(AGENPARL) – ven 29 dicembre 2023 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 44 – N. 281 Venerdì 29 dicembre 2023
(agenzia umbria notizie)
Formlav 39
Dimensionamento della rete scolastica per l’anno
2024/2025: Agabiti, “piano in linea con le direttive
nazionali e armonizzato alle esigenze dei territori”
(aun) – Perugia 29 dic. 023 – La Giunta regionale
dell’Umbria su proposta dell’assessore all’Istruzione,
Paola Agabiti, ha approvato l’atto relativo al
dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/25.
“Abbiamo raggiunto un primo risultato importante – ha
detto l’assessore Paola Agabiti – condividendo
il percorso con i territori, i Comuni, le Province,
l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria e con
un’interlocuzione costante con il Ministero
dell’Istruzione, in particolare con il sottosegretario
Paola Frassinetti, che ringraziamo per la grande
attenzione dimostrata. L’intervento – ha proseguito
Agabiti – deriva da una norma nazionale di riforma del
sistema scolastico che fa capo ad una stringente
indicazione europea nell’ambito delle misure del PNRR. Si
tratta – ha spiegato – di una riorganizzazione
amministrativa che non prevede la chiusura di istituti e
plessi, ma solo la ridefinizione del numero dei dirigenti
scolastici, superando l’istituto della reggenza e gli
effetti che produce in termini di mancanza di adeguata
pianificazione dell’offerta scolastica. Questo, per
conformare le singole autonomie all’andamento anagrafico
decrescente della popolazione studentesca che
interessa anche l’Umbria, con un calo della popolazione
studentesca (da 3 a 18 anni) che passerà, come emerge dai
dati Istat, dagli attuali 115.024 alunni ai 107.929 del
2026. La soppressione della reggenza e il dimensionamento
adeguato delle direzioni consentono così una
programmazione qualificata ed efficace dell’offerta
formativa all’interno delle singole istituzioni
scolastiche, garantendo stabilità per il
futuro, nonostante la progressiva diminuzione degli
iscritti”.
“I processi vanno governati e non subiti – sottolinea
l’assessore – e per questo occorre una costruttiva
collaborazione istituzionale e una visione di prospettiva
per rendere più efficace e efficiente il sistema nel suo
complesso. I quattro accorpamenti operati sono
proprio frutto di questi imprescindibili principi,
richiamati pure dalla Corte Costituzionale nell’ultima
sentenza sulla legittimità della riforma, che ci hanno
consentito di intervenire in linea con il D.L. approvato
dal Governo nella giornata di ieri, in una logica di
condivisione con i territori nel raggiungimento graduale
degli obiettivi triennali”.
Concludendo Agabiti afferma che “le sterili e scomposte
polemiche messe in campo strumentalmente da chi non ha
mai dimostrato capacità di programmazione e attenzione al
territorio erano rivolte invece solo ad alimentare
tensioni e timori nelle comunità per accaparrare
consenso, giungendo a paventare il rischio di chiusure di
scuole che addirittura è in contrasto con le finalità
della riforma e dell’intervento operato. Il lavoro svolto
in questi mesi, infatti, garantisce nelle quattro aree
interessate continuità nella conservazione, rilancio e
valorizzazione di tutte le scuole che raggiungono così in
termini di iscritti una dimensione ottimale, rispetto
agli andamenti della popolazione studentesca.
Di seguito gli istituti interessati:
a) nuovo Istituto comprensivo Todi–Massa Martana,
derivante dall’Istituto comprensivo Massa Martana A.
Ciuffelli, in reggenza, e dalla Direzione didattica di
Todi, proposta avanzata dalla Provincia di Perugia, a
conclusione del percorso di partecipazione territoriale
b) Istituto Omnicomprensivo J. Orsini di Amelia, in
reggenza – Direzione didattica J. Orsini di Amelia,
proposta avanzata dalla Provincia di Terni
d) Istituto Comprensivo L. Da Vinci di San Giustino in
reggenza – Direzione didattica F. T. Bufalini di San
Giustino, proposta ampiamente condivisa al Tavolo 112;
f) nuovo Istituto comprensivo Assisi 1 e per ciechi,
derivante dall’istituto comprensivo Assisi 1 e
dall’Istituto comprensivo per ciechi, in reggenza,
proposta ampiamente condivisa al Tavolo 112.
“Relativamente a questo istituto abbiamo previsto di
supportare il percorso anche attraverso un finanziamento
regionale – ha spiegato Agabiti – La scelta attuale è
stata supportata da varie considerazioni: prima tra tutte
è che l’art. 1 del Decreto Ministeriale 22 agosto 1983
stabilisce il riconoscimento dell’Istituto per ciechi
pluriminorati di Assisi come Istituto Speciale
Sperimentale e che è necessario il mantenimento
dell’autonomia funzionale di tale Istituto, in
considerazione delle specificità richieste al fine di
garantire il diritto allo studio degli alunni con
disabilità. Inoltre, l’Istituto è stato gestito negli
ultimi anni in situazione di reggenza, situazione tuttora
vigente, con le notevoli implicazioni di natura
organizzativa che ciò comporta, e si ritiene
fondamentale, al fine di assicurare una risposta
corrispondente alle aspettative degli iscritti e delle
rispettive famiglie, la garanzia della stabilità e della
continuità dell’attività programmatica e gestionale della
scuola. Era quindi necessario promuovere una maggiore
strategia finalizzata alla partecipazione e al
coinvolgimento di tutti gli studenti per garantire
specifiche esigenze formative e didattiche, con
l’obiettivo di valorizzare al meglio il potenziale di
apprendimento degli interi gruppi classe, che riprenda in
maniera sempre più convinta i quattro pilastri della
didattica inclusiva con progettazione, collaborazione,
efficacia e sviluppo di relazioni ed emozioni attraverso
la costituzioni di classi non superiori alle 4 unità”.