(AGENPARL) – mar 16 gennaio 2024 Interrogazione di Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari (Lega),
l’assessore Roberto Morroni risponde: “come assessorato abbiamo avviato
il processo di Vas per l’approvazione del nuovo Piano entro il mese di
febbraio”
(Acs) Perugia, 16 gennaio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata sugli
“intendimenti della Giunta regionale riguardo l’aggiornamento del piano
faunistico regionale”, presentata dai consiglieri Manuela Puletti (primo
firmataria), Valerio Mancini e Marco Castellari (Lega).
Illustrando l’atto ispettivo, Puletti ha spiegato che “nell’agosto 2019
è stato approvato il ‘Piano Faunistico Venatorio Regionale 2019-2024’.
Nel corso di questo quinquennio (2019-2023), rilevanti sono state le novità
in sede europea e a livello nazionale che hanno interessato il mondo della
caccia Italiano, come le novità introdotte dalla Direttiva Habitat, dalla
Direttiva Uccelli, le Zone Umide dette ‘Aree Ramsar’, passando per le
modifiche alla Legge 157/92 contenute nella Legge di Bilancio 2023. Nel
periodo 2019-2023 si è palesata con effetti sensibilmente incidenti
sull’attività venatoria, anche la Peste Suina Africana che ha portato
all’interdizione di intere aree di caccia in molte regioni italiane,
aprendo una seria riflessione sull’invasiva presenza della specie cinghiale,
nei centri urbani come nelle campagne. Il ritorno dei grandi carnivori in
numero sufficientemente rilevante sul suolo italico, come il Lupo sta aprendo
una seria riflessione sulla gestione e Il contenimento di questi esemplari
che stanno dando filo da torcere agli allevatori italiani alle prese con
attacchi notturni al loro bestiame e alle greggi. In Umbria si registra una
decrescita rispetto a dieci anni fa di un quaranta percento di doppiette
attive sul territorio regionale, con una diminuzione che le ha portate a
toccare quota ventisettemila unità rispetto alle quarantaquattromila del
2010. E in Umbria non sono mancate problematiche riguardanti la gestione di
alcune specie come i piccioni di città e i cormorani al Lago Trasimeno,
l’amministrazione lacunosa degli allevamenti delle specie lepre e fagiano, il
contingentamento, per mancanza di dati certi, degli abbattimenti
relativamente alla tortora selvatica, senza infine dimenticare le mancate
deroghe per la caccia allo storno o alla tortora selvatica come avvenuto
nelle regioni vicine. Appare quindi fondamentale programmare per tempo
mediante lo strumento del Piano Faunistico Venatorio, la gestione e
l’attività dell’intero mondo della caccia umbro, avviando una seria e
serrata fase partecipativa, che coinvolga le Istituzioni regionali preposte,
gli enti locali, ma soprattutto, i rappresentanti delle associazioni
venatorie del cuore verde, il cui contributo nella fase preliminare, potrebbe
sicuramente aiutare ad evitare gli errori e le storture del passato”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “Il Piano Faunistico
Venatorio Regionale 2019-2024 ha validità quinquennale e comunque rimane
valido fino all’approvazione del nuovo Piano. Intendiamo, come assessorato,
avviare il processo di Vas per l’approvazione del nuovo Piano entro il mese
di febbraio. In merito ad alcune affermazioni riportate
nell’interrogazione, per quanto attiene il controllo del colombo di città,
con determinazione dirigenziale del marzo 2023 è stato approvato il Piano
quinquennale 2023-2027. Rispetto al cormorano, l’Ispra non ha mai
autorizzato il contenimento in Umbria per la carenza di segnalazioni di danni
causati dalla specie. In merito allo storno, con determinazione dirigenziale
del maggio 2023 sono stati approvati gli interventi di controllo della specie
per il quinquennio 2023-2027. Per la tortora selvatica, vista la carenza di
segnalazioni di danni da essa causati, ad oggi non è possibile attuare il
contenimento. Desidero infine ribadire che per poter esercitare la caccia in
deroga ed in particolare allo storno, la norma prevede che vengano accertati
gravi danni alle produzioni agricole”.
Nella replica, Puletti, in merito al nuovo Piano faunistico venatorio ha
ringraziato l’assessore “per aver assicurato celerità di interlocuzione
con gli attori protagonisti e cioè con i cacciatori e associazioni venatorie
in tempi stretti, vista la previsione di lavorarci dal prossimo mese di
febbraio. Reputo molto importante predisporre ed approvare il nuovo Piano
entro la fine di questa legislatura. Auspico che nella stesura del documento
venga previsto un adeguato e necessario confronto, quindi dialogo e
partecipazione dei soggetti interessati, ma anche che il Piano non subisca il
peso della burocrazia, né di isterismi di un esasperato ambientalismo. Il
mio auspicio è anche quello che vengano affrontati i regolamenti interni
agli Atc che necessitano di una concreta riforma nella loro governance”.
AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76463