regionale della prevenzione 2020-2025, consistente nell’implementazione del
modello della ‘Salute in tutte le politiche’ secondo gli obiettivi
integrati dell’Agenda 2030 per garantire l’attuazione di programmi
sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute. Poiché
l’equità in salute di una comunità è influenzata dagli aspetti sociali,
economici e demografici che la caratterizzano, abbiamo commissionato su di
essi uno studio che riguarda la Valnerina, che mostra la sua forte
penalizzazione nel contesto regionale. In questo momento la priorità che si
pone con assoluta urgenza è il progetto Anas che interessa la ss 685 ‘Tre
valli’ in Valnerina, che avrà un impatto devastante dal punto di vista
economico. Non si capisce nemmeno come l’annunciato intervento Anas
salverà le tante aree verdi e di ristoro. I lavori saranno molto
impattanti e altereranno fortemente la viabilità, per cui temiamo problemi
per far affluire turisti a Norcia, Cascia e negli altri territori. Il
progetto di Anas – hanno chiesto i rappresentanti del Comitato – va rivisto,
siamo disponibili a confrontarci, i territori vanno sentiti, soprattutto in
riferimento alla difficoltosa viabilità compresa tra Sant’Anatolia di
Narco e Vallo di Nera e ai lavori su Serravalle”.
Gianluca De Paolis di Anas ha detto che “il progetto è stato ampiamente
discusso, ha superato tutte le procedure ministeriali, molte interlocuzioni
con i Comuni poi, dopo il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente,
quello della Conferenza dei servizi decisoria, quindi sono stati fatti tutti
gli incontri preliminari, il progetto è stato reso ampiamente pubblico. Già
più di 40 anni fa furono fatti interventi analoghi, ci sono gallerie datate
con interventi di rettifica. Si cerca di rettificare per quanto possibile,
poi ci sono i vincoli ambientali legati al territorio. Su Serravalle siamo
ancora in una fase preliminare, comunque sono stati fatti incontri sul
territorio, coinvolti gli enti locali, il territorio ci ha chiesto di
risolvere le criticità di quella struttura. Resta il vincolo del ponte in
muratura, non compatibile neanche con i vincoli idraulici. Si è studiato
questo progetto ma è ancora tutto da vedere, ci saranno altri incontri per
approfondire meglio la cosa. Si prevede di eliminare le criticità, di
rendere più fruibile il percorso per le persone con un migliore traffico
veicolare. Sia su Serravalle che sul percorso Sant’Anatolia di Narco-Norcia
sono stati fatti incontri per presentare il progetto”.
Il Presidente del consiglio comunale di Norcia, Pietro Luigi Altavilla, ha
ricordato “abbiamo avuto un incontro ed era emerso ad esempio il caso della
sopraelevata di 7 metri davanti al borgo di Serravalle. Dobbiamo considerare
che viviamo di turismo, va fatto presente. Ci eravamo lasciati rinviando la
soluzione dei problemi, ci aspettavamo novità”.
Per il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, “l’isolamento della Valnerina
ha portato a uno spopolamento feroce. Servono strade sicure e riduzione dei
tempi di percorrenza. Tutti i sindaci del cratere hanno chiesto ai vari
governi di creare infrastrutture adeguate per non far sparire territori che
stanno morendo. La galleria di sant’Anatolia ci toglie dall’isolamento,
quei fondi che hanno aperto la Valle Umbra hanno apportato un vantaggio alla
Valnerina. La strada è pericolosa, si verificano incidenti mortali,
difficile anche venire a lavorare, spostarsi, si formano file con mezzi
pesanti senza possibilità di sorpasso, si attraversano centri urbani, medici
e insegnanti lamentano sofferenza e ritardi a causa della viabilità. Ma va
rispettata la parte ambientale. La Spoleto Norcia è un patrimonio. La
viabilità in Valnerina è una priorità”.
Nella replica di Anas, De Paolis ha detto che “sarà indetta un’altra
conferenza dei servizi per accogliere alcune richieste come l’altezza della
rotatoria e vedere l’aspetto legato alla pista ciclabile, ex ferrovia
Spoleto Norcia. Ci sono alcune rettifiche da fare e le metteremo in
discussione. Serravalle e strettoia del ponte sono problemi da risolvere.
Faremo conoscere gli aggiornamenti e saranno condivisi”.
Tullio Fibraroli, sindaco di Sant’Anatolia, ha ricordato che c’è stato
un “confronto con il commissario straordinario sulla Valnerina, incontri
con la presidente Tesei e l’assessore Melasecche, con Anas. Sul
completamento della Tre Valli i sindaci sono preoccupati per la tutela
dell’ambiente, e della Spoleto Norcia con un tracciato da recuperare.
Comprendiamo i problemi delle associazioni ma va anche valutato il
miglioramento della Tre Valli, cui non si può rinunciare. Si tratta di un
progetto nato addirittura dopo il sisma del 1979. Ascoltiamo il territorio ma
non possiamo non migliorare la viabilità, su cui si basa lo sviluppo del
territorio stesso. Dobbiamo analizzare le problematiche. Bene un confronto
con i cittadini, ma non esageriamo su certe situazioni. Tutti i sindaci hanno
votato il miglioramento dell’asse viario. Non mi pare che la Spoleto Norcia
venga troncata”.
Il presidente del Comitato “Patrimonio Valnerina”, Francesco Rotondi, ha
ribadito che l’obiettivo è fare della Valnerina un percorso turistico da
valorizzare attraverso un progetto complessivo. Le strade belle vengono tutte
promosse e la Valnerina già è fra le più belle d’Italia, basta farne un
progetto regionale, questo ci farà risorgere dalle ceneri del terremoto.
Eliminare i tanti semafori che ci sono nelle vie di comunicazione, perché i
flussi turistici sono spariti con semafori e cantieri. Le attività
economiche sono in sofferenza e se riblocchiamo la Valnerina la crisi si
acuirà. Tutti i commercianti sono molto preoccupati. Un esercito di cantieri
che potrebbe deviare il traffico sulla strada che passa sopra la Valnerina
sarebbe un disastro a livello turistico che si ripercuoterà a livello
sanitario e sul turismo. I sindaci si confrontino coi loro cittadini. Abbiamo
chiesto al comune di Norcia la sala digipass per parlarne coi sindaci a
febbraio, li aspettiamo. Vogliamo un dialogo con Anas e sindaci. Le soluzioni
possono essere trovate. Non mandiamo via i giovani che devono andare a
lavorare lontano, non ci isolate con troppi cantieri. Le ambulanze non si
possono fermare a tutti i segnali intelligenti. Non solo i sindaci devono
prendere parte alle decisioni sul futuro dei territori ma, come chiede anche
l’Agenda 23, anche i cittadini, per costruire un futuro diverso, con
progetti sinergici. Non distruggiamo la strada, perdendo flussi
turistici”.
Vincenzo Bianconi (vice presidente Seconda Commissione): “Occorre dare
priorità ai punti ad altissimo rischio, dove due autobus che passano
contemporaneamente rischiano di scontrarsi. Si sarebbero dovute considerare
tutte le possibilità di allargamento della strada per rendere possibile, di
tanto in tanto, qualche sorpasso. Poi, si può fare di meglio? Forse le
risorse potevano essere distribuite diversamente. Occorrono anche garanzie da
Anas circa il dramma cui abbiamo assistito in termini di viabilità, fra
chiusure notturne di gallerie, semafori dietro curve cieche, punti dove
potevano esserci ecatombe. Come si pensa di gestire tutto questo? Ormai tutti
passano per Foligno, quelli li abbiamo persi”.
Thoma De Luca (M5s): “Mi chiedo qual è l’analisi fatta sulla priorità
degli interventi. Parliamo di due tir che quando passano non c’entrano.
Milioni di euro per l’intervento dal cimitero di Norcia a Vallo di Nera e si
verificano incidenti mortali. Chiedo ad Anas per quale motivo non siano
priorità. La gestione dei cantieri ha penalizzato tutti, a fine lavori
rischiamo che certi territori della Valnerina non esistano più. Le
infrastrutture sono fondamentali e vanno collegate col tema dei servizi
sanitari e dell’istruzione”.
Michele Bettarelli (Pd): “Potevamo fare meglio? Fatto salvo che ci sono dei
luoghi decisori come le conferenze dei servizi, ci sono progetti
ministeriali, finanziamenti che una volta che si perdono non rientrano. Credo
che vada trovato il miglior punto di caduta per salvaguardare lo sviluppo del
territorio. Le infrastrutture servono, se ci sono i finanziamenti non vanno
persi, le strade vanno fatte. Non tutto passa per la viabilità ma il turista
che va a cercare luoghi ameni, se ci arriva a fatica o non c’è più
nessuno, se non ci va il medico e bisogna eventualmente andare al pronto
soccorso, non tornerà. Se ci sono finanziamenti e c’è la possibilità di
ottimizzare senza perdere risorse va bene”.
Per De Paolis (Anas) “Non si risolvono tutte le criticità, ma una parte di
esse sarà risolta dagli interventi del Pnrr, apposti sulla base delle
criticità individuate negli anni di gestione dell’arteria, poi ci sono gli
interventi più vecchi di rettifica delle curve, delle intersezioni a raso
come Vallo di Nera. Non chiudiamo tutte le necessità, ci dovranno essere
altri interventi in futuro. Quella per Serravalle è stata individuata come
unica soluzione possibile per risolvere la criticità relativa. Non si
trovava una soluzione perché è impossibile allargare il ponte, a causa dei
vincoli e del problema idraulico. Interventi che comunque sono stati resi
pubblici e discussi”.
Valerio Mancini (presidente commissione): “Dagli interventi ascoltati oggi
in Commissione arriveremo a una preposizione da portare all’attenzione del
Comitato. Mi preme evidenziare ai cittadini di Norcia che non manca lo sforzo
della Regione e del Commissario straordinario, che ha ereditato situazioni
antiche. Serve una semplificazione burocratica. Gli abitanti della Valnerina
hanno diritto alla sicurezza e anche che sia un’opera bella. La Commissione
è venuta a Norcia, a testimonianza dell’attenzione rivolta alla Valnerina.
Ci vorranno anni ma è importante iniziare. Queste opere sviluppano
l’economia. La Valnerina deve avere questa visione. Faremo un
approfondimento e suggeriremo con un documento quanto dovuto alla Giunta
regionale. Questo tavolo rimarrà aperto. Il progetto dunque serve ma a
determinate condizioni. Si vuole l’opera ma in un modo diverso”. PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76557