(AGENPARL) – gio 11 gennaio 2024 *M5S Terni contro la fine della sanità pubblica nell’Umbria meridionale:
“Delibera impugnabile, progetto stadio-clinica il grimaldello per lo
smantellamento”*
“La delibera di riorganizzazione della rete ospedaliera umbra che decreta
la fine della sanità nell’Umbria meridionale è impugnabile. Il progetto
stadio-clinica voluto da Bandecchi serve solo per consentire al
centrodestra di smantellare la sanità pubblica con 65 posti letto tolti a
Spoleto, Narni e Amelia e pesanti effetti sull’ospedale di Terni e sul
personale sanitario”. Il Movimento 5 Stelle Terni attacca la destra
regionale e il sindaco di Terni, colpevole di non aver difeso il diritto
alla salute dei cittadini di fronte alla scelte della giunta Tesei, nella
conferenza stampa che si è tenuta presso il locale Bloom.
Il referente del gruppo territoriale M5S di Terni, Luca Simonetti, parte
dalla delibera che mette sul piatto il declassamento dell’ospedale di
Terni: “La dgr 1399 del 28 dicembre 2023 sulla riorganizzazione della rete
ospedaliera umbra ha sancito il definitivo depotenziamento delle strutture
ospedaliere pubbliche. La delibera è impugnabile perché parla di provincia
di Terni, un’entità che in sanità non è rilevabile. Altro che aumento, gli
unici posti letto in più sono i 20 ottenuti grazie al governo Conte con il
dl 34/2020 (58 a livello regionale). Nessun regalo della giunta Tesei che
toglie 22 posti letto a Spoleto, 13 a Narni e 30 ad Amelia. Il progetto
stadio-clinica? E’ il cavallo di Troia che ha consentito lo smantellamento
del diritto alla sanità ed ha permesso a Coletto di fare macelleria del
servizio sanitario pubblico parlando di riequilibrio. Oggi le lamentele del
suo partito non sono credibili perché grazie a loro la destra ha avuto la
possibilità di smantellare. A Spoleto, Narni e Amelia il pronto soccorso
non funziona ed i pazienti si riversano a Terni dove sono parcheggiati per
ore in corridoio in attesa della presa in carico. Anche Alternativa
Popolare si lamenta delle condizioni dell’ospedale di Terni? Forse dovevano
fare battaglie diverse anziché gettare fumo negli occhi con il progetto
stadio clinica. Un imprenditore o un gruppo che opera in sanità che
interesse dovrebbe avere a sobbarcarsi l’onere di costruire uno stadio? Il
sindaco dice di essere il migliore di tutti ma non ne azzecca una. Quando
va bene ha ragione lui, quando non va bene non ci ha capito niente nessuno.
La realtà è che sono stati tolti posti alla sanità pubblica, ed i posti
letto da Spoleto, Narni e Amelia vengono tolti subito mentre non c’è nessun
impegno per lo stadio e l’ospedale di Terni continua a non funzionare. La
clinica da 80 posti, se mai verrà costruita comunque non potrà sopperire
alla mancanza del pubblico, sarà pronta se va bene in 5 anni”.
A pagare il prezzo più salato sono Narni, Amelia e Spoleto che perdono
posti aggravando il carico dell’ospedale di Terni e spingendo i cittadini
che se lo possono permettere verso le strutture private e tutti gli altri a
rinunciare al diritto alla cura. Per il consigliere comunale del M5S Terni,
Claudio Fiorelli: “In campagna elettorale si è parlato come sempre alla
pancia facendo credere ai ternani tante cose diverse dalla realtà. Oggi la
sanità pubblica è peggiore rispetto a ieri e anche rispetto all’altro ieri.
La delibera di riorganizzazione della rete ospedaliera presenta diverse
irregolarità, innanzitutto dal punto di vista sanitario non è possibile
parlare di provincia. Gli 80 fantomatici posti letto convenzionati presi
dal pubblico non possono essere dati né alla provincia di Terni e Perugia
ma all’Usl Umbria 2 che va da Foligno a Orvieto. Ma comunque cosa ci
facciamo con 80 posti in più se il personale non è sufficiente? A Terni ci
sono 5 posti di terapia intensiva che sono chiusi perché non ci sono
anestesisti. Lo spogliatoio dove si cambiano i medici è ricavato
all’interno di un reparto dove potevano esserci 30 posti letto in più che
mancano perché non abbiamo personale. La Regione non fa nulla di concreto
per far venire personale tecnico, medico e infermieristico. Del nuovo
ospedale si parla da 40 anni, ma nelle bozze del Piano sanitario non è
neanche menzionato. L’unico piano è quello di spingere i cittadini a
rivolgersi al privato. L’elisoccorso sarà un altro pastrocchio della giunta
Tesei, un servizio che sarà da Foligno in su ma che anche Terni pagherà”.
Infine il consigliere regionale Thomas De Luca ha annunciato la
presentazione di un’interrogazione in assemblea legislativa: “La delibera
decreta la fine della sanità nell’Umbria meridionale. Nella prossima seduta
del question time in consiglio regionale presenteremo un’interrogazione
sulla mancanza di personale a Terni e sui professionisti che se ne vanno
per mancanza di prospettive. Il sindaco di Spoleto ha annunciato che
impugnerà questa delibera e il Movimento 5 Stelle sarà al suo fianco in
questa battaglia. Il sindaco di Terni già sappiamo che non lo farà perché è
un’ombra cinese manovrata dalla Tesei. Non può attaccarla perché lui è
d’accordo con lo smantellamento della sanità nella nostra regione. Poi
parlano di biologia mentre la sanità è al collasso. Il nuovo Piano
sanitario regionale è fermo perché mancano i pareri dei territori ed è un
atto propedeutico alla riorganizzazione della rete ospedaliera, non
successivo. Siamo di fronte ad atti impugnabili. Noi proponiamo la fusione
tra azienda ospedaliera e Usl per ragionare su un’organizzazione di tipo
orizzontale. Deve esserci un’azienda sanitaria dell’Umbria meridionale e
una dell’Umbria settentrionale, solo così avremo ospedali di comunità a
supporto di alta specialità e permetteremo a tutti i cittadini di avere gli
stessi diritti. L’imprenotabilità degli esami è una realtà, non le
sciocchezze che dice Coletto. Le liste di attesa si riducono perché la
gente rinuncia a curarsi. Se non fermiamo questa destra, tra Terni e
Perugia succederà con l’alta specialità quello che sta succedendo tra
Spoleto e Foligno con il terzo polo. E cioè lo spostamento a Foligno di
punto nascite ed emergenza-urgenza mentre a Spoleto resta solo ciò che è
collaterale come ortopedia e chirurgia programmata. Lo stesso succederà a
Terni. L’accordo Terni-Narni? Come si può pensare con lo stesso personale
di gestire un bacino di 100 mila o 200 mila persone? Dal narnese,
l’amerino, buona parte dell’orvietano e Valnerina tutto il peso si sposta
sull’ospedale di Terni. Un accordo tardivo e insufficiente. Se fosse stato
fatto dieci anni fa quando gli ospedali di Narni e Amelia erano funzionanti
e non morenti come oggi sarebbe stato diverso. Ci vogliono strutture nuove
e capienti”.
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