(AGENPARL) – mar 23 gennaio 2024 L’Assemblea legislativa dell’Umbria approva la mozione di censura verso
il comportamento tenuto ieri da Stefano Bandecchi durante la seduta del
Consiglio comunale. Chiesto l’intervento degli “organi governativi
preposti affinché vengano poste in essere le azioni volte a garantire
l’ordine costituzionale”
(Acs) Perugia, 23 gennaio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato all’unanimità la mozione di censura contro il sindaco di Terni,
Stefano Bandecchi, per il comportamento tenuto ieri durante la seduta del
Consiglio comunale. L’atto di indirizzo, firmato da Thomas De Luca (M5S),
Simona Meloni (Pd), Eleonora Pace (FdI), Stefano Pastorelli (Lega), Andrea
Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto) e Donatella Tesei (presidente
della Regione), è stato illustrato in Aula dal primo firmatario.
De Luca ha spiegato che “durante il Consiglio comunale svoltosi ieri a
Terni e nella fattispecie durante la fase di discussione su un atto contro il
femminicidio, il sindaco Bandecchi ha affermato che ‘un uomo normale guarda
il bel cxxx di una donna e forse ci prova, poi se ci riesce se la tromba
anche, se non ci riesce invece torna a casa’. A seguito dell’intervento del
consigliere comunale prof. Kenny, che ha deciso di abbandonare l’Aula in
segno di protesta congiuntamente a tutti i consiglieri di opposizione, il
Sindaco avrebbe insultato lo stesso consigliere. Il fatto accaduto ha avuto
un’eco planetaria, essendo stato riportato non solo da tutte le principali
testate nazionali ma persino oltreoceano, screditando in maniera gravissima
l’immagine dello stesso Comune di Terni e della Regione Umbria, offendendo
uomini e donne. Ogni seduta del Consiglio comunale è ormai caratterizzata da
dichiarazioni ed atteggiamenti di paventata violenza fisica nonché
intimidazioni di natura verbale e psicologica verso le opposizioni, che
negano ogni ordine democratico ed umiliano le istituzioni, fatti che sono
più volte balzati agli onori della cronaca. La condotta del sindaco di Terni
è ormai diventata insostenibile ed inaccettabile, peraltro amplificata e
rilanciata a livello nazionale e non solo. Con ciò offendendo la città e la
sua storia di democrazia e rispetto. È imprescindibile che il nostro Paese e
le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro
dignità, anche attraverso il doveroso principio di onorabilità per coloro a
cui sono affidate funzioni pubbliche. Non è più tollerabile che una
pubblica istituzione nell’ambito della massima assise cittadina utilizzi
reiteratamente concetti e frasi assolutamente contrari al rispetto delle
persone rappresentando un dannoso esempio per i cittadini ed in particolare
per i nostri giovani. L’Assemblea legislativa esprime quindi ferma condanna
per i fatti e le dichiarazioni del sindaco di Terni. Richiediamo inoltre
l’intervento degli organi governativi preposti affinché vengano poste in
essere le azioni volte a garantire l’ordine costituzionale, ripristinando
all’interno del Consiglio comunale di Terni le normali condizioni di decoro
istituzionale e di garanzia delle prerogative democratiche degli organi
eletti”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76510